Un albero, lo sanno anche i bambini, è la culla della vita con la produzione di ossigeno e frutta. Ispirandosi proprio alla capacità degli alberi di generare qualcosa di utile all'uomo, un ingegnere francese è al lavoro da circa tre anni a un albero molto speciale, in grado con le sue foglie di produrre energia grazie al vento.
La startup, chiamata New Wind, ha creato questo speciale sistema di generazione di energia, chiamato Arbre à Vent, che nella forma ricorda esattamente un albero, con tanto di tronco, ma con rami e foglie che agiscono come tante mini-turbine. Questi micro-generatori garantiscono una produzione di energia praticamente tutto l'anno, lavorando anche ad una velocità di 2m/s. Più di 320 giorni all'anno, invece dei 110-120 giorni dei sistemi attuali. La fine dell'era dell'intermittenza dell'eolico? Sì, secondo il suo ideatore.
Fondata da Jérôme Michaud-Larivière, la società bretone che ha progettato Arbre à Vent assicura che l'albero eolico può essere “impiantato” sia in città che in campagna. Il telecom City Lannion (Bretagna) è già stato dotato di questo sistema. “Sfruttando il flusso d'aria inferiore, può funzionare con tutti i tipi di vento a 360°, in un ambiente turbolento e artificiale ma anche urbano e naturale. La progettazione di ispirazione biomimetica consente una perfetta integrazione in tutti i tipi di paesaggio, urbano o rurale. Tutta la tecnologia è invisibile. Non ci sono cavi o generatori a vista, tutto è integrato nei rami e tronchi”, spiega il sito ufficiale.
Annullato dunque il rumore delle turbine eoliche tradizionali. Combinando un gran numero di microturbine in una forma organica, l'Arbre à Vent è così in grado di sfruttare tutta l'energia cinetica ed accumulare Watt sfruttando il movimento dell'aria. È stato progettato per durare nel tempo (oltre 25 anni) e resistere alle tempeste.
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Il presso è di circa € 29.500 e l'impianto può produrre da 3500 kWh di 13.500 kWh a seconda del vento.
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“Una giornata senza vento guardavo le foglie e la loro organizzazione scientifica che sembrava guidata da una forza invisibile che le muoveva anche col minimo spostamento d'aria. Mi chiesi quanti watt potesse produrre. E se avessimo raccolto l'energia? Moltiplicato per il numero di foglie di un albero, quale sarebbe stata?” racconta Jérôme Michaud-Larivière.
E il risultato è sotto i nostri occhi. Non solo alberi fotovoltaici e luce solare, dunque. Adesso anche la brezza potrà essere convertita in energia elettrica, senza limiti.
Francesca Mancuso
Foto: arbre-a-vent
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