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L'energia del futuro? E' solare. E 8 italiani su 10 non vogliono il carbone

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Secondo lo studio, cresce il numero di italiani che crede che il solare sia la scelta migliore per il futuro, nonostante il lieve calo rispetto alle passate edizioni del rapporto: nel 2011 aveva toccato il picco del 92% mantenendo la stessa percentuale per due anni per poi calare lievemente (90%) nel settembre del 2012 e attestarsi attualmente all'89%.

Oltre al solare, che per il 69% degli intervistati (+13% rispetto all'anno precedente) sarà il leader del mercato delle energie alternative, vi sono anche l'eolico, l'idroelettrico, la geotermia, le biomasse, seguiti secondo gli italiani da nucleare, gas, petrolio e carbone, la cui valutazione è stata fatta per la prima volta quest'anno nel focus "carbone, carbon tax e smart grids".

Quanti italiani hanno preso in considerazione il solare? Il 79%, quasi 8 italiani su 10, tuttavia è opinione condivisa che gli ostacoli da superare siano tanti: il 68% lo trova burocraticamente difficile, il 48% - dato in calo rispetto al passato - lo considera tecnicamente complesso e il 56% lo vede come economicamente dispendioso. Va meglio sul fronte costi, visto che nel 2009 il 62% degli intervistati trovava il solare più costoso dell'energia tradizionale oggi solo il 26% degli intervistati la pensa così.

Il tema incentivi ha messo un po' tutti d'accordo. L'85% degli italiani crede che il Governo debba intervenire con degli incentivi per aiutare lo sviluppo delle rinnovabili, ma c'è un dato significativo: è passato dal 39% al 48% il numero di italiani che preferirebbe sostituire gli incentivi con delle semplificazioni burocratiche o la libertà di vendere energia in rete. Il 38% crede invece che sia ancora necessario mantenere il sistema degli incentivi. La maggioranza degli intervistati dichiara però che con o senza incentivi istallerebbe comunque i pannelli perché lo ritiene comunque conveniente

E il carbone? L'indagine ha preso in considerazione anche una fonte meno pulita, il carbone, considerato dopo il petrolio il combustibile fossile più pericoloso e insieme all'olio combustibile il più inquinante. Per questo, l'80% degli italiani lo considera ormai obsoleto. Per il 62% inoltre chiudere le centrali di carbone entro il 2020 è doveroso, opinione condivisa da un altro 28% che però crede sarà un'operazione difficile. Per quanto riguarda la possibilità di tassare le attività che producono emissioni di C02, la stragrande maggioranza degli italiani (84%) è d'accordo, ma il 40% pensa che sarà difficile da realizzare.

Meno informazione sulle smart grids. Pochi sanno infatti che l'Ue ha optato per le reti intelligenti con cui ogni cittadino può comprare e vendere energia e diventarne produttore. Il 77% non ne ha mai sentito parlare e anche chi conosce il termine non sa bene cosa siano (16%). Il 7% è correttamente informato, solo l'1% in più rispetto all'anno scorso.

Francesca Mancuso

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