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Biological 2014: tutto pronto per l'ecofesta di Varese Ligure

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biological 2014 cover

Sotto l'egida di AIAB Liguria, in collaborazione con l'Associazione Biological, e il neonato Bio distretto della Val di Vara, si terrà a Varese Ligure il 6 e 7 settembre prossimi la quarta edizione di "Biological" una vera e propria kermesse sul biologico, unica nel suo genere in Liguria.

E', prevalentemente, una mostra mercato dedicata ai produttori biologici della Valle e delle aree limitrofe. Promuove l'agricoltura biologica attraverso seminari, attività culturali e laboratori. Quest'anno all'evento è stato assegnato il titolo di Ecofesta 2014.

Nel corso del week end saranno presentati, tra gli stand allestiti nell'area di Piazza del Castello e Borgorotondo, mostre mercato, laboratori per scoprire insieme l'agricoltura biologica, l'alimentazione consapevole e tanti altri temi attualissimi come le eco pulizie, l'arte del riciclo,i rimedi ecologici.

All'interno del Castello invece, si terranno seminari che toccheranno vari temi tra i quali: i giovani e l'agricoltura- come aprire un'azienda agricola biologica e le opportunità per i nuovi insediamenti- moderatore Alessandro Triantafyllidis Presidente Biodistretto Val di Vara. Saranno presenti organizzazioni di categoria, e verranno illustrati history case, esperienze di giovani che hanno scelto questa strada e ce l'hanno fatta.

Le opportunità per scoprire un nuovo modo di approcciarsi al cibo e alla qualità della vita, passeranno anche attraverso dimostrazioni sul campo, nel vero senso della parola. Ci sarà uno spazio in cui le antiche macchine per lavorare la terra, riprenderanno il posto che meritano dimostrando con esempio "sul campo" le potenzialità dell'uomo del cavallo e l'aratro oggigiorno.

biological 2014

 

Spazio anche alla musica giovane, ai video e al teatro con gli eventi organizzati dal'associazione culturale Biological e dislocati in varie parti del Borgo di Varese Ligure. Tonino Carotone sarà la guest star dei concerti , insieme ai gruppi : Ex Otago, Vito e le Orchestrine, Ragazzo Semplice che si esibiranno nelle apposite aree tra il Borgo ed i " Valletti" a poche centinaia di metri dal centro di Varese Ligure. A seguire djset di Groove Yard Sound, Tezca Crew, Frisbee ed altri dee jay dell'associazione Biological.

 


Peder Mondrup, primo campione di Triathlon su sedia a rotelle grazie al fratello gemello

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peder mondrup cover

Peder Mondrup è la prima persona con paralisi cerebrale infantile ad aver completato una gara di Ironman Thriatlon grazie ad una profonda determinazione e al supporto del suo fratello gemello, Steen.

Grazie ad attrezzature speciali, Steen ha portato con sé Peder per tutta la durata delle gare di corsa, di nuoto e di ciclismo. Steen, insieme a Peder, ha nuotato per 2,4 miglia, corso 26,2 miglia e pedalato per 112 miglia.

Per completare la KMD Copenhagen Challange la coppia ha impiegato 15 ore, 32 minuti e 48 secondi. Hanno raggiunto insieme il traguardo d'arrivo lo scorso 24 agosto, verso mezzanotte. I gemelli, che si sono soprannominati Team Tvilling, sono nati nel 1980, prematuri, con tre mesi d'anticipo.

Peder ha purtroppo sofferto a causa di una mancanza di ossigeno, che l'ha condotto alla paralisi cerebrale infantile. Da sempre vive su una sedia a rotelle, ma i suoi gravi problemi fisici non lo hanno fermato, dato che insieme al fratelo ha partecipato a numerose gare sportive e maratone.

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Per la prima volta Peder si è sentito davvero parte di una gara, proprio come gli altri sportivi. Steen si è dichiarato molto felice di aver dato al gemello la sensazione di non essere seduto su una sedia a rotelle per alcune ore. Si sente inoltre fortunato, poiché l'esperienza del fratello lo ha aiutato a vedere sempre il lato positivo della vita e a non lamentarsi mai.

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Steen grazie alla sua impresa spera che altre persone con disabilità possano avere l'opportunità di partecipare a gare sportive proprio come suo fratello. Insieme hanno creato la Team Twin Association, realtà non-profit che ha l'obiettivo di organizzare il primo campo di allenamento da triathlon per disabili nel 2015. I lavori sono già cominciati e il sogno dei due gemelli di avvicinare i disabili allo sport si fa sempre più concreto. Una dimostrazione che nella vita nulla è impossibile.

Marta Albè

Foto: Jacob Ehrbahnwww.teamtvilling.dk

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Caffe': attenzione, puo' favorire il diabete

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caffe diabete ipertensione

Il caffè può favorire il diabete nei consumatori abituali e soprattutto in chi soffre di ipertensione. Una delle bevande più amate può essere dunque inserita tra le cause del diabete? Il primo pensiero va ai cucchiaini di zucchero che molti amanti del caffè versano nella tazzina senza pensarci troppo. Proviamo ad approfondire ciò che dice la scienza.

Una nuova ricerca, infati, ha evidenziato che chi assume caffè di frequente ha molte più probabilità di sviluppare il diabete, soprattutto se soffre di ipertensione. In particolare, si ritiene che bere più di 3 tazzine di caffè al giorno possa favorire il diabete in alcune persone.

Secondo una ricerca appena presentata al congresso dell'European Cardiology Society a Barcellona, il caffè è nocivo per i soggetti a rischio di diabete. In particolare, il caffè farebbe innalzare i livelli di glucosio, favorendo l'insorgenza del diabete di tipo 2.

Alcune persone dopo aver bevuto caffè rischiano di non riuscire ad addormentarsi, di non riposare bene o di sentirsi nervose. Si tratta di conseguenze soggettive che non colpiscono tutti gli amanti della classica tazzina bollente. Ma ora il rischio di diabete può riguardare tutti, con ipertesi e soggetti predisposti al diabete in prima fila.

Secondo gli esperti, il 58% dei consumatori abituali di caffè fatica a metabolizzare la bevanda. Il lungo processo di metabolizzazione conduce ad un incremento dei livelli di glucosio nel sangue, pericoloso per l'insorgenza del diabete e della sindome da pre-diabete. Il caffè, inoltre, potrebbe amplificare gli effetti di ansia e depressione. In attesa di ulteriori conferme, riuscireste a ridurre il vostro consumo di caffè in nome della salute e della prevenzione?

