Lo scorso anno, per la precisione, sono state 1.606.014 le biciclette vendute in Italia, in calo dell'8,2% rispetto al 2011 (1.750.000 unità). Ma sempre più delle auto. Il decremento è stato provocato dalla crisi economica globale, ma non è rilevante se inserito nel contesto più generale. Basti pensare che la bici resiste meglio di altri settori, che contano perdite a due cifre.
Quali bici? I nuovi dati forniti da Gfk Eurisko per conto di Ancma, hanno delineato per la prima volta un quadro chiaro del settore nel nostro paese. Al primo posto delle vendite troviamo le mountainbike (30%), seguite dalle trekking o city bike (32%), le bici da bambino (18%), i prodotti da corsa (7%), le classiche (10%), le elettriche (3%). Successo crescente per le bici a pedalata assistita che hanno fatto registrare un aumento del 9,5%, rispetto al 2011, confermando di essere un fenomeno in espansione soprattutto nelle grandi città.
Dove si acquistano più bici? Il Nord Est è al primo posto per le vendite, nonostante una popolazione inferiore in termini numerici rispetto ad altre zone. Da altri studi di settore è emerso che tali regioni d’Italia sono anche quelle nelle quali l’utilizzo della bicicletta è molto diffuso, soprattutto in Veneto ed Emilia Romagna che, non a caso, sono anche le più dotate di strutture e infrastrutture dedicate alla bicicletta.
Integrare la bici ai mezzi pubblici. Le due ruote a pedali sono considerate il veicolo più pratico, rapido e conveniente se è possibile integrarle col trasporto sui mezzi pubblici veloci, con corsie preferenziali per le bici, piste ciclabili, zone 30, ZTL, parcheggi. Il 50% degli spostamenti all’interno dei centri urbani è inferiore ai 5 Km e la bici è il mezzo più veloce per gli spostamenti contenuti in questa distanza.
Le bici elettriche. Le vendite sono in aumento in tutta Italia ma soprattutto al centro sud nonostante il loro utilizzo non sia incentivato da iniziative pubbliche. "Due progetti come la rete BiciItalia, per collegare dal nord a sud il paese, e la Pianura Padana VEN.TO Venezia-Torino (da est a ovest), sono presentati periodicamente ai referenti politici ma mai realizzati, nonostante la modesta richiesta di risorse pubbliche" spiega Ancma.
L'Italia e l'Europa. Lieve contrazione delle vendite anche nel resto de'Europa, anche nei paesi più "ciclabili" come Olanda, Germania, Francia e Inghilterra. Ciononostante, l'Italia è il maggiore player europeo in termini di assemblaggio di biciclette, insieme alla Germania.
"I fattori che contribuiscono a questa situazione sono ravvisabili nella considerazione che la bici oggi rappresenta una delle più importanti soluzioni per la mobilità sostenibile" ha detto Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA. "Si risparmia in consumo di carburante ed emissioni, si guadagna in salute e velocità di trasferimento nelle città congestionate dal traffico. Inoltre, chi decide di pedalare contiene i costi di gestione. Tra i nostri obiettivi sia la promozione e la tutela dell’intero comparto, sia il fare cultura delle due ruote".
Foto e testo: Francesca Mancuso
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