Anche quest'anno il nemico numero uno è il virus AH3N2, che avevamo conosciuto anche nel 2013. Il primo isolamento era stato segnalato già nei primi giorni di dicembre. Una vecchia conoscenza, dunque, manifestatasi per la prima volta alla fine degli anni '60 ad Hong Kong ma cambiata nel tempo accrescendo la sua facilità di contagio.
I più colpiti sono i bambini, soprattutto quelli di età compresa tra 0 e 4 anni, seguiti da quelli tra i 5 e i 14 anni e poi gli over 65.
Una persona infetta può trasmettere il virus molto facilmente prima ancora che appaiano i sintomi, con un semplice colpo di tosse, uno starnuto o una stretta di mano. Vaccinandosi si proteggono i familiari, i colleghi e i pazienti, specialmente quelli a maggior rischio di sviluppare le complicanze associate con l'influenza.
Quando si è contagiosi? Spiegano i pediatri dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma che è possibile trasmettere il virus dal momento in cui si contrae fino a 5-7 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Limitare il contagio è possibile con delle piccole accortezze, come lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti.
Inoltre, secondo il dottor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù, è preferibile consumare frutta e di verdure fresche. Un grande aiuto, lo ricordiamo, è dato dalla Vitamina C, in grado di rafforzare le difese immunitarie e di dimezzare il rischio di influenza.
Ma se proprio il virus dovesse vincere, ecco qualche idea per preparare una tisana per alleviare i sintomi dell'influenza e del raffreddore.
Francesca Mancuso
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