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Siberia: scoperti altri due nuovi crateri (FOTO E VIDEO)

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Due crateri in Siberia

In Siberia due nuovi crateri. Dopo quello scoperto nella regione settentrionale dello Yamal di recente su cui gli scienziati ancora si interrogano, nella regione della Russia sono apparse altre due cavità di minori dimensioni.

I due fori sono stati individuati questa volta a diverse centinaia di chilometri di distanza dal primo: uno ancora nel distretto di Yamal e l'altro nella penisola Taymyr. Due nuove formazioni simili nel permafrost che lanciano una serie di ipotesi e timori sulla loro comparsa.

Secondo quanto spiega il SiberianTimes, le teorie vanno dalla caduta di meteoriti ai missili vaganti, o ancora al frutto di uno scherzo dell'uomo, fino alle idee più fantascientifiche che non potevano non fare riferimento a presunte creature aliene, venute da lontano per forare il nostro pianeta. Ma più degli extraterrestri, a preoccupare sono eventuali cocktail esplosivi di metano o di gas shale, ipotesi queste ben più probabili.

Senza dimenticare la possibilità che sia stato lo scioglimento del permafrost a causa dei cambiamenti climatici e dell'aumento globale delle temperature a provocare un rilascio di gas metano. Gli scienziati però non si sbilanciano e aspettano di effettuare qualche studio più approfondito prima di stabilirne la causa.

Ciò che è certo è che adesso in Siberia ci sono altri due crateri, uno dal diametro di circa 15 metri nei pressi del villaggio di Antipayuta con un lago a una profondità di circa 70 metri, e l'altro che ha la forma di un perfetto cono.

Ecco il video del primo cratere apparso nello Yamal:

{youtube}tDAVtjSadGg{/youtube}

Quello che segue mostra invece i due nuovi fori apparsi nel terreno:

{youtube}vm5vn6iE1SI{/youtube}

Mikhail Lapsui, un deputato del parlamento regionale, la Duma, ha esaminato quest'ultimo fenomeno volando in elicottero per ispezionare il cono sabato 19 luglio, all'indomani della scoperta. “Vi è anche terra all'esterno, come se fosse stata gettata a seguito di un'esplosione sotterranea,” racconta.

Ed ecco alcune immagini dei nuovi crateri:

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Che siano nuovi segni che la Terra vuole lanciare per dire all'uomo di porre fine alla distruzione del pianeta?

Francesca Mancuso

Foto: SiberianTimes

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Luffa: 5 consigli per pulire la spugna vegetale ed evitare i batteri

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La luffa, la spugna completamente vegetale derivata dall'essiccazione dell'omonimo ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, molto simile ad una comune zucchina, nasconde un'insidia. Può ospitare e trasmettere un batterio piuttosto pericoloso, lo Pseudomonas aeruginosa, causando, in alcuni casi, infezioni piuttosto gravi.

Uno studio del 1994 pubblicato sul Journal of Clinical Microbiology dimostrerebbe che il popolare prodotto di bellezza, se mal conservato, diventa una sede perfetta per la proliferazione del batterio. Cosa accade all'eco-spugna vegetale quando finiamo di farci la doccia lo spiega al The Huffington Post Esther Angert, del dipartimento di microbiologia della Cornell University:

"La luffa è igienica, per cominciare. E' il modo in cui viene mantenuta che ne determina la longevita'. La doccia è una bell'ambiente umido - non c'è una buona circolazione d'aria, ed è un luogo ideale per la crescita dei batteri, che mangiano qualsiasi materia organica - come le cellule della pelle esfoliata che restano nella luffa".

 

Ogni volta che la luffa si bagna e non si asciuga bene, quindi, gli organismi crescono, e crescono. Così, al lavaggio successivo, invece che detergere la pelle si spargeranno i microrganismi sul corpo. E in alcune condizioni specifiche, come nel caso dell'immunodepressione  il batterio P. aeruginosa può provocare infezioni polmonari, cutanee, delle vie urinarie, dell'orecchio o dell'occhio, ad esempio.

Tuttavia, ci sono alucni accorgimenti che potrebbero fare in modo che cio' non accada in alcun modo:

1) Lasciare asciugare

Conservare la luffa fuori dall'ambiente umido del bagno, in modo che possa asciugare completamente tra una doccia e l'altra.

2) Lavare prima e dopo dell'uso

Per essere ancor più cauti, lavate e sciacquate la vostra luffa prima e dopo l'uso.

3) Sostituire

 Se la luffa cambia colore o odore, è il momento di utilizzzarne una nuova

4) Passare nel microonde

La pulizia quotidiana è fondamentale, ma, oltre a lavare e fare asciugare correttamente la luffa fuori dalla doccia, di tanto in tanto passatela nel microonde per 20 secondi quando è ancora umido

5) Disinfettare

Per uccidere i batteri puo' essere utile anche disinfettare la nostra luffa a intervalli regolari. Ovviamente è preferibile usare una soluzione ecologica e naturale, come ad esempio l'acqua ossigenata.

LEGGI Acqua ossigenata: 10 interessanti utilizzi per la casa e la persona

 

Roberta Ragni

Leggi anche:

Come realizzare un'eco-spugna da una...zucchina. Coltiva la luffa!

Luffa, la spugna vegetale: come utilizzarla e dove trovarla

Le 10 spiagge più belle di Creta

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spiagge creta

Se state programmando le vostre vacanze a Creta, non dimenticate di preparare un itinerario che vi permetta di andare alla scoperta delle sue spiagge più belle. Creta è ricca di arenili ampi di sabbia bianca o dorata, con acque cristalline, calde e basse. 

Tutti luoghi magnifici dall'aspetto tropicale, con spiagge che non aspettano altro che accogliervi per un'estate di relax a contatto con la natura.

Ecco alcune tra le più belle spiagge di Creta.

1) Laguna di Balos

La laguna di Balos è il primo dei luoghi imperdibili di Creta. Si trova nelle vicinanze delle località di Hania e Kissamos. Troverete mare caraibico, natura incontaminata e spiagge di sabbia finissima. Il mare è calmo e i fondali sono molto bassi vicino alla spiaggia. A circa dieci metri dalla costa diventano più profondi e sono adatti per le immersioni. E' uno dei luoghi di nidificazione dei cormorani e dove è possibile incontrare la tartaruga marina Caretta caretta.

creta balos

laguna bolos

Foto: Eli Gotti

2) Elafonisi

Le spiagge di Elafonisi sono parte di una riserva naturale protetta. Elafonisi è un'isoletta situata vicino alla costa sud-occidentale dell'isola di Creta. La si raggiunge a piedi camminando attraverso l'acqua bassa. Il suo aspetto è più tropicale che Mediterraneo. Qui si trovano specie protette come le tartarughe marine, le foche monache, lucertole e rane rare.

elafonisi

creta elafonisi

Foto: Eli Gotti

3) Falassarna

E' un'altra delle spiagge paradisiache di Creta, meno conosciuta rispetto alla vicina e più famosa laguna di Balos. Ha sabbia finissima e fondale basso e per questo è adatta anche alle famiglie con bambini. La caratterizzano sabbia bianca e mare cristallino. Infine, non è interessata da forti raffiche di vento come invece accade per altre spiagge dell'isola.

falasarna

Foto: Eli Gotti

4) Kommos

La località di Kommos è famosa per la presenza di un importante sito archeologico, nella parte meridionale di Creta. Lo scavo si trova proprio vicino alla spiaggia sabbiosa dal mare cristallina. Racconta la storia di un grande porto commerciale costruito sulle rovine dell'età della pietra. E' una spiaggia molto ampia, dal mare calmo, tranquilla e nella parte finale attrezzata con lettini e ombrelloni.

kommos

Foto: Eli Gotti

5) Triopetra

La spiaggia di Triopetra si trova a Nord del villaggio di Akoumia. Il suo nome è dato dalle tre imponenti rocce che emergono dalle vicinanze della riva. La spiaggia è di sabbia dorata e ha un fascino selvaggio. Il mare è turchese e cristallino, ma talvolta mosso per la presenza di venti meridionali. La si raggiunge da Akoumia attraverso una strada piuttosto tortuosa.

triopetra

Foto: Eli Gotti

6) Aglos Pavlos

Aglos Pavlos si trova sulla costa meridionale della provincia di Hania, a pochi chilometri dai villaggi di Agia Roumeli e di Loutro. E' un piccolo litorale tranquillo e isolato. Prende il nome dalla chiesetta bizantina in pietra che si trova a pochi metri dal Mar Libico. E' una spiaggia di sabbia grigiastra e pietre con un bellissimo mare turchese e molto limpido.

