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Dieta: una pillola ci fara' dimagrire col pasto immaginario?

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Una pillola per sentirci abbuffati. Dimagrire, in futuro, non sarà più un problema con una pillola miracolosa. Non mangerai alcunché e, pouf!, il tuo punto vita si ridurrà, grazie a questo nuovo trovato che darà l'impressione di un pasto immaginario

L'idea (geniale?) è di gruppo di scienziati a stelle e strisce che hanno messo a punto proprio una pillola in grado di ottenere un effetto dimagrante giocando su un piccolo inganno per il nostro organismo: il composto sarebbe capace di scatenare tutti quei meccanismi molecolari che si possono constatare nel momento in cui si comincia a mangiare.

"Questa pillola è come un pasto immaginario: invia gli stessi segnali che normalmente partono all'interno dell'organismo quando si ingeriscono grandi quantità di cibo. Spiega Ronald Evans, direttore del Gene Expression Laboratory del Salk Institute di La Jolla, in California, e autore senior dello studio pubblicato su Nature Medicine. "Per poterlo immagazzinare il corpo, sulla base di questi segnali, inizia a sgombrare lo spazio. Ma in questo caso le calorie non ci sono. E non c'è nessun cambiamento dell'appetito".

Il composto sintetizzato dagli scienziati porta il nome di feraxamina e attiva il recettore X farnesoide (FXR), una proteina che stimola la produzione da parte del fegato degli acidi biliari e la riduzione del livello di glucosio nel sangue. In più, interviene sui processi di digestione del cibo e di immagazzinamento delle riserve energetiche. In pratica, con quella pillola – che è ancora in fase di sperimentazione – si scatenano quei processi che il corpo mette in atto nel momento in cui assume del cibo ed è pronto alla digestione, ricevendo nel contempo dei segnali che lo spingono a bruciare calorie (nonostante non sia assunto cibo).

Già alcuni farmaci sistemici esistenti sono in grado di attivare nello stesso momento il recettore in più percorsi e colpire così più organi. Ma il team del Salk ha provato ad "accendere l'interruttore" di Fxr soltanto nell'intestino, senza trasportare il composto nel flusso sanguigno: in questo modo si dovrebbero limitare gli effetti collaterali dimagrendo.

"La risposta del corpo a un pasto è come una staffetta: se si ordina a tutti i corridori di partire nello stesso momento non si avrà mai il passaggio di testimone. Noi abbiamo imparato come attivare solo il primo 'atleta' (ovvero l'intestino) lasciando che la restante catena di eventi accada in un ordine naturale".

Una nuova pillola, quindi, che probabilmente potrà essere utile nel trattamento di una grave obesità e delle malattie metaboliche. E, semmai in futuro, questo vero e proprio farmaco dovesse essere disponibile, siamo proprio sicuri che potrebbe servire anche a noi che con la bilancia abbiamo qualche semplice scaramuccia? Insomma, tenere sotto controllo il peso corporeo è fondamentale, ma non perdiamo di vista una semplice dieta sana e variegata e tanto tanto movimento!

Germana Carillo

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