Arrivano nuove conferme di quanto sia importante non lasciarsi prendere dalla pigrizia e dalla sedentarietà che, purtroppo, contraddistingue i nostri tempi in cui la maggior parte delle persone (bambini compresi) stanno troppo tempo davanti al pc o alla televisione a scapito del benessere psicofisico che invece donerebbe un po’ di sana attività fisica, anche una semplice camminata. Ora una nuova ricerca sostiene addirittura che la sedentarietà sia più pericolosa per la salute dell’obesità.
Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, è stato condotto da un team dell’università di Cambridge analizzando un campione di circa 334mila persone che partecipavano alla ricerca European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC). Ogni partecipante è stato seguito per 12 anni analizzando peso, girovita, analisi cliniche, dieta, stile di vita e fattori ambientali per capire quanto ogni singolo indicatore incideva sulla salute.
In merito al parametro che riguardava l’attività fisica, i ricercatori hanno diviso i partecipanti in 3 gruppi: chi non praticava mai sport, chi lo faceva in maniera moderata e infine chi era molto attivo. I risultati ottenuti sono stati molto chiari: i più sedentari, ovvero quelli che oltre a fare un lavoro statico non praticavano mai alcun esercizio, avevano un rischio maggiore di morte prematura che oscillava tra il 16% e il 30% rispetto a chi faceva anche solo una moderata attività.
A detta dei ricercatori, la mancanza di movimento quotidiano, sarebbe più pericolosa del sovrappeso e comporterebbe il doppio delle morti rispetto all'obesità. L'inattività fisica è stata infatti collegata ad un maggior rischio di ammalarsi di tumore o di malattie cardiovascolari.
Ma cosa si intende per moderata attività fisica che è quanto basta, secondo la ricerca, per allontanare alcuni rischi per la nostra salute? Ha risposto direttamente il professor Ulf Ekelund di Cambridge, coordinatore dello studio:
“Basta un piccolo tempo di attività fisica quotidiana per dare benefici fisici sostanziali a chi è inattivo. Anche se abbiamo scoperto che sono sufficienti anche solo 20 minuti per fare la differenza, dovremmo però cercare di fare di più perché l’attività fisica fa bene e dovrebbe rivestire un ruolo fondamentale nelle nostre vite quotidiane”.
Francesca Biagioli
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