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Blitz di Greenpeace a La Spezia contro le fonti fossili #nonfossilizziamoci (petizione)

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Arriva a La Spezia la nuova Rainbow Warrior, la nave con la quale Greenpeace ha deciso di dare la sua voce contro le fonti energetiche fossili. Si dà quindi il via alla seconda tappa del tour #NonFossiliziamoci che porterà gli attivisti di Greenpeace nei principali siti dove si produce energia inquinante. 

La nuova nave ammiraglia dell'associazione è entrata in azione nel porto di La Spezia proprio per chiedere al governo italiano e all'Unione Europea, in occasione del Consiglio dei Ministri UE di domani e dopodomani a Bruxelles, di dare un segnale di cambiamento in materia di politiche energetiche e protezione del clima.

Alcuni attivisti hanno scalato un delle due gru che dal molo del porto movimentano il carbone che alimenta la centrale elettrica dell'Enel "Eugenio Montale" e hanno aperto uno striscione di 100 metri quadri che sottolinea la possibilità di scegliere tra il problema – ossia le fonti energetiche fossili – e la soluzione, che è invece lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Su un secondo striscione in inglese si legge "RENEWABLES + EFFICIENCY = ENERGY INDEPENDENCE" ("rinnovabili + efficienza = indipendenza energetica").

LA CRISI UCRAINA

"Da settimane la crisi tra Russia e Ucraina costringe l'Unione Europea a discutere di come aumentare la propria indipendenza energetica. L'unico modo sensato per farlo è consegnare le fonti fossili al passato, una volta per tutte" dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace.

Quello che auspicano gli attivisti è semplicemente la scelta delle fonti rinnovabili per scongiurare così il cambiamento climatico e la distruzione dell'ambiente. "Il futuro dell'Europa può essere economicamente conveniente e sostenibile, grazie a rinnovabili ed efficienza".

Greenpeace chiede così al Consiglio dei Ministri UE di prevedere un piano di profonda trasformazione del sistema energetico europeo. Lo scopo è fissare un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% al 2030, sostenuto da obiettivi vincolanti di crescita delle energie rinnovabili (45%) e dell'efficienza (40%). Secondo Greenpeace questi target garantirebbero una sostanziale diminuzione dell'importazione di energia, fino al 45% in più rispetto agli obiettivi proposti dalla Commissione Europea.

Tra pochi giorni comincerà il semestre italiano di presidenza dell'UE: Greenpeace chiede a Matteo Renzi di raccogliere la sfida dell'innovazione e delle rinnovabili, invece di promuovere le trivellazioni offshore.

La nuova Rainbow Warrior proseguirà nelle prossime settimane il suo tour "Non è un Paese per fossili", per continuare a incontrare le comunità locali colpite dalle fonti energetiche inquinanti. In occasione del tour, Greenpeace ha lanciato una petizione online (che pochi giorni ha già raccolto oltre 25 mila firme) per chiedere ai cittadini di firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili, in favore di energie rinnovabili ed efficienza. 

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Qui il rapporto (in inglese) "A roadmap towards a sustainable and independent energy supply for Europe".

Germana Carillo


Ogm e cancro: ripubblicato lo studio shock sul mais Monsanto

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mais ogm studio francese

Le ricerche condotte dagli scienziati francesi sulla tossicità degli Ogm riusciranno ad intimorire le multinazionali biotech? Il controverso studio francese svolto sotto la guida di Seralini è stato ripubblicato. Al centro di esso troviamo il possibile legame tra mais Ogm, esposizione agli erbicidi e rischio di cancro.

Lo studio di Seralini era stato ritirato a dicembre 2013 dalla stessa rivista scientifica che lo aveva pubblicato inizialmente: Food and Chemical Toxicology. Ma gli scienziati francesi sono tornati all'attacco e hanno deciso di ripubblicare il proprio lavoro online. Lo studio ora compare sulla rivista Environmental Sciences Europe del gruppo tedesco Springer.

I ricercatori francesi negano le accuse che li hanno travolti nel corso degli ultimi due anni e i dati raccolti ora sono di dominio pubblico, in modo che altri possano esaminarli. A loro parere, si è trattato di un vero e proprio episodio di censura, che non fa altro che minare il valore e la credibilità della scienza riguardo un argomento così delicato e rischioso come il legame tra tecnologia e sicurezza alimentare.

Quando lo studio shock fu pubblicato per la prima volta, a settembre 2012, diede vita ad un acceso dibattito sugli Ogm. I suoi autori, guidati da Gilles-Eric-Seralini, professore dell'Università di Caen, in Normandia, sostengono che i ratti esposti al mais Ogm NK603 di Monsanto e all'erbicida Roundup, a base di glifosato, hanno sviluppato tumori alle ghiandole mammarie e malattie del fegato e dei reni.

Già nel 2012 altri scienziati avevano sostenuto che lo studio fosse viziato e il loro parere non sarebbe cambiato con la sua ripubblicazione. Il mais Monsanto NK603 è stato progettato per risultare immune al diserbante Roundup allo scopo di consentire agli agricoltori di eliminare le erbacce applicando tale prodotto senza danneggiare i raccolti.

Secondo i ricercatori francesi, l'erbicida Roundup e gli Ogm resistenti ad esso devono essere considerati degli interferenti ormonali. Inoltre, a loro parere, le valutazioni scientifiche attuali per quanto riguarda Ogm e salute risultano estremamente carenti.

La nuova pubblicazione dello studio permette che la scienza possa reclamare i propri diritti contro le pressioni delle multinazionali del settore, che cercano di reprimere i pareri contrari agli Ogm. A difesa del loro studio, gli scienziati francesi hanno dichiarato che si trattava del primo ad essere condotto su roditori da laboratorio per una durata pari a 2 anni, anziché ai soliti 90 giorni. L'obiettivo degli scienziati era però proprio quello di valutare la tossicità del Roundup e del mais Ogm a lungo termine.

Hanno inoltre sottolineato che lo studio è stato progettato per testare la tossicità di mais Ogm e erbicida Roundup, piuttosto che per individuare le cause del cancro. Coloro che criticano la ricerca sostengono che il numero di ratti esaminati risultava troppo esiguo e che la loro dieta è stata modificata rispetto all'assunzione di cibo naturale.

Inoltre, sarebbero stati utilizzati ratti molto inclini a sviluppare tumori, soprattutto in età avanzata. Seralini aveva già ribattuto in precedenza a questa critica, sottolineando di aver selezionato proprio lo stesso tipo di ratti scelti da Monsanto per testare e garantire la sicurezza dei propri prodotti Ogm.

Nonostante ciò, le critiche continuano e puntano soprattutto al fatto che la ripubblicazione dello studio su una rivista open source non ne confermerebbe la validità scientifica. Si tratta di un argomento molto delicato e saranno di certo necessarie ulteriori ricerche per individuare eventuali effetti negativi degli Ogm sulla salute, ma lo studio di Seralini merita comunque di essere riconsiderato e semmai contestato non soltanto a parole, ma con nuove prove scientifiche.

Consulta qui lo studio "Long-term toxicity of a Roundup herbicide and a Roundup-tolerant genetically modified maize".

Marta Albè

 

Fonte foto: truthalliance.net

 

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Contro gli sprechi alimentari Baptiste Dubanchet viaggia in bici per 3000 km nutrendosi solo di scarti

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Sprechi alimentari, è ora di dire basta. Baptiste Dubanchet, un ragazzo di 25 anni che vive a Tours, in Francia, ha deciso di avviare una potente protesta mettendosi in gioco in prima persona. Baptiste è un ambientalista con una laurea in sviluppo sostenibile, che ha iniziato un viaggio davvero singolare.

Sta infatti percorrendo in bicicletta la distanza che separa Parigi da Varsavia e lungo il tragitto (un percorso a tappe di 3000 chilometri) ha deciso di nutrirsi soltanto degli scarti di cibo raccolti tra i bidoni della spazzatura, presso i supermercati, i fornai e i ristoranti.

L'idea è nata dopo aver visitato la Colombia, il Sud Est dell'Asia e Thaiti. Baptiste ha assistito all'estrema povertà di queste regioni del mondo, con gli occhi di un ricco in visita in Paesi dove le popolazioni faticano a trovare qualcosa da mangiare. "Queste persone non hanno scelta, non hanno scelto di essere povere, così ho deciso di fare qualcosa per dimostrare quanto cibo ancora buono sprechiamo".

