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Sole: esiste la dipendenza da tintarella

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vitamina d sole cervello

Solitamente siamo dipendenti da caffè, sigarette, dolci, ecc. Ebbene sembra che esista anche la dipendenza da tintarella, il sole può diventare come una vera e propria droga di cui non si riesce più a fare a meno. Lo dice uno studio americano.

La ricerca, nata dalla collaborazione tra il Massachusetts General Hospital e la Harvard Medical School di Boston, è stata condotta (purtroppo) su modello animale. Gli scienziati hanno esposto un gruppo di topi ai raggi ultravioletti per 6 settimane notando fin dai primi giorni come gli animali iniziassero a produrre endorfine, conosciute anche come gli "ormoni del piacere".

Sarebbe proprio a causa del rilascio di queste sostanze che il sole diventerebbe dunque una vera e propria droga e ciò spiegherebbe anche l’istinto che possiede la maggior parte delle persone di esporsi regolarmente al sole (almeno quando c’è) e la capacità che questo ha di donarci energia e farci sentire bene.

Le endorfine creano dipendenza e i ricercatori hanno potuto infatti notare che i topi, non esposti più ai raggi UV, mostravano tutti i segni di quella che viene chiamata crisi di astinenza.

È sorprendente che siamo geneticamente programmati a diventare dipendenti da qualcosa che è pericoloso per la nostra salute come i raggi UV, che sono probabilmente l’agente cancerogeno più comune al mondo - ha commentato David Fisher, autore principale dello studio - Sospettiamo che la spiegazione sia il fatto che i raggi UV stimolano la produzione di vitamina D da parte della pelle”.

Forse il dottor Fisher dimentica che, seppure una sconsiderata e prolungata esposizione ai raggi può provocare danni seri al nostro organismo, il sole è fondamentale per il nostro benessere. Non mi stupisce dunque così tanto scoprire che abbiamo un istinto innato che ci spinge a goderne. L’importante come in tutte le cose è non esagerare!

Francesca Biagioli

Leggi anche:

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"Il codice della luce: nutrirsi e guarire con il Sole" di Daniel Lumera


5 idee per celebrare il Solstizio d'Estate 2014

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solstizio estate

Il Solstizio d'Estate segna ufficialmente l'arrivo della bella stagione. Il momento del solstizio 2014 nell'emisfero Nord cadrà, non essendo un anno bisestile, come tradizione nella giornata di domani, sabato 21 giugno. Durante il solstizio estivo ci troviamo a vivere la giornata caratterizzata dal maggior numero di ore di luce e dal minor numero di ore di buio in tutto il corso dell'anno.

Il giorno del solstizio veniva celebrato con cerimonie dal sapore religioso e spirituale da parte delle popolazioni antiche, che erano estremamente legate ai ritmi della terra. Ora, nel nostro piccolo mondo urbano, non dovremmo dimenticare di dedicare al Pianeta ed alla Natura qualche piccola attenzione in più, a partire dal solstizio e per tutto l'anno.

1) Fare la spesa a chilometri zero


Questa settimana per celebrare il solstizio, decidete di andare a fare la spesa a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici raggiungendo il più vicino mercato a chilometri zero. Sarà un modo per iniziare una conoscenza diretta con i produttori agricoli della zona in cui vivete e per cominciare ad essere certi della provenienza degli alimenti che utilizzerete in cucina per la preparazione dei vostri piatti. Fate in modo che l'appuntamento con il mercato a chilometri zero diventi una scadenza fissa all'interno delle vostre abitudini d'acquisto nel corso di tutto il prossimo anno. Ecco anche cinque motivi per scegliere i mercati del contadino locali e dove trovarli.

2) Piantare un albero

piantare alberi

Nel caso abbiate a disposizione un giardino abbastanza capiente, potrete pensare all'opportunità di piantare un albero, che nelle prossime stagioni vi potrà ringraziare regalandovi i propri frutti. Si potrebbe trattare di un pesco, di un susino, di un ciliegio o di un melo, insomma, esiste solamente l'imbarazzo della scelta. Nel caso non abbiate spazio per un albero, arricchite il vostro terrazzo con una nuova piantina.

LEGGI anche: Cambiare il mondo seminando alberi

3) Avviare un orto sul balcone

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Nel caso non abbiate a disposizione lo spazio per dare vita ad un orto canonico, non rammaricatevi e provate a sfruttare lo spazio a vostra disposizione presente sul vostro balcone o in terrazza. Per avviare il vostro orto sul balcone potreste cominciare a partire dalle piantine più semplici da coltivare, dunque da erbe aromatiche come salvia, basilico e rosmarino, che potrete inserire in vasi da disporre sul terrazzo a seconda delle vostre modalità preferite e della superficie disponibile. E' più semplice iniziare acquistando delle piantine di partenza da travasare in vasi più grandi. Per concimare il vostro orto non dimenticate di conservare l'acqua di cottura di pasta, riso e verdure per una annaffiatura più ricca e di trovare, sempre sul balcone, lo spazio per collocare una compostiera domestica.

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4) Riavvicinarsi alla Natura

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Il modo migliore per compiere un reale riavvicinamento alla Natura è quello di dedicare un pomeriggio o una giornata del weekend estivo ad una lunga passeggiata in un bosco, in un parco naturale o in un'oasi naturalistica che sia per voi facilmente raggiungibile. Benissimo anche per le passeggiate in montagna, alla ricerca di un po'di sollievo dalla calura cittadina. Scegliete di spostarvi preferibilmente a piedi o in bicicletta, ricordandovi di rispettare sempre l'ambiente che vi circonda e non disseminando rifiuti, nel caso decidiate di optare per un pic-nic in compagnia in mezzo al verde. Sì anche agli sport ed ai giochi all'aria aperta, soprattutto per i più piccoli, e a lezioni di yoga nel parco o di meditazione in cammino.

LEGGI anche: Eco-terapia: come curarsi interagendo con la natura

5) Guardare il cielo ed esprimere un desiderio

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Dare il benvenuto all'estate osservando il cielo. Nella notte che anticipa il giorno più lungo dell'anno, il solstizio d'estate, ad inaugurare l'arrivo della stagione più calda e colorata saranno due sciami di stelle cadenti, le Liridi di giugno e le Sagittaridi. Sia stasera che domani il cielo sarà libero dalle nuvole quasi in tutta Italia. Quale migliore occasione per concedersi una bella notte di osservazione e magari esprimere un bel desiderio?

LEGGI anche: Liridi e Sagittaridi: le stelle cadenti danno il benvenuto all'estate

Marta Albè

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Solstizio d'estate: oggi il giorno dura 16 ore

Punti neri: 10 rimedi naturali per purificare la pelle

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punti neri rimedi naturali

I punti neri si formano quando cellule morte e sebo accumulati nei pori della pelle reagiscono con l'ossigeno presente nell'aria e formano i caratteristici inestetismi dal colore scuro. Per prevenire i punti neri, è fondamentale pulire bene la pelle con prodotti delicati e esfoliare il viso di tanto in tanto. 

I detergenti per il viso aggressivi possono seccare la pelle, stimolare la produzione di sebo e provocare l'effetto opposto a quello desiderato.

Ecco alcuni rimedi naturali per i punti neri che vi aiuteranno a purificare la pelle.

1) Maschera all'argilla

L'argilla aiuta a purificare la pelle e preparare una maschera può essere utile per prevenire i punti neri e per facilitare l'eliminazione. Mescolate due cucchiai di argilla verde, o argilla bianca per le pelli più delicate, con dell'acqua e qualche goccia di succo di limone. Applicate e massaggiate la maschera sulla pelle, insistendo sulle zone interessate e lasciate agire per 10-15 minuti prima di risciacquare.

2) Bicarbonato e limone

Uno dei rimedi comunemente consigliati per la pulizia della pelle e per purificare i pori ostruiti dai punti neri consiste nel mescolare in mezzo bicchiere d'acqua tiepida un cucchiaino di bicarbonato di sodio e un cucchiaino di succo di limone. Tamponate il viso con la soluzione ottenuta, lasciate agire per qualche minuto e poi risciacquate. Con bicarbonato e limone potete preparare anche una crema esfoliante. Qui maggiori informazioni direttamente da un'esperta erborista.

Leggi anche: Rimedi naturali contro l'acne

3) Acqua e bicarbonato

Il nostro Forum ci ricorda uno dei rimedi della nonna più comuni per la pulizia del viso. Si tratta di una "sauna" fatta in casa con dei vapori da preparare grazie a acqua e bicarbonato. Vi basterà versare in una pentola di acqua bollente due cucchiaini di bicarbonato. Avvicinate il viso verso il vapore, coprendo testa e capelli con un asciugamano. Il vapore dilata i pori e facilita l'eliminazione dei punti neri, da fare sempre con molta delicatezza.