agios pavlos

Foto: Eli Gotti

7) Spiaggia di Vai

La spiaggia di Vai è famosa per il palmeto che la circonda, il più grande d'Europa. I fondali, a differenza di molte altre spiagge dell'isola, sono subito profondi e rocciosi. La sabbia e bianca e il mare turchese è incantevole. La baia è ampia e soleggiata. La spiaggia di Vai è adatta per praticare sport acquatici e immersioni. E' soprannominata la Palm Beach di Creta.

spiaggia di vai

creta vai

Foto: Eli Gotti

8) Spiaggia di Preveli

La spiaggia di Preveli si trova sulla costa meridionale di Creta. E' un piccolo paradiso con acqua limpidissima. Alle sue spalle si trova un torrente e dato che è difficile raggiungerla via terra, spesso ci si arriva via mare. Il percorso a piedi attraversa un sentiero con scalini piuttosto impegnativo, quindi meglio scegliere una delle imbarcazioni che partono da Plakias facendo la spola tra le due località.

preveli

fonte foto: explorecrete.com

9) Xerocambos

E' la destinazione perfetta per chi cerca una vacanza di puro mare e tranquillità. La natura arida e selvaggia della zona accoglie un villaggio con costruzioni eleganti e delle calette di spiagge dorate bagnate da un mare tra il turchese e il verde smeraldo. I fondali sono abbastanza bassi e adatti alle nuotate. E' una spiaggia poco frequentata, adatta a chi cerca il silenzio e a chi preferisce i luoghi remoti e nascosti.

xerpcambos

fonte foto: maldigrecia.blogspot.com

10) Kalamaki

La spiaggia di Kalamaki, a Creta, si trova a 12 chilometri dalla località di Mires. Ha un mare molto bello, azzurro e turchese, cristallino e trasparente. I fondali sono sabbiosi e digradanti, ideali per le nuotate. In alcuni punti sui fondali vicini alla riva sono presenti delle rocce, a cui fare attenzione. E' spesso battutta da forti venti, tipici di questa zona.

kalamaki

fonte foto: webcrete.net

Marta Albè

Foto Eli Gotti

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Tree of 40 Fruit: l'albero su cui crescono 40 frutti diversi

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albero 40 frutti cover

Ricordate Paul Barnett, l'uomo che è riuscito a coltivare un albero con 250 varietà di mele diverse tra loro? Questa volta ci troviamo di fronte ad un nuovo esperimento, tutto realizzato grazie a numerosi innesti e senza modificazioni genetiche. Si tratta di un albero su cui nasceranno 40 tipologie di frutti differenti.

L'obiettivo del progetto Tree of 40 fruit è artistico, ma mira anche alla conservazione della biodiversità. Secondo Sam Van Aken, persino gli alberi più belli non sono in grado di produrre frutti differenti e fiori di colori diversi tra loro. Ma con un impulso artistico piuttosto stravagante è possibile dare una mano alla natura per realizzare un capolavoro che possa colpire l'osservatore e modificare la classica percezione di ciò che ci circonda. 

L'albero inizierà a fiorire con l'arrivo della primavera e in seguito produrrà i propri frutti, con l'avvicinarsi dell'estate, creando un arcobaleno di colori e di profumi. In questo modo da un unico albero si potranno raccogliere ciliegie, pesche, prugne, nettarine e albicocche. Si tratta di certo di un esperimento molto insolito.

Le finalità del progetto riguardano anche la conservazione di frutti che rischiano di essere dimenticati. L'albero infatti comprende frutti locali e varietà che non sono disponibili per la vendita. Per il momento il progetto si trova ancora in fase di sperimentazione e gli alberi a disposizione sono ancora piccoli.

Ma dalle fotografie già disponibili è chiaro che presto daranno fiori e frutti. Al momento negli Stati Uniti si trovano ben 15 "alberi dai 40 frutti", distribuiti tra musei, collezioni provate e centri di aggregazione. Come ha spiegato in un'intervista, la fonte primaria di provenienza dei frutti prescelti è la New York State Agricultural Experiment Station.

L'artista-agricoltore proprio qui ha raccolto numerose varietà di prugne e albicocche prima che il frutteto che fino a quel momento vi si trovava venisse distrutto. Così ha pensato di creare un grande albero da frutto nel proprio terreno grazie all'innesto.

albero 40 frutti uno

albero 40 frutti due

albero 40 frutti tre

innesti

La maturazione dei frutti avverrà in modo graduale da giugno ad ottobre, così da avere a disposizione quantità e qualità differenti di frutta di stagione per tutta l'estate e all'inizio dell'autunno. Resta ora da comprendere se l'insolito albero diventerà grande, ricco e bello come nel rendering che Sam Van Aken ha realizzato e che potete ammirare nella foto in alto.

Marta Albè

 Fonte foto: theverge.com

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Paul Barnett, l'uomo che ha coltivato 250 varietà di mele su un solo albero

 

Sedentarieta': alzarsi dalla sedia per 10 minuti ogni ora, ecco la regola per stare bene

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sitting disease

Come fare per sconfiggere la sedentarietà? Dagli esperti ecco una regola per evitare la "sitting disease", cioè i disturbi che possono interessare chi trascorre molto tempo seduto. Il consiglio è stato pensato per gli anziani, ma di certo lo possiamo ritenere valido per tutti: contro la sedentarietà è bene alzarsi dalla sedia per 10 minuti ogni ora e camminare.

E' quanto emerge da una serie di studi recenti raccolti nel nuovo libro di James Levine, un esperto nella lotta alla sedentarietà. "Alzati: perché la tua sedia ti sta uccidendo e cosa puoi fare". Questo il titolo del libro, a dir poco inequivocabile. La malattia dello stare seduti è stata correlata a 34 patologie diverse, dal declino cognitivo al diabete di tipo 2, dal cancro all'ictus fino alle cardiopatie.

Chi trascorre meno tempo seduto vive più a lungo. Resta valido il suggerimento di fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, secondo Levine, ma ciò non può contrastare gli effetti negativi dello stare sempre seduti. Dunque secondo l'endocrinologo bisogna alzarsi dalla sedia almeno 10 minuti ogni ora e muoversi.

Il consiglio è valido soprattutto per gli adulti sedentari e per i pensionati che vogliano vivere ancora a lungo e pieni di energia dopo una vita di lavoro. L'esperto consiglia anche di fare spesso delle brevi camminate, ad esempio semplicemente in giardino. 

Altri suggerimenti utili sono: piegare la biancheria stando in piedi, pedalare sulla cyclette guardando la tv, passeggiare per la casa mentre si parla al telefono e fare shopping andando nei negozi come occasione per muoversi un po', invece che tramite internet. Si tratta di un'insieme di buone abitudini molto semplici da mettere in pratica per vincere la sedentarietà. Ricordate che muoversi di più e fare una camminata di almeno 30 minuti al giorno secondo gli studi più recenti aiuta a prevenire il diabete e l'obesità, migliorare le difese immunitarie, aumentare la produttività e non solo.

Marta Albè

Fonte foto: cyplive.com

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Camminare: 10 motivi per farlo almeno 30 minuti al giorno

 

Realmonte: auto parcheggiate sulla spiaggia fino al bagnasciuga (FOTO E VIDEO)

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Spiaggia pergole Realmonte

Realmonte, una delle più belle zone di mare della Sicilia. Un paradiso, con sabbia bianca e finissima e acqua cristallina. Uno sguardo all'orizzonte, poi due passi indietro sulla battigia, ma giusto un paio, altrimenti si rischia di finire contro un'auto in sosta. Non è uno scherzo e purtroppo le immagini non sono un fotomontaggio, ma riflettono quello che accade da sempre nella spiaggia da sogno delle Pergole. Diventata ormai un incubo.

Realmonte era tristemente famosa per l'ecomostro che deturpava la Scala dei Turchi e che dopo anni e anni di lotte, è stato demolito a giugno dello scorso anno, restituendo agri agrigentini la bellezza originaria della parete rocciosa che sale a picco sul mare lungo la costa.

Ma l'inciviltà, che sia legata all'abusivismo edilizio o al parcheggio selvaggio, deve avercela a morte con questi luoghi dalla rara bellezza, che al contrario andrebbero tutelati. Forse non la pensano in questo modo i bagnanti della zona.