La sua missione coincide con l'istituzione dell'Anno Europeo contro gli Sprechi Alimentari, guidata dal Parlamento UE. Baptiste ha iniziato il viaggio di protesta lo scorso 15 aprile e ha percorso 60 chilometri al giorno in bicicletta, attraversando diverse città europee. Fino a questo momento ha fatto tappa in Lussemburgo, in Belgio, nei Paesi Bassi, a Berlino e in altre città della Germania. Arriverà a Varsavia, la sua meta finale, tra circa due settimane.

Appena giunto in una nuova città, Baptiste visita il sito web couchsurfing.org per trovare una stanza - o meglio, un divano - in cui dormire. Dopodiché inizia a girare tra ristoranti e supermercati chiedendo se possano offrirgli del cibo che altrimenti finirebbe nella spazzatura. Così Baptiste mangia gratis, ma deve accontentarsi di ciò che trova.

Crede che una simile impresa sia l'unico modo per attirare l'attenzione sugli sprechi alimentari in corso ogni giorno in tutta Europa. Per ridurre il proprio impatto ambientale, quando può consuma i cibi crudi e, se cucinare è proprio necessario, utilizza solo basse temperature e piccole quantità d'acqua. Non aggiunge condimenti, a meno che si trovino tra gli scarti.

Il successo nella richiesta di cibi di scarto varia da una città all'altra. Di solito viene accontentato da un ristorante o supermercato su dieci. Certe strutture hanno regole severe per quanto riguarda la distribuzione di cibo gratis e dunque non lo permettono poiché inciderebbe sui loro profitti. Alcune persone avrebbero addirittura messo a rischio il proprio posto di lavoro nel concedergli del cibo di scarto, e per di più senza richiedere un pagamento.

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Durante il viaggio Baptist coglie l'occasione per visitare le scuole locali e per diffondere la consapevolezza dell'impatto ambientale degli sprechi alimentari. Spiega agli studenti quanta energia sia necessaria per ottenere un piatto di cibo e che i nostri sprechi alimentari hanno un impatto negativo sui Paesi in via di sviluppo.

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Il suo messaggio è molto chiaro: se ne producessimo di meno, il cibo sarebbe molto più prezioso per noi. Non è la prima volta che vi presentiamo un'impresa simile. Vi ricordate di Rob Greenfield e del suo viaggio negli Stati Uniti? Ora che abbiamo ben due esempi di proteste concrete e coraggiose, siamo pronti ad intervenire per ridurre davvero gli sprechi alimentari nelle nostre case?

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Marta Albè

Fonte foto: thelocal.de

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Rob Greenfield, l'uomo che si nutre di cibo gettato nella spazzatura per denunciare gli sprechi alimentari

 

Waste House: il nuovo laboratorio dell'Universita' di Brighton costruito con i rifiuti

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Costruire con i rifiuti, la nuova frontiera della bioedilizia? Dalle yurte a vere e proprie abitazioni, con materiali di scarto come la plastica e le bottiglie di vetro si possono realizzare nuove soluzioni abitative. E ciò che spera di dimostrare l'Università di Brighton, che ha deciso di dare vita ad un nuovo laboratorio proprio a partire dalla spazzatura.

La Waste House che si trova presso la Facoltà di Lettere dell'Università del Regno Unito ha lo scopo di dimostrare che è possibile avere una casa a basso impatto ambientale con materiali di scarto e a bassa tecnologia. E' stata progettata dal docente e architetto Duncan Baker-Brown e dai suoi studenti.

Per la costruzione di Waste House sono stati recuperati rifiuti e materiali non convenzionali dai cantieri delle demolizioni e da siti di annunci gratuiti come I Love Freegle. I supporti della struttura sono stati realizzati con compensato riciclato e legno recuperato da una vecchia casa locale che è stata demolita.

Le pareti interne del futuro laboratorio sono state riempite con blocchi di isolamento realizzati da materiali davvero inconsueti, come 20 mila spazzolini da denti, migliaia di floppy disc, custodie dei DVD, vecchie videocassette e 2 tonnellate di rifiuti in denim. Una delle pareti è stata realizzata con il gesso recuperato da un cantiere. Per il rivestimento esterno sono state riutilizzate almeno 2000 vecchie piastrelle.

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Per la realizzazione del progetto sono stati messi a disposizione dei dispositivi che registrano le proprietà isolanti dei diversi materiali nel corso degli anni. Il completamento della costruzione ha richiesto circa un anno e l'intervento di 250 studenti.

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Sarà un laboratorio vivente e uno studio di ricerca dedicato al design sostenibile. In futuro verrà utilizzato per ospitare eventi e workshop a tema. Gli studenti hanno contribuito a costruire anche l'arredamento di Waste House, sempre in linea con il tema centrale del progetto: la riduzione dei rifiuti accompagnata dall'efficienza energetica.

{youtube}NSTpkQwoD_c{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: brighton.ac.uk

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Dome: la casetta a forma di cupola realizzata con materiali riciclati

Olio essenziale di eucalipto: proprieta', benefici e i mille usi quotidiani

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olio essenziale di eucalipto

L'olio essenziale di eucalipto è un rimedio naturale davvero prezioso. Esistono diverse tipologie di olio essenziale di eucalipto.

 Il più utilizzato è l'olio essenziale di eucalipto ottenuto dalle foglie di Eucalyptus globolus, che è considerato particolarmente efficace per il raffreddore e per i disturbi respiratori che interessano i bronchi.

Proprieta' e benefici

L'olio essenziale di eucalipto ha proprietà analgesiche e antibatteriche. In caso di raffreddore e di problemi respiratori contribuisce all'espulsione del catarro. E' considerato benefico sia per la cura della pelle che per l'apparato respiratorio. In generale, il suo profumo dona benessere e richiama sensazioni positive. Una caratteristica che ne rende popolare l'impiego in aromaterapia. La diffusione di olio essenziale di eucalipto nell'aria permette di contrastare i germi presenti in casa durante i periodi di malattia (ad esempio influenza e raffreddore).

Contribuisce a decongestionare le vie respiratorie. Ha un potere rinfrescante che lo rende utile in caso di affaticamento e di esposizione ad alte temperature, ad esempio durante la stagione estiva. Può aiutare il corpo a regolare la temperatura in caso di febbre. Utilizzato per i massaggi può contribuire a migliorare la circolazione del sangue e favorire la vasodilatazione.

Può inoltre contribuire a combattere le infezioni che interessano l'apparato gastrointestinale, ad esempio tramite massaggio dell'addome in caso di dissenteria. E' considerato utile per combattere i pidocchi. I massaggi con olio essenziale di eucalipto possono risultare benefici per chi soffre di nevralgie.

Ha proprietà antivirali, antidolorifiche e antinfiammatorie. Chi conosce la riflessologia plantare può trovare beneficio nel massaggiare l'olio essenziale di eucalipto sui punti della pianta del piede corrispondenti alla zona da trattare. L'olio essenziale di eucalipto può essere indicato anche in caso di acne e herpes labiale. Viene impiegato per la preparazione di collutori adatti a disinfettare il cavo orale. Infine, le sue proprietà rinfrescanti e antibatteriche lo rendono adatto durante la sauna e il bagno turco.

Usi dell'olio essenziale di eucalipto

1) Repellente per gli insetti

Il forte aroma dell'olio essenziale di eucalipto lo rende un repellente perfetto per gli insetti, adatti soprattutto alle zanzare. Lo potrete utilizzare nel vostro bruciaessenze, calcolando l'impiego di una goccia per ogni metro quadrato della stanza. Lo potrete anche applicare sulla pelle, ma dovrete diluirlo in piccole quantità in olio vegetale o in una crema idratante.

LEGGI anche: Oli essenziali anti-zanzare: i 10 più efficaci

2) Antinfiammatorio naturale

L'olio essenziale di eucalipto è un potente antinfiammatorio e antidolorifico e ha un elevato potere rinfrescante quando viene applicato sulla pelle. Rilassa i muscoli e migliora il flusso sanguigno verso l'area dove sono presenti dolore e infiammazione. Lo potete applicare in piccole quantità sulla pelle, sempre meglio se diluito. Chiedete maggiori informazioni al vostro erborista a seconda del problema da risolvere.

3) Antibatterico per casa e persona

L'olio essenziale di eucalipto contiene ingredienti attivi che lo rendono un potente agente antibatterico. Viene utilizzato comunemente per trattare le infezioni della pelle e per inibire le infiammazioni. Il suo impiego può essere utile anche nella cura della casa, ad esempio per arricchire di efficacia la preparazione dei detersivi ecologici (aggiungetene qualche goccua ad una crema abrasiva preparata con acqua e bicarbonato o negli spray per spolverare) e nel bruciaessenze per disinfettare gli ambienti in caso di raffreddore e malattia.