Marta Albè

Fonte foto: wallpapersinhq.com

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Torna la zecca che rende allergici alla carne: aumentano i casi negli Stati Uniti

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zecca allergia carne

Ricordate la zecca che "fa diventare vegetariani"? Ebbene torna a far parlare di sé visto che negli Stati Uniti sono aumentati i casi di pazienti punti da questo insetto e di conseguenza diventati allergici alla carne rossa.

I medici in tutta la nazione stanno vedendo un aumento di improvvisi attacchi allergici, anche gravi, in seguito al consumo di bistecche, hamburger e altri piatti a base di carne in soggetti che prima erano assolutamente esenti da questa problematica. La colpa sarebbe della zecca già diventata famosa un paio di anni fa per la particolarità appunto di scatenare questa insolita allergia.

Si tratta della zecca Lone Star diffusa in particolare nelle zone sud-orientali degli Stati Uniti, anche se gli esperti ritengono che anche altri tipi di zecche potrebbero causare allergie alla carne, dato che alcuni casi sono stati segnalati anche in Australia, Francia, Germania, Svezia, Spagna, Giappone e Corea.

Non è facile tra l’altro capire subito qual è il problema da affrontare nel caso arrivi un paziente punto da questa zecca: la maggior parte delle persone infatti non sono consapevoli dei rischi di queste punture e lo stesso personale sanitario fa difficoltà a riconoscere il problema, come spiegano gli allergologi: "Perché qualcuno dovrebbe pensare che sono allergici alla carne quando l’hanno mangiata per tutta la vita?"

I sintomi tra l’altro, diversamente da quanto avviene per altre allergie, possono verificarsi fino ad otto ore dopo aver mangiato carne e il colpevole è uno zucchero iniettato dalle zecche (che scatena nel corpo umano una reazione immunitaria) mentre la maggior parte delle allergie alimentari sono causate da proteine.

Non si sa ancora neppure se l’allergia sia permente o meno, alcuni pazienti hanno mostrato una diminuzione degli anticorpi specifici nel corso del tempo anche se molti di loro, dopo la brutta esperienza vissuta, rimangono parecchio riluttanti a tornare a mangiare carne.

Francesca Biagioli

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- Quella zecca che fa diventare vegetariani

- Zecca che fa diventare vegetariani: la conferma da una nuova ricerca

Waitomo Glowworm Caves: le grotte illuminate dalle lucciole in Nuova Zelanda

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Sono note come Waitomo Caves o Glowworm Caves e ospitano un fenomeno straordinario. Queste grotte si trovano in Nuova Zelanda e sono popolate da insetti luminescenti, che emettono luce nel buio, proprio come le lucciole. Centinaia di insetti bio-luminescenti illuminano le Waitomo Caves e creano uno spettacolo che ricorda a un cielo stellato.

Le piccole creature, simili alle lucciole, emettono dei bagliori che variano dal verde al blu e sono presenti nel mondo solo in Nuova Zelanda. Le grotte furono esplorate per la prima volta nel 1887 da un capo Maori locale, Tane Tinorau, e da un geometra inglese, Fred Mace.

I Maori conoscevano l’esistenza delle grotte, ma non avevano mai raggiunto le caverne sotterranee fino a quel momento. Hanno potuto raggiungere le profondità delle grotte a bordo di una zattera che poteva galleggiare sul torrente che scorre all’interno delle grotte per poi proseguire il proprio corso sottoterra.

Nelle grotte si trovano centinaia di insetti luminescenti e interessanti formazioni calcaree. Con le esplorazioni successive fu scoperto l’accesso superiore alle grotte, che è l’ingresso attuale. Dal 1906 l’amministrazione della grotta è nelle mani del Governo della Nuova Zelanda.

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Altri luoghi del mondo in cui si possono osservare spettacoli luminescenti sono Toyama Bay in Giappone e Goppsland Lakes in Australia. Presso le Waitomo Caves si organizzano visite guidate per ammirare questo fenomeno straordinario. Si tratta di veri e propri tour sotterranei alla scoperta di queste speciali grotte. Vi piacerebbe visitare la Nuova Zelanda? Per maggiori informazioni: www.waitomo.com.

Marta Albè

Fonte foto: nexttriotourism.comwaitomo.com

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Festival di Venezia: Hungry Hearts, il film che offende vegani e biologico? (VIDEO)

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hungry hearts

I vegani sono ortoressici, ovvero di essere affetti da una patologia mentale che porta le persone a controllare il cibo e il suo consumo. È questo uno dei messaggi che è possibile cogliere da Hungry Hearts, il film di Saverio Costanzo in concorso a Venezia 71, tratto dal libro 'Il bambino indaco' di Marco Franzoso (Einaudi), che certamente non piacerà a tutti coloro che hanno a cuore la propria alimentazione e il proprio Pianeta.

Il film racconta la storia di Mina, interpretata da Alba Rohrwacher, una mamma convinta che il suo sarà un figlio speciale da proteggere da ogni impurità. Inizierà quindi a coltivare ortaggi bio sul terrazzo di casa, a non farlo uscire per mesi e a imporgli ossessive regole alimentari che ne impediscono la regolare crescita. Niente medicine tradizionali, niente carne e derivati animali, solo cibo biologico e autoprodotto. Il padre Jude (Adam Driver) decide di opporsi e porta il bambino di nascosto da un medico, che mette in evidenza la gravità della situazione.

Da qui si sviluppa tutta la vicenda, che vede una coppia divisa dall'ossessione per l'alimentazione non contaminata, oltre che vegana, della moglie, vittima di ossessioni nutrizionistiche. "Non giudico questi genitori, li guardo con dolcezza e tenerezza, attraverso loro io stesso mi sono riflesso come padre con meno severità e più passione, è stato catartico'', ha detto il regista, ribadendo di essersi voluto limitare a descrivere la storia di questi personaggi senza giudizio e senza prendere posizioni. 

Di certo a essere messe in luce sono le difficoltà della genitorialità e sui rischi a cui può portare l'amore assoluto se usato male. Allo stesso tempo, però, sul mondo in cui precipita Mina, Costanzo ha spiegato:

"Noi percepiamo il mondo fuori come tossico nella sua totalità, ma questo è un discorso sociologico molto generico; personalmente sul tema della nutrizione ho adottato un punto di vista molto "laico": amo anche il Big Mac e porto una volta al mese i miei figli da McDonald's. Chi fa scelte radicali diventa sordo, e l'ideologia di qualunque tipo ha ucciso milioni di persone. Bisogna avere a cuore la nostra vita".

{youtube}a8eaT5vZB7I{/youtube}

{youtube}tElg8o0OS4s{/youtube}

Peccato, però, che non stiamo più parlando solo dell'aspetto psicologico di un personaggio, ma di un messaggio che può venire recepito in maniera sbagliata e dannosa, che può essere strumentalizzato da chi da sempre è in lotta contro l'alimentazione vegana, il biologico e l'autoproduzione. Scelte di vita, queste, che invece oggi più che mai avrebbero bisogno di essere sostenute, anche sui grandi schermi. 