LEGGI anche: Emma Stone: il segreto per una pelle splendente? Il bicarbonato di sodio

4) Miele e cannella

Il miele ha proprietà antibatteriche, mentre la cannella stimola la circolazione ed aiuta ad avere una pelle più radiosa. Mescolate 1 cucchiaino di miele e 1 cucchiaino di cannella in polvere e applicate il composto sulla zona da trattare. Quindi applicate una garzina pulita. Lasciate agire da 3 a 5 minuti prima di rimuoverla (come se si trattasse di un cerottino per i punti neri, come suggerisce Everyday Roots).

5) Succo di limone

Se il problema dei punti neri è accompagnato dai pori dilatati, provate ad utilizzare un tonico naturale, come il succo di limone. Ne bastano pochissime gocce da applicare con un batuffolo di cotone soltanto sulle zone interessate e sul viso già pulito prima di andare a dormire. Se la pelle è irritata, il succo di limone può pizzicare un po', quindi fate attenzione e magari diluitelo con un po' d'acqua.

6) Esfoliante al bicarbonato

Il bicarbonato di sodio non è utile soltanto per la pulizia del viso con il vapore, ma anche per creare una maschera esfoliante che permette di eliminare cellule morte e sebo in eccesso che possono ostruire i pori e quindi portare alla comparsa dei punti neri. Mescolate 2 cucchiaini di bicarbonato con 1 cucchiaino d'acqua fino ad ottenere un composto cremoso da massaggiare di tanto in tanto sulla pelle, risciacquate con acqua tiepida e asciugate il viso come d'abitudine.

LEGGI anche: 10 scrub per il viso fai-da-te

7) Olio di jojoba

Con l'olio di jojoba - uno dei più affini alla nostra pelle tra gli oli vegetali - e lo zucchero bianco o di canna potrete preparare uno scrub per il viso. Mescolate al momento 1 cucchiaino di zucchero e 1 cucchiaino di olio di jojoba fino ad ottenere un composto facile da applicare. Potete aiutarvi con una spugnetta per massaggiarlo sul viso, in particolare sulle zone critiche per i punti neri. Infine risciacquate. Usate questo rimedio da una a due o tre volte alla settimana.

8) Menta e aceto di mele

Con la menta e l'aceto di mele potrete preparare un tonico per il viso adatto in caso di punti neri e pori dilatati, come suggerisce Everyday Roots. In un barattolo di vetro o in una bottiglietta unite 3 cucchiai di aceto di mele e 3 cucchiai di menta fresca tritata. Lasciate riposare per una settimana in un luogo fresco e asciutto. Filtrate, aggiungete 250 ml d'acqua e conservate in frigorifero per un massimo di 6 giorni. Utilizzate il liquido ottenuto come tonico la sera prima di andare a dormire applicandolo con un batuffolo di cotone.

9) Maschera alle fragole

La maschera alle fragole è astringente e purificante. E' considerata utile in caso di pelle grassa. Schiacciate due o tre fragole e mescolatele con uno o due cucchiai di miele e con un cucchiaino di succo di limone. Spalmate la maschera sul viso in uno strato sottile e lasciate agire qualche minuto prima di risciacquare.

Leggi anche: Maschere viso fai-da-te: 10 ricette con ingredienti naturali

10) Olio di cocco

Per rendere meno aggressiva l'azione dei detergenti sul viso, compreso il sapone, può essere utile massaggiare la pelle con dell'olio vegetale, ad esempio olio d'oliva o olio di cocco (ne bastano poche gocce), prima di passare al lavaggio vero e proprio. In seguito potrete applicare sul viso un tonico delicato o dell'acqua di rose, da acquistare in erboristeria. In questo modo il vostro viso sarà sempre pulito e splendente e potrete tenere a bada i punti neri.

LEGGI anche: 12 trattamenti di bellezza fai-da-te all'olio di cocco

{youtube}rwxNMbihZWI{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto copertina: beautythroughstrength.com

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Rimedi naturali contro l'acne

 

#Salviamoimacachi, petizione e corteo: le loro terribili condizioni all'Universita' di Modena (VIDEO)

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macachi

Yuri è stato liberato dagli stabulari dell'università di Modena nel 2012 ed è stato affidato al centro di recupero di Monte Adone. Yuri ora è salvo, ma porterà per sempre tatuato sul petto il suo numero identificativo all'interno dello stabulario del laboratorio di vivisezione – il 210 – il segno indelebile del suo terribile passato.

Ed era solo un cucciolo. Quando arrivò nel centro dimostrò un importante deficit motorio, derivante dalla scarsa possibilità di movimento nella gabbia in cui era rinchiuso, tanto che non riusciva nemmeno ad arrampicarsi. Era poi incapace di socializzare correttamente coi suoi simili. Un altro primate, Ghirda, che da sempre mostrava un forte senso materno, ha accettato immediatamente Yuri, tanto da fargli da madre e insegnargli a vivere. Ora i due vivono sereni insieme.

yuri

 

Questo è quello che gli animalisti chiedono anche per gli altri macachi prigionieri dei laboratori dell'Università di Modena: vivere. All'interno dell'Università, infatti, un nucleo di macachi è da anni vittima della vivisezione. Qui vengono fatti riprodurre, usati per esperimenti, e infine stremati, soppressi, per lasciare il posto ad altri che nasceranno e faranno la stessa fine.

La nuova legge vieta la possibilità di allevamento, e quindi l'Università di Modena non potrà più continuare con questo ciclo di morte, e si pone di fronte al bivio tra interrompere gli esperimenti, o comprare gli animali da allevamenti fuori Italia.

"Numerose Associazioni animaliste hanno più volte ribadito la propria disponibilità a farsi carico dei Macachi superstiti per metterli a dimora in un parco faunistico adatto alle loro caratteristiche etologiche senza alcun onere per l' Università, I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO CHE sia immediatamente interrotta la sperimentazione su primati presso lo stabulario dell'Università di Modena e Reggio Emilia; sia accolta la richiesta della dismissione di tutti i primati stabulati e la cessione a un Centro di recupero idoneo a garantire il benessere psico-fisico degli animali", si legge nella petizione lanciata per salvare i macachi.

Purtroppo a oggi i macachi a Modena sono ancora vittime della ricerca. E il 28 ci sarà un corteo proprio a Modena per chiedere la libertà degli animali. Solo con la voce di tutti otterremo la loro libertà, unisciti al corteo!Aderiscono Animal Amnesty, AnimAnimale. LAV MODENA - Lega Anti Vivisezione - Sede Territoriale di Modena, Oipa Modena e provincia, Animal Defenders, ZOE associazione, E.N.P.A. Parma,E.N.P.A. Modena, LAV Reggio Emilia.

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Per firmare la petizione clicca qui

Per l'evento Facebook del corteo clicca qui

Roberta Ragni

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Abbracci, carezze e baci: i macachi si consolano tra loro come l'uomo

Muse: la prima scuola vegan per bambini (VIDEO)

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La prima scuola vegan e ambientalista degli Usa. Suzy Amis Cameron, attivista ambientale, madre di cinque figli e moglie orgogliosa del regista James Cameron, ha cercato di creare un'alternativa all'offerta formativa standard presente negli States, che mettesse al centro il Pianeta e gli animali. Per questo nel 2006 ha fondato Muse School.

Si tratta di un progettato che vuole affrontare le sfide del 21 ° secolo, concentrandosi sul bambino, sulla comunità e sul pianeta, per favorire la crescita di pensatori creativi e risolutori di problemi che sono profondamente in sintonia con la preservazione del nostro pianeta.

Con insegnanti attenti e compassionevoli, aule giocose e opportunità di esplorazione e riflessione ad ogni turno, MUSE è diventata un'oasi educativa per i bambini di tutti quei genitori che riconoscono l'importanza dell'apprendimento e della promozione della sostenibilità.

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MUSE è una struttura a rifiuti zero, ma dispone anche di ampi impianti di compostaggio, materiali edili riciclati, energia da fonti rinnovabili, orti autocoltivati, una capretta e persino di un uccello per controllare naturalmente la popolazione dei parassiti.

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Gli studenti, oltre ad avere una solida base accademica in lettura, comunicazione, matematica, arte e design, sono esperti di tecnologie verdi e conservazione del pianeta. E soprattutto sono consapevoli di ciò che mangiano e da dove proviene. Sono desiderosi di contribuire con tutto quello al benessere della loro comunità e del mondo in generale. E in più tra poco diventerà la prima scuola degli Usa a offrire solo cibo vegan .