4) Rimedio per il raffreddore

In caso di raffreddore e per liberare il naso chiuso potrete utilizzare l'olio essenziale di eucalipto. Ne bastano due o tre gocce nella preparazione dei suffumigi con un litro di acqua bollente e un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Oppure potrete versarne una goccia su un fazzolettino e respirare per ottenere un effetto rinfrescante. E' considerato un olio essenziale dal potente potere balsamico e decongestionante, da applicare tramite frizioni sul torace.

Leggi anche: Oli essenziali anti-raffreddore: quali sono e come utilizzarli

5) Dolori muscolari

L'impiego dell'olio essenziale di eucalipto viene consigliato per effettuare massaggi in caso di dolori muscolari, affaticamento e accumulo di acido lattico. Potrete applicare poche gocce di olio essenziale di eucalipto - meglio se diluito in olio vegetale, ad esempio di cocco o di mandorle - sulle zone interessate da dolori muscolari praticando un massaggio delicato, dirigendovi sempre verso il cuore. Dunque, nel caso delle gambe, dal basso verso l'alto, dai piedi verso il bacino.

Avvertenze

L'olio essenziale di eucalipto è considerato inadatto per i bambini. Tenetelo sempre fuori dalla loro portata. Non usate mai nessun olio essenziale nei bambini al di sotto dei 3 anni, a meno di diverse indicazioni da parte di un esperto, poiché nonostante gli oli essenziali siano sostanze naturali, sono molto potenti e possono provocare reazioni indesiderate. Acquistate sempre oli essenziali puri - in erboristeria, in farmacia o su internet da siti fidati - e che siano adatti all'aromaterapia e all'applicazione sulla pelle.

Marta Albè

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European Green Capital 2016: è Lubiana la capitale più verde

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Lubiana

È Lubiana la capitale verde europea per il 2016. Ieri il Commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potočnik, ha premiato la città per le strategie improntate sulla sostenibilità, per il cambiamento in positivo del sistema dei trasporti e per la sensibilizzazione ambientale dei cittadini.

La città slovena ha battuto le altre quattro candidate, Essen, Nijmegen, Oslo e Umeå. La giuria però ha premiato Lubiana per il modo in cui è riuscita ad attuare la sua strategia improntata alla sostenibilità, la cosiddetta “Vision 2025” che coniuga il programma di protezione ambientale, il Piano di Mobilità Sostenibile, il Piano d'azione per l'energia sostenibile e la strategia dell'elettromobilità. Tanti settori con un unico obiettivo: ridurre l'inquinamento e favorire uno stile di vista sostenibile.

In questo senso, Lubiana ha compiuto progressi significativi. Qui i trasporti sono radicalmente cambiati negli ultimi dieci anni. Se prima la capitale slovena era invasa dalle auto, adesso esse hanno lasciato il posto alle alternative eco-compatibili. Solo per dare un'idea, lo scorso anno Lubiana ha modificato il flusso di traffico all'interno della città per limitare auto e moto e dare la precedenza ai pedoni, ai ciclisti e al trasporto pubblico.

In crescita anche la bicicletta, con oltre 1,6 milioni di viaggi col bike sharing del 'BicikeLJ' dal 2011. Ma non è tutto. I piani di trasporto futuri prevedono obiettivi ancora più importanti, che mirano a rendere pari le quote di trasporti pubblici, traffico non motorizzato e veicoli privati entro il 2020.

Il premio European Green Capital Award mira a rendere le città luoghi più piacevoli in cui vivere e lavorare. Il Premio viene assegnato ogni anno a una città europea che ha raggiunto elevati standard ambientali e che si è impegnata per il futuro con obiettivi ambiziosi. Le città candidate vengono valutate in base a 12 aree: il cambiamento climatico: mitigazione e adattamento, trasporti locali, aree urbane verdi che incorporano l'uso sostenibile del territorio, natura e biodiversità, qualità dell'aria, qualità dell'ambiente acustico, produzione e la gestione dei rifiuti, gestione delle acque, trattamento acque reflue, ecoinnovazione e occupazione sostenibile, rendimento energetico e gestione ambientale integrata.

L'iniziativa è stata molto importante per la diffusione dei messaggi 'verdi' in tutta Europa, ma è stata molto di più di un'iniziativa di comunicazione. Un catalizzatore in molte città, che ha spinto in avanti i cambiamenti e le trasformazioni che avrebbero forse preso un paio di anni in più e le iniziative che contribuiranno ad accelerare la transizione verso un'economia più verde e più sostenibile in tutta l'UE,ha detto il Commissario europeo per l'Ambiente Janez Potočnik ieri in occasione della premiazione, a Copenaghen, città attualmente in carica.

Prima di Lubiana, ecco quali sono state le altre capitali green europee: nel 2015 il riconoscimento è toccato a Bristol, nel 2014 a Copenhagen, anche se Torino era tra le candidate, nel 2013 è stata Nantes, nel 2012 Vitoria-Gasteiz, nel 2011 Amburgo e nel 2010 Stoccolma.

Francesca Mancuso

Foto: Wiki

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#succovivosospeso: regalare succhi estratti per essere piu' felici

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Dopo caffé, pane e libri, ora si regala anche il succo vivo. Cos'è il succo vivo sospeso? Ispirata dalla meravigliosa tradizione napoletana del "caffè sospeso", lasciato già pagato per chi, magari, non può permettersene uno, la "catena del succo vivo sospeso" è una nuova iniziativa lanciata da Mangia la Foglia bio, l'ECOgastronomia vegetariana e vegana che ha recentemente aperto nel centro storico di Parma, in via Nino Bixio 17/A.

Si tratta di un'idea che potrebbe presto contagiare altre realtà in Italia. E anche il web, con l'hashtag #succovivosospeso. D'altronde è quello che è successo con i libri in sospeso, che da Milano si sono moltiplicati in tutto lo stivale. In questo caso il regalo che fa bene alla salute, perché il succo vivo è ottenuto esclusivamente con l'estrattore.

A differenza di frullatori e centrifughe l'estrattore permette di mantenere "vive" tutte le sostanze benefiche presenti nella frutta e negli ortaggi, a partire dalle vitamine e dai micronutrienti, che troppo spesso si perdono attraverso la cottura prolungata o l'ossidazione provocata dagli alti giri con cui questi elettrodomestici lavorano. Sì, perché non si frullano gli ingredienti, ma si spremono "a freddo" permettendo così di ottenere una bevanda compatta.

Perché pagare per qualcun'altro? Anche per ricevere emozioni positive. Il ricercatore Michael Norton, che ha scritto un libro dal titolo "Happy Money", ha dimostrato in uno studio quanto sia importante imparare a spendere meglio i soldi per essere più felici. Ha consegnato dei soldi a due gruppi di persone.

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Ad un gruppo veniva detto "spendili per te" e un altro "spendili ma per comprare qualcosa a qualcuno". La differenza qual è? Il primo gruppo comprava delle cose e non era molto felice. Il secondo gruppo comprava delle "esperienze" con gli altri. L'essere umano, d'altronde, è un essere sociale e il fatto di poter condividere esperienze positive genera una tempesta biochimica di emozioni che sono antagoniste rispetto a quelle dello stress. E questo crea un circolo virtuoso. Non importa la cifra, che sia alta o bassa: è l'idea di poter far felice qualcuno che conta.

Roberta Ragni

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Come trasformare i cartelloni pubblicitari in mini-case per senzatetto (FOTO)

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Usare i cartelloni pubblicitari per risolvere il problema dei senzatetto. È questa l'idea dello studio designdevelop, con base a Banská Bystrica, nella Repubblica Slovacca, che ha sviluppato Gregory project per trovare una soluzione che sappia rispondere alle necessità esistenziali di persone senza casa e a costo zero, o quasi.

Le città, infatti, sono piene di cartelloni pubblicitari, costosi da costruire e mantenere. Ecco, allora, la proposta di aumentarne la funzionalità in modo che gli interni possano essere trasformati in spazi abitativi. Una soluzione di questo tipo comporterebbe una manutenzione minima, che potrebbe essere coperta proprio attraverso lo spazio noleggio di facciata.

Inoltre, imprese e investitori interessati alla realizzazione o al noleggio a lungo termine dello spazio coinvolto sarebbero dotati di un logo ufficiale, da esporre sui siti web o in altri materiali pubblicitari, con collegamenti diretti al sito del progetto.