Lo scrive a chiare lettere anche il direttore scientifico dell'Enpa, Ilaria Ferri, in una lettera aperta al regista:

"Definire i vegani ortoressici, oltre a causare un danno gravissimo in termini di misinformazione, è evidentemente un grave ed insensato attacco a chi sceglie di non uccidere e di difendere il Pianeta. Probabilmente anche tra i vegani ci saranno persone ortoressiche, così come tra gli onnivori, ma questa patologia è a prescindere dal veganismo. Le accuse che si rivolgono ai vegani sono quelle di controllare il cibo e di essere affetti da un disturbo dell'alimentazione che ha origini mentali. Questo è il punto – prosegue Ferri -. Ma la informo, in primis, che gli animali non sono cibo. Sono esseri viventi capaci di soffrire, gioire, provare empatia e compassione e finanche cordoglio. Sono creature che vivono intensamente le relazioni sociali e i rapporti con la prole, come ha dimostrato la scienza. Viene quindi da chiedersi con quale superficialità, e neanche troppo velata malafede, si possa ricondurre una scelta dal così alto valore etico, empatico e di compassione, ad una patologia mentale. O è patologia mentale quella delle persone che imprigionano gli animali, li sottopongono a cicli vitali alterati in funzione della produzione e li uccidono quando sono coscienti?!".

Bisogna dare atto al regista che è certamente vero che qualsiasi cosa portata all'estremo e al fondamentalismo possa diventare patologica. Purtroppo, però, il problema resta la strumentalizzazione che ne deriva, proprio come sta avvenendo su alcune pagine social dedicate alla caccia e contro i vegani, consentendo ancora una volta, come spiega la Ferri, che l'ignoranza vinca sulla consapevolezza e il rispetto.

Roberta Ragni

Maltempo in Puglia: centinaia di evacuazioni nel foggiano

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sanmarcoinlamis

Un nubifragio e in centinaia lasciano le proprie case: succede a San Marco in Lamis, nel Foggiano, dove per tutta la notte si è abbattuta una violenta pioggia che ha messo in fuga quasi un'intera popolazione. 

Ancora una volta, quindi, torna il maltempo e con esso si evidenziano le pessime condizioni idrogeologiche  in cui versa l'Italia.

Così, all'incirca 150 persone che vivono nel quartiere San Giuseppe sono state fatte evacuare a causa del fango e dei detriti portati a valle dalla violenza dell'acqua. Altre 50 persone sono state allontanate dalla zona alta di San Marco in Lamis, tra via Borsellino e via Nardella, mentre nottetempo continuava il lavoro dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della protezione civile.

In più, le strade SS 272 e SP 28 sono chiuse al traffico così come la strada a scorrimento veloce 693, nel tratto tra Carpino e Cagnano Varano a causa di uno smottamento (più di 10 sono stati gli automobilisti soccorsi perché rimasti bloccati).

"Spero che il ministro dell'Ambiente Galletti possa venire a trovarmi per rendersi conto di persona della grave situazione in cui versa il nostro paese", ha dichiarato il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera. "Le case sono piene di acqua e fango - prosegue - le strade sono ricoperte di detriti a causa delle diverse frane che si sono verificate per le abbondantissime piogge. E' un disastro".

Intanto, mentre continua a cadere la pioggia, il primo cittadino ha convocato il consiglio comunale in seduta permanente per decidere le azioni urgenti da intraprendere.

Insomma, quando piove è ormai quasi sempre "allerta meteo" da qualche parte nel nostro Belpaese. Si soccorre, si scampa al pericolo, si scongiura che nessuno ci lasci le penne, si contano i danni l'indomani e l'indomani l'altro è già un ricordo (brutto, ma ricordo) chiuso nel cassetto.

Germana Carillo

Foto: Ansa

Dormire poco puo’ ridurre le dimensioni del cervello?

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Sappiamo che dormire poco può influenzare in maniera negativa la nostra vita a livello di attenzione e produttività sul lavoro, facendo comparire alcuni sintomi a livello fisico, scombussolando il sistema nervoso ed emotivo, ecc. Ora una nuova ricerca si interroga sul fatto che le difficoltà del sonno potrebbero portare nel tempo ad un declino più veloce nel volume del cervello.

Lo studio, pubblicato su Neurology, ribadisce quanto il sonno sia essenziale per far riposare il cervello e permettergli di ripristinare al meglio tutte le sue funzioni. Il team di ricercatori coinvolti ha preso a campione 147 persone tra i 20 e gli 84 anni per poter esaminare il legame che esiste tra i disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni, ecc.) e la grandezza del cervello

Tutti i partecipanti, a cui è stato fatto compilare un questionario sulle loro abitudini riguardo al sonno, sono stati sottoposti a due scansioni cerebrali a circa 3 anni di distanza l’una dall’altra. Il 35% delle persone coinvolte aveva segnalato una scarsa qualità del sonno ed erano proprio quest'ultime ad avere una più rapida diminuzione del volume cerebrale nel corso del tempo, soprattuto se  erano over 60. Le regioni cerebrali interessate dalla riduzione erano sia le aree frontali che quelle temporali e parietali.

Nonostante i due aspetti (ovvero disturbi del sonno e riduzione del volume cerebrale) combaciassero, gli scienziati si sono mostrati cauti nel giungere a conclusioni: "Non è ancora noto se la scarsa qualità del sonno è una causa o conseguenza di cambiamenti nella struttura del cervello", ha dichiarato Claire E. Sexton, autrice dello studio. Ma in ogni caso: “migliorare le abitudini del sonno delle persone potrebbe essere un modo importante per migliorare la salute del cervello”.

Francesca Biagioli

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Freemarket: a Copenaghen il supermercato dove compri senza pagare

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A Copenaghen a metà agosto è arrivato un supermercato insolito, dove puoi ricevere dei prodotti gratis. Al Freemarket si compra senza pagare in moneta sonante. Ma come è possibile? Freemarket chiede alla propria clientela pubblicità sui social network in cambio di prodotti gratis.

Quasi gratis, insomma. Non si paga con il denaro, ma con il tempo dedicato a fare pubblicità al supermercato e, naturalmente, con una parte della propria privacy (qualcuno tiene ancora davvero alla privacy nell'era di Facebook?).

Freemarket si trova nel quartiere Frederiksberg di Copenaghen. L'idea è nata da un gruppo di giovani danesi che ha deciso di creare una startup, seguendo lo slogan "Prova prima di comprare". L'idea è di promuovere un nuovo modo di fare la spesa.