Ed è così che, in questo tratto di mare tra Siculiana Marina e Realmonte, le auto arrivano fin sulla riva. Smog, sporcizia e veicoli invece di ombrelloni e teli, palette e secchielli.

A denunciare lo scempio è stata l'associazione ecologica scientifica di protezione ambientale Mare Amico: “Anche quest'anno prospera indisturbato il posteggio selvaggio presso la splendida spiaggia realmontina delle 'Pergole', nonostante le promesse invernali dell'amministrazione comunale, che a parole diceva di voler risolvere il problema. Ancora non è agosto e la stagione non è partita pienamente e decine e decine di auto domenica scorsa hanno trovato il posteggio a pochi centimetri dall'acqua senza che nessuna Autorità impedisse questa incivile usanza”.

Spiaggia pergole Realmonte2

Un'offesa ai siciliani che amano la loro terra, costretti ad assistere a queste malsane abitudini portate avanti negli anni.

parcheggio spiaggia4

Foto: Facebook

Le auto spiaggiate sono state riprese da un drone che ha mostrato come appaiono le Pergole dall'alto. Ecco il video:

{youtube}G-aHTriusls{/youtube}

La vergogna italiana è arrivata fino in Belgio dove non sono mancatele critiche all'abitudine al parcheggio selvaggio tipica dell'Italia.

Francesca Mancuso

Foto: YouTube

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La Scala dei Turchi e' salva: al via la demolizione dell'ecomostro

Il cane anziano che cammina 50 KM per tornare a casa: i proprietari dicono di no

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ma kettle

Ha camminato quasi per 50 km per tornare in quella che ha sempre considerato la sua casa. Si chiama Ma Kettle, ed è una retreiver ormai anziana. Era giunta al Chautauqua County Animal Shelter di Sedan nell'autunno del 2012. Era morto il suo proprietario e nessuno la voleva più.

Fu adottata e ha vissuto una vita felice, almeno fin quando i suoi nuovi proprietari hanno accolto in casa un altro cane di piccola taglia, con cui non andava affatto d'accordo. Così, alcune settimane fa, è stata consegnata a una signora di Independence.

E da lì Ma Kettle è fuggita per fare ritorno a Sedan. L'anziana cagnolina ha camminato quasi 50 chilometri per tornare nel posto che aveva da sempre considerato la sua casa. Gli ultimi proprietari le hanno voltato definitivamente le spalle e ora questa palletta pelosa di amore e coraggio è in cerca di casa.

Da qui l'appello sui social:

"c'è qualcuno là fuori che può dare a questa ragazza una casa? Non le rimangono molti anni, è sterilizzata, educata, morbida, ha problemi di deambulazione (quindi il suo viaggia verso Sedan è davvero stupefacente)".

Non resta che augurarsi che una persona speciale possa leggere l'annuncio e dare all'anziana l'amore così tanto meritato, così disperatamente cercato.

Roberta Ragni

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La mamma che ha salvato la sua bimba con l'olio di cannabis

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olio cann

"L'olio di cannabis ha salvato la vita di mia figlia". È quanto sostiene Rachael Garner, una giovane mamma della Florida, che ha assistito al miracoloso recupero della sua figlioletta di 19 mesi Nettie, a cui i medici avevano dato pochi giorni di vita.

La bambina, nata con paralisi cerebrale e idrocefalo (un accumulo di liquido nel cervello), che le causava frequenti crisi epilettiche, era stata ricoverata in ospedale per polmonite nel mese di giugno. I medici dissero che sarebbe morta presto. Così era stata mandata a casa, per passare gli ultimi giorni in un ambiente conosciuto e sereno.

Poi la svolta. Il 2 luglio, mamma Rachel ha iniziato un trattamento con olio di cannabis, con somministrazioni di gocce sottolinguali, dopo aver letto articoli e riviste mediche che descrivevano questo tipo di cura. 24 ore dopo la prima applicazione, dice la donna, ha notato una svolta notevole in Nettie. Le convulsioni della bambina sono cessate del tutto e ora è ancora in grado di reggere il peso della sua testa.

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Così, Rachel non ha dubbi: Nettie sarebbe morta se non fosse stato per l'oio di cannabis. Si tratterebbe di uno dei tanti casi che dimostrerebbero l'efficacia della cannabis medica e del cannabidiolo puro - una sostanza attiva nella pianta della cannabis - come trattamento possibile per le convulsioni. Gli studi effettuati su questa malattia, però, sono ancora alla fase sperimentale. Si pensa che il CBD riesca a 'spegnere' l'eccessiva attività elettrica e chimica nel cervello che provoca convulsioni.

Intanto, dall'altra parte dell'Oceano, il 63enne Mike Cutler, di Hastings, nell'East Sussex, afferma di aver curato il suo cancro con olio di cannabis fatto in casa. I test alla fine dello scorso anno, gli avevano rivelato cellule cancerose nel suo fegato. Preoccupato di avere i giorni contati, ha iniziato a cercare disperatamente una cura su Internet.

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E anche lui ha scoperto l'olio di cannabis. Afferma che il suo straziante dolore è scomparso tre giorni dopo aver assunto le gocce. E che un paio di mesi dopo le cellule tumorali erano scomparse. Attualmente sono in corso diverse ricerche per tentare di stabilire anche questo tipo di proprietà. È bene sottolineare che al momento non ci sono dati empirici che dimostrino che la cannabis o i cannabinoidi possano trattare il cancro o l'epilessia nei pazienti.

Roberta Ragni

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Pulizie ecologiche: ogni quanto lavare vetri, lenzuola, tappeti e non solo...

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pulizie ecologiche

Con quale frequenza lavate di solito le lenzuola e i cuscini, i materassi o i tappeti? La pulizia della casa è molto importante soprattutto perché aiuta a mantenere ciò che utilizziamo ogni giorno in buono stato più a lungo, se la effettuiamo con i metodi e i tempi corretti.

Non serve allarmarsi o essere maniaci delle pulizie, basta un minimo di organizzazione per vivere in una casa sempre pulita e ordinata senza fatica.

1) Lenzuola

Vi consigliamo di cambiare e lavare le lenzuola una volta alla settimana. C'è anche chi lo fa più spesso, ma questo ci sembra un buon compromesso. In questo modo potrete dormire sempre nel fresco e nel pulito, eliminare la polvere, i germi e le macchie. Insieme alle lenzuola lavate anche le federe e le traverse.

2) Pattumiere e bidoni

Le pattumiere e i bidoni sono tra gli oggetti che dovremmo ricordare di pulire più spesso. Il riferimento è soprattutto ai contenitori per la raccolta differenziata. Puliremo più spesso il bidone dell'umido. Se conservate il contenitore dell'umido in cucina, ricordate di risciacquarlo ogni volta che sostituite il sacchetto, soprattutto se sono rimasti dei residui sul fondo. Indicamente pulite bene il bidone dell'umido una o due volte al mese, ma più spesso se lo tenete in cucina, per evitare i cattivi odori (dipende anche dalla capienza del bidone o secchiello), e di tanto in tanto, in particolare al cambio del sacco, controllate anche gli altri bidoni.

 

3) Jeans

Se indossate i jeans solo una volta ogni tanto e non tutti i giorni potete prolungare le distanze tra i vari lavaggi anche di una o due settimane, in particolare se i vostri pantaloni non sono sporchi e se magari li indossate soltanto per un paio d'ore durante le uscite serali. Lavare i jeans solo al momento del bisogno significa preservare il denim e prolungarne la durata. Preferite l'acqua fredda e lavate i jeans al rovescio, dopo aver controllato che nelle tasche non sia rimasto nulla. Certo, se indossate i jeans ogni giorno e se rischiate spesso di macchiarli, i lavaggi saranno più frequenti.

4) Piastrelle

Ci riferiamo soprattutto alle pareti piastrellate della doccia, del bagno e della cucina, ma anche a qualsiasi altra superficie dello stesso genere della vostra casa.  Fate attenzione soprattutto alle piastrelle vicino ai fornelli per eliminare eventuali macchie appena si formano. Se durante l'anno programmate tre o quattro pulizie profonde della casa, occupatevi a fondo anche della pulizia delle pareti piastrellate, indicativamente ogni tre o quattro mesi. Per pulire le piastrelle bastano acqua calda, un panno in microfibra e una spazzolina per la pulizia delle fughe, eventualmente con l'aiuto d bicarbonato, percarbonato o acqua ossigenata al 3%. Pilirete invece più spesso le pareti piastrellate della doccia per evitare che si formi il calcare.
 