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Il valore aggiunto starebbe nella la possibilità di dimostrare che si tratta di una realtà aziendale attenta alla coscienza sociale. Non male... E il bello è che il progetto di alloggiamento può essere applicato ovunque.

Roberta Ragni

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Birra: 10 inaspettati benefici per la salute

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La birra può davvero avere dei benefici per la salute? Si tratta di una bevanda monto antica, la cui preparazione risale addirittura alle antiche popolazioni dei Sumeri e degli Egizi. Come bevanda alcolica nata dalla fermentazione dei cereali, nell'Antico Egitto la birra veniva somministrata fin dall'infanzia, poiché veniva considerata una vera e propria medicina.

Ai più piccoli la birra a bassa gradazione alcolica veniva somministrata diluita con acqua e miele ed era considerata un rimedio utile per i neonati quando le madri non avevano latte, naturalmente con le dovute precauzioni. Certo, le birre che troviamo oggi normalmente in commercio sono molto diverse dalle bevande naturali che si bevevano in passato.

Alcuni di voi magari producono la birra in casa a livello artigianale, oppure hanno la possibilità di acquistare della birra di alta qualità e dal contenuto minimo di additivi. La birra di oggi conserva qualcuno dei benefici che le venivano attribuiti in passato? Chi ama questa bevanda deve sempre e comunque ricordare l'importanza della moderazione.

Non si dovrebbero mai bere più di 2 o 3 bicchieri da 250 ml di birra al giorno, per non superare le dosi di alcol che il nostro organismo può tollerare. Chi ha l'occasione di bere una buona birra artigianale ogni tanto - sempre senza esagerare con le bevande alcoliche - potrà risultare stupito dal fatto che questa bevanda possa racchiudere dei benefici per la salute, sempre tendendo presenti i danni che gli alcolici possono provocare quando vengono assunti in eccesso.

1) Colesterolo buono

Secondo Eric Rimm, ricercatore di Harvard, le bevande alcoliche possono ridurre il rischio di attacco cardiaco del 30% e incrementare il colesterolo buono. Di conseguenza, a suo parere, alcolici come la birra potrebbero garantire benefici cardiovascolari. Ovviamente sempre con la dovuta moderazione. Infatti il consumo eccessivo di alcol può causare tumore al fegato, cirrosi epatica, ipertensione, aumento di seno e tumori al colon e al seno.

2) Benefici per i reni

Uno studio condotto in Finlandia ha indicato che la birra ha un impatto negativo inferiore sui reni rispetto alle altre bevande alcoliche. Consumare birra può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare calcoli ai reni fino al 40%. Bisogna comunque sempre fare attenzione a non bere alcolici in eccesso e a seguire una dieta sana e bilanciata.

3) Migliorare la digestione

La birra può essere d'aiuto per migliorare la digestione. In particolare, la birra scura contiene circa 1 grammo di fibre solubili in ogni bicchiere da 300 millilitri, a differenza del vino, che non contiene alcun tipo di fibra. La quantità presente nella birra è comunque piuttosto ridotta, ma è bene ricordare l'importanza delle fibre per il transito intestinale e la digestione.

4) Prevenire il diabete

Uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista scientifica Diabetes Care ha rivelato che bere alcol con moderazione può contribuire nella prevenzione del diabete di tipo 2 sia negli uomini che nelle donne. Il riferimento è sia a vini e liquori che alla birra. Il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è risultato superiore negli astemi e in chi beveva alcolici molto spesso, rispetto a coloro che ne assumevano con moderazione, che apparivano più protetti.

5) Prevenire l'osteoporosi

Uno studio condotto di recente dall'Università di Cambridge ha rivelato che la birra potrebbe contenere un ingrediente segreto adatto a proteggere le donne dall'osteoporosi. La birra sarebbe una fonte di acido ortosilicico, che incoraggia lo sviluppo delle ossa. Gli esperti raccomandano comunque di scegliere birre artigianali e il meno raffinate possibile.

6) Migliorare la circolazione

Secondo uno studio condotto dall'Università di Harokopio, in Grecia, bere birra può fare bene al cuore e contribuire a migliorare la circolazione del sangue, in particolar modo rendendo più flessibili le arterie. Secondo i ricercatori greci, i benefici della birra sulla salute del cuore e sulla circolazione sarebbero da ricercare nel suo contenuto di antiossidanti.

7) Fonte di vitamina B

Forse non ne eravate a conoscenza, ma la birra contiene vitamine. E' considerata una fonte di vitamina del gruppo B, in particolare di vitamina B6 e di vitamina B9, che sono importanti per proteggere il nostro organismo dalle malattie cardiovascolari. Un moderato consumo di birra, secondo uno studio olandese, può aiutare ad incrementare il contenuto di vitamina B6 nel sangue.

8) Ridurre il rischio di Alzheimer

Uno studio condotto di recente in Spagna suggerisce che il silicio contenuto nella birra potrebbe contribuire a proteggersi dagli eventuali effetti deterioranti dell'alluminio sul cervello, che da ricerche precedenti era stato correlato al rischio di Alzheimer. Lo studio, pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology, suggerisce che un consumo moderato di birra potrebbe essere considerato una componente normale delle abitudini alimentari della popolazione. Gli esperti dell'Università di Alcala ricordano comunque che il consumo di bevande alcoliche deve essere mantenuto entro certi limiti, che possono variare a seconda del sesso e dell'età.

9) Combattere l'insonnia

Bere un bicchiere di birra prima di andare a dormire potrebbe essere d'aiuto a chi soffre di insonnia. La birra, a differenza del vino, tende a generare torpore. Viene dunque indicata a chi fatica a prendere sonno come rimedio per cercare di contrastare l'insonnia. L'alcol contenuto nella birra svolgerebbe una blanda azione sedativa, mentre l'effetto soporifero della birra sarebbe dovuto al luppolo.

10) Ridurre ansia e stress

La birra può essere d'aiuto per chi soffre di ansia e stress? Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Montreal, in Canada, bere 2 bicchieri di birra al giorno può rappresentare un antidoto utile per ridurre l'ansia e lo stress, soprattutto se sono legati alla propria situazione lavorativa. Anche in questo caso, però, è importante non cadere vittime del consumo eccessivo di bevande alcoliche.

Marta Albè

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La palestra all'aperto che trasforma l'esercizio fisico in energia elettrica (VIDEO)

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palestra energia

Una palestra all'aperto, per fare attività fisica, mantenersi sani e... generare energia! The Great Outdoor Gym Company è una società con sede nel Regno Unito che ha creato e installato tutta una serie di palestre a cielo aperto che generano elettricità.

Tutto è nato dall'idea di Matt, insegnante di educazione fisica e giocatore di basket professionista, che voleva aiutare le comunità a mantenersi più attive, offrendo strutture di alta qualità alla portata di tutti. "Sento che abbiamo una reale opportunità di trasformare i parchi locali e i campi da gioco in spazi di salute e benessere per l'intera comunità e affrontare i problemi di salute con la prevenzione, piuttosto che con le cure".

Fin dall'inizio, il Team TGO, pioniere delle palestre all'aria aperta, ha adottato anche un disciplinare di produzione di palestre all'aperto, per dare ai clienti protezione e garantire che le attrezzature siano sicure, inclusive e ben collaudate. E oggi ne hanno installate tantissime, anche nelle scuole. Come al Sir George Monoux College, con cui ha da poco vinto l'Ashden School Award, premio inglese per l'energia di scuole e college.

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Ma come funziona la palestra? Semplice: l'energia meccanica delle attrezzature viene convertita e trasformata in energia pulita a costo zero. Il tutto è visibile anche sugli attrezzi, che mostrano su un display l'energia generata dagli utenti. L'energia prodotta viene utilizzata per illuminare la zona di notte o per caricare i cellulari, ma potrebbe anche alimentare le abitazioni nelle vicinanze, o essere immessa in rete.

Non ci credete? Guardate questo video:

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Roberta Ragni

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Peristeria elata: l'orchidea a forma di colomba o fiore dello Spirito Santo

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cover orchidea colomba
Il mondo delle orchidee è davvero variegato. Vi avevamo già presentato alcune delle orchidee più particolari del mondo, come la monkey orchid e l'orchidea vespa. Ora la nostra attenzione va ad un'orchidea davvero speciale. Il suo nome botanico è Peristeria elata, ma è meglio conosciuta come orchidea colomba o fiore dello Spirito Santo.