"Stiamo gradualmente inserendo un menu a base vegetale, perché siamo una scuola ambientale. Entro il prossimo anno e mezzo, saremo 100% vegan - spiega la bellissima fondatrice -. Ciò su cui è stato davvero importante aprire gli occhi è la connessione tra cibo e ambiente. Il cibo è un argomento molto delicato per tante persone, che hanno le loro ragioni culturali per mangiare la carne, le loro ragioni tradizionali, le loro simpatie e antipatie".

Se sei davvero ambientalista, dice la Cameron, non puoi continuare a mangiare carne e derivati animali. Evitare i prodotti di origine animale è la decisione più forte che un consumatore possa fare, di gran lunga più significativa rispetto all'acquisto di una vettura ibrida o di lampadine a LED.

{youtube}sE1INDyk6AE{/youtube}

Roberta Ragni

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A Milano il primo "take away" vegan per bimbi e famiglie

Menu vegetariani e vegani a scuola e nei bar anche in Italia!

10 cibi fermentati per migliorare la digestione

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cibi fermentati

I cibi fermentati per secoli sono stati alla base dell'alimentazione tradizionale delle popolazioni di diversi luoghi del mondo. La fermentazione del latte e degli ortaggi, ad esempio, consentiva di prolungarne la conservazione. 

I cibi e le bevande fermentate sono utili per facilitare la digestione e per garantire il benessere dell'apparato digerente, oltre che per rafforzare il sistema immunitario. Ecco alcuni esempi con cui potrete arricchire la vostra dieta.

LEGGI anche: Digestione: 10 rimedi naturali per favorirla

1) Yogurt

Lo yogurt è l'alimento fermentato per eccellenza. Lo si prepara a partire sia dal latte vaccino che dal latte vegetale, in particolar modo dal latte di soia. Lo yogurt è ricco di probiotici. Lo potrete preparare in casa, anche nella versione vegetale, con la yogurtiera o con altri metodi, ad esempio avendo a disposizione una pentola capiente. Lo yogurt fresco è ricco di fermenti vivi che aiutano la digestione.

 

Leggi anche: Lo yogurt fatto in casa: buono, ecologico e dietetico

 

2) Kefir

Il kefir è una bevanda fermentata che viene preparata a partire dal latte o dall'acqua grazie a speciali granuli che consentono la fermentazione. E' una bevanda rinfrescante e salutare, ricca di fermenti lattici e probiotici vivi e benefici. Si può preparare il kefir anche con il latte vegetale, ad esempio latte di riso o latte di soia. Contribuisce al buon funzionamento dell'intestino e dell'apparato digerente.

Leggi anche: Kefir: tutti i benefici per la salute, ecco come prepararlo

3) Tempeh

Il tempeh è un alimento a base di soia fermentata. E' molto ricco di proteine e di isoflavoni, che rafforzano le ossa e proteggono il cuore. Per secoli è stato una delle fonti principali di proteine per le popolazioni dell'Indonesia. Potrete preparare in casa il tempeh a partire dai fagioli di soia gialla e da uno speciale starter da acquistare su internet.

Leggi anche: Come fare il tempeh in casa

4) Kombucha

Il tè kombucha è considerato un vero e proprio elisir di lunga vita. E' una bevanda di origine orientale, giunta in Europa dalla Cina e dalla Russia. Si ritiene che faciliti la digestione, aiutando soprattutto il lavoro dello stomaco e della milza. Viene esaltata soprattutto la sua attività probiotica con un azione benefica per l'intestino. E' considerato utile per chi soffre di calcoli renali.

Leggi anche: Te' kombucha: proprieta', preparazione e dove trovarlo

5) Miso

Il miso è un condimento naturale molto antico. Viene utilizzato soprattutto in Giappone in Cina. E'un prodotto fermentato a base di soia, cereali e sale marino integrale. Si presenta sotto forma di una pasta marrone molto saporita. E' utile soprattutto per sostituire il comune dado vegetale nella preparazione di brodo, minestre e risotti. Regola le funzioni intestinale e aiuta a rafforzare il sistema immunitario.

Leggi anche: Cucina macrobiotica: il miso

6) Crauti

I crauti sono un cibo fermentato tipico soprattutto di Paesi come l'Austria e la Germania. Li potrete preparare in casa più facilmente se avrete a disposizione un pressaverdure. Come per ogni tipo di conserva fatta in casa, è importante sterilizzare molto bene i vasetti in acqua bollente. I crauti sono ricchi di vitamine e di sali minerali, inoltre aiutano la digestione, come una vera e propria medicina naturale per l'intestino.

Leggi anche: Conserve fai-a-te: i crauti

7) Amasake

L'amasake è un dolcificante naturale conosciuto soprattutto in oriente. Viene prodotto dalla fermentazione enzimatica del riso e a volte ance di altri cereali. Per produrre l'amasake si utilizza un fermento denominato koji, che viene utilizzato anche per ottenere il miso e il sakè. Scopri qui come preparare l'amasake.

Leggi anche: Amasake, un dolce naturale

8) Verdure lattofermentate

Potrete preparare in casa le verdure lattofermentate per ottenere una vera e propria giardiniera fai-da-te in modo semplice e d economico. Tra gli ingredienti di partenza potrete utilizzare verdure miste differenti a seconda delle stagioni, come pomodori, peperoncini e carote, ma anche cavolfiore, sedano e cipolle. Vi serviranno anche sale e erbe aromatiche. Qui la ricetta completa.

9) Pane con pasta madre

La pasta madre è un lievito che nasce dalla fermentazione naturale e che vede come ingredienti principali acqua e farina. La pasta madre ci permette di rendere più nutriente e benefico il pane preparato in casa. Inoltre, l'utilizzo della pasta madre nella panificazione rende il pane e le altre preparazioni casalinghe, come pizze e focacce, molto più digeribili. Lo potete utilizzare per sostituire il lievito di birra negli impasti a lunga lievitazione.

10) Rejuvelac

Il rejuvelac è considerato una vero e proprio elisir di giovinezza. Si tratta di una bevanda fermentata a base di grano, dall'effetto rigenerante e ricostituente. Il rejuvelac viene preparato anche a partire da altri ingredienti, come riso, orzo, avena, segale, quinoa e miglio. Regola la digestione e rafforza il sistema immunitario. Qui una ricetta utile per prepararlo.

Marta Albè

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Liridi e Sagittaridi: le stelle cadenti danno il benvenuto all'estate

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Stelle giugno

Dare il benvenuto all'estate osservando il cielo. Nella notte che anticipa il giorno più lungo dell'anno, il solstizio d'estate, ad inaugurare l'arrivo della stagione più calda e colorata saranno due sciami di stelle cadenti, le Liridi di giugno e le Sagittaridi. Sia stasera che domani il cielo sarà libero dalle nuvole quasi in tutta Italia. Quale migliore occasione per concedersi una bella notte di osservazione?

Le stelle cadenti sono le migliori compagne delle serate estive, grazie alle temperature miti che consentono di rimanere a lungo all'aperto anche in piena notte e al cielo sereno.

A maggio abbiamo ammirato lo spettacolo regalato dalle Eta Aquaridi, i resti della cometa di Halley e dalle Cameloparditi, attorno al 20. Giugno non è uno dei mesi più ricchi di meteore, anche se le sue notti sono popolate da numerosi sciami invisibili a occhio nudo.

Quelle di questa sera, però, con un po' di fortuna potrebbero concedersi. Forse legate al passaggio della cometa Mellish, come spiega l'Uai, queste stelle cadenti erano osservate già dalla metà dell'800.

Non sempre è possibile scovarle ma quest'anno, con la Luna calante che sorge poco dopo l'1:05, avremo un bel cielo buio, perfetto per l'osservazione. Le Liridi saranno visibili per tutta la notte anche se il picco sarà attorno alle 2 ad oltre 80° di altezza.

Dove guardare? A mezzanotte, la costellazione della Lira da cui hanno origine si trova esattamente sopra le nostre teste. Facilissimo trovarla perché al suo interno si trova una delle stelle più luminose del cielo notturno, Vega.

meteore lira

Ma non saranno le sole. A far loro compagnia sarà anche lo sciame delle Sagittaridi, molto più facili da trovare nel cielo e ancora più luminose delle precedenti e molto lente. Il radiante, ossia il punto da cui queste meteore hanno origine, è osservabile tutta la notte nella parte bassa del cielo, poco sopra l'orizzonte in direzione Sud.

sagittario

Qualche consiglio per osservare al meglio le stelle cadenti. In primo luogo, è meglio spostarsi in un luogo lontano dalle luci delle città e dall'inquinamento luminoso, portando con se una coperta su cui distendersi per osservare il cielo a 360 gradi.