In poche parole, la clientela del supermercato può ricevere prodotti alimentari gratis in cambio di pubblcità sui social network. Funziona così: si entra nel negozio e si lasciano i propri dati personali, poi si scatta una foto ai prodotti scelti e la si pubblica su Facebook o su altri social, come Twitter e Instagram.

Ogni foto deve essere accompagnata da una descrizione e da un giudizio sul prodotto. Alla clientela che decide di usufruire del negozio è richiesto solo il pagamento di una piccola quota mensile, pari a 2,50 euro. Le aziende che desiderano esporre i prodotti a Freemarket pagano a loro volta una somma pattuita con i gestori, che contribuisce al mantenimento del punto vendita.

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freemarket copenhagen danimarca

Quali sono i vantaggi? Oltre alla possibilità di avere a disposizione dei prodotti gratis, sono proprio i consumatori a decidere le sorti del prodotto e quali marchi premiare o affondare con le loro recensioni e grazie alle scelte personali. Il successo di un prodotto sarà dunque determinato soprattutto dal passaparola e dai giudizi positivi. Pensate che un progetto simile potrebbe funzionare anche in Italia? Vi piacerebbe fare la spesa gratis in cambio di un po' della vostra privacy?

Marta Albè

Fonte foto: freemarket.nu

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10 modi per smettere di procrastinare

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PROCRASTINARE - "Non fare oggi quello che potete fare domani" è il vostro motto? La vostra agenda è piena di impegni e non riuscite a tenere fede e a tutti? Siete sempre in ritardo? Le consegne al lavoro sono il vostro incubo, oppure vi fate cogliere da pigrizia e distrazioni?  L'arte del rimandare sia sul lavoro che nella vita personale è il vostro modus operandi?  Non preoccupatevi, alla tendenza a procrastinare esiste più di una soluzione

Scegliete le tecniche e i consigli che preferite e provate a metterli in pratica. Guadagnerete tempo prezioso, vi organizzerete con più facilità e lavorerete meglio.

1) Provate la Tecnica del pomodoro

La Tecnica del pomodoro serve per migliorare e ottimizzare la gestione del proprio tempo, a lavorare meno, anche se talvolta più intensamente, e ad avere più tempo libero. Grazie a questa tecnica dovreste riuscire a portare a termine i vostri compiti resistendo alle interruzioni, concentrandovi sulla conclusione e monitorando i progressi compiuti. Il tutto grazie ad un timer che vi terrà in riga.

Leggi anche: Tecnica del pomodoro: come gestire il tempo e aumentare la produttività

2) Suddividete il lavoro

Se dovete affrontare un compito poittosto impegnativo, suddividetelo in piccoli passi. Vi potrete concentrare su una parte del lavoro alla volta, in modo da sentirvi meno schiacciati dalla mole complessiva. Con una semplice suddivisione tutto sembrerà più gestibile, anche le parti più noiose. Provare per credere.

3) Riordinate la scrivania

Riordinate la vostra scrivania e create intorno a voi un ambiente che vi possa stimolare a lavorare senza distrazioni. Se siete dei freelance e potete organizzare il vostro ufficio o studio come preferite, date vita ad un ambiente che vi faccia sentire ispirati, ricordando che potreste avere bisogno di alcune modifiche a ciò che vi circonda dopo qualche tempo, per evitare la noia. Sapete, poi, che coltivare una pianta in ufficio o sulla scrivania aumenta la produttività?

4) Create un calendario e rispettatelo

Dopo aver suddiviso il vostro lavoro in tanti piccoli compiti da portare a termine in un lasso di tempo prestabilito, componete con precisione il vostro calendario delle scadenze e fate in modo di rispettarlo il più possibile. Siate consapevoli che anche un piccolo ritardo potrebbe scombinare la vostra perfetta tabella di marcia. Calcolate degli imprevisti per tutelarvi, non dimenticate le pause, ma fate in modo di non rimandare gli impegni.

4) Mettete le priorita' in cima alla lista

Le priorità devono essere sempre in cima alla vostra lista degli impegni. Sembra un consiglio banale, ma spesso purtroppo si tende a dedicarsi con maggior impegno ai compiti piacevoli, piuttosto che alle incombenze urgenti, magari sgradevoli. Ma tutta la vostra attenzione deve essere rivolta innanzitutto alle priorità e alle urgenze, che tra l'altro potranno ridursi se sono causate dai vostri ritardi e se imparerete ad organizzarvi al meglio nella gestione del tempo.

5) Eliminate le distrazioni

Chi lavora al computer e chi ha sempre lo smartphone a portata di mano è una delle prede migliori delle distrazioni. Account di posta non professionali, profili Facebook, blog e siti aggiunti ai preferiti e social network in generale sono i maggiori responsabili delle distrazioni. Provate ad annullare le notifiche sonore dei social che non vi servono per lavoro, cercate di controllare le e-mail a scadenza regolare, ma non in modo compulsivo, e spogliate il deskpot del Pc da tutto ciò che potrebbe attirare la vostra attenzione e farvi perdere tempo.

6) Parlate dei vostri progetti

Parlate con gli amici e con la famiglia dei vostri progetti e obiettivi. In questo modo sarete obbligati ad annunciarli ad alta voce, o altrimenti per iscritto, e ne prenderete consapevolezza. Un ulteriore vantaggio riguarda l'atteggiamento positivo di chi vi circonda nei vostri confronti. Le persone care sapranno incoraggiarvi, spronarvi e aiutarvi nel modo giusto se spiegherete loro la vostra situazione.

7) Ispiratevi a chi ce l'ha fatta

Avete un sogno importante ma temete che per voi sia troppo difficile realizzarlo? Ispiratevi a chi ce l'ha fatta e chiedete loro dei consigli utili su come organizzare le tappe che vi porteranno al compimento dei vostri desideri entro un periodo da stabilire. In questo modo potrete organizzarvi al meglio e programmare la vostra vita lavorativa e non in base ai vostri sogni e obiettivi.

8) Ridefinite i vostri obiettivi

Se vi scoprite a procrastinare per un periodo di tempo prolungate, riflettete. Può darsi che gli obiettivi fissati in precedenza non corrispondano più ai vostri desideri. Prendetevi una pausa, scegliete il weekend più vicino e ridefinite i vostri obiettivi, i desideri e le aspettative legate alla vostra carriera (e non).

9) Cogliete l'attimo

Perché procrastinate? Forse a causa del pensiero ricorrente che vi suggerisce che "non è questo il momento adatto per agire". Se ve ne rendete conto, provate a cogliere l'attimo e non perdete tempo. Le ore fuggono e non ritornano. Se vi mettette subito all'opera il traguardo potrebbe apparire molto più vicino di quanto pensiate.