All'estero nei Paesi di lingua inglese viene chiamata Holy Ghost Orchid. L'orchidea colomba è il simbolo di Panama. Ne è diventata ufficialmente il fiore nazionale grazie a un decreto presidenziale del 1980. Ora però questo fiore si trova in grave pericolo di estinzione per via della sua bellezza, che la rendono oggetto del traffico illegale della flora esotica. L'uomo, ancora una volta, si distingue per la propria capacità di distruggere ciò che la natura crea, in nome del denaro.

Il colore e la forma della Peristeria elata ricordano una colomba bianca che dispiega le ali per spiccae il volo. Un'immagine che richiama uno dei simboli biblici legati alla manifestazione dello Spirito Santo. Il suo nome dunque sarebbe legato al credo religioso, probabilmente da tempi molto antichi. Del resto la sua denominaziobe botanica deriva dalla parola greca "Peristerion", che significa proprio colomba. L'orchidea colomba cresce in modo spontaneo non soltanto a Panama, ma anche in Costa Rica, in America Centrale, in Colombia e in Venezuela.

La si trova soprattutto ai margini dei boschi, nelle vicinanze dei cespugli o dei tronchi d'albero. Nel proprio clima e habitat ideale la Peristeria elata fiorisce da luglio a ottobre e supera l'altezza di 1 metro. Pare che i suoi fiori, dai petali candidi e carnosi, siano molto profumati. Anche questo aspetto la rende purtroppo preda dei traffici illegali e il suo habitat risulta inoltre in pericolo a causa della deforestazione.

Per poterne ammirare la bellezza senza dover necessariamente raggiungere Panama, l'orchidea colomba viene coltivata anche in alcune serre dell'Italia e dell'Europa. Certo, con le nostre condizioni climatiche non si tratta di un'impresa semplice, dato che la pianta ha bisogno di molta luce e della corretta umidità, anche per quanto riguarda il terreno, che inoltre deve essere piuttosto acido.

orchidea colomba 1

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Il candore dei fiori è screziato da striature color porpora, che si presentano soprattutto verso il centro dell'orchidea colomba. I pistilli sono invece di colore giallo. L'orchidea colomba è stata inclusa ufficialmente nella lista delle piante a rischio di estinzione stilata dal Trattato di Washington sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate.

Marta Albè

Fonte foto: orchidcarelady.com

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Succo vivo: vantaggi e controindicazioni delle spremute di frutta e verdura

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succo vivo

Chi è attento al proprio benessere e alla propria salute spesso opta per iniziare la giornata con una bella spremuta di frutta e verdura magari utilizzando uno dei moderni apparecchi per l’estrazione dei succhi che ormai si trovano facilmente in commercio.

Sono indubbi gli effetti benefici di questo tipo di bevande ma ci sono anche alcuni particolari che potrebbero essere considerati degli svantaggi, comunque da tenere presenti in modo tale che l’abitudine di servirsi di questi succhi sia effettivamente e totalmente benefica e sana.

VANTAGGI

SOSTANZE NUTRITIVE

Il primo vantaggio è senza dubbio quello che i succhi vivi mantengono inalterate le sostanze nutritive presenti negli alimenti freschi: dunque acqua, sali minerali, vitamine, enzimi, ecc.

FACILMENTE DIGERIBILI

Anche chi ha problemi digestivi può bere con facilità questi succhi dato che, vista l’assenza di fibre che vengono separate al momento dell’estrazione, si tratta di bevande molto leggere per il nostro stomaco e intestino. Ciò ha ripercussioni positive anche su tutto il resto del corpo che risparmiando energie sulla digestione può utilizzarle per altre funzioni utili.

DEPURATIVI E DISINTOSSICANTI

Oltre a far riposare il nostro sistema digestivo, i succhi sono molto utili per aiutare la pulizia del nostro corpo. Berli regolarmente consente una buona depurazione e disintossicazione degli organi. Secondo la dieta alcalinina, poi, questi succhi sono in grado di riequilibrare il nostro organismo contrastando la tendenza all’acidità.

MIGLIORANO DISTURBI MOLTO COMUNI

Chi consuma regolarmente succhi freschi vede molto spesso alleviare o risolvere problemi come stitichezza, mal di testa, sindrome pre-mestruale, disturbi dell’umore o altro. Ciò probabilmente per la combinazione di vantaggi sottolineati nei punti precedenti.

SVANTAGGI

COSTO INIZIALE

Sicuramente l’investimento da fare per poter godere delle meraviglie di questi fantastici succhi non è proprio alla portata di tutti. La maggior parte degli estrattori in commercio costano molto fino anche a 400-500 euro (ma ce ne sono di più economici). Importante quindi valutare se davvero si intende ogni giorno utilizzare questo strumento per sé o per la propria famiglia, altrimenti la spesa non verrà facilmente ammortizzata.

PULIZIA

Ogni volta che si utilizzano, gli estrattori vanno puliti. Alcuni tra quelli in commercio hanno sistemi di smontaggio e pulizia più semplici e pratici. Valutate sempre questo punto (che potrebbe sembrare marginale ma non lo è se poi utilizzerete questo strumento ogni giorno) al momento dell’acquisto.

ZUCCHERI

I succhi fatti con la frutta contengono molti zuccheri, seppur naturali, non in tutti i casi quindi potrebbe essere consigliato bere sempre succhi, soprattutto se fatti con frutta tipicamente dolce. Un caso ad esempio potrebbe essere quello in cui nel proprio intestino vi sia una gran presenza di lieviti, microrganismi che si nutrono appunto di zuccheri. Meglio in questo caso prediligere succhi di verdura e magari aggiungere un po’ di zenzero.

VANNO BEVUTI DA SOLI

I succhi di frutta e verdura mal si combinano con proteine o amidi e nei sistemi digerenti poco preparati possono causare problemi come fermentazione e gas. Meglio consumarli da soli e aspettare almeno una mezz’ora prima di ingerire altri cibi.

Come avete visto gli svantaggi sono davvero pochi e forse, tranne il primo punto, poco importanti rispetto invece ai grandi vantaggi che offrono questi succhi. Vi consigliamo quindi di prendere la buona abitudine di iniziare le vostre giornate con un bel concentrato di vitamine e minerali!

Francesca Biagioli

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Equiseto: proprieta', usi e controindicazioni

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equiseto benefici usi

L'equiseto (Equisetum arvense) o coda cavallina è una pianta officinale conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà benefiche. Cresce ai bordi dei campi coltivati, lungo i fossi e le scarpate. E' piuttosto comune nelle zone di montagna e di campagna del Nord Italia. All'inizio dell'estate si raccolgono i suoi fusti sterili che vengono impiegati per usi erboristici e in cucina.

Proprieta' e benefici

L'equiseto è noto soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antimicrobiche e antiossidanti. Svolge inoltre un'attività diuretica e astringente. Nel corso del tempo è stato utilizzato per il trattamento di numerosi disturbi, comprese gengiviti, infiammazioni delle mucose della bocca, tonsillite, acne, herpes labiale, infiammazione della pelle e problemi reumatici.

E' considerato particolarmente utile per la cura dei disturbi che interessano l'apparato urinario, che possono comprendere problemi alla vescica e formazione di calcoli renali. Può essere utile anche in caso di ossa fragili, fratture, sanguinamento dal naso, emorroidi e crampi muscolari. Inoltre, l'equiseto contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Può aiutare a fortificare i capelli e a prevenirne la caduta. E' utile anche in caso di unghie fragili per via delle sue proprietà rimineralizzanti.

L'equiseto è ricco di silicio, che aiuta a prevenire la demineralizzazione delle ossa. In particolar modo, secondo le più recenti ricerche, l'equiseto contribuisce a mantenere le ossa robuste. Gli esperti sottolineano in proposito soprattutto che l'aumento di acidità a livello dell'organismo provocato dalla digestione di proteine di origine animale può causare la perdita di calcio da parte delle ossa. L'equiseto potrebbe rappresentare un rimedio naturale utile per la prevenzione dell'osteoporosi.

Usi dell'equiseto

L'equiseto è il protagonista della preparazione di infusi e di decotti da assumere per via orale o da applicare sulla pelle o sui capelli, a seconda del tipo di problema di cui prendersi cura. L'equiseto è un rimedio naturale di cui non sottovalutare l'efficacia. Per questo motivo vi suggeriamo alcuni dei suoi possibili utilizzi, ma vi rimandiamo al vostro erborista di fiducia per ulteriori informazioni e consigli d'impiego specifici per le vostre condizioni di salute.

Se non avete la possibilità di raccogliere l'equiseto, lo potrete acquistare in erboristeria. In cucina l'equiseto, data la sua ricchezza di sali minerali, viene utilizzato per aromatizzare soprattutto zuppe e minestre. In agricoltura, invece lo si impiega per preparati naturali utili a nutrire a difendere le piante dalle malattie fungine e dai parassiti.

