Agricoltura responsabile e impegno dei cittadini per la salvaguardia del territorio. Ecco i temi centrali di Bioresistenze, un libro appena approdato in libreria, nato per descrivere le azioni che ruotano attorno a un sano rapporto con il territorio. Bioresistenze vuole dimostrare che esiste un'agricoltura che non mira in modo esclusivo al profitto economico.
Il progetto per la realizzazione del volume è nato dal Movimento di Volontariato Italiano (MoVI) e dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). Bioresistenze descrive e racconta esperienze agricole di resistenza alle forme di illegalità, all'uniformazione sia culturale che alimentare - come appiattimento e non come uguaglianza - e alla violenza con cui vengono trattate e gestite risorse naturali e paesaggi.
Al centro dell'opera, troviamo la resistenza alla scomparsa della biodiversità. Il volume si compone di una serie di articoli e di immagini realizzati per raccontare numerose esperienze agricole di contrasto alla criminalità, di rispetto dell'ambiente e delle particolarità biologiche di un territorio.
Il termine bioresistenze vuole descrivere proprio la pluralità di azioni di contrasto di fenomeni sociali e ambientali negativi e la lotta pacifica per arginarli. Il soggetto principale del libro è il grande patrimonio rappresentato da un'agricoltura che opera per il bene comune, per salvaguardare i diritti, la legalità e l'ambiente, attraverso azioni di tutela del territorio, del paesaggio e della biodiversità.
Grazie a questo libro scoprirete le storie di aziende, cooperative, associazioni, donne e uomini che sono entrati in azione per fare la differenza.
Bioresistenze è disponibile nelle librerie dal 24 marzo.
Per maggiori info sul percorso che ha portato alla nascita del libro: bioresistenze.wordpress.com.
Marta Albè
Fonte foto: bioresistenze.wordpress.com
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