10) Organizzate impegni piacevoli

Prima il dovere e poi il piacere. Cercate di non dimenticarlo, soprattutto se siete sotto stress e sovraccarichi di lavoro. Significa che, dopo una giornata impegnativa, vi meritate una ricompensa. Ma il vostro procrastinare potrebbe far saltare non soltanto le scadenze di lavoro ma anche i momenti piacevoli da dedicare al relax e da passare con gli amici. Quindi organizzate la vostra agenda arricchendola di momenti piacevoli: gli appuntamenti di svago vi spingeranno a concludere sempre il vostro lavoro in tempo.

Marta Albè

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Ecco quanta carne produciamo nel mondo. Toccato il picco

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L'Asia ha prodotto 131,5 milioni di tonnellate di carne, che rappresentano quasi il 43 per cento della produzione mondiale nel 2013. L'Europa è seconda (58,5 milioni di tonnellate), seguita dal Nord America (47,2 milioni di tonnellate) e Sud America (39,9 milioni di tonnellate). La Cina da sola ha rappresentato quasi la metà della produzione globale di carne suina nel 2013.

Sono questi alcuni dei risultati che emergono dal report "Peak Meat Production Strains Land and Water Resources", pubblicato da poco dal Worldwatch Institute.

LE 10 AZIENDE PIU' GRANDI - I due più importanti esportatori di carne nel 2013 sono stati gli Stati Uniti (7,6 milioni di tonnellate) e il Brasile (6,4 milioni di tonnellate), che insieme rappresentano il 45 per cento del commercio globale. Solo due i Paesi, l'Australia e la Nuova Zelanda sono i responsabili di ben l'84 per cento delle esportazioni mondiali di agnello e montone.

Le 10 più grandi aziende di carne, misurate dalle vendite 2011-13 vendite, hanno sede in soli sei paesi: Brasile (JBS, BRF, Marfrig), Stati Uniti (Tyson Food, Cargill, Hormel Foods), Paesi Bassi (Vion), Giappone (Nippon Meat Packers), Danimarca (Danish Crown AmbA), Cina (Smithfield Foods acquisita da Shuanghui International Holdings nel 2013).

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CONSUMO DI SUOLO - È facile intuire scorrendo questi raccapriccianti dati come la costante crescita della produzione globale di carne stia arrivando a un costo ambientale devastante. I metodi industriali nel settore zootecnico abbattono ettari e ettari di foreste per espandere i pascoli e utilizzano enormi quantità di acqua. Il 70 per cento dei terreni agricoli del pianeta è utilizzato per il pascolo degli animali. Un altro 10 per cento viene utilizzato per coltivare cereali per nutrire il bestiame (per carne e latticini). Tirate voi le somme...

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ANTIBIOTICI - Inoltre, a produzione utilizza cereali (come il mais o la soia) per l'alimentazione animale e si basa sulle dosi massicce di antibiotici negli animali, necessari per accelerare la crescita degli animali e ridurre la probabilità di focolai di malattie in spazi angusti. Negli Stati Uniti, 13.600 tonnellate di antibiotici sono stati venduti per l'impiego sul bestiame solo nel 2011, quasi quattro volte le 3.500 tonnellate usati per curare le persone malate. Anche questo numero, tuttavia, impallidisce rispetto alle oltr 100.000 tonnellate utilizzate in Cina nella produzione di carne.

Cosa bisogna fare di fronte a questo scenario devastante? Bisogna iniziare a agire in fretta per limitare tali impatti sull'ambiente e sulla salute, a partire dalle nostre scelte alimentari. Non lo dicono gli attivisti ambientalisti o animalisti, ma gli scienziati del Worldwatch Institute.

Roberta Ragni

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Arm Knitting: come realizzare sciarpe, cappelli e coperte senza ferri

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arm knitting tutorial

Arm Knitting, di cosa si tratta? Sapevate che è possibile lavorare a maglia senza i ferri? E' davvero così. I classici ferri vengono sostituiti dalle mani e dalle braccia, il tutto si svolge con movimenti regolari e schematici. Dopo aver appreso le basi dell'Arm Knitting, scoprirete che potrete realizzare in poco tempo sciarpe, cappelli e maglioni senza ferri e senza uncinetto.

Come imparare l'Arm Knitting? Il modo più semplice per farvi un'idea su come procedere per lavorare a maglia senza ferri è guardare i numerosi video tutorial presenti sul web. Abbiamo selezionato per voi i migliori, in modo che possiate fare esperienza e dare vita alle vostre creazioni fatte a maglia in modo insolito, per voi e da regalare.

1) Arm Knitting per principianti

Il video Arm Knitting for Beginners spiega le basi dell'Arm Knitting. Per iniziare avrete bisogno soltanto di due gomitoli di lana e delle vostre mani. Seguendo questo video, in meno di un'ora potrete dare vita al vostro primo progetto.

{youtube}lBlzVCaX7HU{/youtube}

2) Infinity Scarf in 30 minuti

Grazie all'Arm Knitting potrete creare una sciarpa da indossare subito in soli 30 minuti. Si tratta dell'Infinity Scarf mostrata in questo video. Il sito web handimania.com propone un tutorial per realizzare la vostra prima Infinity Scarf.

{youtube}YPer3Xv2QSM&{/youtube}

3) Coperta Arm Knitting in 45 minuti

Sembra incredibile, ma con l'Arm Knitting potrete creare coperte e copertine per il vostro letto, per il divano e per i lettini dei bambini in soli 45 minuti. Certo, dovrete prima fare un po' di pratica, ma il risultato sarà sorprendente, come in questo video.

{youtube}cMYRrOG27C0{/youtube}

4) Scaldacollo con bottone Arm Knitting

Vi piacciono gli scaldacollo fatti a maglia o all'uncinetto? Ora potrete abbandonare i vostri strumenti abituali e provare a realizzare uno scaldacollo grazie all'Arm Knitting, che potrete avvolgere e assicurare con un bel bottone decorativo, come vi mostra questo video.

{youtube}vE98XznywCo{/youtube}

arm knitting

5) Cappello Arm Knitting

Questo cappello è stato realizzato con l'Arm Knitting in circa due ore, anzi con il Finger Knitting, una sezione dell'Arm Knitting che vede in prevalenza l'utilizzo delle dita anziché delle braccia. Guardate il video e stupitevi.

{youtube}q7YbDaQ6W8s{/youtube}

6) Sciarpa Arm Knitting in 15 minuti

Creare una sciarpa in soli 15 minuti? Con l'Arm Knitting è possibile, dopo aver fatto un po' di pratica, grazie agli originali tutorial di Simply Meggie. Questa sciarpa non ha nulla da invidiare a quelle in vendita nei negozi. Ecco il video.

