Anche quest’anno in occasione della Giornata degli antibiotici, giunta alla sesta edizione, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC), ha voluto monitorare lo stato di un problema che come ormai sappiamo preoccupa molto anche a livello mondiale, quello della resistenza agli antibiotici da parte di alcuni pericolosi ceppi batterici.
Anche per il 2014 le notizie non sono buone: la resistenza è un fenomeno che continua ad aumentare in Europa e sembra proprio che l’Italia sia il paese dove il problema si riscontra di più soprattutto perché, nonostante le raccomandazioni, si continuano ad utilizzare gli antibiotici in maniera scorretta.
In sostanza abbiamo la maglia nera per quanto riguarda la resistenza agli antibiotici rispetto a quasi tutti i ceppi batterici. Più nello specifico l’Escherichia coli è diventata resistente ai fluorochinoloni e alle cefalosporine di terza generazione, quest’ultime non fanno più paura neppure al batterio Klebsiella pneumoniae diventato tra l’altro resistente anche ai carbapenemi, antibiotici considerati salvavita perché fino a poco tempo fa funzionavano sempre in caso di qualunque infezione.
Ciò, come ha dichiarato l’Istituto Superiore di Sanità, è particolarmente pericoloso: “Resistenza ai carbapenemi vuol dire mortalità in eccesso di almeno il 30%, percentuale che sale in caso di pazienti particolarmente fragili”. La responsabilità di ciò che sta accadendo sarebbe in particolare proprio dell’Italia, della Grecia ma anche di Cipro e Romania.
Come fare ad arginare il fenomeno? Per prima cosa è necessario imparare ad utilizzare bene gli antibiotici, a non autoprescriverseli in nessun caso e a non interrompere la terapia data dal medico prima del tempo. A questo proposito vi ricordiamo le 5 buone regole (stilate dall’Istituto Superiore della Sanità) in occasione della giornata degli antibiotici del 2013 ma che rimangono sempre valide:
1) Gli antibiotici combattono i batteri. Non prenderli in caso di raffreddore o influenza
2) Gli antibiotici non curano i virus e non servono neanche a prevenirli
3) Assumi gli antibiotici solo dietro prescrizione medica
4) Assumi gli antibiotici seguendo esattamente la posologia indicata dal medico
5) Se assumi troppi antibiotici o li sostituisci spontaneamente rischi di farli diventare inefficaci
Oltre ad imparare ad utilizzarli bene, è importante anche agire sui batteri multiresistenti soprattutto a livello degli ospedali e delle strutture di assistenza che devono trovare dei piani adatti a bloccarne la diffusione.
Francesca Biagioli
Leggi anche:
Resistenza agli antibiotici in aumento: fondamentale un corretto utilizzo
Antibiotici: abusarne incrementa la resistenza dei batteri
Batteri: ecco come la resistenza agli antibiotici si propaga attraverso l'ambiente