Occorre poi armarsi di pazienza e aspettare almeno 20 minuti, il tempo necessario ai nostri occhi per abitarsi al buio. Da allora, basterà solo incrociare le dita e pensare ai desideri.

Non sarà lo spettacolo delle Perseidi – per quelle dovremo aspettare San Lorenzo, ad agosto – ma è pur sempre un modo per passare una serata all'aria aperta, circondati dalla bellezza del cielo.

Francesca Mancuso

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Domani le spettacolari stelle cadenti di maggio

 

Coppa del Mondo 2014: la sfida in base alla salute di mari e oceani

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mondiali calcio classifica oceani

Cosa succederebbe se la classifica dei mondiali di calcio in Brasile venisse stilata non in base a vittorie e sconfitte ma a seconda dell'impegno di ciascun Paese nella gestione sostenibile degli oceani? Probabilmente le posizioni delle diverse squadre sarebbero piuttosto diverse rispetto alla situazione sportiva reale.

La speranza è che l'interesse del mondo per il calcio si accompagni ad una maggiore attenzione alla salute degli oceani. Ad intensificare il binomio tra sport e rispetto del Pianeta ha pensato la speciale classifica stilata dall'Ocean Health Index, che poi è stata paragonata allo schema delle partite previste per la Coppa del Mondo 2014.

Gli esperti di Ocean Health Index si sono occupati di valutare i successi di 221 Paesi che basano parte della propria economia sulla pesca per quanto riguarda la gestione di mari e oceani. Per dare vita alla classifica hanno preso in considerazione diversi criteri, che spaziavano dalla pesca sostenibile, alla biodiversità, fino all'inquinamento dell'acqua e agli interventi per il rispetto dell'ambiente marino e degli ecosistemi, ad esempio con la creazione di aree protette.

Ovviamente l'operazione ha tenuto conto soltanto dei Paesi che si affacciano sul mare e dal paragone con le squadre in gara per i mondiali in Brasile è stata automaticamente esclusa la Svizzera, che non può contare su alcun affaccio sul mare, ma che dal canto suo, secondo un altro schema, potrebbe risultare al primo posto per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici. Ad ogni nazione è stato assegnato un punteggio che prevedeva il valore massimo di 100.

Quindi ha avuto inizio un vero e proprio testa a testa tra i Paesi a cui corrispondono le squadre selezionate per partecipare alla Coppa del Mondo 2014. Secondo la classifica basata sulla gestione degli oceani, la Grecia avrebbe avuto la meglio sulla Costa d'Avorio, per un punteggio di 71 a 44.

L'Inghilterra non sarebbe vicina al rischio d'eliminazione, ma avrebbe quasi potuto raggiungere i quarti di finale, a pari merito con l'Honduras (64 punti). Sarebbe comunque stata superata dal Giappone (66 punti) proprio come l'Italia, che ha raggiunto soltanto 63 punti.

A competere per aggiudicarsi un posto in finale avremmo trovato la Francia (73 punti), il Belgio (72 punti) e l'Olanda (74 punti). Il Portogallo avrebbe potuto superare la Francia per via della sua forte gestione delle aree protette, ma la Francia lo ha battuto per quanto riguarda la protezione delle aree costiere.

moniali calcio oceani

- clicca qui per ingrandire -

E nella finale proprio contro l'Olanda avrebbe avuto la meglio la Croazia, con il meritato punteggio di 75. La Croazia, che ai veri mondiali di calcio è stata sconfitta dal Brasile per 3 a 1 la scorsa settimana, sarebbe dunque la vincitrice della Coppa del Mondo 2014, almeno per quanto riguarda la pulizia delle acque e la protezione della biodiversità marina.

Marta Albè

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Delfino spiaggiato e sotterato in Puglia (VIDEO)

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delfino sotteratto

Un delfino spiaggiato è stato seppellito in una spiaggia pubblica a Lesina (Foggia). Per questo l'Enpa ha scritto al ministro dell'Ambiente, Ministro della Salute, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Ministro degli Interni e al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, per avere con urgenza non solo spiegazioni, ma anche informazioni in merito ad altri cetacei che si sarebbero spiaggiati, ma di cui non v'è traccia.

La scena, secondo fonti di stampa locali, sarebbe avvenuta davanti agli occhi increduli dei presenti, che hanno prontamente girato un video dell'accaduto. Le immagini immortalano una ruspa scavare una fossa, sotto la supervisione di un vigile urbano, in cui verrà adagiato il corpo esanime del cetaceo in via di decomposizione.  

È da evidenziare, come riferiscono gli stessi cittadini che hanno segnalato il fatto, che lungo tutto il litorale Torre Mileto -"Schiapparo"- (Foggia) via sia una massiccia presenza di cumuli di amianto e di bidoni dell'immondizia rovesciati e quindi inutilizzabili. Il degrado della zona è ampiamente documentato da immagini presenti in rete, che non lasciano spazio a dubbi.

"Abbiamo segnalato l'ennesimo caso di cattiva gestione dello spiaggiamento di un delfino e della mancata applicazione dei necessari protocolli a tutela della specie stessa, della salute e dell'incolumità pubblica", dichiara Ilaria Ferri direttore scientifico dell'Enpa, Ilaria Ferri, secondo cui ci sarebbero stati una serie di comportamenti gravemente omissivi, pericolosi e forse anche illegittimi.

Le notizie riguarderebbero, inoltre, una serie di cetacei spiaggiati e deceduti, di cui non vi è però traccia. "Ci chiediamo quali siano stati i protocolli operativi messi in opera, come sia stato possibile occultare i corpi di animali appartenenti per altro a specie particolarmente protette senza aver escluso che il decesso fosse stato causato da azione umana o da patologie proprie della specie quali il morbillivirus. Se e come sia intervenuto un medico veterinario competente in grado di stabilire i provvedimenti necessari, notoriamente stabiliti dai protocolli internazionali e soprattutto come sia stato possibile interrare in una spiaggia pubblica l'animale senza aver escluso possibili zoonosi e, inoltre, non aver segnalato l'interramento e impedito l'accesso alla spiaggia stessa per le ragioni di cui sopra".

{youtube}9hgzD-2xAFc{/youtube}

L'Enpa ha quindi richiesto ai Ministeri competenti quali siano le azioni intraprese per garantire la rete di pronto intervento operativa per i cetacei spiaggiati, quali siano gli enti di riferimento e a che titolo siano stati coinvolti, quali siano i provvedimenti, le determinazioni e gli atti ufficiali emanati dai Ministeri tesi a garantire il corretto servizio di intervento sui cetacei spiaggiati e con quali strumenti, mezzi e coordinamento.

Roberta Ragni

 

Solstizio d'Estate 2014: 21 giugno, oggi e' il giorno piu' lungo dell'anno

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solstizio stonehenge

Oggi, 21 giugno è il giorno più lungo dell'anno, a cui corrisponde la notte più breve. L'astronomia fissa in questa data il Solstizio d'Estate, una ricorrenza che nel corso dei secoli ha assunto numerosi significati simbolici. Nell'emisfero settentrionale oggi inizia ufficialmente l'estate dal punto di vista astronomico.

In Italia il Solstizio d'Estate cade per la precisione alle 12:51 del 21 giugno 2014. Oggi il sole raggiunge il punto massimo di declinazione lungo il percorso apparente che ogni anno compie sullo sfondo della sfera celeste. A partire da oggi, giorno dopo giorno, i minuti di luce inizieranno a diminuire, fino ad arrivare al dì più breve dell'anno e alla notte più lunga con il Solstizio d'Inverno, il prossimo 21 dicembre.

In corrispondenza con il Circolo Polare Artico, oggi il sole non tramonterà, poiché rimarrà sempre al di sopra dell'orizzonte. Mentre in coincidenza con il Polo Nord il sole non tramonterà fino al prossimo 22 settembre, in corrispondenza con l'Equinozio d'Autunno.

Al Solstizio d'Estate si associa la Festa di San Giovanni, anche se secondo il calendario la sua celebrazione religiosa avviene il 24 giugno. Secondo la tradizione, le giornate comprese tra il 21 e il 24 giugno rappresentano il momento migliore per raccogliere l'iperico, conosciuto anche proprio come erba di San Giovanni.

In passato il 21 giugno era un momento dedicato a riti propiziatori che segnavano il passaggio da una stagione all'altra e che avevano luogo proprio in coincidenza con il Solstizio. Ad esempio, si accendevano dei roghi e si bruciavano dei fantocci, come in alcuni casi avviene ancora in corrispondenza dell'Epifania (6 gennaio), nelle vicinanze dei "giorni della merla" (gli ultimi 3 giorni di gennaio) o durante la festa di Sant'Antonio Abate (17 gennaio).