{youtube}mAGHpvq_PLc{/youtube}

7) Paraorecchie Arm Knitting in 15 minuti

In 15 minuti potrete creare un paraorecchie da abbinare alla vostra sciarpa Arm Knitting e sarete pronti per affrontare l'inverno. Dopo aver appreso le basi della tecnica potrete creare decorazioni e abbinare colori diversi a seconda dei vostri gusti, come in questo video.

{youtube}AgswSqfssqg{/youtube}

8) Collana fatta a maglia Arm Knitting

Come avrete capito, per quanto riguarda l'Arm Knitting non c'è davvero limite alla fantasia. Potrete creare tanti accessori, comprese delle collane fatte a maglia, proprio come quelle che vanno di moda negli ultimi tempi. Ecco il video.

{youtube}0mzE6Brm2ns{/youtube}

9) Braccialetti Arm Knitting

Se volete iniziare ad avvicinarvi all'Arm Knitting con dei piccoli progetti, prvate a partire da questo braccialetto Finger Knitting. Le dita saranno il vostro telaio. Non ci sono mai ferri o uncinetti, dunque anche i bambini potranno aiutarvi senza rischi. Ecco il video.

{youtube}I2yrobaiiB4{/youtube}

10) Sciarpa con le frange Arm Knitting in 30 minuti

Vi piacerebbe realizzare la classica sciarpa con le frange senza i ferri e senza uncinetto? L'Arm Knitting vi permette di creare una nuova sciarpa con le frange in soli 30 minuti. Pronti a sperimentare? Potrebbe essere una bella idea per i prossimi regali di Natale.

{youtube}ehZqzbUUYMQ{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: ytimg.com

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Bike Tire Tent: la bici con la tenda incorporata nella ruota (FOTO)

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bici tenda

La bicicletta e il campeggio vanno di pari passo con la geniale Bike Tire Tent, una combinazione intelligente perfetta per chi è in cerca di avventure da vivere in sella a una due ruote a pedali! Già, perché la tenda da campeggio è già perfettamente integrata nella ruota della bicicletta.

Dite addio a fagotti e fagottini scomodi e pesanti da trasportare: il ciclista può raggiungere facilmente la propria destinazione, liberando spazio, magari, per altri carichi. Una volta arrivato, le chiusure di facile accesso rendono più semplice e veloce l'apertura della tenda.

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Progettato da Chung-Jung Wu, Pei-Chun Chen e Li-Fu Chen, Bike Tire Tent è un concetto davvero interessante, ma sarebbe ancor più fantastico se un domani venisse creata una versione funzionale che si possa adattare a qualsiasi ruota esistente.

Fonte e foto

Roberta Ragni

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Il segreto per non invecchiare? Stare in piedi

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ufficio in piedi

Ormai è risaputo, la sedentarietà fa male e può portare nel tempo a sovrappeso, irrigidimento muscolare e altri problemi. Il segreto della salute e della longevità sta invece nello stare in piedi, secondo una nuova ricerca questa sarebbe una vera e propria strategia anti-invecchiamento.

Lo studio in questione, opera dei ricercatori del Karolinska University Hospital di Stoccolma e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, è stato condotto su 49 persone over 60 in sovrappeso e particolarmente sedentarie.

L’esperimento si è svolto andando ad analizzare in particolare i telomeri, parte finale dei cromosomi, nelle cellule del sangue. Il campione di persone è stato diviso in due gruppi, monitorati per un periodo di 6 mesi. Il primo gruppo ha continuato la sua vita normale mentre il secondo ha preso parte ad un programma di esercizi tenendo un diario in cui annotava quanto tempo veniva dedicato all’attività fisica e servendosi anche dell’aiuto di un contapassi per monitorare i movimenti effettuati durante la giornata. 

Al termine dei 6 mesi gli scienziati hanno concluso che stare in piedi aiuta il Dna a non subire danneggiamenti e dunque a non invecchiare troppo in fretta, cosa che invece avviene nel caso si trascorra molto tempo seduti. Secondo i ricercatori la sedentarietà porterebbe all’accorciamento dei telomeri e ciò da precedenti ricerche è stato associato al fenomeno dell’invecchiamento precoce oltre che a malattie e morte prematura.

I partecipanti che avevano fatto più attività fisica tendevano nel complesso ad essere più sani ma erano quelli che avevano trascorso meno tempo seduti (quindi in piedi) ad avere i telomeri più lunghi e dunque di conseguenza un’aspettativa di vita maggiore.

Secondo Mai-Lis Hellenius, autore dello studio, se si vuole guardare nello specifico al fattore dell’invecchiamento è più importante stare in piedi a sufficienza piuttosto che fare esercizio fisico: "noi ipotizziamo per le persone anziane a rischio che una riduzione del tempo trascorso seduti è di maggior importanza rispetto all'aumento del tempo trascorso a fare esercizio fisico”.

Anche se non siamo anziani bando alla sedentarietà e muoviamoci di più!

Francesca Biagioli

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Sconti sulle tasse per chi adotta e si prende cura degli spazi pubblici

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sconti-tasse-spazi-pubblici

Sconti sulle tasse per chi si prende cura degli spazi pubblici. Li prevede il decreto Sblocca Italia approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri. Cosa significa? Che i cittadini e coloro che gestiscono esercizi pubblici possono sperare che il Comune rinunci ad una parte delle tasse se si prenderanno cura personalmente degli spazi pubblici.

Si tratta, ad esempio, delle aree in cui di solito i bar o i ristoranti sistemano i tavolini all’aperto, oppure di una strada che si affacci di fronte ad un condominio o a un gruppo di case. I cittadini possono decidere di “adottarla” e di prendersene cura. Molti possono essere gli interventi da eseguire, come risolvere il problema delle buche per rendere le strade più sicure, cancellare le scritte sui muri e sistemare delle fioriere per rendere più gradevole l’ambiente urbano.

Ecco che allora chi si occuperà di tutelare gli spazi comuni della propria città potrà ottenere uno sconto sulla Tasi. Ovviamente, le decisioni al riguardo avverranno a seconda del parere dei Comuni di residenza coinvolti. Saranno infatti i Comuni a stabilire a quanto potrà ammontare lo sconto sulle tasse e a quali interventi da parte dei cittadini potrà essere applicato.

Una bella notizia per chi vuole prendersi cura del luogo in cui vive, poiché stanco di fare richieste a vuoto e di attendere interventi dall’alto. L’articolo 26 di Sblocca Italia recita così (e speriamo che possa essere applicato a dovere):

“L’esonero dal pagamento del corrispondente tributo può essere concesso a comunità di cittadini, associazioni non profit, rappresentanze di categorie economiche che abbiano presentato un progetto di riqualificazione”. Il progetto potrà riguardare la pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzione e l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade, anche mediante le collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi.