5) Persiane

Ricordate di pulire bene le persiane sia all'interno che all'esterno (quando possibile, a seconda della posizione delle finestre) almeno una o due volte l'anno. La maggior parte della sporcizia si accumula all'esterno, mentre all'interno potreste trovare della polvere. Munitevi di tanta pazienza e se le vostre persiane presentano delle scanalatura, servitevi degli appositi attrezzi che si trovano in vendita nei negozi di bricolage, in modo da raggiungere i punti difficili.

7) Vetri

La pulizia dei vetri è molto importante per dare l'impressione di una casa linda e ordinata, ma non tutti hanno il tempo di prendersene cura quanto vorrebbero. Cercate di pulire più spesso i vetri che sono più interessati dalla sporcizia, a causa della pioggia o dell'inquinamento. L'ideale sarebbe pulirli una volta ogni due settimane.

8) Tappeti

I tappeti e i tappetini andrebbero puliti e lavati almeno una volta alla settimana, per evitare accumuli di polvere e di sporcizia. Per i tappeti più grandi e per quelli che non si possono lavare in lavatrice, usate l'aspirapolvere soprattutto se in famiglia qualcuno soffre di allergia, mentre potrete lavare proprio in lavatrice i tappetini in spugna e in cotone del bagno e della cucina, controllando bene le etichette per scegliere la temperatura adatta e per capire se potrete usare la centrifuga.
 

9) Materassi

Il materasso è fondamentale per dormire bene e per riposare al meglio. Anche i materassi hanno bisogno di una bella pulizia, che dovreste fare due volte all'anno. Appena potete comunque cercate di girare i materassi e di far prendere aria da entrambi i lati. Per la pulizia dei materassi vi potrebbe essere utile l'aspirapolvere, con cui pulire bene anche le doghe del letto. Per eliminare eventuali macchie, procedete con delicatezza utilizzando acqua e sapone.

 

10) Cuscini

Non dimenticate di lavare anche i cuscini del vostro letto, oltre ai materassi e alle lenzuola. Dovreste occuparvi dei cuscini ogni tre o sei mesi per eliminare la possibilità che si formino umidità e muffe. Li potrete lavare in lavatrice oppure, nel dubbio e se non avete spazio a sufficienza affinché possano asciugare come si deve, magari all'aria aperta, portateli in lavanderia. 
 
Marta Albè

Per ulteriori consigli su come pulire casa senza detergenti chimici vi consigliamo il nostro libro "La mia casa ecopulita - Detersivi fai da te ecologici ed economici" (Gribaudo 2014). Lo trovate in tutte le librerie Feltrinelli al prezzo di 14,99 Euro. Potete approfittare dello sconto di lancio del 15% acquistando il libro online:

- sul sito di Feltrinelli 

- Su Amazon

Leggi anche:

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10 regole per rispettare la Natura in vacanza

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vacanze green

Il rispetto della Natura non va mai in vacanza. Non importa quale destinazione sceglieremo, ciò che conta è ricordare di preservare i luoghi che visitiamo e di fare in modo che non vi sia traccia del nostro passaggio. Dunque, non abbandoniamo i rifiuti, non raccogliamo le conchiglie e i fiori protetti. Cerchiamo di spostarci in modo sostenibile e di rispettare qualsiasi luogo che sceglieremo per goderci un po' di relax.
 
 
Ecco le 10 regole del WWF per rispettare la natura in vacanza.

1) Rifiuti

Portate con voi un sacchetto per i rifiuti da gettare nei raccoglitori differenziati. Ricordate che un fazzoletto di carta si degrada in 3 mesi, un mozzicone di sigaretta impiega da 1 a 5 anni, le buste di plastica da 10 a 20 anni, le lattine di alluminio 10-100 anni, le bottiglie di vetro 1000 anni, mentre le bottiglie di plastica non si degraderanno mai completamente.

2) Turismo

Evitate le spiagge affollate. L’eccessiva pressione altera l’equilibrio dell’habitat costiero.

3) Ecoturismo in bicicletta 

Pedalare in famiglia è una perfetta occasione per apprezzare meglio il paesaggio. E' il modo migliore per coinvolgere i bambini in una vacanza ecosostenibile.

4) Raggiungere la spiaggia

Le dune rappresentano una barriera naturale fondamentale per il mantenimento della spiaggia e degli ambienti retrostanti (campi agricoli, boschi). Raggiungiamo le spiagge utilizzando i sentieri realizzati per non alterare il fragile equilibrio di queste aree. Nelle aree protette le segnaletiche vi aiuteranno a scoprire le specie presenti in queste dune.

5) Rispettare le norme

Segnalare alle autorità competenti animali in difficoltà, scarichi abusivi, discariche, oggetti pericolosi galleggianti. In mare evitare schiamazzi e corse sotto costa con mezzi rumorosi e troppo veloci. Fare attenzione alle boe di segnalazione di sub o bagnanti mantenendosi alla distanza di sicurezza.

6) A tavola

Il WWF suggerisce di rifiutare in pescheria o al ristorante, pesci di taglia inferiore a quella regolamentare e le specie protette. Solo così possiamo contribuire alla tutela della biodiversità, facendo scelte da consumatori consapevoli che, a parere del WWF, oltre a salvare il mare premiano il lavoro dei pescatori onesti e corretti. 

7) Incontri ravvicinati con gli animali

Non disturbare la fauna sottomarina. Con un tranquillo snorkeling ci si può godere lo spettacolo. In canoa o pedalò non disturbare gabbiani, cormorani e falchi. In montagna per vedere gli animali rimanere fermi e in silenzio.

8) Souvenir di natura

Portar via conchiglie, legni e altri resti dalla spiaggia riduce la presenza di rifugi e cibo per insetti e granchi. In montagna quasi tutte le specie di fiori sono protette.

9) Avorio, coralli e gusci di tartaruga

Per non diventare ‘bracconieri inconsapevoli’ attenzione durante le vacanze all’estero a cosa si acquista. Nell’opuscolo curato dal WWF Svizzera troverete una piccola guida per non incorrere in multe salate.

10) Educare

Conoscere la natura è una continua sorpresa: abituiamo i nostri figli a esplorare il mare con l’aiuto di una maschera e una guida che li aiuti a capire cosa stanno vedendo. In montagna dotiamoci di guide per riconoscere le specie botaniche e gli animali.

Consulta qui il decalogo completo del WWF per l'eco bon-ton in vacanza.

Marta Albè
 
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Real Vegan Cheese: il formaggio cruelty free sintetizzato in laboratorio

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real vegan cheese

Un formaggio completamente vegan e cruelty free, con lo stesso valore nutrizionale e lo stesso gusto di quello convenzionale. Un sogno? No secondo un gruppo di biohackers della California, che è riuscito a creare in laboratorio Real Vegan Cheese, un sostituto sostenibile del formaggio classico, fatto artificialmente, ma senza sfruttare le mucche.

Il team ha attinto alla biologia sintetica, in modo da riuscire a produrre dal lievito di birra la caseina, cioè la proteina del latte, partendo da una sequenza genetica trovata nei mammiferi. Ci si potrebbe chiedere se sia vegan ed etico che la sequenza genetica provenga da un animale.

I ricercatori mettono le mani avanti e spiegano: queste sequenze genetiche delle proteine del latte naturale non vengono direttamente dagli animali, ma dalla sequenza trovata negli animali. Gli scienziati prendono quella parte di DNA per costruire la stessa sequenza in laboratorio da zero. La sequenza coltivata in laboratorio viene inserita nel lievito per fare le proteine del latte necessarie.

La caseina viene poi combinata con olio, zucchero vegan (lo zucchero raffinato può contenere ossa di mucca, lo sapevate?) per alimentare i batteri e acqua, per produrre una sorta di latte vegano. Questa miscela lattiginosa è la materia prima per il formaggio vegan, che viene poi elaborato utilizzando una tecnica casearia tradizionale. Insomma, il processo, così come il concetto, è simile a quello della carne artificiale realizzata in provetta.

real vegan

Il team, inoltre, avendo il competo controllo sulle sequenze di DNA, può giocare con le varianti delle quattro principali proteine presenti nel formaggio e progettare il prodotto secondo le esigenze di salute dei consumatori. Così, si pensa già a un formaggio al latte umano...