L'astrologia considera il Solstizio d'Estate come il momento adatto per rivolgersi alla dimensione più profonda di se stessi, per ritrovare la propria integrità e per rientrare in contatto con il sé interiore. Infine, ancora oggi nel mondo si conservano tradizioni legate ai riti del Solstizio d'Estate: gli inglesi si riuniscono a Stonehenge, i lettoni e le popolazioni di origine celtica accendono dei falò, mentre in Cina si celebra la festività della Dea della Luce.

Marta Albè

Leggi anche: 

5 idee per celebrare il Solstizio d'Estate 2014

 

Carciofo: arma naturale contro il tumore da amianto?

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carciofi

Tumore. Una delle parole che ci fa più paura e che non vorremmo mai sentire pronunciare dal nostro medico di fiducia. Si è visto come la prevenzione sia un mezzo che tutti abbiamo a disposizione per scongiurare questa malattia: mangiare sano, fare attività fisica, evitare fumo e alcool sono sicuramente buone abitudini per evitare la comparsa di alcune tipologie di tumori.

Di tutto questo e di tanto altro si è parlato a Roma all’International Workshop on metabolism, diet and chronic disease dove è stata presentata anche un’interessante sperimentazione su un prodotto a base di carciofo che sarebbe utile nella prevenzione del mesotelioma, il cosiddetto tumore da amianto ovvero quel cancro che tendono a sviluppare le persone che per lungo tempo sono state costrette a lavorare o vivere a contatto con questo materiale estremamente pericoloso.

Putroppo ogni anno in Italia si registrano circa 2000 casi di tumore provocati dall’amianto ma, secondo gli esperti, i numeri sono destinati a salire fino al 2020 quando si teme un picco. La ricerca però si sta muovendo per cercare di arginare il fenomeno ed ha già preso il via, grazie alla collaborazione tra l’istituto Regina Elena e la Mc Master University di Hamilton (Canada), la sperimentazione di un nuovo composto che sfrutta i principi naturali presenti nelle foglie del carciofo e che sarà somministrato a persone ad alto rischio mesotelioma.

Molto soddisfatta della ricerca si è mostrata la dottoressa Sabrina Strano, dell’Area di Medicina Molecolare del Regina Elena: “Nel nostro studio sperimentiamo, primi al mondo, la chemioprevenzione con una sostanza naturale e dal costo contenuto. Se le nostre intuizioni venissero confermate, apriremmo la strada a una rivoluzione”.

Questo farmaco a base di carciofo infatti “impedisce che le cellule esposte ad amianto esprimano a pieno il potenziale cancerogeno, prolifichino e diano luogo effettivamente al tumore” spiega Paola Muti, ricercatrice presso il Dipartimento di Oncologia della McMasterUniversity.

Le premesse dunque sono buone ma bisogna vedere se tutto questo funzionerà effettivamente sui pazienti presi a campione.

Francesca Biagioli

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- Carciofi: proprieta', usi e benefici

- Tumori: 27 alimenti per la prevenzione del cancro 

Pagine Viaggianti, domani torna il bookcrossing nella metro di Roma

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pagine viaggianti

Torna Pagine Viaggianti, il bookcrossing nella metro di Roma. Domani 25 giugno alle stazioni Laurentina sulla linea B e Anagnina sulla A i passeggeri potranno lasciare e ritirare libri gratuitamente, iniziando il proprio viaggio sui mezzi pubblici all'insegna della lettura.

Dopo il successo, si replica. Due mesi dopo l'ultima edizione, quella delllo scorso 23 aprile, quando furono scambiati in metro 1.400 libri, Atac ripropone "Pagine Viaggianti" nelle stazioni ospitanti di Laurentina, sulla linea blu, e Anagnina, sulla linea arancione.

Altra novità, la collaborazione all'evento delle case editrici Fusibilia e Kogoi e delle associazioni Liberipassi e GaiaItalia, partner di Libra 2.0, associazione promotrice dell´iniziativa che supporterà il personale Atac nel giorno dell´evento.

All´ingresso delle due stazioni saranno installate "postazioni culturali" dove i volontari di Libra e il personale Atac illustreranno l´iniziativa ai passeggeri, invitandoli a lasciare o a prendere un testo. A fine giornata, i libri rimasti saranno raccolti e donati a enti coinvolti nel sociale.

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L'agenzia dei trasporti della Capitale, inoltra, ha attivato un indirizzo mail dove far pervenire tutte le richieste di collaborazione alle future iniziative di bookcrossing in metro. Enti, associazioni, case editrici e operatori culturali di settore potranno scrivere a bookcrossing@atac.roma.it per dare la loro disponibilità e proporre innovazioni sul tema del bookcrossing, contribuendo così alla crescita e al miglioramento dei futuri progetti. La letteratura gira...

Roberta Ragni

Photo Credit

 

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Carolina, il pony senza gamba che vive felice grazie a una protesi (VIDEO)

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Criniera bionda arruffatissima, la frangia tagliata a raso, la coda un groviglio di piccoli arbusti rinsecchiti. Questa è Carolina quando viene trovata da Maura, senza una porzione di gamba posteriore, in un campo della provincia di Terni nel mese di dicembre.

Il proprietario, un contadino, le dice che a settembre la pony era rimasta intrappolata in un laccio forse destinato al bracconaggio dei cinghiali e così, impigliata per tutta una notte ed oltre, a forza di tirare per liberarsi, aveva perso zoccolo, tarso e metatarso.

Deve essere stato un dolore lancinante, uno spavento infinito, seguito dalla sofferenza di dover vivere in quelle condizioni per settimane. Ma per sua fortuna, dopo una difficile opera di convincimento, il contadino finalmente accetta di cederla e Carolina viene immediatamente portata alla Clinica Veterinaria di Perugia, diretta dal Prof. Marco Pepe.

Qui le viene amputato l'arto chirurgicamente e viene anche costruita una protesi. Così, oggi Carolina, finalmente amata, può finalmente camminare senza troppi problemi. E' vivacissima: gioca dentro il suo recinto (per adesso non troppo grande, finché non si sarà perfettamente adattata alla sua nuova condizione), le è ricresciuta la frangia, cerca sempre pezzetti di carote e mele. Si deve solo aver cura di non farla andare in sovrappeso. E' tranquillissima con gli altri animali e la protesi è perfetta, dopo varie modifiche e aggiustamenti.

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Maura spiega:"Ho vissuto la vicenda anzitutto come dovere morale e con la convinzione che dietro la sofferenza di qualsiasi animale ci sia un'anima che implora aiuto. Il linguaggio degli occhi sottende ad un dolore silente...".

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Ma le spese dell'intervento e delle terapie (nonché la gestione della piccola pony) sono particolarmente onerose, soprattutto perché Maura ha agito senza indugio per salvarla pur essendo in forti difficoltà economiche. E' per questo che Horse Protection ha deciso di aiutarla con una raccolta fondi speciale. Per aiutare Carolina e Maura è possibile effettuare una donazione di qualunque importo seguendo le indicazioni sul sito www.horseprotection.it, scrivendo "CAROLINA" nella causale.

 

Roberta Ragni

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Custom Barrel: calcio balilla, giradischi e pezzi d'arredamento dal riciclo dei vecchi barili d'olio

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Come riciclare i vecchi bidoni dell'olio? Per dare un contributo capace di offrire nuova vita a contenitori di scarto, ecco il progetto Custom Barrel. Dai bidoni dell'olio inutilizzati possono nascere un biliardino e tanti pezzi d'arredamento davvero originali.

Il progetto Custom Barrel è nato a Cremona nel 2008 da una passione di Paolo e Simone, due giovani, ora trentenni, che hanno avuto l'intuizione di poter ricavare qualcosa di particolare dal recupero dei fusti dell'olio. La loro attività ha avuto inizio ricavando lo spazio per la lavorazione in un angolo di una cascina cremonese.

Si sono dunque messi all'opera per recuperare i vecchi fusti dell'olio e per occuparsi della loro successiva trasformazione e personalizzazione in originali elementi d'arredo. La prima creazione, che risale al 2009, è stata una poltrona personalizzata con un noto marchio di auto americana. Ogni creazione Barrel varia nel colore, nella grafica, nella finitura e nell'imbottitura a seconda delle richieste degli interessati.

I due giovani, appassionati di artigianato e di design sia per professione che per diletto hanno visto in un fusto d'olio abbandonato una grande potenzialità creativa e di trasformazione. Inoltre, era necessario strapparlo dalla corrosione del tempo e dall'irrimediabile cammino verso l'inquinamento dell'ecosistema.