Spesso i Comuni non riescono ad intervenire per migliorare il decoro urbano a causa della mancanza di fondi. Allora la parola potrà passare ai cittadini, soprattutto se i Sindaci considereranno conveniente questo tipo di scambio.

Simili interventi dal basso stanno già avvenendo sia in Italia che nel mondo, senza scopo di lucro, ma soltanto per il desiderio di migliorare la qualità della vita in città. A volte purtroppo le iniziative dei cittadini vengono ostacolate. Ora le cose cambieranno? Analoghe iniziative potrebbero stimolare i Comuni a prendersi cura con più attenzione degli spazi urbani e delle esigenze dei cittadini?

Decreto Sblocca Italia, per saperne di più: legautonomie.it, governo.it.

Marta Albè

Fonte foto: streetartutopia.com

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Festival di Venezia: il Postino di Konchalovsky vince il Green Drop Award 2014

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the postman green drop award

Il Postino di Andrej Končalovskij ha vinto il Green Drop Award 2014. Il titolo originale della pellicola è “The postman’s white nights”. Si tratta del film che meglio ha saputo interpretare la sostenibilità tra i 71 in gara alla Mostra del Cinema di Venezia.

La giuria lo ha premiato in quanto opera di profonda riflessione sui rapporti tra uomo e uomo e fra uomo e natura, il cui futuro è nelle nostre mani se solo volessimo assumerci le nostre responsabilità. Il premio è stato assegnato a Il Postino da Città di Venezia e da Green Cross Italia. La giuria era presieduta da Silvia Scola e composta da Blasco Giurato e Chiara Tonelli.

La pellicola è ambientata in uno sperduto villaggio russo sul lago Kenozero, dove vive una comunità di abitanti molto piccola, che può raggiungere il resto del mondo solo attraversando in barca il lago. Nelle vicinanze sorge una base spaziale che usa le tecnologie più potenti e avanzate, ma gli abitanti del villaggio vivono come mille anni fa. Producono per se stessi soltanto lo stretto necessario alla sopravvivenza.

Il regista ha commentato così il film: : “Negli ultimi anni ho cominciato a pensare che il cinema moderno stia cercando di liberare lo spettatore da qualsiasi forma di contemplazione. Negli ultimi anni mi sento travolto dal dubbio di avere realmente compreso l’essenza del cinema. Questo film è il mio tentativo di scoprire le possibilità alternative che si nascondono nell’immagine in movimento accompagnata dal suono”.

Si è trattato di un tentativo di lettura lenta della vita, basata sulla contemplazione, intesa come lo stato d’animo dell’uomo che si sente tutt’uno con l’universo. Forse questo film è il tentativo di affinare l’udito del regista per ascoltare il quieto sussurro dell’universo, come lui stesso ha spiegato.

La premiazione avverrà questa sera a Venezia, a bordo della Ms Turanor Planet Solar, la nave solare più grande del mondo, alla presenza della giuria e di tutti i rappresentanti del Green Drop Award e di Green Cross Italia. Il trofeo Green Drop Award, soffiato dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano, rappresenta una goccia d’acqua al cui interno trova posto un campione di terra che quest’anno proviene dall’Antartide.

 

Marta Albè

 

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Volo dell’Angelo: a Latina arriva Flying in the Sky

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volo dell angelo rocca latina
Il Volo dell’Angelo arriva nel Lazio, in provincia di Latina. Dopo la Basilicata, con i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa, e la Lombardia, con Albaredo di San Marco, ecco una nuova località dove in Italia sarà possibile provare l’emozione di volare sopsesi nell’aria, legati ad un calo.

A Rocca Massima, con Flying in the Sky, potrete avventurarvi in un volo di 2 chilometri che vi condurrà da una montagna all’altra. Il Volo dell’Angelo di Latina è diventato il tuffo orizzontale più lungo del mondo. L’inaugurazione è prevista domani mattina, sabato 6 settembre, a Rocca Massima. Si tratta di una novità perfetta per chi ama gli sport estremi o per chi semplicemente vorrebbe regalarsi un’esperienza speciale una volta nella vita. Nel mondo si trovano altri 16 impianti che consentono di affrontare il Volo dell’Angelo. Tra Spagna e Portogallo troviamo Limitezero, che vi regala un volo oltreconfine con un percorso di circa 720 metri e ad una velocità compresa tra i 70 e gli 80 chilometri all’ora. Ma il nuovo Volo dell’Angelo italiano sembra molto più emozionante, dato che raggiunge i 2000 metri, ad una velocità che può arrivare ai 150 chilometri orari.

La partenza avviene a 730 metri di altezza. Da lassù potrete ammirare le abitazioni e gli uliveti del territorio, gettando lo sguardo verso il mare e verso gli Appennini. L’impianto è stato progettato per garantire la massima sicurezza. Il responsabile tecnico, Franco Gasbarra, ha spiegato che in impianti simili presenti nel mondo non ci sono mai stati incidenti.

L’arrivo è attutito da freni elastici, corde e corsia di sicurezza. Il nuovo Volo dell’Angelo è aperto a tutti coloro che pesano più di 40 chili. Ci si può lanciare da soli o in coppia e i minori devono essere accompagnati da un adulto.

Alcuni abitanti di Rocca Massima hanno già sperimentato il Volo dell’Angelo, dato che si sono offerti come volontari per i test dedicati alla nuova attrazione.

Da questo weekend i voli incominceranno ufficialmente, ma pare che per settembre e ottobre i posto disponibili siano quasi esauriti. Meglio prenotarsi sul sito web: flyinginthesky.it. Pronti a mettere le ali?

Marta Albè

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Sana 2014: 10 appuntamenti e novita’ da non perdere

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sana 2014 bologna fiere

Ritorna l’appuntamento annuale con il Salone del Naturale di Bologna. Sana 2014, aperto sia ai professionisti che ai semplici visitatori, ospiterà numerosi incontri dedicati all’alimentazione, all’autoproduzione, alla cosmesi naturale e alla detergenza della casa. 

Abbiamo selezionato per voi alcuni degli incontri e delle novità della nuova edizione del Sana, che potrete visitare dal 6 al 9 settembre.

1) Ristorante Vegan

Il ristorante di Sana 2014  garantirà un Menù Vegan per i tanti visitatori che hanno già abbracciato questa filosofia di vita e per tutti coloro che sono semplicemente curiosi di provare questa gustosa e salutare cucina a base completamente vegetale e dunque priva di qualsiasi ingrediente di origine animale.