Oltre che a coloro che non consumano latte per motivi etici, legati all'inquinamento degli allevamenti intensivi e allo sfruttamento degli animali al loro interno, il formaggio senza animali Real Vegan Cheese vuole essere anche un prodotto utile alle persone che soffrono di intolleranza al lattosio.

{youtube}eh6I7IXiEVM{/youtube}

Per ora i ricercatori sono nella fase I, quella della produzione di un campione formaggio iniziale. Ma sperano di poter presto preparare una grande partita di lievito alla fine del progetto, in modo da ottenere abbastanza proteine per ottenere un piccolo formaggio, che invieranno ai sostenitori della loro campagna di crowdfunding Indiegogo.

Qualcuno potra' trovare questa impresa entusiasmante, qualcun'altro invece raccapricciante. Ma voi lo mangereste un formaggio creato in laboratorio, seppur vegan e cruelty free? 

Roberta Ragni

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Insalata di patate: 10 ricette

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insalata di patate ricette

Le insalate di patate sono buone tutto l'anno. Tiepide o fredde sono perfette da servire in estate come contorno o come piatto da portare in spiaggia per un pic-nic.
 

E' molto semplice preparare in casa un'insalata di patate in versione vegetariana o vegana, da arricchire con i prodotti di stagione e dell'orto, come i classici fagiolini, ma anche cipolle, erbe aromatiche, frutta fresca e salsine fatte in casa. Ecco tante ricette per preparare un'ottima insalata di patate.

1) Insalata di patate ai pistacchi

 
Lessate le patate con la buccia (2 o 3 per persona, come contorno) oppure cuocetele al vapore. Lasciatele intiepidire, pelatele e tagliatele a cubetti. A parte tostate un cucchiaio di pistacchi tritati per persona. Suddividete le patate nelle porzioni necessarie e condite con olio extravergine, pistacchi tritati, qualche fettina di cipolla cruda, erba cipollina e menta tritata. Potete anche preparare una salsina a base di yogurt di soia e succo di limone. Qui la ricetta completa.
 
insalata patate
 

2) Insalata di patate, fagiolini e rucola

 
Da Vegan Blog ecco una ricetta davvero deliziosa per preparare un'insalata di patate da arricchire con fagiolini, rucola, capperi e pesto di basilico, zucchine e pinoli. Così otterrete un piatto davvero ricco che potrete servire come contorno o come insalata di rinforzo. Qui la ricetta completa. 
insalata patate 2
 
fonte foto: veganblog.it
 

3) Insalata di patate all'erba cipollina

 
Come arricchire di gusto la classica insalata di patate? Per condire la vostra insalata di patate potrete scegliere senape, maionese fatta in casa e yogurt (anche in versione vegetale), prezzemolo e olio extravergine. Preparate il piatto in anticipo per assaporarlo al meglio. Guarnite con basilico, cipolle e erba cipollina. Qui la ricetta completa. 
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fonte foto: unadonna.it
 

4) Insalata di patate al verde

 
Per preparare la vostra insalata di patate al verde per due persone vi serviranno 300 grammi di patate, uno spicchio d'aglio, prezzemolo fresco, sale, pepe e olio. Per condire le patate tritate finemente il prezzemolo fresco insieme all'aglio e amalgamate tutti gli ingredienti dopo la cottura. Quila ricetta completa. 
insalata di patate 4
 
 

5) Insalata di patate e cetrioli

 
I cetrioli sono tra gli ingredienti ideali per arricchire le vostre insalate di patate estive. Per rendere il piatto ancora più saporito potrete aggiungere tra i condimenti olive, cipolle, pomodori, aglio, origano, senape e feta, o in alternativa il tofu per chi è vegan oppure non consuma formaggi e latticini. Qui la ricetta completa.
 
insalata di patate 5
 
fonte foto: giallozafferano.it
 
 

6) Insalata di patate, melagrana e fiori

 
Ecco una ricetta molto originale per la preparazione dell'insalata di patate, che in questo caso risulta più adatta per l'autunno-inverno, dato che tra gli ingredienti sono presenti i chicchi di melagrana. Arricchisce l'insalata una misticanza di fiori commestibili. Poi potrete condire semplicemente con olio extravergine. Qui la ricetta completa. 
 
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fonte foto: veganblog.it
 

7) Insalata di patate e fagioli piccante

 
Questa insalata di patate e fagioli è perfetta per chi ama il gusto piccante, dato che alla preparazione potrete aggiungere del peperoncino piccante in polvere. Ma se lo avete a disposizione, osate anche con il peperoncino fresco. Per condire vi basteranno olio extravergine e menta fresca da tritare finemente. Qui la ricetta completa.
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fonte foto: mondopiccante.net
 

8) Insalata di patate alla greca

 
Potrete decidere di preparare un'insalata di patate alla greca, nota anche come potatosalata o ancora meglio come insalata di patate e cipolle rosse. La potrete condire con succo fresco di limone, prezzemolo fresco tritato e aglio tritato e con olio extravergine, ma c'è anche chi aggiunge dell'aceto balsamico. Qui la ricetta completa.
insalata di patate 8
 
fonte foto: fruitylife.eu
 

 9) Insalata di patate e pomodorini

 
D insalatamente ecco come prepaare un'insalata davvero speciale da accompagnare con pomodorini confit, cioè cotti al forno e ben conditi con aglio tritato, sale, pepe e un pochino di zucchero (eventualmente anche di canna). Arricchite il tutto con olive denocciolate, ancora meglio se si tratta di olive rosate, Qui la ricetta completa. 
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fonte foto: insalatamente.com
 

10) Insalata di patate al sedano

 
Infine, ecco un'insalata di patate molto semplice da preparare. Vi basterà avere a disposizione un po' di sedano e delle olive denocciolate. Vi basterà frullare nel mixer una manciata di olive con una costa di sedano e con un filo d'olio extravergine, aggiungendo un po' di prezzemolo. Otterrete una gustosa salsa per condire la vostra insalata di patate. Qui la ricetta completa. 
 
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fonte foto: buttalapasta.it
 
 
 
Marta Albè
 Fonte foto copertina: foodlve.com
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Fermeresti l'abbandono di un cane? L'esperimento sociale italiano ci dice di no (VIDEO)

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abbandono show

Davanti ad uno sconosciuto che abbandona il suo cane in autostrada cosa fareste? La risposta viene da un esperimento sociale di theShow, il canele Youtube nato per importare in Italia, sul solco dell'esperienza americana, scherzi ed esperimenti sulla società.

La scena, purtroppo, è usuale e ormai nota. Come ogni anno, la storia si ripete: arrivano le ferie estive e l'animale domestico che ci ha fatto compagnia fino a quel momento, dopo i bei momenti passati insieme, dopo averlo nutrito e fatto sentire a casa, viene abbandonato al momento di andare in vacanza.

Secondo le stime, ogni anno – tra cani e gatti - vengano abbandonati circa 135.000 animali domestici. L'80% di questi muore a causa di incidenti stradali, mentre il restante venti è destinato a una vita in un canile, perché sono davvero pochi quelli che riescono ad essere adottati una volta entrati.

Così, non risulta poi tanto assurdo che un ragazzo possa lasciare il suo cane legato a un palo a una stazione di servizio dell'autostrada e scappare via. Proprio come avviene nel video. La domanda è: cosa hanno fatto gli Italiani davanti a questa scena? Lo hanno fermato? O lo hanno ignorato?

{youtube}UjceWZqgXTc{/youtube}

{youtube}-pf0iRqGE7E{/youtube}

In pochi hanno avuto la prontezza di agire e di fermare il proprietario, o quantomeno di filmarlo e segnare la targa della macchina. Solo il 10% delle persone coinvolte. Fai come loro, non tapparti gli occhi e intervieni. La sola fortuna di chi abbandona davvero gli animali è che loro non possono parlare. Ma gli uomini giudicano e la legge condanna: l'abbandono è un reato.

Roberta Ragni

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Van elettrici a Bologna: a settembre il trasporto merci alimentato dal sole

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caab van

Bologna, capitale italiana della logistica sostenibile. A partire da settembre, la città inaugurerà la fase sperimentale del progetto City Logistic del CAAB (Centro AgroAlimentare Bologna), grazie al quale la distribuzione della frutta e della verdura all'interno della ZTL del centro storico avverrà su mezzi elettrici. 