E' così che i barili si trasformano in poltrone, sedute, mobiletti, contenitori, tavolini, specchi, orologi, quadri, giradischi, calcio balilla, lampade e tanto altro ancora. La sostenibilità, insieme al riciclo e al lavoro artigianale, 100% fatto a mano, sono i punti principali del progetto. Ogni barile viene reinterpretato e rilavorato, ispirandosi alla modernità, alla contemporaneità e al disegno industriale. Tra le creazioni più originali troviamo il calcio balilla e il giradischi.

Barrel Fubal è un "biliardino", che prende il nome da "fubalin", denominazione dialettale cremonese per il calcio balilla. La creazione viene proposta in una veste rivista e ridimensionata, per giocare uno contro uno, proprio a partire dal recupero di un vecchio barile d'olio. Tra i materiali utilizzati troviamo ferro, rame e argilla rossa.

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tavolino

Il Giradischi invece ha la particolarità di essere tutto concentrato in una consolle trasportabile. Si tratta di una piastra anni settanta originale, che permette di conciliare il gusto del vinile alle più moderne tecnologie rappresentate da smartphone e mp3, sempre all'insegna del riciclo creativo.

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Per saperne di più: www.custombarrel.org.

Marta Albè

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Riciclo creativo: nuova vita ai barili di petrolio

 

Vacanza-lavoro in un'azienda agricola con i contadini di Ventotene

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Vorresti scoprire la magia dell'isola di Ventotene e vivere un'esperienza a contatto con la natura? L'occasione giusta per te è una vacanza-lavoro in un'azienda agricola della Comunità dei Contadini di Ventotene per Terra Madre, la rete di coltivatori e operatori nata con lo scopo di mantenere e diffondere la memoria delle tradizioni e dei prodotti tipici dell'isola. I prodotti coltivati sono il più naturali possibile: puliti, sostenibili e realizzati nel rispetto dell'ambiente.


La location, per giunta, è invidiabile. Ventotene è una meravigliosa isola del Mediterraneo che tra il mare trasparente e le armoniose casette color pastello custodisce una memoria antica, fatta di uomini e di storia. È una piccola striscia di terra vulcanica, generosa e fertile, che viene coltivata con sapienza e dedizione da pochi ostinati contadini che ne traggono prodotti dalle caratteristiche uniche.

"La vacanza-lavoro nei campi di un'azienda agricola può essere un'opportunità per scoprire una Ventotene fatta di prodotti tipici e tradizioni, in cui una straordinaria biodiversità è concentrata in un fazzoletto di terra. Si impareranno tante cose sui vari prodotti di stagione, sulle tecniche di coltivazione antiche e sulle più innovative teorie e pratiche dell'agricoltura naturale", spiegano gli organizzatori del progetto.

Durante la vacanza si offre la propria collaborazione nei lavori dell'orto e dei campi di lenticchie per alcune ore al giorno e, con un contributo quotidiano di 10 euro, si riceve in cambio vitto e alloggio. Si può decidere quanto restare e scegliere il periodo in cui arrivare: ogni volta sarà diverso, a seconda di quello che c'è da fare in campagna.

venotene contadini

La Comunità dei Contadini di Ventotene per Terra Madre promuove l'agricoltura naturale e un turismo slow e amico dell'ambiente. E' inserita nel circuito internazionale delle Isole Slow, il network di Slow Food che unisce tutte le isole minori del Mediterraneo. Tra i nuovi progetti a prendere corpo, c'è anche il primo Mercato della Terra dell'isola di Ventotene, a cui hanno partecipato produttori provenienti da tutto il Lazio, offrendo un'esperienza diretta di filiera agro alimentare naturale e diretta.

Insomma, che aspettate? Tornerete a casa più abbronzati, in forma e certamente più felici, appagati da un'esperienza che vi arricchirà in modo del tutto diverso dal solito. E magari potreste fare il bis: sempre nelle Isole Pontine, ma a Ponza, c'è la possibilità di fare una vacanza gratis se si puliscono le spiagge.

Per maggiori informazioni clicca qui

Roberta Ragni

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Vacanze gratis a Ponza per chi pulisce le spiagge. Il bando


Etichette energetiche: sugli elettrodomestici una su tre è sbagliata

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etichette energetiche

Etichette energetiche: in Italia sono riportate, e in maniera corretta, proprio tutti gli elettrodomestici? Pare di no e a confermarlo è "Etichetta furbetta", un'indagine realizzata da Legambiente volta a verificare proprio la corretta applicazione e la veridicità delle etichette energetiche. 

Tra televisori e frigoriferi, forni elettrici e condizionatori, su 2522 prodotti esaminati, 1991 nei negozi fisici e 531 in quelli online, uno su tre viene venduto senza etichetta o con l'etichetta fuori posto o con diciture scorrette, mettendo così in difficoltà il consumatore. Cantinette, condizionatori e televisori sono i prodotti che risultano avere un etichettamento inferiore rispetto agli altri.

L'indagine è stata realizzata in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino e si inserisce nel progetto pilota Marketwatch, che unisce sedici realtà della società civile che vanno ad affiancare le istituzioni nel settore del controllo di mercato a livello europeo nel campo delle etichette energetiche.

"Dalla ricercaspiega Davide Sabbadin, responsabile in Italia del progetto MarketWatch – emerge un quadro non completamente soddisfacente dell'applicazione della normativa europea, in particolar modo nel mondo del trading online. Per questo crediamo che sia fondamentale la formazione dei professionisti del settore per colmare quel gap cognitivo che il cittadino può avere davanti all'etichetta energetica. In particolare rimane quasi completamente inapplicato, per ora, l'obbligo di consegna della scheda tecnica a richiesta del consumatore nei punti vendita esaminati, un preciso requisito della normativa Ecodesign".

L'INDAGINE – Sono stati analizzati 5 tipi di prodotto (tv, frigoriferi, refrigeratori per il vino, forni elettrici e condizionatori) e quattro tipi di negozi: le grandi superfici di vendita di mobili, ipermercati con un corner per gli elettrodomestici, grandi superfici specializzate e i negozi online. Dalla ricerca è emerso che su un totale di 2522 prodotti il 30% dei prodotti presi in esame nei negozi fisici non è etichettato correttamente. Più grave la situazione per i negozi online dove soltanto il 10% dei prodotti – o poco più – riporta le informazioni energetiche in maniera esaustiva e corretta. Frigoriferi, freezer, forni elettrici risultano essere i prodotti venduti quasi sistematicamente con l'etichetta, mentre televisioni, cantinette e condizionatori sono quelli hanno un livello di etichettamento molto inferiore e ciò dipende dal punto di vendita.

tabella-etichette

LE NON CONFORMITA' – Dall'analisi emerge che le principali non conformità delle vendite nei negozi riguardano più che altro il mal posizionamento dell'etichetta, spesso collocata in angoli ciechi o a più di due metri di altezza rendendo difficile o delle volte impossibile la lettura. A volte si trovano anche etichette fotocopiate, scritte al computer o addirittura a mano. Invece altre etichette, anziché esplicare i contenuti, confondono il consumatore. Per quanto riguarda i negozi online, le irregolarità che emergono dalla ricerca sono differenti essendo diverse le modalità di comunicare il contenuto delle etichette. Nei negozi online, dove è maggiore la quantità di prodotti privi di etichetta rispetto a quelli fisici, si riscontra però una frequente dispersione delle informazioni di base in più pagine, con alcune informazioni disponibili subito a fianco dell'immagine del prodotto, altre reperibili nella stessa pagina ma più in basso, altre reperibili con un click in una scheda tecnica, altre ancora in una scheda "caratteristiche". Ma ci sono anche casi di informazioni limitate, come ad esempio la sola classe energetica, ma senza il consumo annuale, oppure senza un dato sul rumore, laddove previsto, o dei coefficienti prestazionali (SCOP/SEER) per i condizionatori.

etichette energetiche furbette

"Le direttive Ecodesign ed Etichetta Energetica sono, nel loro congiunto, una delle più grandi operazioni ambientali della storia europea e mondialespiega Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente.

Basti pensare, infatti, che la loro corretta applicazione potrebbe far risparmiare quasi 400 euro a famiglia e con ciò non va dimenticato il vantaggio ambientale. Il taglio annuale alle emissioni climalteranti sarebbe pari a 500 milioni di tonnellate di CO2, ossia l'1,5% delle emissioni mondiali, pari a quelle del parco auto circolante in Europa.

"Purtroppo, però – conclude Zanchini – le direttive non sempre vengono applicate e i consumatori spesso non sono in condizione di scegliere correttamente i prodotti in vendita: alcuni prodotti sono meno efficienti di quanto dichiarato sull'etichetta, altri sono privi delle indicazioni energetiche che dovrebbero essere fornite al consumatore. I mancati risparmi derivanti da queste infrazioni aumentano inevitabilmente i costi familiari, mettono sotto stress le reti elettriche dei paesi membri e contribuiscono negativamente al cambiamento climatico".

