Pasta, noi italiani la amiamo e nel mondo viene imitata un po' ovunque. La pasta è diventata così popolare che ogni anno nel mese di ottobre si celebra il World Pasta Day, una giornata internazionale dedicata ufficialmente alla pasta. Per noi che amiamo la difesa della biodiversità agroalimentare, questa giornata può trasformarsi nella riscoperta dei cereali più rari ed antichi.
A Buenos Aires per il World Pasta Day 2014 quest'anno, nella giornata di oggi, 24 ottobre, interverranno produttori, economisti, nutrizionisti e esponenti dei media da tutto il mondo, per festeggiare un alimento antico e ricco di storia, entrato ormai nelle consuetudini alimentari di moltissimi Paesi. Il tema conduttore è la valorizzazione della pasta sotto il profilo del gusto, delle sue proprietà nutrizionali e della sostenibilità.
La pasta è un piatto facile da cucinare e quasi la metà degli italiani la mangia ogni giorno. Non siete un po' stanchi della solita pasta? La vera pasta italiana dovrebbe essere prodotta interamente nel nostro Paese e con farine locali, meglio se biologiche, ancora meglio se macinate a pietra. Tra gli scaffali dei negozi di prodotti naturali, ma anche in diversi supermercati, si stanno diffondendo tipologie di pasta differenti dalla classica pasta di semola di grano duro.
Scegliere la pasta di semola, ma bio, è già indice di un grande cambiamento. Se la pasta è un ingrediente sempre presente nel nostro carrello della spesa, significa che su questo alimento noi consumatori abbiamo molto potere. Possiamo decidere di scegliere a quali produttori dare maggiore fiducia per la nostra spesa.
E allora diamo il via libera alla pasta biologica realizzata da piccole aziende e proviamo a riscoprire un sapore autentico che purtroppo manca nella pasta convenzionale prodotta su larga scala. Quando possiamo cerchiamo di dare il nostro supposto all'agricoltura biologica e alla coltivazione di cereali antichi, rari o comunque meno comuni proprio grazie alla scelta della pasta da portare sulle nostre tavole. I Gruppi d'Acquisto Solidale sono molto utili per trovare la pasta di produzione locale della vostra zona.
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Ad esempio, per variare, possiamo alternare la pasta di semola di grano duro con la pasta preparata con la farina di farro, con la pasta di grano ma integrale, con quella di riso, di mais o realizzata con la farina di grano saraceno, con il grano Saragolla o con il frumento Senatore Cappelli. Esiste un piccolo grande mondo dedicato alla pasta "alternativa" che forse non avete ancora esplorato.
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E se vi piace l'autoproduzione, perché non dedicare questo fine settimana a preparare la pasta fatta in casa? Per le tagliatelle, se avete la classica macchina a manovella che vi può aiutare a stendere gli impasti, bastano acqua e farina per chi non consuma uova.
Via libera anche ad altri formati di pasta, come le orecchiette, i ravioli, i tortellini e gli gnocchi, che sono tipici delle ricette casalinghe e che tutti noi dovremmo riscoprire. Ci piacerebbe che questa giornata dedicata alla pasta fosse incentrata sulla riscoperta del saper fare e dei sapori del passato, più che alla promozione di alimenti prodotti su larga scala che non badano all'importanza dell'agricoltura naturale e del rispetto del Pianeta.
Marta Albè
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