1) Caduta dei capelli

L'equiseto è considerato utile per rafforzare i capelli, prevenirne la caduta e supportarne la crescita. Potrete preparare un infuso forte di equiseto, utilizzandone 2 o 3 cucchiai in una tazza da 250 ml di acqua bollente. Lasciate riposare per un'ora, filtrate e utilizzate il liquido ottenuto per risciacquare i capelli sotto la doccia.

2) Mal di gola

L'infuso di equiseto è considerato utile anche in caso di mal di gola e di gola arrossata. Si prepara un infuso adatto per i gargarismi. In questo caso basta versare una piccola quantità di equiseto (1 o 2 cucchiaini) in una tazza d'acqua bollente. Lasciare raffreddare e filtrare. Il consiglio per aumentare il potere disinfettante consiste nell'aggiungere un pizzico di sale o qualche goccia di succo di limone.

3) Problemi alla vescica

L'equiseto in erboristeria viene considerato utile per effettuare dei bagni curativi, utili soprattutto a chi soffre di problemi alla vescica, ad esempio in caso di infiammazione. In questo caso si versano 10 cucchiaini di equiseto in 1 litro d'acqua. Lasciate riposare per 10-15 minuti. Filtrate e versate nella vasca da bagno.

4) Calcoli ai reni

Per la cura dei calcoli ai reni e dei calcoli alla vescica può essere utile preparare un decotto di equiseto. La guida "Erbe buone per la salute" (Giunti Demetra) suggerisce di utilizzare 30 grammi di equiseto (fusti sterili) per 2,5 litri d'acqua. Si versano i fusti sterili in una pentola insieme all'acqua, si porta a bollore e si prolunga l'ebollizione per una decina di minuti. La dose è di 2 tazze al giorno (una la mattina e una la sera) lontano dai pasti principali.

5) Sudorazione dei piedi 

Per la sudorazione eccessiva dei piedi, la nota erborista tedesca Maria Treben suggeriva di ricorrere a pediluvi a base di equiseto (potrete aggiungere il decotto di equiseto all'acqua del vostro catino per il pediluvio) oppure di frizionare i piedi con una tintura, che preparava lasciando macerare per 15 giorni al sole 10 grammi di equiseto in 50 grammi di pura acquavite di grano. Potete richiedere la tintura di equiseto al vostro erborista.

equiseto coda cavallina

equisetum arvense

Controindicazioni

Se non siete certi delle modalità di raccolta e di utilizzo dell'equiseto, recatevi in erboristeria, dove potrete trovarlo in forma essiccata, pronto per la preparazione di infusi e decotti, ma anche come tintura madre o in opercoli. Dovrete fare attenzione soprattutto alle modalità d'impiego e alle dosi da assumere. Con il medico e il farmacista valutate le eventuali interazioni dell'equiseto con i farmaci. L'equiseto può essere controindicata in gravidanza e durante l'assunzione di medicinali per l'ipertensione. Può interagire con i diuretici e non va somministrato in caso di insufficienza renale.

Marta Albè

Fonte foto: wikipedia.org

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Veganz: arriva in Italia la prima catena di supermercati vegan del mondo (VIDEO)

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Veganz, la prima catena di supermercati vegan del mondo, arriva anche in Italia. Il suo slogan è "Wir lieben leben", "Noi amiamo la vita". È nata a Berlino nel 2011e girando tra i suoi scaffali si fa difficoltà a credere che non ci sia alcuna traccia di prodotti di origine animale. Veganz è un sogno fatto realtà per ogni vegan, che qui può fare acquisti a colpo sicuro, con grande soddisfazione della propria golosità.

E presto sbarcherà anche nel Bel Paese. Preciamente a Milano, dove la catena programma di aprire un punto vendita entro l'anno prossimo a Milano. Non è passato molto tempo dall'apertura della prima filiale a Berlino, dove ora ci sono 2 punti vendita Veganz e uno è di prossima apertura. Eppure il successo dell'iniziativa è stato grandissimo.

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Così sono sorti supermercati Veganz anche a Francoforte e ad Amburgo. Ci sono negozi anche ad Amburgo, Monaco di Baviera e Francoforte. E poi Lipsia, Essen, Stoccarda, Colonia, Hannover e Düsseldorf. Il 13 maggio Veganz ha aperto il suo primo negozio fuori della Germania, a Vienna, e prevede di farlo anche a per Londra, Amsterdam, Zurigo, Barcellona, Copenaghen e, dulcis in fundo, nell'italianissimo capoluogo lombardo, come spiega The Local.

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Jan Bredack, fondatore della catena ed "ex mangiatore di carne", spera di sbarcare anche dall'altro lato dell'Atlantico. Nel 2016, Veganz aprirà un centro commerciale vegan a Portland, che comprenderà anche un negozio di scarpe e abbigliamento cruelty free e un ristorante veg.

In tutti questi posti, insomma, seguire uno stile di vita vegan sarà possibile senza grande sforzo. Basta andare... al supermercato vegan! "Lo faccio perché viene dal cuore. Il denaro non è la motivazione, ma la possibilità di fare qualcosa di buono nella vita", conclude Bredack.

Roberta Ragni

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P’tit Vélib: a Parigi il primo bike sharing per bambini del mondo

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Bambini e biciclette: dal 18 giugno, a Parigi, il bike-sharing è una realtà anche per i più piccini. La Ville Lumiere, infatti, si fa in quattro anche per i piccoli ciclisti in erba e mette a disposizione di tutti, ma proprio tutti, biciclette da noleggiare qua e là per la città. 

Il progetto, chiamato P'tit Vélib' (estensione di Vélib, l'attuale collaudatissimo sistema di bike sharing) interesserà tutti i bambini residenti (e non) a Parigi di età compresa tra i 2 e gli 8 anni.

L'iniziativa è stata lanciata con la collaborazione di associazioni e di alcune organizzazioni di volontariato locali e vari negozi di noleggio bici, con l'obiettivo di promuovere la mobilità ciclistica tra i bambini.

"P'tit Vélib' è un altro passo verso l'apertura della nostra città ai bambini che vivono qui o ci vengono di passaggioha detto la neo sindaco, Anne Hidalgo – Iniziare i più piccoli a questo sistema di trasporto ecologico e conviviale ci aiuterà a rendere la Parigi del futuro più pulita e condivisa".

Per ora sono 300 le biciclette a disposizione dei ciclisti in erba (se servono, vengono fornite anche le rotelline di sostegno laterali), con tanto di caschi, in tre zone protette dal traffico cittadino. Le bici si distinguono in quattro taglie, dalla piccolissima senza pedali alla grande per bambini sugli 8 anni, con tre marce e un cestino davanti.

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Disegnate e prodotte da JCDecaux, hanno struttura e colori uguali a quelli delle Velibs adulte e, per adesso, si possono noleggiare in cinque punti in tutta la città: due nel Bois de Boulogne, e una rispettivamente a Bois de Vincennes, Canal de l'Ourcq, e al Berges de Seine. Altre quattro stazioni verranno installate in altrettanti punti di Parigi prossimamente.

UNA CITTA' DA IMITARE – Vélib vanta quasi 250mila abbonati annuali al servizio e 110-130 mila locazioni ogni giorno a seconda delle stagioni. Un percorso verso la mobilità dolce, quello della capitale francese, che gode anche di 700 chilometri di piste ciclabili e di un programma d'incentivazione alla sostenibilità, chiamato "Cité Green", che si basa sui tempi di percorrenza misurati dalle colonnine elettroniche di ritiro e riconsegna della bici in uno dei 1.250 parcheggi sparsi per la città, con 16mila bici a disposizione. Più si pedala e più si vince: 200 punti valgono 10 euro in un negozio di abbigliamento ecologico, di giocattoli o da Amazon, 300 punti sono un eco-trattamento in una spa.

A seconda della posizione, infine, il noleggio delle bici P'tit Vélib' costerà tra € 4-6 un'ora e non più di 12 € al giorno.

Germana Carillo

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Street Food: ecco Fries il tempio delle patatine fritte

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Altro che fast food. Le patatine come non le avete mai mangiate prima sono da "Fries, delicious potatoes", il primo "street store" di patate fresche italiane della piana del Fucino, tagliate a mano, fritte in olio di arachide e condite con 30 tipi di salse di cui 8 gluten free. La friggitoria ha inaugurato da pochi giorni ad Ostia e sta per aprire a Roma, in Via di Porta Cavalleggeri.