Germana Carillo

TITOLO: 

 

 

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- Condizionatori: nuove etichette energetiche dal 2013

- Come leggere le nuove etichette sugli elettrodomestici

 

 

Conserve fai da te: le regole dell’Istituto Superiore di Sanita’ per evitare il rischio botulino

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conserve fatte in casa

Il rischio botulino nelle conserve fatte di in casa in realtà non è poi così alto dato che si registrano circa 20 casi all’anno, solo 5 dei quali con esito mortale. Per scongiurare eventuali rischi però è voluto intervenire l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) stilando delle linee guida utili a tutti coloro che si cimentano nella preparazione di conserve casalinghe.

Il pericolo botulino si riscontra in particolare nelle conserve di carciofini, melanzane, olive e tutti gli altri prodotti sottolio o in salamoia, ma non nelle marmellate e composte dato che l’acidità della frutta e lo zucchero permettono una maggiore sicurezza del prodotto. Vediamo allora quali sono le regole da seguire:

1) IGIENE PERSONALE E DELLA CUCINA

Lavorare in un ambiente pulito e lavarsi le mani con il sapone sfregando bene sono le basi da cui partire per preparare le proprie conserve. L’ISS consiglia di lavare le mani prima di iniziare e ogni volta in cui si cambia il tipo di preparazione ma anche dopo essere stati in bagno, aver mangiato, fumato, tossito, starnutito, toccato animali, rifiuti o alimenti crudi.

2) ATTREZZATURE

Anche gli arnesi e gli utensili che si utilizzano sono ovviamente importanti per evitare contaminazioni e devono essere ben puliti. Il materiale migliore da utilizzare è il vetro anche se non sono sconsigliati contenitori in metallo. Se si utilizza il vetro unica attenzione da fare è evitare il contatto con la luce dato che la sua trasparenza può far modificare il colore al prodotto che vi è all’interno.

3) SCELTA DEGLI INGREDIENTI

Scegliere buoni ingredienti per le proprie conserve è fondamentale. E’ buona cosa prediligere sempre prodotti di stagione non solo perché hanno un sapore migliore ma anche perché contengono maggiori quantità di nutrienti. Per evitare residui di pesticidi si possono scegliere frutta e verdura di provenienza biologica o meglio ancora, se si hanno a disposizione, si possono utilizzare i prodotti del proprio orto. Per le conserve sottaceto e sottolio si consiglia di utilizzare aceto di vino bianco e olio extra vergine di oliva di buona qualità.

4) SELEZIONE E LAVAGGIO DEI PRODOTTI

I prodotti che si utilizzano per fare le conserve andrebbero lavati bene sotto acqua corrente per eliminare terra e altri residui, un buon consiglio è quello di metterli per qualche minuto a mollo in una soluzione di acqua e bicarbonato. Ciò che si acquista o si raccoglie dovrebbe essere utilizzato il prima possibile per evitare che si perdano alcune caratteristiche nutrizionali, nell’attesa frutta e verdura si possono comunque conservare in frigorifero.

5) SANIFICAZIONE DEI CONTENITORI

Si parla in questo caso di sterilizzazione di tappi e barattoli che si riempiranno poi con le conserve. Concretamente significa trattare questi contenitori alla temperatura di 100° per tempi lunghi (anche 5-6 ore). In questo modo si distruggono tutti i tipi di microbi e parassiti, spore comprese.

6) RIEMPIMENTO DEI CONTENITORI

Operazione di fondamentale importanza. E' importante ricordare che i contenitori non vanno riempiti fino in cima ma che invece è necessario lasciare uno spazio chiamato “spazio di testa” indispensabile affinché nel barattolo si generi il vuoto, utile inoltre per evitare che la conserva aumenti troppo di volume durante il trattamento di pastorizzazione.

7) PASTORIZZAZIONE DELLE CONSERVE

Questo è un trattamento di stabilizzazione termica che si realizza immergendo completamente i contenitori in una pentola piena d’acqua, coperta e portata ad ebollizione. Una volta giunti a 100° si può abbassare un po’ il fornello ma è importante che il grado di ebollizione rimanga sempre di buon livello e uniforme.

8) ISPEZIONE DEI CONTENITORI

Una volta effettuata la pastorizzazione bisogna verificare i contenitori. Per prima cosa però è necessario lasciarli raffreddare per 12-24 ore, a quel punto è necessario verificare che la chiusura sia ermetica e si sia creato il sottovuoto. I tappi dovranno apparire incurvati leggermente verso l’interno del contenitore e se pressati al centro NON devono fare il caratteristico suono tipo “click clack”. Un'ulteriore prova può essere fatta battendo con un cucchiaio sul tappo. Se il tappo emette un suono metallico, la chiusura è ermetica e il contenitore sotto vuoto, se altrimenti emette un suono profondo, il contenitore non è sottovuoto.


Francesca Biagioli

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- Conserve fai-da-te: 10 salse e preparazioni sotto vetro per gustare la verdura tutto l'anno

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Lago di Garda: per una vacanza tra lago e montagna sul Baldo

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Il Lago di Garda è il più grande dei laghi italiani e una delle destinazioni turistiche più conosciute del nostro paese. Si è formato dal ritiro dei ghiacciai ed è avvolto da catene montuose, ricordando quasi un fiordo. È un luogo molto amato dagli sportivi di mezzo mondo e dagli amanti della natura.

Le località sulla costa (famose Malcesine, Torri del Benaco, Lazise, Garda, Riva) e nel vicino entroterra offrono grande varietà di paesaggi, clima mite e servizi di ospitalità di primo livello. Si possono praticare molti sport acquatici e outdoor: vela, windsurf, kitesurf, diving, wakeboarding, canoa, trekking, bici e mountain bike, golf, tennis, arrampicata, equitazione. La presenza delle montagne attorno al Lago permette anche di praticare sport invernali.

Tra i punti naturali più belli del Lago c'è sicuramente il Monte Baldo. La vista della montagna che si affaccia sull'acqua, alta e imponente, è fantastica. Si può anche arrivare in cima, a circa 1800 metri di quota, con una funivia che compie il tragitto in breve tempo (il biglietto costa circa 20 euro ed è consigliabile un maglione!), per godere della splendida visuale del paesaggio da un'altezza impressionante. Il Monte è chiamato anche il giardino d'Europa, per il suo grande patrimonio di fiori. Gli amanti del trekking e delle escursioni ne restano incantati e di frequente tornano più di una volta per visitare le diverse valli e provare i numerosi percorsi.

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La Rocca del Garda, dove ha sede un monastero, è un altro punto strategico (un po' più accessibile) da dove è possibile osservare lo spettacolo del Lago. È uno degli elementi storici che contribuiscono al successo di questa destinazione. Sono presenti esempi notevoli di architettura medievale come il famoso Castello Scaligero, la Dogana Veneta, una fortificazione bellissima che risale al XIII secolo, o il Palazzo del Doge, che si trova nel centro di Garda, solo per citarne alcune.

Sul Lago di Garda si possono anche visitare splendidi parchi naturali: il giardino botanico sul monte Baldo, il Parco Natura Viva di Bussolengo, il Parco naturale dell'Alto Lago Bresciano (meta privilegiata di appassionati di escursioni), il bellissimo Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio.

garda fotolia

Il Lago di Garda è una destinazione con una grande tradizione di ospitalità e propone una ampia varietà anche nella tipologia di hotel e altre strutture ricettive come case vacanze e camping. Si può soggiornare in Hotel 5 stelle di alto livello ma anche in strutture che consentono di non spendere molto. Trovare hotel economici sul lago di garda è facile: con una rapida ricerca su Internet potrete accedere a molti siti locali o di agenzie viaggio che offrono diverse promozioni anche last minute.

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I 15 laghi piu' belli e suggestivi d'Europa

Unesco: i 26 nuovi siti naturali e culturali Patrimonio dell'Umanita' 2014

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L'insieme dei siti naturalistici e culturali dell'Unesco si arricchisce di numerosi nuovi siti che nel 2014 diventano ufficialmente Patrimonio dell'Umanità. Tra di essi troviamo numerose meraviglie provenienti da tutto il mondo. Anche quest'anno l'Unesco ha rivolto la propria attenzione all'Italia, premiando il Piemonte per i suoi vigneti tra i patrimoni culturali che rappresentano un'eredità da non dimenticare per la nostra penisola e per tutto il mondo.

