Sì alla produzione di cannabis terapeutica in Italia. Ma un secco No all'autocoltivazione. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione del protocollo per l'avvio della produzione di cannabis a fini terapeutici nel nostro Paese. Un'apertura che molti attendevano da anni.
Il Governo ha detto sì alla marijuana di Stato. Sarà l'esercito a produrla. La coltivazione della cannabis e la produzione del principio attivo sono state inserite nell'ambito del Ministero della Difesa. Il principio attivo sarà distribuito nelle farmacie e sarà tracciabile dalla produzione fino alla distribuzione al paziente.
La stessa cosa avviene già per le sostanze derivate dagli oppiacei. Al via dunque il progetto pilota per la coltivazione e la produzione della cannabis terapeutica. Verrà prodotta presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, la produzione avrà inizio.
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I primi prodotti a base di cannabis terapeutica verranno venduti in Italia entro il 2015. Sarà possibile acquistare i prodotti a base di cannabis nelle farmacie locali e ospedaliere con la presentazione obbligatoria della ricetta medica. Le Regioni dovranno definire un protocollo di distribuzione per il nuovo prodotto.
Per l'Italia la produzione nazionale di cannabis avrà anche un vantaggio economico. Infatti al momento si spendono 15 euro per ogni grammo di cannabis importato dall'estero. Grazie all'autoproduzione della cannabis, l'Italia abbatterà i costi e risparmierà fino a 400-500 euro per paziente al mese.
"A Firenze abbiano una eccellenza che è quella dello stabilimento chimico militare" - ha spiegato il Ministro, aggiungendo che da questa esperienza potranno nascere nuovi progetti: "questo della produzione di sostanze a base di cannabis per uso farmacologico deve essere solo l'inizio".
La spesa mensile per paziente ora è infatti di 900 euro e l'obiettivo è di dimezzarla. Nello stesso stablimento, per decisione del ministro della Salute, si produrranno anche farmaci destinati alle malattie rare. I militari avranno il compito di produrre il THC, mentre i medicinali a base del principio attivo verranno messi a punto nelle farmacie. Al momento in Italia è disponibile un solo farmaco a base di cannabis, destinato al trattamento dei pazienti affetti da sclerosi multipla.
Marta Albè
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