Cambia dunque il trasporto merci nell'area metropolitana bolognese. Saranno inizialmente quattro i veicoli elettrici usati per percorrere l'ultimo miglio, di cui fa parte anche la zona a traffico limitato della città. Ad inaugurare l'iniziativa, presentata ieri,sarà il celebre Mercato delle Erbe, rifornito in modalità collettiva dai furgoni elettrici.

I quattro furgoni partiranno dal Centro agroalimentare di Bologna utilizzando l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico presente sul Caab, il più grande su tetto in Europa. Quest'ultimo ha 43.750 pannelli solari per una superficie di 100.000mq, pari a quella di 14 campi da calcio . Il tetto alimenta le attività interne del Centro ma, data la mole, produce un surplus, che sarà sfruttato dal mese prossimo, innescando così un sistema virtuoso di trasporto merci. Il progetto City Logistic fa parte del Piano Strategico Metropolitano.

caab bologna

Ma questa non è l'unica iniziativa di Bologna legata alla sostenibilità. Oltre ai van elettrici, ci sarà un nuovo sistema di ricarica per le biciclette a pedalata assistita. Il nuovo prototipo velocizzerà i tempi di ricarica attraverso il cosiddetto “Swap & Go”, la modalità di scambio veloce che consente di aumentare l'autonomia nell’uso dei mezzi elettrici, di abbattere i costi dell'acquisto della bici elettrica e di utilizzare le batterie per immagazzinare l'energia fotovoltaica nel momento in cui questa viene prodotta.

L'ambizione di MovingSun è quella di cogliere sfide centrali nel futuro della città e traguardi che vadano al di là del trasporto delle merci nell’ultimo miglio, obiettivo iniziale del primo progetto City Logistic, per estendersi a nuovi servizi sostenibili per le imprese e i cittadini grazie anche all’integrazione nelle Comunità Solari Locali dell’area metropolitana,spiega il comune in una nota.

Francesca Mancuso

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Le 20 spiagge piu' belle d'Italia 2014. La prima e' Cala degli Infreschi a Camerota (FOTO)

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Camerota

Si trova in Campania, nel cilento, la spiaggia più bella d'Italia. Camerota ospita Cala degli Infreschi. Per il secondo anno consecutivo è il comune campano ad aggiudicarsi il titolo di “La più bella sei tu”, il concorso di Legambiente per eleggere sul web la spiaggia più bella dell'estate.

Nel cuore dell'Area Marina Protetta, Cala degli Infreschi aveva conquistato 4 vele prima di diventare Miss Spiaggia 2014. Raggiungibile via mare o facendo trekking attraverso i sentieri immersi nella macchia mediterranea, Cala degli Infreschi è stata premiata sia per la sua bellezza che per la valenza naturalistica della costa tirrenica meridionale.

Ma non è stata l'unica. Di spiagge belle, l'Italia ne ha in quantità, ma ecco quelle scelte dagli italiani:

BAIA DEGLI INFRESCHI. Un tripudio di tonalità di blu nel cuore di un'insenatura a naturale ad arco. Una spiaggetta delimitata e sovrastata da scogliere rocciose che si specchiano nelle acque.

PUNTA ADERCI. Si tratta di uno dei tratti di costa più belli dell'Abruzzo, in cui resiste ancora una natura incontaminata e selvaggia, fatta di arbusti tipici della macchia mediterranea. Qui, Punta Penna è un esempio unico di ambiente con la più attiva dinamica di deposizione ed edificazione dunale.

PuntaAderici Vasto Chieti ABRUZZO

SPIAGGIA DELLA SCALEA. Siamo in Calabria anche se l'aspetto è quello dei paesaggi costieri irlandesi. Tra le spiagge di Riaci a nord e Formicoli a sud, la roccia si alterna a tratti di sabbia bianchissima per circa 1 km. L'accesso è dalla la frazione di Santa Domenica di Ricadi, attraverso una scalinata posta a 200 metri dal centro del paese.

BUON DORMIRE. Si torna in Campania, nei pressi di Palinuro. La Spiaggia del Buon Dormire è raggiungibile solo via mare e vanta gradazioni che vanno dal blu al verde smeraldo.A fare da sfondo, ulivi pisciottani e macchia mediterranea su una spiaggia di sabbia dorata.

BAIA DEL SILENZIO. A Sestri Levante sorge questa spiaggia incorniciata da case in tinta pastello e animata dalle barche dei pescatori con sabbia fine e mare cristallino.

DUNE DI SABAUDIA. Particolare il paesaggio offerto nel Lazio dalle dune che si estendono per circa 25 km tra il lido di Latina e torre Paola e separano quattro laghi costieri (Fogliano, Monaci, Caprolace, Paola) dalle acque del Tirreno. Non manca una ricca vegetazione mediterranea.

DuneDiSabaudia Sabaudia Latina  LAZIO

MEZZAVALLE. È una delle più ampie ed estese del Conero ma anche quella meno toccata dalla mano dell'uomo. Mezzavalle si trova nelle Marche, nei pressi di Ancona, ed è circondata dalla vegetazione delle rupi a nord del monte.

MARINA DI PESCOLUSE. Nel leccese sorge questa spiaggia di sabbia chiara e soffice lunga un paio di chilometri e circondata da dune e canneti, che permettono l'accesso ad un mare cristallino con fondali digradanti ideali per i bambini.

PORTO SELVAGGIO. Il nome non mente, ma la passeggiata è ripagata dallo scenario, che mostra una fitta vegetazione a pino d’Aleppo e macchia a ginestra e lentisco.

PortoSelvaggio Nardò Lecce PUGLIA

BAIA DELLE ZAGARE. Rimaniamo in Puglia, ma questa volta nel foggiano, dove a poco più di dieci km da Mattinata, la Baia delle Zagare prende il nome dagli omonimi profumatissimi fiori. Spiaggia di chiara ghiaia arricchita da due faraglioni, considerati uno dei simboli naturalistici del Parco Nazionale del Gargano e della Puglia.

CALA MARIOLU. Si trova nel Golfo di Orosei, in Sardegna, ed è raggiungibile via mare o tramite un duro percorso di trekking. Il nome è legato alla foca monaca, apostrofata dai pescatori “mariolu” (ladra) che “rubava” il pescato dalle reti.

CALA LUNA. Sorge nel nuorese, lungo un'alta falesia che ha alle base delle profonde grotte. È raggiungibile via mare o da terra tramite un sentiero immerso nella macchia mediterranea. Alla fine la montagna digrada verso il mare e la spiaggia appare chiarissima dall'alto e in contrasto con l'azzurro del mare- Alle sue spalle è presente anche una piscina naturale d'acqua dolce.

BIDDEROSA. La foresta costiera di Bidderosa, anch'essa non lontana da Nuoro, è una vera e propria oasi, con cinque calette in una delle più belle aree costiere della Sardegna. È quasi deserta anche in alta stagione per la protezione assegnata dalla riserva forestale e dal comune di Orosei.

COMPOLTITU. Nei pressi di Bosa (Oristano), ma leggermente nascosta, Compoltitu ha sabbia bianca circondata da un muro di rocce.

Compoltitu Bosa Oristano SARDEGNA

LO ZINGARO. Per chi ama il mare e la Natura, il posto ideale. La Riserva dello Zingaro (Trapani) è ricca di sentieri che permettono di raggiungere le 10 splendide calette, anche se alcune sono raggiungibili solo da mare.

RiservaDelloZingaro SanVitoLoCapo Trapani SICILIA

SPIAGGIA DEI CONIGLI. Non solo d'Italia. La famosa spiaggia di Lampedusa è uno dei luoghi più belli del mondo. Non sarà un caso se la tartaruga Caretta Caretta l'ha eletta per deporre le uova. La Spiaggia dei Conigli si trova nella Riserva naturale “Isola di Lampedusa” gestita da Legambiente. Incastonato tra costoni di roccia, sorge l'solotto dei Conigli che ospita una colonia nidificante di gabbiano reale e una rara lucertola africana ed è separato dall'Isola madre da un breve lembo sabbioso.

SpiaggiaDeiConigli Lampedusa Agrigento SICILIA

CALA FARAGLIONE. Restiamo in Sicilia, alle Egadi. Nell'isola di Levanzo sorge Cala Faraglione, raggiungibile da un breve tratto di strada asfaltata. Un vero tripudio di colori, soprattutto al tramonto.

Cala Faraglione Levanzo Trapani SICILIA

CANNELLE. È la seconda spiaggia per estensione dell'Isola del Giglio. Si può raggiunge dal Porto per via mare con i barcaioli o, per coloro che amano camminare, attraverso una passeggiata di 15 minuti. La spiaggia è caratterizzata da una sabbia fine di quarzo ed è bianca.

