Cosa ci fa un cucciolo di rinoceronte di appena 8 settimane solo, disidratato e ferito, in mezzo a una strada del Sud Africa? È questo il triste spettacolo che si è trovato davanti, nei pressi del Parco Nazionale Kruger, Liam Burrough, che ha potuto testare l'orrore che provoca il bracconaggio indiscriminato di questi animali. Una storia che fa riflettere e che arriva proprio nella Giornata mondiale del rinoceronte, che ricorre oggi.
Il piccolo, infatti, si era avvicinato alle macchine in cerca di ombra e acqua. Aveva indubbiamente perso la madre a questa tenera età per mano di qualche bracconiere. Finora, solo nel 2014, sono stati uccisi illegalmente almeno 736 rinoceronti in Sud Africa, mettendo il 2014 sulla buona strada per essere l'anno peggiore mai registrato in termini di vite perse per questa specie in pericolo di estinzione.
E se la tragedia del bracconaggio è spesso associata a immagini di corpi insanguinati brutalmente privati delle loro corna, la parte più straziante di questa pratica illecita si vede di certo negli occhi dei sopravvissuti che si lascia dietro. Come questo cucciolo disperato.
"La tragica ironia in tutto questo è che il piccolo si è avvicinato in cerca di conforto proprio alle stesse creature che sono responsabili del suo essere orfano. Per questo è nostra responsabilità, come esseri umani, proteggere questi animali. Chi alimenta questo commercio ridicolo deve essere fermato", spiega sulla sua pagina Facebook il soccorritore Liam Burrough.
Il cucciolo, all'interno di questa tragedia, è stato in qualche modo fortunato: è stato notato, salvato e successivamente inviato in un centro di riabilitazione della fauna selvatica, anche se probabilmente non potrà mai più essere rilasciato in natura.
Roberta Ragni
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