La Dimatrix DMP 283 è proprio la stampante di Fujifilm in grado di stampare in proprio fogli con caratteristiche fotovoltaiche. Segno che il MIST è molto interessato a questa tecnologia potenzialmente rivoluzionaria.
Tanto che, oltre a comprare la stampante, l'istituto ha messo in piedi un team di ricercatori composto dal dottor Samuele Lilliu (un brillante cervello cagliaritano in fuga) e dal dottor Marcus Dahlem. I due si occupano normalmente di ricerca nano-ottica e ingegneria dei microsistemi.
Che ci faranno ad Abu Dhabi con la stampante Fujifilm? Cercheranno di trovare il modo di produrre fotovoltaico a basso costo, come spiega il presidente del MIST Fred Moavenzadeh: "Lo sviluppo e l'ottimizzazione di semiconduttori e nanoparticelle è un passo fondamentale per la commercializzazione di foto-sensori organici low cost".
Come potrà entrare questa tecnologia nella nostra vita quotidiana? Più in generale è tutto il settore del fotovoltaico organico che potrebbe venirci incontro in mille modi: dai giornali elettronici che si caricano da soli alla ricarica solare integrata in molti oggetti di uso quotidiano alimentati a batteria.
Anche al di fuori del fotovoltaico, però, le stampanti 3D che potrebbe cambiarci la vita. Come nel caso di quella che stampa i vestiti riciclando i tessuti.
Peppe Croce