COLLE LUNGO. È una delle più belle spiagge del Parco della Maremma. Sabbia fine e dune alte sono le caratteristiche principali, con una ricca vegetazione dunale. Ogni tanto è possibile scorgere qualche volpe che passeggia indisturbata sulla sabbia.

SANSONE. Nel livornese, a nord-ovest di Portoferraio, la spiaggia è formata da piccoli ciottoli bianchi e si apre su una costa ripida e bianchissima. È accessibile attraverso un sentiero pedonale.

Francesca Mancuso

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Il lago della Snia è salvo: sarà di tutti

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Il lago dell’ex Snia, nel cuore di Roma, ce l’ha fatta. È salvo e potrà essere di tutti. Tra le varie voci del bilancio previsionale di Roma Capitale, che è stato approvato ieri, ce ne è una che lo riguarda: stabilisce il finanziamento con 500mila Euro della realizzazione del Parco, fondi necessari ad evitare la retrocessione dell’area espropriata.

Certo, non finisce qui.

“Ora seguiremo tutti i passaggi necessari entro il 14 agosto, data dopo la quale scadranno i dieci anni dell'atto di esproprio e la ex proprietà potrebbe procedere con la retrocessione e il progetto speculativo sull’area. Nell’incontro di martedì scorso al III Dipartimento il Comune si è impegnato ad effettuare il picchettaggio del terreno per la perimetrazione e l’apertura dell’ingresso su via di Portonaccio”, spiega il Forum Territoriale Permanente – Parco delle Energie.

Il Forum, con tutti quelli che si sono messi in movimento per liberare il lago, confermano la volontà di assumersi la responsabilità di avviare i lavori utilizzando i fondi raccolti dalle sottoscrizioni popolari in questi anni. Per far visitare il lago e continuarlo a studiare, ci si impegnia a realizzare le opere di messa in sicurezza primarie e gli arredi per la fruizione dell’area.

Il lago si trova a due passi da largo Preneste, in mezzo ai palazzi e al cemento. Lo  specchio d'acqua limpida, immerso nel verde di una natura che si è ripresa il suo spazio sulle speculazioni edilizie, ha rischiato di tornare in mano ai privati.  Se entro il 14 agosto il Comune non avesse trasformato l'esproprio del 2004 in Parco Pubblico, l'area sarebbe tornata nelle mani del vecchio proprietario, che non ha mai fatto mistero delle sue intenzioni di lucrare, con un centro commerciale prima, un mega-impianto di nuoto e albergo dopo e oggi quattro grattacieli.

lago3snia

lago2snia

Fonte foto: http://www.exsnia.it

“Voglio rassicurare tutti i cittadini del quartiere Prenestino che, in questi giorni, sono preoccupati che arrivi il 14 agosto e Roma Capitale si faccia sfuggire l’area destinata a verde pubblico nel Parco dell’ex Snia: il laghetto e il parco non saranno toccati da nessuno. Presto delimiteremo con una recinzione l’area, per separare quella pubblica da quella privata, poi bisognerà mettere in sicurezza gli edifici pericolanti, ma certamente non la lasceremo in mano ai privati”, ha spiegato il vicesindaco Luigi Nieri.

 Roberta Ragni

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Montagna: dal CAI No a moto e quad su sentieri, boschi e mulattiere

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quad montagna

Dal CAI arriva un No categorico alle moto e ai quad sui sentieri di montagna e sulle mulattiere, oltre che nei boschi. Si tratta di mezzi di trasporto che possono procurare danni all'ambiente e diventare pericolosi per i turisti e per gli escursionisti. Il Club Alpino Italiano fa riferimento a una serie di normative regionali che favoriscono un uso inappropriato della montagna.

 
Il CAI chiede dunque la creazione di un quadro normativo nazionale, a cominciare dal Codice della Strada, che possa definire in modo preciso quali siano i sentieri e le mulattiere dove sarà possibile soltanto il traffico non motorizzato. 
 
Le regioni sotto la lente di ingrandimento sono l'Emilia Romagna e la Lombardia. In Lombardia da pochi giorni è stato approvato un progetto di legge che consente ai Sindaci dei Comuni lombardi di autorizzare lo svolgimento di manifestazioni che prevedano l'impiego di mezzi a motore su sentieri mulattiere e boschi.
 
In Emilia Romagna, invece, già un anno fa è stata approvata una legge che prevede la possibilità di percorrere i sentieri anche con mezzi a motore. Si tratta di una legge nata per valorizzare la rete escursionistica dell'Emilia Romagna che però purtroppo non sembra tenere conto dell'impatto negativo sull'ambiente che l'utilizzo dei comuni mezzi di trasporto potrebbe avere in luoghi delicati come boschi e sentieri.
 
Lombardia e Emilia Romagna sono in ogni caso soltanto due esempi. Il CAI infatti ha ribadito che si tratta di un problema nazionale.  Motociclette e quad, a parere del Club Alpino Italiano, rischiano di scoraggiare la presenza di turisti sia italiani che stranieri nelle zone montane, dato che si tratta per lo più di viaggiatori alla ricerca di oasi di pace e di tranquillità, che vorrebbero essere liberi di fare trekking in totale sicurezza, lontani da qualsiasi tipo di traffico. 
 
"Il nostro Paese è percorso da una rete di itinerari di lunga percorrenza di grande valore naturalistico, storico e devozionale, che si appoggia in massima parte sulla rete sentieristica. Le numerose presenze di viaggiatori a piedi, provenienti spesso da altri paesi europei ed extraeuropei, su questi itinerari, dove vengono attivate iniziative imprenditoriali agro-turistiche anche da parte di giovani con possibili futuri sviluppi per l'economia montana, sarebbe fortemente disincentivata dalla convivenza con motociclette e quad" - ha comunicato il CAI.
 
Ecco dunque un No fermo al traffico motorizzato indiscriminato sui sentieri di montagna. Tutto ciò non sarebbe un problema se il Codice della Strada fornisse una definizione precisa di sentieri e mulattiere e di tutti i tratti da escludere dal passaggio di moto, quad e altri veicoli. Siamo probabilmente di fronte a una delle classiche incongruenze all'italiana. In più, per promuovere il turismo in montagna si rischiano di mettere a repentaglio ambiente, paesaggio e le stesse presenze dei viaggiatori. Sarebbe meglio, piuttosto, impegnarsi per migliorare i sentieri segnalati e per fornire mappe gratuite ai turisti e guide che li aiutino ad attraversarli a piedi con tutta calma e senza pericoli. 
 
Marta Albè
 
Fonte foto: gdefon.com
 
 
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Le 10 spiagge piu’ belle della Calabria

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La Calabria è una delle perle della nostra penisola. Uno dei suoi punti di forza più apprezzati e il mare, amato dai turisti sia italiani che stranieri. Ecco che con l’estate arriva il momento migliore dell’anno per godere dell’atmosfera delle spiagge della Calabria, dove il mare è cristallino e l’estate lunghissima. 
 
 
La Calabria è una delle poche regioni italiane, insieme alla Sicilia e alla Puglia, ad essere bagnata da più mari. Questa regione si affaccia sul mare per ben 700 chilometri ed è lambita sia dal mar Tirreno che dal mar Ionio.
Se state pensando di trascorrere le vacanze in Calabria, cogliete l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi più affascinanti.
Ecco 10 tra le più belle spiagge della Calabria.
 

