Corruzione, un male che affligge il mondo e l'Italia in particolar modo. Il nostro paese è infatti tra i peggiori a livello globale e in assoluto il peggiore in Europa, insieme alla Grecia e alla Romania.
Nella ventesima edizione del CPI, l'Indice di Percezione della Corruzione (CPI) 2014, l'Italia si è classificata ancora al 69° posto nel mondo tra i 175 paesi, conservando la stessa posizione e lo stesso punteggio dell'anno precedente ma nel complesso risultando peggiore, visto che altri paesi sono riusciti meglio di noi a far fronte al problema. Sullo stesso gradino dell’Italia, con un voto di 43 su 100, troviamo di nuovo la Romania e altri due paesi europei in risalita rispetto allo scorso anno: Grecia e Bulgaria.
Scuole male attrezzate, medicine contraffatte e elezioni decise dal denaro sono solo alcune delle conseguenze della corruzione nel settore pubblico. Tangenti e accordi sottobanco non solo sottraggono risorse importanti ma minano la giustizia e lo sviluppo economico e distruggono la fiducia del pubblico nel governo e nella politica. Sono questi i temi presi in esame dall'indice.
Se ci spostiamo a livello globale, poco lodevoli i risultati di Francia (69), Cina (36) e Turchia (45) che perdono diverse posizioni rispetto all'anno scorso, mentre rimangono in cima alla classifica dei paesi più virtuosi Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia, seguite da Svezia, Norvegia, Svizzera, Singapore, Olanda e Lussemburg. È questa la top ten. Ma nonostante tutto è un quadro allarmante. Anche tra i migliori, nessun paese ha ottenuto il punteggio pieno.
Ribaltando la classifica, i paesi più corrotti a livello mondiale sono: Somalia, Corea del Nord, Sudan e Afghanistan.
Un mondo corrotto quello in cui viviamo. Più di due terzi dei 175 paesi del 2014 Corruption Perceptions Index hanno avuto un punteggio inferiore a 50, in una scala da 0 (percepiti come molto corrotto) a 100 (percepiti come molto “pulito”). I punteggi dei vari paesi sono aumentati o diminuiti di quattro punti o più. I maggiori cali sono stati in Turchia (-5), Angola, Cina, Malawi e Ruanda (tutti a -4). Migliora invece la situazione di Costa d'Avorio, Egitto, Saint Vincent e Grenadine (+5), Afghanistan, Giordania, Mali e Swaziland (+4).
E l'Italia? Di certo non brilla, anzi. L'Indice di Percezione della Corruzione 2014 ha confermato il nostro paese al 69esimo posto della classifica generale, fanalino di coda dei paesi del G7 e ultimo tra i membri dell’Unione Europea. Ecco la classifica riguardante i paesi dell'Ue:
“Il CPI 2014 evidenzia come il nostro Paese non sia ancora riuscito a intraprendere la strada giusta per il suo riscatto etico. Non possiamo restare fermi a guardare ancora per molto, mentre invece altri Paesi fanno progressi: come cittadini possiamo e dobbiamo essere parte attiva nella lotta contro la corruzione,” così dichiara Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia.
“I paesi in fondo alla classifica devono adottare misure radicali anti-corruzione a favore del loro popolo. I paesi in cima all'indice dovrebbero assicurarsi di non esportano le pratiche di corruzione nei paesi sottosviluppati” ha detto José Ugaz, chair di Transparency International.
Un problema di cui i paesi del G20 si devono occupare al più presto, cercando di prevenire il riciclaggio di denaro e la corruzione.
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Francesca Mancuso
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