"Programmiamo e tracciamo le nostre patate dalla semina alla raccolta dallo stoccaggio fino alla vendita per avere un prodotto costante e di elevata qualità, utilizzando un innovativo sistema di agricoltura integrata, razionalizzando tutto il processo produttivo. Friggiamo esclusivamente in olio di Arachide perché non copre il vero sapore delle nostre patate e 100% senza colesterolo. Eseguiamo due controlli giornalieri sulla qualità dell'olio delle nostre speciali friggitrici olandesi a filtraggio continuo, cuocendo costantemente in olio pulito", spiegano i giovani imprenditori che sono dietro al progetto.

Materie prime ottime e tracciabilità non sono i soli segreti di Fries. Il punto di forza sono soprattutto i 20 tipi di salse di provenienza belga e 8 salse Italiane senza glutine, oltre al Ketchup fatto in casa e 4 salse vegane.

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Per concludere, la ciliegina sulla torta è il packaging, che è un cartoccio interamente riciclabile. Siete curiosi di provarle? Se siete nel Lazio e dintorni, lo store è presente fino al 24/08 al Villaggio Mondiale di Piazzalle Magellano, Lungomare di Ostia e sta per aprire a Roma.

Roberta Ragni

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Dall'OCSE l'indice del benessere regionale: dove si vive meglio dal punto di vista ambientale?

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smog milano

Come si vive nelle regioni italiane? Sotto il profilo ambientale molto male in Lombardia, Piemonte, Emilia e Veneto. Qui infatti si respira l'aria peggiore, con effetti sulla salute non trascurabili. Sono questi i dati ricavati dall'Indice del benessere regionale dell'Ocse. Oltre a misurare l'Indice della qualità di vita dei Paesi (l'Italia è alla 26esima posizione), sono state esaminate anche le varie regioni dei 34 stati, realizzando un confronto a livello internazionale.

In generale, in termini di salute, l'aspettativa di vita alla nascita nel nostro paese è di quasi 83 anni, tre anni superiore alla media Ocse, e per le donne arriva a 85 anni, contro i 80 per gli uomini. Si vive a lungo, ma si potrebbe vivere ancora di più e meglio se la qualità dell'aria non fosse in costante peggioramento.

Secondo l'Ocse, infatti, il livello di PM10 atmosferico, le minuscole particelle inquinanti abbastanza piccole da entrare nei polmoni, è di 20,6 microgrammi per metro cubo, leggermente superiore alla media OCSE, pari a 20,1 microgrammi. Ma vediamo regione per regione, chi ha ottenuto i voti migliori e chi invece è stato “rimandato a settembre” sotto il profilo ambientale. Il sito permette di selezionare la regione e mostra da una parte il voto ottenuto per ciascun settore in una scala che va da 0 a 10, e dall'altra la posizione in classifica.

Secondo l'OECD Regional Well-Being, ad avere ottenuto una sonora bocciatura, tutt'altro che inaspettata, sono state Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna per la cattiva qualità dell'aria e l'elevata presenza di polveri sottili. La Lombardia si è piazzata in coda con voto Zero nella categoria ambiente, con un indicatore della qualità dell'aria pari a 26,7 di PM2.5.

Ocse lombardia

A seguire il Piemonte, con voto 0,6 e livelli di PM2,5 pari a 21,1 e l'Emilia Romagna, che non arriva al 2 in pagella, insieme al Veneto per via di un 23,8 µg/m³ di PM2,5. Altrove, a raggiungere gli stessi livelli sono stati l'Alsazia in Francia, la regione di Jeolla in Corea, l'area di Flemish in Belgio e la Carinzia, in Austria.

Ocse piemonte

Ribaltando la classifica, in testa, tra i primi della classe troviamo la Sardegna, che non eccelle ma che guadagna un 7 in pagella se si considera la qualità dell'aria (8,8 di PM 2,5). 

A seguire le Marche e la Basilicata sul podio. Al quarto posto l'Umbria.

In generale, mettendo a confronto i dati delle regioni sotto tutti i profili, è emerso che in Italia si sta meglio nell'Alto Adige, paragonabile alla qualità della vita dell'Inghilterra orientale, dell'Assia tedesca e dell'Ontario, in Canada. Il Lazio è invece simile alla Borgogna e a Madrid, la Calabria è paragonabile a Creta, alle Asturie, all'Algarve, la Sicilia a Creta e alle Isole Egee, all'Andalusia, al Portogallo del Nord e alla parte centrale dell'Irlanda.

Francesca Mancuso

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Gli amanti dei gatti sono più intelligenti degli amanti dei cani?

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L'eterna rivalità tra i proprietari di cani e quelli di gatti (Cat People vs Dog People, in lingua inglese) può essere alimentata ulteriormente da un recente studio della Carroll University, in Wisconsin, che mette in evidenza le differenze di personalità tra i due gruppi.

A condurlo è stato la dottoressa Denise Guastello, professore associato di psicologia, che ha effettuato dei test su 600 studenti universitarii. A loro ha chiesto di identificarsi come amanti dei cani o amanti dei gatti, di descrivere le qualità più attraenti dei loro animali domestici prefriti e di rispondere a una sfilza di domande per valutare la loro personalità. Cosa ha scoperto?

AMANTI DEI CANI - Le persone che dicono di essere amanti dei cani tendano a essere più vivaci, energiche ed espansive. Sono anche più propense a seguire le regole.

AMANTI DEI GATTI - Coloro che si identificano come amanti dei gatti, invece, sono più introversi, di mentalità aperta e sensibili rispetto agli amanti dei cani. Gli amanti dei gatti sono anche meno conformisti e hanno ottenuto punteggi maggiori nei test sull'intelligenza.

Vi riconoscete? O sono solo luoghi comuni? Parte della ragione di queste differenze di personalità può essere correlata ai tipi di ambienti che gli amanti del gatto o del cane preferiscono, ha detto la dottoressa Guastello alla presentazione dei risultati presso il meeting annuale dell'Association for Psychological Science, a San Francisco.

"Ha senso che una persona che ama i cani sia più vivace, perché ama stare in giro e parlare con le persone quando porta il suo cane. Se invece siete più introversi e sensibili, forse preferite stare a casa a leggere un libro, e il vostro gatto non ha bisogno di andare fuori per una passeggiata", conclude la ricercatrice.

Quindi i padroni dei gatti sarebbero anche più intelligenti dei padroni dei cani? Lo studio effettivamente è stato applicato ad un campione piuttosto piccolo per asserirlo con certezza anche se come fa notare LiveScience, la maggior parte delle conclusioni sono simili a quelli di altri studi di più ampio raggio come, per esempio, quello condotto nel 2010,  a cui hanno partecipato 4.500 volontari.

Roberta Ragni

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Trucchi, consigli ed errori da evitare per preparare gustose insalate

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insalate gustose consigli

Le insalate sono le regine dell'estate, ma sono ottime tutto l'anno. Sono un piatto fresco e molto veloce da preparare, che potrete arricchire con ingredienti diversi a seconda dei vostri gusti e delle stagioni per variare sempre i vostri piatti. Come preparare delle insalate davvero gustose, ricche e salutari? Ecco alcuni consigli utili e gli errori più comuni da evitare per ottenere un'insalata perfetta.

ERRORI DA EVITARE

1) Risciacquare l'insalata di fretta

Alcune persone risciacquano semplicemente le foglie di insalata sotto l'acqua corrente del rubinetto, con il rischio di non rimuovere bene eventuali residui di terra. Soprattutto se si tratta di insalata raccolta direttamente dall'orto, meglio lavarla con più accuratezza, magari immergendola brevemente in una ciotola d'acqua. Controllate sempre bene anche l'insalata acquistata prima di iniziare la preparazione.

2) Non asciugare bene le foglie

Non c'è niente di poco gustoso come un'insalata tutta bagnata e umidiccia. Asciugate bene le foglie di lattuga e delle altre verdure scelte magari utilizzando la centrifuga per insalate. Qualora non aveste in cucina questo prezioso strumento, provare questo trucco : prendete un sacchetto di plastica con dentro tovaglioli di carta, gettare le foglie verdi, annodare la busta, prendetela per le maniglie e fategli fare un paio di bei giri per aria in modo che i tovaglioli presenti assorbano l'acqua in eccesso.Il consiglio vale sia per le insalate da gustare al momento, sia per le foglie che conserverete in frigorifero. Se saranno ben asciutte, si manterranno intatte più a lungo. Un insalata asciugata bene vi permette di ottenere un piatto più croccante e gustoso. Inoltre sarà più semplice condirla. 

