La stupidità è una questione di virus? Pare che gli scienziati abbiano scoperto, per puro caso, un virus in grado di ridurre il quoziente intellettivo, che dalla stampa internazionale è stato ribattezzato "virus della stupidità". Ma non preoccupatevi, la stupidità non è contagiosa.
Lo studio in questione vede al proprio centro il Chlorovirus ATCV-1, che fa parte dei germi presenti nel cavo orale umano è che è stato associato con la capacità di modificare le funzioni cognitive. Gli esperti ricordano che la superficie della mucosa contiene una grande varietà di microrganismi.
Gli effetti biologici di questi microrganismi sono in gran parte sconosciuti, ma gli scienziati stanno sperimentando nuovi metodi per identificarli. In modo inaspettato hanno idividuato nel cavo orofaringeo umano un virus che in precedenza si credeva non potesse infettarci. Fino a questo momento gli esperti ritenevano che questo virus potesse colpire solo le alghe.
La presenza del virus ATCV-1 è stata correlata con un modesto ma misurabile calo delle funzioni cognitive. Le conclusioni degli scienziati indicano che i virus presenti nell'ambiente, fino a quel momento non ritenuti in grado di infettare l'uomo, possono in realtà avere degli effetti biologici sul nostro organismo. Il contatto con questo virus può davvero abbassare il quoziente intellettivo?
I pazienti risultati positivi al virus e sottoposti ad appositi test hanno mostrato un leggero rallentamento delle capacità cognitive nell'elaborare delle informazioni visive. Sappiamo bene che siamo costantemente in contatto con virus e batteri e dunque sempre esposti alle infezioni. Ma il nostro sistema immunitario, quando è sano e ben funzionante, è sempre pronto a difenderci.
Marta Albè
Fonte foto: newsweek.com
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