Bastano appena tre regole per non impazzire e smaltire correttamente questa categoria di rifiuti, che abbraccia numerosi oggetti, dal frullatore alla lavatrice, dal cellulare al ferro da stiro. Ecco cosa farne dei Raee:
1. Portali presso un'isola ecologica
In Italia sono 3.648, tutte attrezzate per la raccolta differenziata dei Raee. Occhio a non sbagliare. Una volta lì, va tenuto presente che il rifiuto elettronico dovrà essere messo nel cassone giusto: R1 per i frigoriferi; R2 per le lavatrici e i forni; R3 per i televisori e i monitor; R4 per i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo; R5 per le sorgenti luminose neon e a risparmio energetico.
2. Uno contro uno
Nel caso di acquisto di una nuova apparecchiatura in sostituzione di una equivalente non più funzionante, è possibile lasciare quella vecchia direttamente in negozio al momento dell’acquisto. A stabilirlo è stato il DM 65/2010, il cosiddetto Uno contro Uno. Gratuitamente si potrà lasciare il proprio elettrodomestico compilando una scheda di consegna. Il ritiro gratuito è previsto anche con la consegna al domicilio della nuova apparecchiatura elettronica.
3. Imprese e i liberi professionisti
Tali categorie possono affidarsi al servizio di raccolta di Ecolight contattando direttamente il consorzio. Il servizio Fai Spazio è dedicato alla gestione dei rifiuti professionali e viene svolto su tutto il territorio nazionale e per ogni tipo di quantitativo.
“È bene non dimenticare che i RAEE sono rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge. Inoltre, da un loro corretto trattamento è possibile ricavare importanti materie prime seconde - come plastica, vetro e metalli - che possono essere utilizzate nella creazione di nuovi prodotti”, ha detto Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.
Francesca Mancuso
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