I 5 nuovi Patrimoni Naturali Unesco

1) Great Himalayan National Park - 

Il Great Himalayan National Park si trova nella parte occidentale della catena dell'Himalaya, nello Stato indiano settentrionale dell'Himachal Pradesh. E' caratterizzato da alte vette e da antiche foreste. Il parco ha una superficie di oltre 90 mila ettari, che include le cime delle montagne con ghiacciai perenni, che rappresentano le sorgenti di numerosi fiumi e bacini di approvvigionamento idrico, vitali per la popolazione della valle. Il Parco Nazionale protegge le foreste monsoniche e i pascoli. Comprende 25 differenti tipologie di foreste e un ricco insieme di specie animali, molte delle quali sono minacciate. Secondo l'Unesco si tratta di un sito di importanza fondamentale per la difesa della biodiversità.

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2) Mount Hamiguitan Range Wildlife Sanctuary - Filippine

Sulla catena dei monti Hamiguitan, nelle Filippine, si trova un vero e proprio santuario dedicato alla fauna locale e alla flora selvatica. Il Mount Hamiguitan Range Wildlife Sanctuary costituisce un habitat da proteggere per numerose specie animali e vegetali. Comprende ecosistemi acquatici e terrestri disposti ad altitudini differenti e include specie in via d'estinzione o minacciate, sia per quanto riguarda la flora che per la fauna, otto delle quali si trovano solamente sul monte Hamiguitan. Le specie a rischio includono il cacatua e l'aquila delle Filippine.

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3) Okavango Delta - Botswana

Il delta dell'Okavango, in Botswana, nell'Africa del Sud, è il secondo delta interno più grande del mondo, dopo il delta del Niger. Si tratta di uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. Il fiume Okavango scorre per più di 1000 metri prima di sfociare in una pianura alluvionale complessa e mutevole, formata da canali, lagune e isole. Gli animali e le piante hanno sincronizzato i propri cicli biologici con la vita del fiume stesso, in particolare con i suoi momenti di piena. Si tratta di un esempio perfetto di interazione tra clima, processi idrologeologici e biologici. Il delta dell'Okavango ospita alcune delle specie in via d'estinzione più a rischio, come il rinoceronte bianco, il rinoceronte nero, il ghepardo, il leone e il cane selvatico africano.

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4) Stevins Klint - Danimarca

Stevins Klint è un sito geologico che si trova in Danimarca. Comprende 15 chilometri di falesie costiere ricche di fossili. Offre la prova eccezionale dell'impatto del meteorite Chiculub, che si è schiantato sul pianeta alla fine del Cretaceo, circa 65 milioni di anni fa. I ricercatori pensano che ciò abbia causato la più notevole estinzione di massa mai avvenuta. L'impatto avrebbe portato alla scomparsa di oltre il 50% della vita sulla Terra. Il luogo esatto dell'impatto ora sarebbe sul fondo del mare al largo della costa della penisola dello Yucatan, in Messico. Nel sito è possibile ammirare la successione completa della fauna e della microflora che rappresentano il recupero della vita dopo l'estinzione di massa.

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5) Trang An Landscape Complex - Vietnam

Si tratta di un sito "misto" che per l'Unesco rientra sia nel patrimonio naturale che in quello culturale. Il Trang An Landscape Complex si trova in Vietnam ed è situato sulla costa meridionale del delta del Red River. E' formato da vallate circondate da rocce a picco sull'acqua. L'esplorazione di alcune delle antiche grotte che punteggiano il paesaggio hanno rivelato tracce archeologiche di attività umana che risalgono a quasi 30 mila anni fa. Sono la testimonianza dell'occupazione di queste montagne da parte di popolazioni di cacciatori-raccoglitori che si sono adattati ai cambiamenti climatici. Il sito racchiude Hoa Lu, l'antica capitale del Vitnam, nel decimo ed undicesimo secolo, insieme a templi, pagode, villaggi e siti sacri.

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I 21 nuovi Patrimoni Culturali Unesco

1) Langhe, Roero, Monferrato

I vigneti del Piemonte sono entrati a fare parte ufficialmente dei siti Unesco Patrimonio dell'Umanità, con particolare riferimento a Langhe, Roero e Monferrato. L'Unesco definisce i vigneti piemontesi dei paesaggi straordinari. L'area prescelta comprende il Castello di Cavour, come nome emblematico sia per lo sviluppo dei vigneti stessi che per la storia italiana. Ci troviamo nella parte meridionale del Piemonte, tra il fiume Po e l'Appennino Ligure. Si tratta di un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale.

piemonte unesco

langhe piemonte unesco

2) Bolgar Historical and Archaeological Complex - Russia

3) Bursa and Cumalıkızık: the Birth of the Ottoman Empire - Turchia

4) Carolingian Westwork and Civitas Corvey - Germania

5) Caves of Maresha and Bet-Guvrin in the Judean Lowlands - Israele

6) Decorated cave of Pont d’Arc, known as Grotte Chauvet-Pont d’Arc, Ardèche - Francia

7) Erbil Citadel - Iraq

8) Historic Jeddah, the Gate to Makkah - Arabia Saudita

9) Monumental Earthworks of Poverty Point - Stati Uniti

10) Namhansanseong - Repubblica di Corea

11) Palestine: Land of Olives and Vines - Palestina

12) Pergamon and its Multi-Layered Cultural Landscape - Turchia

13) Precolumbian chiefdom settlements with stone spheres of the Diquís - Costa Rica

14) Pyu Ancient Cities - Myammar

15) Qhapaq Ñan, Andean Road System - Argentina

16) Rani-ki-Vav (the Queen’s Stepwell) at Patan, Gujarat - India

17) Shahr-I Sokhta - Iran

18) Silk Roads: the Routes Network of Chang'an-Tianshan Corridor - Cina

19) The Grand Canal - Cina

20) Tomioka Silk Mill and Related Sites - Giappone

21) Van Nellefabriek - Paesi Bassi

 

Marta Albè

Fonte foto: unesco.org

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Coppa del Mondo 2014: i tifosi campioni di educazione e sostenibilità

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mondiali germania

I mondiali del Brasile non sono stati di certo un esempio di sostenibilità e di etica. Eventi di grossa portata come la Coppa del Mondo Fifa portano con loro violenze, sfratti sforzati, lavoro minorile e numerose forme di sfruttamento. Ma dal Brasile, e in particolare dai ragazzi, arriva un messaggio positivo: il rispetto per l'ambiente non va dimenticato nei momenti di festa e di allegria. Tedeschi e giapponesi, in due differenti occasioni, hanno dimostrato che il divertimento deve andare di pari passo con la civiltà.

Ed è per questo che un gruppetto di tifosi tedeschi, qualche giorno fa ha organizzato a Copacabana una divertente raccolta dei rifiuti sulla spiaggia. Il risultato? Un enorme serpentone, assemblato raccogliendo i bicchieri di plastica abbandonati su una delle spiagge più famose del mondo.

Il 16 giugno scorso, al FIFA Fun Fest, roccaforte dei fan di e punto di ritrovo e di intrattenimento dei tifosi di tutto il mondo, alcuni ragazzi che parteggiano per la Germania hanno dato vita ad un'iniziativa per ripulire la spiaggia dai rifiuti abbandonati, raccogliendo non solo i propri ma anche tutti quelli che capitavano a tiro, e invogliando tutti i bagnanti a seguire il loro esempio. Un trenino in costume da bagno, che almeno per un giorno ha reso più pulita Copacabana.

Quella tedesca, però, non è stata l'unica iniziativa di questo tipo. Anche un gruppo di tifosi del Giappone, dopo la partita contro la Costa d'Avorio del 14 giugno scorso, nonostante l'amarezza della sconfitta per 2-1, non ha lasciato lo stadio, l'Arena Pernambuco di Recife, senza prima aver raccolto i rifiuti.

Un'iniziativa nata sul momento? Non sembra visto che molti spettatori giapponesi hanno tirato fuori dalle tasche dei sacchetti per la spazzatura. A quanto pare un'abitudine se in tanti, circa un centinaio, erano già attrezzati per la pulizia degli spalti. In Giappone, sia nelle partite in case che in quelle in trasferta, i tifosi a fine gara si armano di buona volontà e portano via i rifiuti. In Italia purtroppo questa tendenza è opposta.

giapponesi mondiali

Chi ha sostenuto che la Coppa non doveva essere giocata, potrebbe cambiare idea entro la fine del mondiale e rendersi conto come tutto questo scambio culturale arricchisce il nostro paese,” è stato il commento di un giovane brasiliano, che ha assistito alla raccolta dei rifiuti in spiaggia, fotografandola. “Credo che la Coppa del Mondo può insegnarci molte cose, non solo la politica e la democrazia ma che anche le semplici azioni possono fare la differenza e avere un impatto notevole”.

Due esempi da ricordare e su cui riflettere proprio perché fanno notizia.

 

Francesca Mancuso

Foto: Facebook

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