3) Eccedere con il sale

Le insalate sono dei piatti salutari che permettono di arricchire la vostra alimentazione di verdure e di ortaggi di stagione il più possibile crudi e intatti dal punto di vista nutrizionale. Ma aggiungere alle vostre insalate sale da cucina in eccesso non fa di certo bene all'organismo. Piuttosto, meglio utilizzare del sale marino integrale o del sale rosa dell'Himalaya, o ancora del gomasio. Potete anche insaporire la vostra insalata con gli altri condimenti - olio, succo di agrumi, pepe, spezie - prima di decidere quanto sale aggiungere. Assaggiate e regolatevi di conseguenza.

4) Mescolare con troppa energia

Cercate di non mescolare le vostre insalate con troppa energia. Il piatto deve presentarsi con un aspetto leggero e invitante, anche se contiene ortaggi e salse cremose. Quindi potreste provare a versare i condimenti ai lati della ciotola per poi aggiungere l'insalata e mescolare con molta delicatezza, servendovi di posate e di utensili leggeri per distribuire bene il tutto in modo omogeneo.

5) Unire gli ingredienti tutti insieme

Non versate tutti insieme gli ingredienti nella vostra ciotola per l'insalata. Cercate di distribuirli poco alla volta, poiché alcuni - come la frutta secca, i semi, i piselli, i ceci e i pomodori - tendono ad accumularsi verso il fondo. Quindi magari aggiungete una parte degli ingredienti più pesanti soltanto all'ultimo momento, prima di servire. Da ultimo, dopo aver mescolato l'insalata con il condimento, unite le erbe aromatiche, ad esempio foglioline di basilico o di prezzemolo fresco.

Consigli utili per insalate più gustose

6) Germogli

Se volete arricchire le vostre insalate di alimenti vivi scegliete i germogli, che potrete preparare in casa con o senza il germogliatore. Per i germogli più piccoli, infatti, basta un semplice barattolo di vetro. Potrete scegliere tra germogli di crescione, miglio, amaranto, erba medica, senape, fagioli mung, fagioli azuki, ceci, lenticchie e tanto altro ancora.

Leggi anche: 10 idee per coltivare i germogli senza comprare un germogliatore

7) Verdure a foglia verde scuro

Quante verdure a foglia verde scuro consumiamo ogni giorno? Probabilmente davvero poche. Ecco che allora la preparazione delle insalate diventa un momento importante per arricchire la propria dieta con alcuni alimenti trascurati, ma davvero ricchi di vitamine e sali minerali preziosi per la salute, sostanze che si mantengono intatte allo stato crudo. Allora via libera a tutte le verdure più ricche di clorofilla, che riconoscerete dal colore scuro e brillante delle foglie: rucola, songino (valerianella), scarola, foglie di tarassaco, cavolo nero (o cavolo a foglia lunga), spinaci, radicchi, lattughe e cicorie.

8) Olio extravergine di oliva

Il condimento migliore che abbiamo a disposizione per le nostre insalate è l'. Ma se volete arricchire i vostri piatti di insalata di grassi buoni e utili al nostro corpo per avere a disposizione gli Omega 3, servitevi anche di olio di semi di lino e di olio di sesamo, sempre bio e spremuti a freddo.

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9) Succo di limone

Uno dei condimenti più classici per l'insalata è un'emulsione ottenuta mescolando vigorosamente olio extravergine e succo di limone in parti uguali. Il succo di limone appena spremuto è molto prezioso da aggiungere alle vostre insalate, perché contiene vitamina C e aiuta l'organismo ad assorbire meglio il ferro contenuto nei vegetali.

10) Cereali integrali e legumi

Chi desidera preparare un'insalata sostanziosa, magari da gustare come piatto unico, potrà arricchirla con dei cereali integrali e/o con dei legumi lessati. Ricordate di preferire cereali in chicco di provenienza biologica e di variare molto la scelta. Quindi non soltanto riso o grano, ma anche mais biologico, farro, avena e orzo.

11) Semi della salute

Le insalate preparate in casa sono un'ottima occasione per arricchire la nostra alimentazione dei numerosi semi benefici per la salute. Potrete aggiungere alle vostre insalate dei semi di lino tritati, ma anche semi di zucca, semi di papavero, semi di chia, semi di canapa e gli ottimi semi di girasole. L'importante è scegliere il più possibile semi non salati e possibilmente non tostati.

 

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12) Bilanciare sapori e consistenze

Cercate di bilanciare sempre bene i sapori e le consistenze delle vostre insalate, anche per quanto riguarda i condimenti. Ad esempio, per delle insalate cremose ma comunque salutari, potrete utilizzare polpa di avocado frullata, crema di mandorle o crema di sesamo per arricchirle in sostituzione delle salse per insalata comunemente in vendita. Date alla vostra insalata anche un tocco croccante, ad esempio aggiungendo della frutta secca, come pistacchi, noci e pinoli.

13) Verdure di stagione

Quando preparate le vostre insalate, cercate di rispettare il più possibile la stagionalità degli ingredienti e per quanto possibile scegliete prodotti di provenienza locale. In questo modo la vostra alimentazione seguirà il ritmo delle stagioni e, soprattutto, non vi annoierete poiché da un mese all'altro le vostre insalate saranno sempre diverse.

14) Dare spazio ai fiori edibili

Le insalate sono il piatto perfetto per dare spazio ai fiori edibili. I più comuni che potrete trovare nel vostro orto durante l'estate sono i fiori di zucca, che potrete unire tranquillamente a crudo alle vostre insalate. Altri fiori commestibili sono calendula, primule, tagete, nasturzio, viola del pensiero, begonia, camomilla, rose, garofani, gerani e lillà-

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15) Aggiungere della frutta

La scelta di aggiungere della frutta alle vostre insalate può dipendere molto dai gusti personali. Ma potrete fare qualche esperimento con i piatti più delicati. Ad esempio, in autunno e in inverno potrete arricchirle con dei chicchi di melograno e con del succo d'arancia, che si abbinano bene al radicchio e al cavolo rosso. In estate provate ad aggiungere qualche mirtillo all'insalata di lattuga, carote e cetrioli. Mentre tutto l'anno provate ad arricchire le vostre insalate con qualche fettina di mela.

Marta Albè

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Il container coi pannelli solari che porta aiuto ed energia elettrica ovunque

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Ecos PowerCube 1

Come portare energia, acqua e connessione alla rete senza l'uso di combustibili fossili? La risposta potrebbe essere in un container a pannelli solari, che porti aiuti ed energia ovunque e per ogni esigenza. Una centrale solare, in pratica, autosufficiente e trasportabile con qualsiasi mezzo in ogni angolo del mondo. 

Si tratta di "Ecos PowerCube", una sorta di container alimentato esclusivamente dall'energia del sole, l'ultimo prodotto di Ecosphere Technologies, un'azienda a stelle e strisce che sviluppa soluzioni ambientali per i mercati globali.

Con il "cubo", lo scopo è stato quello di combinare in un unico pacchetto varie esigenze: dalla mera funzione di un container, alla disponibilità di energia solare off-grid a quella di acqua potabile. Le dimensioni del container sono tali che, chiuso come un autentico pacco, può essere trasportato per via aerea, marittima o con treni in qualsiasi parte del mondo laddove è necessario, per un disastro ambientale, per aiutare dei rifugiati o per operazioni militari.

Ecos PowerCube 2

Secondo quanto si legge dal sito, l'Ecos PowerCube è il più grande generatore di energia solare del mondo mobile. Una volta a terra, si apre come un Trasformer e funziona su pannelli fotovoltaici ad alta potenza che scorrono fuori dal container stesso per coprire la più ampia impronta energetica, come un pop-up, e, se necessario, sono combinati anche con delle turbine eoliche. L'energia viene immagazzinata in batterie di bordo e può arrivare fino a 15 kilowatt.

Ecos PowerCube 4

Il grosso vantaggio è che l'Ecos Powercube dispone di ampio spazio all'interno e può quindi fungere da scuola, rifugio o centro di assistenza medica temporanea. Può funzionare, inoltre, come generatore per alimentare altri edifici, quindi pare sia davvero utile per gli sforzi umanitari nei Paesi n via di sviluppo. E non solo, come se non bastasse Ecos Powercube può usufruire anche di una connessione wireless in un raggio di una cinquantina di chilometri.

Germana Carillo

Foto: ecospheretech.com

TITOLO: 

Rinnovabili: il più grande generatore di energia solare mobile del mondo che porta aiuto ovunque

 

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