2) Eco Bio Detergenza

“Ecobiodetergenza: proteggi la casa, proteggi il tuo mondo”, ecco uno degli interessanti convegni ospitati da Sana 2014, tutto dedicato alla detergenza ecologica della casa, nel rispetto dell’ambiente e della salute. L’incontro si svolgerà domenica 7 settembre dalle 16 alle 17, presso Sala Gavotta (Ammezzato Pad. 33) e sarà organizzato da Il Fior di Loto.

3) Conserve Homemade

“Come preparare le conserve in casa in sicurezza”, ecco un appuntamento dedicato a chi ama dedicarsi all’autoproduzione e al confezionamento di conserve fatte in casa, ma che ha ancora qualche dubbio sulla sicurezza e su come procedere. L’incontro si svolgerà sabato 6 settembre dalle 15 alle 16 presso il Padiglione 31, Stand Emilia Romagna, e sarà condotto da Maria Chiara Venturini, Tecnologa Alimentare.

4) Etichette Alimentari

“Interpretare in modo corretto i simboli sulle confezioni degli alimenti”, un appuntamento importante per imparare a conoscere le etichette alimentari e a decifrare i simboli presenti sulle confezioni degli alimenti che possono indicare, ad esempio, una certificazione biologica o consigli per lo smaltimento delle confezioni. Appuntamento sabato 6 settembre dalle 13.30 alle 14.30 con la tecnologia alimentare Rosanna Coro’, presso il Padiglione 31, stand Emilia Romagna.

5) Premiazione contest #AttrazioneNaturale

Non perdete la premiazione di Attrazione Naturale, un concorso aperto agli utenti di Facebook e di Twitter, che sono stati invitati a scattare fotografie dal loro cellulare per catturare i momenti in cui la natura esprime il meglio di sé. Con oltre 225 partecipanti, la giuria tecnica ha selezionato tre finalisti. Qui tutte le info.

6) Cosmetici Bio

“Come riconoscere il cosmetico bio e naturale”, questo incontro, con aperitivo in musica, si svolgerà dalle 11 alle 13 di sabato 6 settembre presso il Centro Servizi al 1° piano del Blocco C, organizzato da Ccpb. Un appuntamento dedicato ai consumatori consapevoli che vogliono scegliere i prodotti migliori per la cura di sé. Qui il depliant del convegno.

7) Sana Shop

Sana 2014 è aperto sia ai professionisti che ai visitatori non professionisti. Tutti potranno usufruire di un’area di 1000 metri quadrati allestita presso BolognaFiere nel Padiglione 33, che per i quattro giorni della manifestazione diventerà il più grande punto vendita di prodotti bio e naturali, dove gli espositori Sana potranno vendere i loro prodotti ai visitatori.

8) Sana Sport

Quest’anno il Sana introduce un nuovo appuntamento tutto dedicato allo sport, con particolare riferimento agli sportivi sia professionisti che amatoriali e agli integratori naturali che potrebbero essere utili alla loro attività, con particolare riferimento ad una dieta alimentare specifica. Sono previsti interessanti convegni sull’argomento, a partire da Nutrisport, il primo meeting internazionale su alimentazione e sport. Qui le info.

9) Laboratori dell’Orto

Sanato pomeriggio e domenica mattina sono previsti quattro incontri dedicati al mondo degli orti e pensati per i bambini dai 5 agli 8 anni. “Ti porto all’orto” e “Con le mani nella terra” avvicineranno i bambini alla natura e insegneranno loro come creare le uniche bombe green. Gli incontri sono gratuiti e aperti ad un massimo di 20 partecioanti. Qui utte le info.

10) Vegan Fest

Sana 2014 ospita il Vegan Fest Indoor, un evento dedicato all’alimentazione e allo stile di vita vegan. Sabato 6 settembre, alle 10, potrete partecipare alla presentazione  dell’ebook “Vegan per principianti: vivere senza crudeltà”, Terra Nuova Edizioni, con gli autori Dora Grieco e Roberto Politi, entrambi fondatori del Progetto Vivere Vegan. Qui tutti gli eventi del Vegan Fest 2014.

Consulta qui il programma degli eventi di Sana 2014.

Marta Albè

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Il pannello fotovoltaico portatile come una valigia

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Solar-Briefcase

Avere energia solare ovunque tu vada? Da oggi è possibile grazie a SolarBriefcase, un generatore portatile stupefacente, progettato e assemblato da una società con sede nella Carolina del Nord, la LinorTek. Per un prezzo di circa 500 dollari, sarà possibile generare energia pulita, con zero emissioni di CO2 e in modo affidabile, sia nelle situazioni quotidiane che in quelle di emergenza.

Il prodotto, infatti, può essere utilizzato a casa, al lavoro o all'aperto. È composto da un pannello solare incorporato r si ricarica grazie a una batteria da 18 amp/ora. Fornisce una potenza per 120 volt e ha anche accessi che rendono facile da caricare e utilizzare molti dispositivi elettrici ed elettronici di uso comune.

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Uno schermo LCD visualizza lo stato delle batterie, così come la quantità che si può ancora utilizzare. La lunga durata della batteria, assicura l'azienda che lo produce, è garantita dall'interruttore generale che consente al dispositivo di essere conservato in modo sicuro per lunghi periodi di tempo. Come funziona? Basta afferrare il manico e partire per nuove avventure, ad esempio, all'aria aperta!

Roberta Ragni

Fonte e foto

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Cuccioli di elefanti uccisi per l'olio di palma (FOTO)

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sumatra elefanti

Decine di elefanti sono morti dopo essere stati avvelenati in questi ultimi anni a Sumatra per colpa dell'olio di palma. La deforestazione per far posto alle piantagioni, infatti, inasprisce il conflitto con gli esseri umani a causa della rapida distruzione dell'habitat degli elefanti.

Distese immense di foresta pluviale sono state distrutte negli ultimi anni per far posto alle piantagioni e gli abitanti dei villaggi prendono sempre più di mira gli elefanti di Sumatra, che considerano come parassiti. Per questo continuano deliberatamente ad avvelenarli, per evitare che mangino il frutto della palma influendo negativamente sui profitti aziendali.

E a volte una fotografia vale più di mille parole. Come quella scattata da un abitante del villaggio sull'isola di Sumatra il 21 agosto 2014, che mostra un uomo porre un frutto su un piccola elefantino morto, vicino al fiume di Serbajadi, nella provincia di Aceh. Si tratta di una zona situata vicino all'ecosistema forestale di Leuser, sull'isola di Sumatra, in Indonesia.

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Si stima che siano rimasti circa 2.500 elefanti di Sumatra in libertà. La produzione di olio di palma causa la distruzione degli habitat anche di altri animali selvatici, come la tigre di Sumatra e l'orango. Cosa possiamo fare? Boicottiamolo.

Roberta Ragni

Photo Credit AFP

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