1) Spiaggia di Tropea

Si tratta di una spiaggia davvero pittoresca. La spiaggia di Tropea è considerata una delle più belle della Calabria. Ad accentuarne lo splendore troviamo lo scoglio di Santa Maria dell'Isola, su cui si trova un santuario. La spiaggia si trova all'interno di una vera e propria terrazza naturale, un pregio che la rende famosa a livello internazionale. 
 
spiagge calabria 1
 
fonte foto: tropea.biz
 

2) Spiaggia di Praia a Mare

Il litorale della spiaggia di Praia a Mare è molto ampio. Vi ritroverete in una vasta distesa di sabbia chiara mista a ghiaia, molto amata sia da chi ama prendere il sole sia da chi vuole praticare gli sport da spiaggia. E' adatta alle famiglie con bambini per via dei fondali bassi e digradanti. Il mare è azzurro e cristallino, affascinante e rilassante. 
 
spiagge calabria 2 praia a mare
 
fonte foto: tiscali.it
 
 

3) Spiaggia di Soverato 

La spiaggia di Soverato è tra le più belle della Calabria. La sua fama è nazionale e internazionale, per questo è molto frequentata dai turisti. Qui potrete sdraiarvi su una spiaggia bianca e sabbiosa e godere del panorama che il mare chiaro e trasparente vi regalerà anche grazie ai suoi bellissimi fondali.
 
spiagge calabria 3 - soverato 
 
fonte foto: haisentito.it
 

4) Spiaggia di Diamante 

A Diamante, in provincia di Cosenza, troverete una spiaggia di sabbia dorata molto ampia, che si trova al centro della Riviera dei Cedri. La località di Diamante è famosa sia per i liquori a base di cedro preparati a livello locale, sia per i murales che colorano il centro storico.
 
 spiagge calabria 4 diamante
 
fonte foto: paesionline.com
 

5) Spiaggia di Punta Alice 

La spiaggia di Punta Alice vanta sabbia dorata e morbida. La si raggiunge dalla località di Cirò Marina, da cui dista circa 4 chilometri. Il litorale è ampio e molto lungo. Il paesaggio è tipico della macchia mediterranea, con pinete e ulivi. I fondali sono bassi e digradanti e il mare è di un bel blu intenso. Nelle vicinanze troviamo un'area protetta popolata dagli aironi. 
 
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6) Spiaggia di Scilla 

Il mare di Scilla è di colore azzurro e turchese molto intenso. La spiaggia di sabbia chiara rende il paesaggio davvero affascinante. La località di Scilla non è nota soltanto per la sua spiaggia e per i miti e le leggende che ne raccontano la storia, ma anche perché rappresenta uno dei borghi più belli d'Italia, che in passato era meta di numerosi artisti e scrittori. 
 
spiagge calabrria 6 scilla
 
 

7) Spiaggia di Capo Vaticano

A Capo Vaticano troverete tante piccole spiagge create dalle insenature della costa. Si tratta di spiaggette di sabbia chiara circondate da scogliere scure, a picco sul mare, che creano un paesaggio mozzafiato e delle piccole oasi di tranquillità e di relax che potrete raggiungere più comodamente via mare che via terra, a causa dei sentieri piuttosto impervi.
 
spiagge calabria 7
 
 

8) Spiaggia di Scifo

E' una delle spiagge e calette che si trovano nel territorio di Isola di Capo Rizzuto. La Torre di Scifo, da cui la spiaggia prende il proprio nome, è l'unica parte rimasta delle antiche costruzioni di epoca greca. La spiaggia di Scifo fa parte di una riserva naturale marina e terrestre ricca di vegetazione mediterranea. 
 
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fonte foto: ansa.it
 

9) Spiaggia di Roccella Jonica

A Roccella Jonica si uniscono mare e storia. Qui troverete non soltanto una spiaggia di sabbia chiara e mare cristallino e trasparente, ma anche una rocca e una torretta di avvistamento, meglio nota come Torre di Pizzofalcone. Sulla strada che porta verso la spiaggia potrete ammirare l'antica cittadella a partire da Torrente Zirgone.
 
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fonte foto: wikipedia.org
 

10) Spiaggia di Caminia

La spiaggia di Caminia di Staletti si trova vicino a Soverato, ma è molto meno caotica. Qui troverete un litorale ampio di sabbia chiara, incastonato tra grotte e scogliere. I fondali digradano abbastanza rapidamente. Vi potrete accomodare sia presso gli stablimenti che sulla spiaggia libera e nuoterete in un mare cristallino e trasparente. 
 
spiagge calabria 10
spiagge calabria 10

fonte foto: wikipedia.org 

Marta Albè
 
 
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Allerta alimentare: Tonno Insuperabile, ritirato lotto dal mercato per istamina superiore ai limiti

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tonno in scatola
Ritirato dal mercato un lotto di Tonno Insuperabile per la presenza di istamina superiore ai limiti di legge. Il ritiro è avvenuto nel supermercato Eurocash F.lli Morgese di Maddaloni, in provincia di Caserta, per non conformità.
 
 
Il tonno in scatola in questione è stato prodotto dall'azienda De Langlade & Grancelli S.p.a. di Genova. Il punto vendita ha pubblicato un avviso sul proprio sito web per rendere noto l'accaduto ai consumatori. Viene indicato il ritiro cautelativo per non conformità.
 
Il nome commerciale del prodotto è "Tonno Insuperabile Olio d'Oliva 80 gr x 3" con scadenza nel 2019. Il numero di Lotto del prodotto è L21 EAN 8005210080172 e riguarda la confezione da tre scatolette da 80 gr ciascuna. Chi lo avesse acquistato, dovrà riconsegnare il prodotto presso il punto vendita.
 
"Il prodotto ritirato dovrà essere consegnato alla F.lli Morgese SRL presso il cash&carry EUROCASH sito in via Napoli n. 216 Maddaloni (CE) Se la sua giacenza è nulla o riporta informazioni diverse da quelle indicate, La prego di considerare nullo questo avviso"
 
Il ritiro dal mercato del prodotto è giunto a seguito delle analisi condotte dall'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno su indicazione della Asl della provincia di Caserta. Un'alta concentrazione di istamina negli alimenti può incrementare il rischio di allergie alimentari, che possono manifestarsi con nausea, vomito, orticaria, diarrea, vertigini e eczema. Nei casi più gravi le reazioni allergiche possono provocare un cal improvviso della pressione arteriosa e un arresto cardio-circolatorio.
 
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Vi raccomandiamo di controllare bene le confezioni di tonno eventualmente acquistate presso il supermercato dove è stato effettuato il ritiro. Riconsegnateli presso il supermercato dove è avvenuto l'acquisto con riferimento all'avviso ufficiale in circolazione.
Marta Albè
 
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Il primo contatto con il mondo esterno degli indigeni dell'Amazzonia minacciati dai narcotrafficanti (VIDEO)

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Non avevano mai avuto contatto con il mondo esterno. Almeno fino ad ora! Ma sono stati costretti a chiedere aiuto, dopo aver subìto attacchi da parte di narcotrafficanti e taglialegna abusivi.

 

Un gruppo appartenente ad una tribù dell'Amazonia è uscito fuori dalla foresta per la prima volta, abbandonato quel territorio dove da sempre era nato e cresciuto. Completamente nudi, i membri della tribù si avvicinano in modo timoroso ad un uomo in pantaloncini che offre loro un grosso grappolo di banane.

Il contatto è avvenuto il 26 giugno lungo un fiume che separa un villaggio brasiliano dalla foresta pluviale. In un video amatoriale, diffuso dal dipartimento governativo agli affari indigeni del Brasile, l'abitante del villaggio cerca di comunicare con il gruppo.

{youtube}cnJjGmljUmw{/youtube}

Dopo una serie di approcci prudenti, e grazie alla mediazione di due interpreti che conoscono il loro dialetto, riescono a stabilire un dialogo: "ci hanno detto che sono stati attaccati da non indigeni, e molti di loro sono anche morti a causa dell’influenza e della difterite" ha detto José Correia, uno degli uomini che ha parlato con loro. "Erano alla ricerca di tecnologia - asce, coltelli e pentole - perché apparentemente sono in conflitto con gruppi non indigeni».

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“Questa notizia non potrebbe essere più preoccupante: non solo queste persone hanno confermato di aver subito attacchi violenti da parte di esterni, in Perù, ma sembra che abbiano anche già contratto l’influenza” ha dichiarato il Direttore generale di Survival, Stephen Corry. “Lo scenario peggiore è che, tornando ai loro villaggi, portino con sé l’influenza. La situazione attuale mette alla prova la capacità del Brasile di proteggere questi gruppi vulnerabili. Se non sarà implementato immediatamente un programma medico appropriato e costante, il risultato potrebbe essere una catastrofe umanitaria.”

Oltre la violenza subita, anche il contatto è molto pericoloso per gli Indiani che non hanno difese immunitarie verso le malattie portate dall’esterno. Sono tra i popoli più vulnerabili del pianeta e per poter sopravvivere dipendono interamente dal loro territorio.

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Per questo motivo Survival ha appena lanciato una petizione urgente per chiedere ai governi di Brasile e Perù di proteggere la terra degli Indiani incontattati. Vai su questa pagina web: http://www.survival.it/e-mail/incontattati ed invia una email!

Arturo Carlino

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