Stop al macello degli orrori di Karantina, Libano (VIDEO)
E' stato finalmente chiuso il macello degli orrori di Karantina in Libano, dove migliaia e migliaia di animali provenienti da Paesi europei hanno finito le loro vite tragicamente, fra immensa paura, lunga agonia e le più atroci sofferenze: picchiati, forzati a scavalcare i corpi di altri animali morti o morenti, trascinati per gli arti e addirittura per le orbite degli occhi, o appesi per molto tempo prima di essere sgozzati.
Sofferenze a cui l'opinione pubblica non è rimasta sorda, dato il massiccio sostegno alla petizione lanciata su Change.org per la chiusura del macello pubblico di Beirut da CIWF, che ne aveva documentato l'orribile realtà nell'ottobre del 2013. Sono stati 136.000 i cittadini europei, tra cui 82.000 italiani, ad averla firmata.
{youtube}NqpB5frLAm4{/youtube}
Forti di questa massiccia adesione, si sono tenuti numerosi incontri alle autorità libanesi e alla fine, grazie alla mediazione di alcuni parlamentari francesi che collaborano con la sede di CIWF a Parigi, i Ministri dell'Agricoltura e dell'Ambiente del Libano hanno visitato il macello, constatando le catastrofiche condizioni. E promettendo che avrebbero agito al riguardo.
Cosa che poi hanno fatto. Perché oggi, finalmente, il macello di Karantina è stato chiuso.
"Quello che purtroppo abbiamo documentato in passato al macello di Karantina andava semplicemente al di là di ogni possibile crudeltà verso gli animali. Vogliamo ringraziare di cuore gli oltre 82.000 cittadini italiani che hanno levato la loro voce a difesa degli animali per dire sì alla chiusura del macello di Beirut e la piattaforma Change.org che, ancora una volta, ci ha permesso di dare voce alla sofferenza dei senza voce", conclude Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia.
Roberta Ragni
Leggi anche: