Quantcast
Channel: greenMe.it
Viewing all 14412 articles
Browse latest View live

Il falco che attacca il drone (VIDEO)

$
0
0

falco drone

Sono diventate virali le immagini del falco che attacca un drone, facendolo precipitare al suolo. Il filmato caricato su Youtube dall'utente Christopher Schmidt ha raggiunto in pochi giorni oltre 4.000.000 di visualizzazioni. È stato girato a Magazine Beach, un parco di Cambridge, nel Massachusetts, con una una GoPro montata su un drone Phantom FC40.

L'autore fa volare il suo drone in aree pubbliche un paio di volte ogni settimana. Tuttavia, l'oggetto ronzante deve aver infastidito il grande falco, che ha protetto il suo spazio aereo. La telecamera è riuscita infatti a catturare l'immagine del rapace che piomba dall'alto e sbattere contro il drone.

Sia l'animale che l'oggetto sono usciti illesi dallo scontro, come assicura l'autore nella didascalia: " Per quanto ho potuto vedere, il falco è uscito illeso, e dopo aver sconfitto la sua preda, è stato felice di ritirarsi ... anche il quadricopter è uscito illeso", nonostante la caduta.

{youtube}AhDG_WBIQgc{/youtube}

La cosa più bella di questo straordinario incontro? Che i fondi generati attraverso gli annunci di YouTube saranno devoluti alla Massachusetts Audubon Society, che si occupa di proteggere gli habitat della fauna selvatica.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Il montone prende a testate il drone (VIDEO)


Bollette 2.0: più semplici da leggere da settembre 2015

$
0
0

nuova bolletta energia

Cominciamo a dire addio alla vecchia bolletta dell'energia. Da settembre 2015 arriverà la nuova versione, completamente rinnovata. Una sola pagina contenente tutte le voci essenziali di spesa e di fornitura, con un format più semplice.

A chi di noi, almeno una volta, non è venuto il mal di testa cercando di comprendere le varie voci della bolletta della luce e del gas? Dal prossimo anno, secondo l'Autorità per l'energia, leggerla sarà più facile perché il nuovo formato ad una sola pagina ne sintetizzerà i punti principali rendendola “più chiara, moderna e comprensibile”.

La 'rivoluzione della bolletta', è già stata definita. Una novità che riguarda famiglie e piccole imprese. Non solo cartaceo. Chi già riceve il documento in formato elettronico continuerà a farlo tramite computer-tablet-smartphone.

La bolletta 2.0 è frutto di un ampio percorso di consultazione avviato lo scorso anno dall'Autorità coinvolgendo -anche attraverso specifici questionari e audizioni - imprese, consumatori e le loro associazioni e, per la prima volta, anche opinion maker, giornalisti ed esperti di comunicazione,” spiega l'Aeegsi.

Cosa cambia. La nuova bolletta 2.0 vedrà ridotti i contenuti e semplificati i termini utilizzati. Ad esempio gli attuali servizi di vendita si chiameranno “spesa per la materia energia/gas naturale”, i servizi di rete “spesa per il trasporto e gestione del contatore'”. Inoltre, conterrà anche maggiori informazioni legate alla “spesa oneri di sistema”, una voce che oggi viene pagata all'interno dei servizi di rete ma non evidenziata nelle bollette. Nel caso dell'elettricità,ad esempio, riguarderà gli incentivi per le rinnovabili e alle imprese manifatturiere energivore, i fondi necessari alla messa in sicurezza delle centrali nucleari o per la ricerca, tutte voci che incidono per oltre il 22% sulla spesa finale del cliente tipo servito in maggior tutela. Nella prima pagina della bolletta sarà indicato anche il costo medio unitario del kilowattora/standard metro cubo, dato dal rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati.

E per conoscere nel dettaglio le diverse voci di spesa? Basterà chiedere al proprio fornitore le diverse pagine con la descrizione analitica delle componenti che determinano la spesa complessiva.

Altra novità riguarda i clienti in regime di maggior tutela, che dal prossimo anno, se sceglieranno il pagamento con domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito avrà come metodo principale di emissione quello digitale/elettronico.

Una buona notizia, che ne accompagna una cattiva quella degli aumenti su luce e gas dal 1° ottobre.

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

Bollette: dal 1° ottobre aumenti su luce e gas

Gruppi di acquisto per le bollette per risparmiare su luce e gas

Bollette: ecco come risparmiare 5 mld di euro l'anno

Bollette energetiche: come aderire alla nuova tariffa sperimentale D1 per pompe di calore

 

 

Stelle cadenti: stasera le Orionidi, lo sciame di meteore piu' bello d'autunno. Come osservarlo

$
0
0

orionidi-2014

Uno dei momenti più attesi dell'anno per i cacciatori di stelle cadenti. Questa notte arrivano le Orionidi, le meteore più belle d'autunno. Il cielo questa sera dovrebbe essere visibile da quasi tutta l'Italia, anche se al Nord le nuvole renderanno più difficile osservare le stelle cadenti.

Le Orionidi sono i resti lasciati dietro di se dalla celebre cometa di Halley. Esse hanno un radiante diffuso, ciò significa che la loro origine nel cielo non ha un punto preciso ma un'area vasta. Non sono molto luminose ma possono presentare dei bolidi lunghi e di grosse dimensioni.

Il momento migliore per osservarle sarà questa notte, a partire da mezzanotte e fino all'alba. Quest'anno siamo fortunati visto che il 23 ci sarà il novilunio, quindi la luna sarà quasi del tutto assente. Il cielo buio sarà il palcoscenico perfetto per le scie luminose delle Orionidi.

Sarà possibile ammirarne da 25 a 30 ogni ora, non solo questa notte ma anche le prossime, fino a giorno 23.

Dove guardare? Occorre cercare la costellazione di Orione, da cui hanno origine e da cui hanno preso il nome. É davvero molto semplice. Basta guardare in direzione est e individuare prima la celebre Cintura di Orione, formata dalle tre stelle e sovrastata dalla luminosa stella Betelgeuse.

orione21ottobre

Ottobre è stato un mese ricco di appuntamenti. Prima delle Orionidi, diversi sciami meteorici hanno solcato il cielo, a partire dalle delta Aurigidi visibili tra il 4 e il 5 ottobre, insieme alle sigma Orionidi e alle Camelopardidi osservate tutta la notte tra il 5 e il 6 ottobre. A seguire, qualche giorno più tardi le Draconidi.

Non solo meteore. Ottobre ospita anche due eclissi, una totale di luna, che ha avuto luogo giorno 8 e una parziale di sole, che sarà visibile dal Canada, dagli Usa e dal Pacifico il 23.

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

Pioggia di stelle stelle cadenti: ottobre regala spettacolo fin dal weekend

Orionidi: stasera le stelle cadenti più belle d'autunno

Orionidi: le stelle cadenti viste dal mondo

Stelle cadenti: è la notte delle Orionidi. Oggi altra pioggia di meteore

Bere birra fa bene alla fertilita’ maschile, troppo caffe’ invece e’ da evitare

$
0
0

birra fertilità

State pensando di allargare la famiglia? Per avere più probabilità di concepire ci si può aiutare anche con l'alimentazione e sempre nuove ricerche cercano di individuare cibi e bevande che possano incrementare la fertilità. Oggi è la volta della birra, consigliata (con moderazione) a tutti gli uomini che aspirano a diventare papà, e del caffè di cui invece non bisognerebbe abusare.

Secondo lo studio, condotto da un team di ricerca del Massachusetts General Hospital di Boston e presentato a Honolulu alla conferenza della Società americana per la medicina riproduttiva, la birra sarebbe una vera e propria alleata della fertilità maschile, soprattutto se consumata ogni giorno. Al contrario gli uomini che assumono maggiori quantità di caffè e bevande a base di caffeina sono anche quelli che vedono crollare di più le possibilità di procreare.

Per effettuare la ricerca sono stati presi come campione 105 uomini (età media 37 anni) che insieme alle loro compagne avevano fatto il percorso per la fecondazione in vitro tra il 2007 e il 2013 presso l’ospedale di Boston. A tutti è stato chiesto di compilare un questionario che, tra le altre cose, valutava il quantitativo di alcool e caffeina consumati dagli uomini.

Nonostante non vi fosse una correlazione tra il consumo di queste sostanze e la qualità spermatica degli uomini, i ricercatori hanno trovato comunque una correlazione con la fertilità stimando che chi beveva una pinta di birra al giorno aveva il 57% di possibilità in più di procreare, mentre la percentuale per chi beveva meno scendeva al 28%.

LEGGI anche: 10 cibi e consigli per aumentare la fertilita'

Per la caffeina invece il discorso era al contrario. Chi ne consumava molta (oltre 265 milligrammi al giorno) aveva il 19% di possibilità di veder nascere a breve un bebè contro il 52% di chi invece ne faceva un consumo moderato.

Come mai avvenga tutto ciò ancora non è chiaro. Gli esperti ipotizzano semplicemente che la birra possa aiutare a ridurre lo stress legato al concepimento al contrario invece della caffeina che, come è noto, ha un azione eccitante sul sistema nervoso. Sono necessari dunque ulteriori studi per confermare questa teoria!

Francesca Biagioli

Leggi anche:

Birra: 10 benefici per la salute che non ti aspetti

Il giro del mondo in barca senza carburante e senza soste: l'impresa verde di Matteo Miceli (e di due galline)

$
0
0

matteomiceli

Una barca "verde" - la Eco40 - un orto e due galline. Il velista Matteo Miceli è partito domenica scorsa dal porto turistico di Riva di Traiano, pochi chilometri a sud di Civitavecchia, per un giro del mondo che non avrà soste né scali e procederà in completa autonomia energetica e alimentare.

Lo scopo? Tecnicamente, quello di eseguire una serie di misure cinematiche e ambientali e testare alcune strumentazioni elettroniche come fase conclusiva di un lavoro di ricerca che dura da quattro anni. Idealmente, dimostrare l'efficienza delle nuove tecnologie in materia di sostenibilità ed energia e diffondere il messaggio che è possibile operare nel rispetto dell'ambiente.

L'impresa a bordo dello scafo green, che prevede di doppiare il Capo di Buona Speranza, Capo Horn e Capo Lewinn, rientra nel progetto Roma Ocean World patrocinato da La Sapienza Università di Roma e dalla Regione Lazio.

Senza nemmeno una goccia di combustibile fossile, Eco40 è un prototipo di 13 metri completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e in piena autonomia alimentare. È infatti equipaggiato di pannelli fotovoltaici, generatori eolici e due idroturbine che convertono il movimento della navigazione in energia elettrica. Delle batterie al litio accumuleranno l'energia prodotta, mentre l'illuminazione sarà assicurata da led ecologici.

Quanto all'alimentazione, Matteo Miceli – pluricampione del mondo di traversata atlantica in barca a vela – si affiderà alle due galline ospiti (che vantano un curriculum di 5mila miglia di navigazione alle spalle), alla pesca e a un orto biologico idroponico irrigato con acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con compost a base di alghe e residui alimentari. Che cosa meravigliosa!

produzione eco40

Nel corso della navigazione, infine, con un'attrezzatura elettronica che si trova a bordo si misureranno le condizioni meteo-oceanografiche del vento, delle correnti, della pressione atmosferica e di altri fattori ambientali, e si valuteranno l'assetto e la posizione dello scafo in modo da misurare i movimenti dell'imbarcazione insieme a quelli delle onde. Tutti i dati ottenuti saranno poi elaborati dai ricercatori della Sapienza.

Germana Carillo

Foto: Facebook

LEGGI anche:

Rumundu: Il giro del mondo in bicicletta alla ricerca di storie di vita sostenibili 

Il giro del mondo in... aereo ecologico 

Planet Solar: il catamarano fotovoltaico e' pronto per un nuovo giro del mondo 

Latte vaccino: la soluzione migliore per evitare carenze di vitamina D?

$
0
0

latte vitaminaD

Torniamo a parlare di latte vaccino perché una nuova ricerca sostiene che questa bevanda sia migliore di altre nell’assicurare ai bambini il giusto apporto non solo di calcio ma anche di vitamina D e che quindi sarebbe da privilegiare rispetto ad altri tipi di latte o bevande vegetali.

Vediamo più nello specifico cosa ha evidenziato lo studio condotto dai ricercatori del St Michael’s Hospital e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal. Innanzitutto sono stati coinvolti circa 2800 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, alcuni abituali bevitori di latte vaccino altri invece che consumavano tipologie diverse di latte (come quello di capra) o bevande vegetali a base di soia, riso, mandorle, ecc.

Sono stati esaminati i valori del sangue dei bambini e si è notato così che i piccoli che non bevevano latte vaccino avevano un rischio doppio di essere in carenza di vitamina D. Tra i bambini abituati alle bevande vegetali, l'11% aveva un livello di vitamina D al di sotto del quantitativo necessario per un'adeguata salute delle ossa rispetto al 4,7% dei bevitori di latte.

Vorrei però farvi soffermare su un punto: la ricerca è canadese e in questo paese come negli Stati Uniti il latte vaccino viene il più delle volte automaticamente fortificato dai produttori con vitamina D. Ma quindi è il latte o il latte fortificato ad assicurare la giusta dose di vitamina D ai bambini?

C’è da dire poi che alla carenza di calcio e vitamina D delle bevande vegetali negli ultimi anni si è cercato di supplire facendo in modo di addizionare sali minerali e vitamine mancanti anche ad esse e non è difficile trovare nei supermercati latte di soia, riso (ecc.) con su scritto proprio + calcio e + vitamina D. La fortificazione di questi prodotti, in Italia come in America e Canada, è a discrezione del produttore.

Ma la domanda che ci poniamo di fronte a questa ricerca è anche un’altra: davvero noi e i nostri bambini dobbiamo per forza assumere calcio e vitamina D dal latte più o meno fortificato? Al di là delle bevande vegetali, che sono solo un’alternativa non necessaria ma gradevole al palato, ci sono altri alimenti che contengono queste sostanze? Potete rinfrescarvi la memoria ripassando quali sono le 10 migliori fonti vegetali di calcio mentre per quanto riguarda la vitamina D c’è da ricordare che la gran parte di questa vitamina il nostro corpo la produce a livello cutaneo attraverso una regolare esposizione ai raggi solari e dunque non la ricava dai consumi alimentari.

Un bambino che non beve latte (magari perché intollerante) o bevande vegetali addizionate ma ha un’alimentazione sana e fa vita all’aria aperta, davvero ha tante possibilità di essere carente di calcio e vitamina D? A voi o ad altre ricerche la risposta!

{youtube}NeIXpvdd_84{/youtube}

Francesca Biagioli

Leggi anche:

Latte: un alimento benefico o da evitare?

Vitamina D: l'importanza del sole e i miti da sfatare

Mozzarella blu: il CNR ha trovato la soluzione

$
0
0

mozzarella blu cnr

Una proteina del latte contro la mozzarella blu. Ecco la soluzione individuata dall'Ispa-Cnr di Bari al problema che aveva iniziato a suscitare scalpore un paio di anni fa. Gli esperti hanno identificato il pigmento alla base della colorazione del formaggio e hanno messo a punto un metodo per fermare l'alterazione della mozzarella.

I risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista Food Microbiology. La colorazione anomala del formaggio è dovuta alla presenza di indigoidina. Si tratta di un pigmento prodotto dai ceppi batterici di Pseudomonas fluorescens. Il metodo messo a punto dagli studiosi impedisce la sintesi di questa molecola.

I ricercatori hanno confermato che è effettivamente l'indigoidina prodotta dai ceppi batterici di P. fluorescens il pigmento responsabile della colorazione blu della mozzarella. Il pigmento è stato estratto direttamente dalla mozzarella contaminata ed analizzato con metodologie avanzate di spettrometria di massa.

Gli esperti hanno individuato nelle proteine del latte la soluzione al problema della mozzarella blu. Dato che nel settore alimentare l'uso di antibiotici è vietato, hanno scelto di utilizzare dei peptici derivati dalla lattoferrina, una proteina del latte presente normalmente negli integratori e nei prodotti per l'infanzia.

Dunque hanno aggiunto questa sostanza al liquido di conservazione della mozzarella e sono così riusciti ad inibire la crescita batterica e quindi lo sviluppo della colorazione blu del prodotto. A detta degli esperti, la tecnica individuata consente di non ricorrere a sostanze pericolose per la salute per evitare che la mozzarella diventi blu.

In questo modo probabilmente il settore lattiero caseario in futuro riuscirà a migliorare le tecniche di produzione e di conservazione della mozzarella in modo da garantire una maggiore sicurezza per i consumatori. Il lavoro svolto è stato premiato dall'Associazione italiana tecnici del latte in occasione del 4° Congresso lattiero caseario di Padova.

Marta Albè

Fonte foto: ispra.cnr

Leggi anche:

Fertilità: la dieta vegetariana o vegana riduce il numero di spermatozoi?

$
0
0

dieta vegetariana fertilita maschile

Fertilità, seguire una dieta vegetariana può ridurre il numero di spermatozi? E questo aspetto può a propria volta mettere a rischio la fertilità maschile? Una dieta ricca di frutta e verdura protegge da molte malattie e può prolungare la vita. Ci chiediamo se possa davvero generare effetti negativi dal punto di vista della fertilità.

Gli esperti della Loma Linda University, nel Sud della California, si sono impegnati un progetto di quattro anni per ricercare gli effetti delle diete sullo sperma. Questa regione ha un'elevata popolazione formata da Avventisti del Settimo Giorno che scelgono di eliminare la carne dalla loro dieta o di ridurne molto il consumo.

Gli Avventisti del Settimo Giorno vivono in media 10 anni più a lungo rispetto all'aspettativa di vita americana. Secondo le ipotesi degli esperti la longevità poteva risultare legata ad una migliore qualità dello sperma. Ma pare che dagli studi sia emerso l'esatto opposto.

Secondo quanto riportato dal Telegraph, i vegetariani e i vegani hanno conte dello sperma più basse rispetto a chi mangia carne: 50 milioni di spermatozoi per ml rispetto a 70 milioni per ml. Hanno inoltre una motilità dello sperma inferiore, fattore che indica il numero di spermatozoi attivi.

In vegetariani e vegani soltanto 1 spermatozoo su 3 sarebbe risultato attivo, a confronto con il 60% rilevato per i consumatori di carne. I ricercatori credono che le cause siano da individuare in una carenza di vitamine o nella sostituzione della carne con la soia.

"Abbiamo riscontrato che la dieta ha un impatto significativo sulla qualità dello sperma. Le diete vegetariane e vegane sono state associate con una conta dello sperma minore rispetto alle diete onnivore"ha dichiarato la dott.ssa Elisa Orzylowska, un'ostetrica del Loma Linda University Medical Center in California.

Non si parla comunque di casi di infertilità, anche se l'esperta ipotizza possibili problemi nel concepimento con una conta dello sperma più bassa. I ricercatori hanno ipotizzato che la soia possa mettere in pericolo la fertilità maschile. Si tratta comunque di una circostanza da verificare.

LEGGI anche: Bere birra fa bene alla fertilita’ maschile, troppo caffe’ invece e’ da evitare

Per ora si ipotizza semplicemente che i vegetariani stiano sostituendo la carne con la soia, che contiene fitoestrogeni che potrebbero alterare la fertilità. Si tratta in ogni caso di un'ipotesi già emersa in passato per cui al momento non sarebbero presenti prove scientifiche sufficienti. Qui troverete un approfondimento interessante dedicato alla bufala anti-soia smascherata nei dettagli, proposto dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Un'altra ricerca, condotta presso la Harvard University, avrebbe messo in luce che le diete ricche di frutta e verdura possano interferire con la fertilità maschile se correlate ad un alto consumo di pesticidi. Pare però che tra le maggiori fonti di pesticidi non vi siano frutta e verdura, ma carne e prodotti animali.

Il consumo di frutta e verdura non andrebbe mai demonizzato, anche perché la soluzione per evitare i pesticidi è data dalle alternative bio. Gli esperti, infatti, affermano anche che il consumo di frutta e verdura potrebbe avere un impatto positivo sulla fertilità, per via dell'apporto di antiossidanti.

I ricercatori di Harvard hanno evidenziato che gli uomini che consumano frutta e verdura con elevati residui di pesticidi presentano una conta dello sperma più bassa. Ecco dunque un ulteriore ragione per scegliere bio.

Al momento i ricercatori coinvolti hanno rilasciato alcune dichiarazioni sui loro lavori più recenti, ma i nuovi studi verranno presentati ufficialmente in occasione del prossimo meeting dell'American Society of Reproductive Medicine. Dunque non resta che attendere per conoscere maggiori dettagli e per sperare in ulteriori approfondimenti sull'argomento.

Marta Albè

Leggi anche:


10 cibi in scatola che sarebbe meglio evitare

$
0
0

cibi in scatola da evitare

I cibi in scatola ci aiutano a risparmiare tempo in cucina. Ma quanto sono sicuri e quali sono le alternative? Spesso i cibi in scatola – con riferimento alle lattine – contengono conservanti, sale e talvolta anche zucchero come ingredienti aggiuntivi.

Il processo di realizzazione dei cibi in scatola riduce il loro valore nutrizionale e può aumentare il rischio di esposizione al BPA e al nichel (a seconda della composizione dei contenitori). Il loro gusto non è sempre eccellente. Può capitare di consumare cibi in scatola di tanto in tanto ma sarebbe bene non farne un'abitudine.

Il Breast Cancer Fund suggerisce di ridurre l'esposizione al BPA per limitare il rischio di cancro al seno evitando il consumo di cibi in scatola che siano acidi, salati e/o grassi, perché queste caratteristiche facilitano il rilascio di questa sostanza dal contenitore al contenuto.

1) Fagioli

I fagioli conservati in scatola potrebbero presentare un contenuto di sodio eccessivo. Quando consumate fagioli in scatola, ricordate di risciacquarli molto bene prima di riscaldarli o utilizzarli per le vostre preparazioni. Uno studio condotto dall'USDA Nutrient Data Laboratory ha rivelato che scolare e risciacquare i fagioli in scatola riduce il contenuto di sodio dal 9 al 23 per cento. L'alternativa migliore ai fagioli in scatola sono i fagioli (e in generale i legumi) secchi. Il loro costo è contenuto e una volta cotti triplicano il loro volume. I tempi di cottura sono piuttosto lunghi ma i legumi cotti si possono conservare in frigorifero per qualche giorno senza problemi conditi con un filo d'olio.

2) Frutti di bosco

Con il processo di conservazione tipico dei cibi in scatola il contenuto di vitamina C degli alimenti cala notevolmente. Ad esempio, le fragole e i lamponi conservati in scatola possono presentare meno della metà della vitamina C rispetto ai prodotti freschi. Meglio sceglierli di stagione quando possibile, acquistandoli il più possibile freschi. Altra possibilità riguarda l'acquisto di prodotti surgelati, ma attenzione in questo caso alla loro provenienza, dato che negli ultimi anni sono stati ritirati dal mercato italiano frutti di bosco surgelati a causa del rischio epatite A.

3) Spinaci

Proprio come per i frutti di bosco, il contenuto i vitamina C degli spinaci o di altre verdure in scatola cala in modo drastico. Gli spinaci presentano almeno il doppio della vitamina C quando sono freschi rispetto a ciò che avviene a seguito del processo di conservazione. Anche la bollitura provoca perdita di nutrienti, ma nei processi industriali di inscatolamento gli effetti negativi sarebbero ancora maggiori. Scegliete spinaci freschi da gustare crudi o cotti in padella anziché lessati.

4) Pomodori pelati

Pomodori pelati, salse di pomodoro e altre preparazioni a base di pomodoro conservate in scatola potrebbero causare rilascio di BPA nel cibo a causa del loro grado di acidità che entra a contatto con il materiale di cui i contenitori sono composti. Il BPA è stato correlato ad effetti neurologici, problemi nella riproduzione, obesità infantile e altre malattie. Meglio scegliere pomodori freschi e passata di pomodoro conservata in bottiglie di vetro.

LEGGI anche: Salsa di pomodoro fatta in casa

5) Ananas

L'ananas può contenere circa 20 mg di vitamina C per 100 grammi di alimento quando è fresco e crudo, ma quando viene conservato in scatola il contenuto di vitamina C scende a circa 5 mg ogni 100 grammi. Se volete gustare un ananas, meglio sceglierlo fresco, anche perché di solito l'ananas in scatola presenta zuccheri aggiunti e conservanti indesiderati oppure autoprodurre la propria frutta sciroppata in barattoli di vetro.

6) Tonno in scatola

Le aziende produttrici di tonno in scatola non attuano politiche di pesca sostenibile efficaci. La cattura dei tonni porta alla morte immotivata di altri animali marini. Il tonno in scatola sarebbe da evitare in gravidanza per via dell'alto contenuto di mercurio. Chi consuma tonno potrebbe scegliere in alternativa ai prodotti in scatola del tonno conservato in barattoli di vetro, oppure tonno fresco. Se siete alla ricerca di fonti di omega 3, le alternative principali al tonno e al pesce in generale sono olio di lino, semi di lino e noci.

Leggi anche: Tonno in scatola: da evitare in gravidanza perché troppo ricco di mercurio

7) Carne in scatola

Chi consuma la carne e ne ama il gusto perché dovrebbe optare per un sottoprodotto ricco di conservanti e composto da ingredienti di origine non sempre certa? Senza contare che le carni lavorate e conservate sono tra gli alimenti maggiormente sotto accusa per quanto riguarda il rischio di patologie cardiocircolatorie, di ipertensione, di obesità e di gran parte delle malattie del "benessere".

Leggi anche: Salumi e carne lavorata accorciano la vita

8) Zuppe

Abbiamo davvero bisogno di acquistare delle zuppe in scatola? Le zuppe fanno bene alla salute soprattutto se sono preparate con ingredienti di cui conosciamo la provenienza. Non sappiamo quale sia il valore nutrizionale reale delle zuppe in scatola, ma di sicuro potrebbero contenere sodio in eccesso e conservanti indesiderati. Meglio preparare un buon minestrone di verdure fresche, una zuppa di legumi secchi, scegliere un mix di cereali e legumi da cuocere in pentola o, al limite di tanto in tanto, un prodotto surgelato senza strani ingredienti aggiuntivi.

9) Piselli

I piselli in scatola di solito hanno un sapore che non ha nulla a che vedere con i piselli freschi. Rispetto ai piselli in scatola, probabilmente la loro versione surgelata ha un gusto leggermente migliore. Dunque, quando i piselli freschi non sono di stagione o comunque non si trovano in vendita, meglio optare piuttosto per i piselli surgelati, dato che in ogni caso cuociono in fretta e non contengono sale, zuccheri e conservanti aggiunti a differenza dei prodotti in scatola.

10) Pasti sostitutivi

Ci riferiamo a lattine e barattoli di prodotti in polvere per la preparazione di pasti sostitutivi. Queste alternative ai pasti vengono suggerite in alcune diete dimagranti, ma sono davvero salutari e aiutano realmente a perdere peso? Meglio scegliere un'alimentazione a base di cibi freschi e naturali e seguire una dieta equilibrata e basata sulle proprie esigenze sotto la guida di un esperto.

Leggi anche: 7 giorni a soli snack e prodotti sostitutivi dei pasti: l'esperimento di Nick Harding

Marta Albè

Leggi anche:

10 cose che l'industria alimentare non vorrebbe farti sapere sui cibi confezionati

5 alimenti confezionati che non avrete mai più bisogno di comprare

BPA: 10 modi per abbassare l'esposizione di tutta la famiglia al Bisfenolo A

Il sito per fotocopiare gratis grazie agli sponsor (VIDEO)

$
0
0

fotcopiagratis

Della carta vorremmo fare a meno, ma a volte siamo costretti a ricorrere a questo materiale per i nostri documenti. Come per dispense, articoli, materiali per lo studio e per la ricerca da fotocopiare. E se fosse tutto gratis? Uno dei sogni più grandi degli studenti universitari diventa realtà grazie a una start up italiana fondata da giovani professionisti: si chiama FotocopiaGratis, nome che riassume bene l'idea proposta.

Si tratta, infatti, di semplificare le modalità e abbattere i costi per l'utente che usufruisce del servizio di copia e/o stampa, fornendo allo stesso tempo un innovativo strumento pubblicitario a chiunque voglia sponsorizzare il proprio business. In breve, i partner pagano le fotocopie e in cambio inseriscono sul retro del foglio (non essendo invasivi) sconti, promozioni e offerte dedicati agli utenti.

GRATIS SI', MA CON UN LIMITE - L'utente ha diritto a un determinato numero di fotocopie e stampe gratuite. n in tutti i corner e direttamente sul sito FotocopiaGratis è possibile fotocopiare e/o stampare un massimo di 25 pagine al giorno, o di 1000 pagine durante l'intero anno accademico. Si possono fotocopiare e/o stampare solamente nel formato A4 e in bianco e nero.

COME FUNZIONA? - Per usufruire dei servizi FotocopiaGratis basta registrarsi sul sito fotocopiagratis.it. Una volta attivato il proprio account l'utente potrà: consultare materiale didattico, caricare files da condividere o da stampare e decidere a che ora e in quale dei nostri centri ritirare la copia. Una volta pronto l'ordine, l'utente potrà quindi ritirare le proprie copie gratuite nel centro prescelto e ogni foglio avrà il contenuto desiderato sul fronte e il messaggio pubblicitario sul retro.

{vimeo}107040321{/vimeo}

PUBBLICITA' NON INVASIVA - FotocopiaGratis è anche un sistema di fare pubblicità facile ed innovativo e come ogni first mover godrà certamente di un forte interesse. Il messaggio pubblicitario che si trova sulle stampe, nel caso di materiale universitario, verrà in primis facilmente condiviso di studente in studente. L'annuncio, poi, viene effettivamente visionato dalla totalità degli utenti e, soprattutto, verrà percepito in un momento in cui la soglia di attenzione è massima.

Il messaggio pubblicitario verrà sicuramente letto dall'utente in quanto non vi è nessun modo per accedere ai fogli d'interesse senza leggere il messaggio. Essendo la pubblicità situata su un foglio di interesse, non verrà cestinata. Sarà inoltre ripetuta diverse volte entrando nella memoria dell'utente. Il messaggio non sarà comunque valutato come aggressivo in quanto intervallato e associato ad una esperienza positiva di acquisto gratuito.

LA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING - Ma sono necessari 10.000 € per far si che sempre più utenti possano fotocopiare gratis non solo a Roma, ma anche in tante altre città d'Italia tra le quali Milano, Torino, Napoli, Palermo, Firenze. Per questo la startup ha lanciato una raccolta fondi in crowdfunding su Eppela.

"I soldi saranno utilizzati per allestire i corner fotocopiagratis all'interno di Centri copie nei pressi delle Universita' ed in alcuni casi all'interno Universita' stesse. Assumere nuovo personale, ragazzi come noi e voi, che hanno voglia di cambiare qualcosa e ci provano sul serio. Abbiamo fatto tanto in questi mesi per tutti gli studenti di Roma, ora vogliamo farlo per gli studenti di tutta Italia e per falo abbiamo bisogno del vostro aiuto", spiega FotocopiaGratis.

{vimeo}108777634{/vimeo}

A noi sembra un'ottima idea da sostenere. Ancor meglio sarebbe se fosse possibile impiegare carta certificata o riciclata. C'è sempre tempo per migliorare.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Come riutilizzare volantini pubblicitari e posta indesiderata

Come realizzare-la carta riciclata fai-da-te con la... spazzatura

 

Antibiotici addio! In Massachusetts l'infezione intestinale si cura con la "donazione" di pupù

$
0
0

donazionefeci

40 dollari al giorno per la vostra... pupù. A Medford, nel Massachusetts, si tenta in questo modo di porre una soluzione a un problema che colpisce più di 500mila persone e uccide 14mila americani ogni anno: l'infezione intestinale da Clostridium difficile (super-batterio C.), un germe particolarmente cattivo e resistente agli antibiotici.

 

 

Così, proprio come si dona il sangue, ora la OpenBiome, una banca feci senza scopo di lucro, raccoglie feci e offre ai volontari 40 dollari al giorno, affinché sua altezza la cacca non venga buttata via ma venga egregiamente riutilizzata come terapia per curare le infezioni intestinali. I donatori devono avere un'età compresa tra i 18 ei 50 anni, avere un peso corporeo più o meno perfetto ed essere in grado di garantire "donazioni frequenti" per 60 giorni di fila.

OpenBiome è stata fondata da Mark Smith del MIT nel 2012, dopo che aveva assistito alla enorme sofferenza di un suo caro prima di ricevere un trapianto fecale salva-vita. "Pensate a noi come una banca del sangue, ma per la cacca", ha spiegato. "Non si dovrebbe volare da un posto all'altro del Paese per ottenere delle feci", è per questo che OpenBiome lavora con gastroenterologi e altri specialisti per assicurarsi che i campioni di feci siano consegnati nelle varie città almeno all'interno di un raggio di quattro ore.

Lo scopo, quindi, è quello di recuperare gli escrementi umani e creare una vera "Banca feci" in grado di garantire un certo numero di trapianti (il primo caso di trapianto di microbiota fecale in Italia è avvenuto solo l'anno scorso), considerati ormai dalla maggior parte dei medici una cura miracolosa per il C. difficile, una infezione batterica che, tra l'altro, colpisce più comunemente i degenti in ospedale. Essa provoca febbre, crampi dolorosi, diarrea grave e, nei peggiori dei casi, gonfiore intestinale.

donazionefeci1

I trapianti di feci da donatori sani hanno risolto definitivamente il problema, soprattutto quando tutti gli altri trattamenti, in primis gli antibiotici, hanno fallito. Il trapianto, infatti, aiuta a ripristinare l'equilibrio di batteri buoni nell'intestino, molto efficaci nel combattere le infezioni.

Non stento a credere che una simile iniziativa possa trovare terreno fertile anche in Italia, anche se gli ospedali che praticano trapianti di feci sono ancora pochi, soprattutto perché sono ancora in corso ricerche e test per verificarne l'efficacia e la sicurezza.

Staremo a vedere, intanto mangiate sano e tenetevi in forma: la vostra pupù prima o poi potrebbe servire!

Germana Carillo

Foto: OpenBiome

LEGGI anche:

15 alleati naturali nella prevenzione e nella cura dei parassiti intestinali

Video shock sugli allevamenti di conigli in Italia (PETIZIONE)

$
0
0

coniglio gabbia

L'Italia è il primo produttore di carne di coniglio in Europa e il secondo a livello mondiale. Secondo FAOstat nel nostro Paese vengono macellati approssimativamente 175 milioni di conigli macellati ogni anno. Circa il 99% di questi animali viene allevato in gabbie di batteria: un metodo crudele e primitivo che priva l'animale della sua libertà e della possibilità di esprimere qualsiasi comportamento naturale.

Eppure i conigli sono animali sociali che, in condizioni naturali, vivono in gruppi, scavano tane per nascondersi e allevare i loro piccoli. Si muovono per lo più correndo o facendo balzi che possono arrivare fino ad 1 metro di altezza. Sfortunatamente, l'allevamento intensivo li confina in gabbie spoglie e squallide, dove milioni di animali vedono la loro breve vita consumarsi in spazi inferiori ad un foglio A4.

LA MACABRA TESTIMONIANZA DI CHI HA VISTO - Nell'estate di quest'anno, come avevamo anticipato su greenMe.it la settimana scorsa, gli operatori di CIWF hanno potuto osservare le estreme sofferenze nei conigli in gabbia nel nostro Paese. Tutto l'orrore di quanto scoperto è nelle parole di uno di loro:

"I conigli e le loro madri erano così stressati da strapparsi il pelo da soli, lasciandosi la pelle viva. Perché? Probabilmente perché avevano passato tutta la vita prigionieri in gabbia, senza mai riuscire fare un salto, la cosa più naturale per loro. Alcuni allevatori producevano più conigli di quelli che avrebbero potuto allevare. Le genetiche di cui si servono, infatti, producono solo super fattrici, femmine che partoriscono nidiate così numerose da non riuscire ad allattare tutti i piccoli. In questi casi 6 coniglietti su 16 vengono abbattuti immediatamente alla nascita. Tutti questi animali, compresi le madri, sono di fatto delle macchine, che per non rompersi hanno bisogno di manutenzione. Una manutenzione chiamata medicine. E' solo infatti grazie ad un flusso costante di antibiotici e farmaci che i conigli vengono tenuti in vita, senza per questo però diminuire il dolore e la sofferenza degli animali".

UNA VITA SENZA SALTARE - Animali ammassati, luoghi sudici, accumuli di escrementi e pelo sotto le gabbie, aria irrespirabile, massiccio uso di farmaci, inclusi antibiotici, a titolo preventivo, conigli morti abbandonati a decomporsi sui pavimenti. Ecco la realtà che nessuno vuole farvi vedere.

{youtube}CGHsSOoQ8iA{/youtube}

E LA LEGGE CHE DICE? - In Europa non esiste nessuna legge specifica di protezione dei conigli negli allevamenti e l'Italia, a differenza di altri paesi, non ha legiferato in merito a livello nazionale. Solo recentemente il Ministero della Salute ha pubblicato delle linee guida facoltative, peraltro insufficienti a garantire il benessere dei conigli, proprio perché non prendono neanche in considerazione sistemi alternativi all'allevamento in gabbia.

Nonostante la lacuna normativa, le condizioni che CIWF ha documentato negli allevamenti italiani sono in evidente contraddizione con alcune disposizioni del Decr. Legisl. 146/2001 per la protezione degli animali negli allevamenti, a cominciare dall'art. 2,1,a, secondo cui "Il proprietario o il custode ovvero il detentore deve adottare misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e affinché non vengano loro provocati dolore, sofferenze o lesioni inutili".

LA PETIZIONE DA FIRMARE PER DIRE BASTA - Annamaria Pisapia, Direttrice CIWF Italia, conclude:

"È tempo di dire basta agli animali in gabbia. L'era delle gabbie deve finire. Esse non sono più tollerabili come sistema di allevamento in un secolo come il ventunesimo, in cui gli animali sono oramai riconosciuti come esseri senzienti, capaci come noi di provare gioia e disappunto, piacere e dolore. Ogni anno, centinaia di milioni di conigli in Europa (di cui il 53% nel nostro paese) soffrono per tutta la loro breve vita nelle gabbie di batteria. Questo deve finire al più presto. Come CIWF invitiamo i cittadini italiani a firmare e diffondere la petizione rivolta al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, competente per il benessere animale, ai membri del Consiglio dell'Agricoltura UE e al Parlamento europeo, per chiedere l'introduzione del divieto totale di allevare conigli in gabbia".

Per firmare la petizione clicca qui

Roberta Ragni

Leggi anche:

Carne di coniglio in Europa: tutto l'orrore che non vogliono farvi vedere (VIDEO)

La stagione di nascita influenza comportamento e umore

$
0
0

greenme stagioni nascita

Chi è nato a giugno è solare e ottimista, mentre i nati in gennaio tendono ad essere pessimisti e cupi. Sarà vero? Secondo un nuovo studio la stagione di nascita influenza comportamento e umore. I nati in primavera e estate sarebbero molto più positivi e spensierati rispetto ai nati in autunno e inverno.

Lo afferma uno studio condotto in Ungheria e presentato presso l'European College of Neuropsychopharmacology di Berlino. Nascere in un determinato periodo dell'anno determina in modo permanente i livelli di serotonina e di dopamina nell'organismo.

"Il mese di nascita influenza il nostro umore e il nostro temperamento" - hanno spiegato gli esperti che hanno presentato la nuova ricerca a Berlino. "La stagione di nascita può anche incrementare la possibilità di soffrire di alcuni disturbi psicologici man mano che si cresce".

LEGGI anche: Serotonina: 10 modi per stimolare l'ormone del buonumore

Il carattere e l'umore saranno influenzati anche in età adulta da queste circostanze. Gli ormoni dell'apprendimento, della memoria, dei sentimenti e della gioia sarebbero presenti in livelli maggiori nelle persone nate nei mesi estivi, in cui la luce predomina.

La frequenza di sbalzi d'umore tra il triste e l'allegro sarebbe più frequente nei nati in estate, mentre la tendenza quasi esagerata all'ottimismo sarebbe tipica nei nati in primavera. Chi è nato in inverno sarebbe tendenzialmente incline alla depressione, mentre lo sarebbe un po' meno chi è nato in autunno.

Gli esperti non hanno ancora individuato quali siano i marcatori genetici in grado di dare vita al fenomeno, ma sono certi che in base ai differenti periodi di nascita nelle persone, anche da adulte, siano presenti livelli differenti di serotonina e dopamina. I ricercatori si augurano di poter approfondire le proprie ricerche in proposito. Siete nati in estate e spesso vi definiscono persone solari? Forse non è una semplice coincidenza.

Marta Albè

Leggi anche:

Fairphone, al via le vendite: lo smartphone etico costa 310 €

$
0
0

fairphonevendita2

FairPhone, finalmente tra noi. Il primo smartphone etico e solidale potrà essere acquistato ad un costo di 310 euro. Le vendite del cellulare buono sono state inaugurate in Gran Bretagna la scorsa settimana. Se state già pensando ai regali di Natale, non perdete tempo. Lo smartphone etico è acquistabile anche online in tutta Europa, mentre per il mercato americano è attivo il servizio di prenotazione.

Nato da una campagna di crowdfunding, Fairphone, la cui vendita era inizialmente prevista per lo scorso dicembre, ha promesso di essere più buono degli altri gadget in circolazione, usando solo materiali non provenienti da zone di conflitto e prodotti in fabbriche dove i diritti dei lavoratori e le norme ambientali giocano un ruolo di primo pianto.

Fairphone, con sede a Amsterdam, ha presentato il prototipo a settembre nel Regno Unito riuscendo ora a mettere lo smartphone a disposizione di tutti gli utenti europei ed è appena arrivato in Gran Bretagna grazie all'accordo con l'operatore The Phone Co-op, che si è accaparrato la distribuzione esclusiva del prodotto.

L'organizzazione ha annunciato di recente di essere l'unico rivenditore del Fairphone: “Siamo lieti della nostra partnership con Fairphone, significa che siamo in grado di costruire la nostra reputazione come fornitore etico leader nelle telecomunicazioni, immettendo sul mercato il telefono cellulare più etico”, ha dichiarato Vivian Woodell, amministratore delegato di The Phone Co-op. Secondo l'organizzazione, Fairphone oltre a rispettare l'ambiente e i lavoratori avrà lo scopo di sensibilizzare su aspetti importanti delle catene di produzione dei gadget elettronici e degli oggetti di uso quotidiano.

Produttori di telefoni come Apple e Nokia avevano lanciato anch'essi una serie di iniziative per migliorare la produzione con maggiore attenzione all'ambiente, ma Fairphone ha fatto degli standard etici il suo punto di forza.

fairphonevendita

Attenzione a tutto, anche ai dettagli. Non è un caso se il cellulare ha la possibilità di ricarica veloce tramite micro-USB e include due slot SIM in modo tale che gli utenti possano usare un solo smartphone per due schede, riducendo così anche la produzione di e-waste associata al telefono.

Caratteristiche. Lo smartphone etico, lo ricordiamo, ha una memoria da 16 GB e 1 GB di ram, fotocamera esterna da 8 megapixel e interna da 1.3, display da 4,3 pollici. La batteria è sostituibile, il processore è un MT6589 quad-core da 1.2 Ghz e il sistema operativo è Android 4.2.2 (Jelly Bean).

Come fare per averlo? Basta collegarsi all'apposita pagina e registrarsi. Una volta effettuato l'acquisto, l'ordine verrà trattato entro due giorni lavorativi e lo smartphone etico sarà spedito in 10 giorni a seconda del paese di residenza.

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

FairPhone: lo smartphone Android etico in vendita a dicembre a 325 euro

Fairphone: il primo smartphone android etico e solidale

Halloween: 10 decorazioni fai-da-te a forma di zucca

$
0
0

decorazioni zucca cover

Un tocco originale per abbellire la casa in autunno e in occasione dei festeggiamenti per Halloween. Potrete realizzare delle decorazioni a forma di zucca fai-da-te con diversi materiali a seconda delle vostre capacità e grazie al riciclo creativo. Potrete scegliere tra uncinetto, recupero di coperchi di barattoli di vetro o tappi di sughero, carta colorata, carta crespa, feltro e tanto altro ancora. 

Ecco le migliori idee dal web per dare vita a splendide decorazioni per Halloween a forma di zucca.

1) Zucca con i coperchi dei barattoli

Potrete creare un decorazione a forma di zucca con i coperchi dei barattoli delle conserve che non avete intenzione di riutilizzare. Procuratevi dei coperchi più o meno tutti della stessa dimensione. Li potrete dipingere, unire con uno spago e disporre attorno a delle stecche di cannella per formare la vostra zucca. Qui il tutorial.

zucca homemade 1

fonte foto: funhomethings.com

2) Zucca di carta colorata

Potrete creare le vostre decorazioni a forma di zucca con carta colorata o con cartoncino leggero. L'ideale sarebbe scegliere della carta di due colori diversi ma ben abbinati per creare delle belle sfumature. Con la carta crespa darete vita alle foglie e ad altri piccoli dettagli. Qui tutte le istruzioni.

zucca homemade 2

fonte foto: marthastewart.com

3) Zucca con un vecchio libro

Questa decorazione a forma di zucca è stata realizzata a partire dalle pagine di un vecchi libro. Per creare i dettagli è utile servirsi di fil di ferro di colore verde. E' stata ideata come centrotavola perfetto per la cena di Halloween. Questa originale decorazione fatta a mano si trova in vendita su Etsy ma potete provare ad imitarla.

zucca homemade 3

fonte foto: etsy.com

4) Zucca con lo spago

Questa decorazione a forma di zucca davvero particolare e d'effetto è stata realizzata essenzialmente con lo spago e con la colla liquida che si utilizza di solito per i lavoretti scolastici. Come base per arrotolare lo spago ed ottenere la forma desiderata per la zucca vi serviranno dei barattoli di vetro. Qui il tutorial che vi aiuterà nella realizzazione.

zucca homemade 4

fonte foto: simplyalbany.com

5) Zucche in legno

Queste decorazioni in legno sono ispirate alle zucche e alle lanterne a forma di zucca che di solito si realizzano per Halloween. Sono state realizzate come soprammobili e come piccoli regali per gli ospiti in occasione di questa ricorrenza. Le potrete colorare e decorare a piacere. Qui tutte le istruzioni.

zucca homemade 5

fonte foto: diyswank.com

6) Zucca amigurumi

Potrete realizzare una zucca da usare come decorazione o come puntaspilli con la tecnica dell'amigurumi. Per completare la vostra zucca vi serviranno dei bottoncini o delle perline per creare gli occhi e filato di colori contrastanti, ad esempio verde e marrone, per i dettagli. Qui tutte le istruzioni per realizzare la zucca amigurumi all'uncinetto.

zucca homemade 6

fonte foto: luula.com

7) Zucca di carta crespa

Un'altra idea per dare vita alle vostre decorazioni a forma di zucca è utilizzare la carta crespa di colore verde e marrone. Vi serviranno anche dei sacchetti da imballaggio, forbici, nastro adesivo e pinzatrice. Otterrete delle bellissime zucche da appendere in casa ad Halloween. Qui tutte le istruzioni.

zucca homemade 7

fonte foto: 4blog.info

8) Zucca con i tappi di sughero

Questa fantastica decorazione a forma di zucca è stata realizzata con 34 tappi di sughero, tempera arancione, fil di ferro sottile, colla a caldo, raffia, forbici, carta colorata e carta di giornale. Il risultato è davvero delizioso e si tratta di un'idea originale per il riciclo creativo. Qui il tutorial completo.

zucca homemade 8

fonte foto: alittletipsy.com

9) Zucca con rocchetti di filo

Un'altra idea per realizzare una piccola zucca con i materiali che avete in casa. Ad esempio, potreste utilizzare come base di rocchetti di filo o di spago, di colore bianco o da dipingere in arancione e scegliere una foglia d'acero o di vite, eventualmente da colorare, per completare la decorazione della zucca. Qui il tutorial.

zucca homemade 9

fonte foto: mamiejanes.com

10) Zucca di feltro

Decorazioni in feltro e a forma di zucca per Halloween. Questa zucca in feltro davvero originale e simpatica è stata realizzata e cucita a mano. Avrete bisogno di feltro nero e arancione o giallo intenso, filo da ricamo arancione, filo nero, aghi, forbici e spilli. Qui il tutorial completo con tutte le istruzioni per creare la vostra zucca di feltro.

zucca homamade 10

fonte foto: imanufatti.blogspot.it

Marta Albè

Fonte foto copertina: meaningfulmama.com

Leggi anche:


La città tedesca che offre birra ai disoccupati alcolisti come incentivo per pulire le strade

$
0
0

essenalcolisti

Arruoli un alcolista, disoccupato, che ti ripulisca la strada. Che fai? Non lo ripaghi con la birra? Accade a Essen, in Germania, dove è stata avanzata la (seppur opinabile) proposta di coinvolgere alcolisti e tossicodipendenti nella pulizia delle strade della cittadina, dando loro l'occasione buona di reinserirsi nella società. Il progetto si chiama "Pick-Up" e paga i partecipanti con una piccola retribuzione oraria e un po' di birra gratis

Già, birra. A un alcolista. Sì perché pare che lo scopo della Suchthilfe Direkt, un'associazione che aiuta i tossicodipendenti e che ha lanciato la proposta, sia proprio quello di riportare a una normale routine queste persone, anche se "non tutti ottengono la birra, ma solo i partecipanti che non sono in grado di fare il loro lavoro senza di essa".

Ancora in fase sperimentale, con 10 tossicodipendenti senza fissa dimora che normalmente bighellonerebbero negli spazi pubblici di Essen, l'iniziativa sarà monitorata da uno dottorando di una clinica locale che prenderà campioni di sangue e monitorerà l'impatto del progetto sui partecipanti.

Il programma, che mutua uno già in corso ad Amsterdam, si è già trovato di fronte a pesanti critiche. Secondo i detrattori, infatti, la città vuole solo togliere dalla vista dei più i senzatetto: "non dovrebbe essere tollerato che la birra venga servita a degli alcolisti gravi, pagati con fondi pubblici", ha dichiarato Horst Renner, che lavora presso un ente di beneficenza per i senza fissa dimora.

essenalcolisti1

"I partecipanti al progetto sono persone che hanno bisogno di avere una struttura ogni giorno solo per rialzarsi", dice invece Oliver Balgar, coordinatore del progetto. "Non sto facendo questo solo per la birra", racconta un alcolista. "Posso trovare la birra da solo. Questo è solo qualcosa che mi permette di aiutare le persone intorno a me e mi dà la possibilità di restituirmi alla mia città".

Insomma, la città si ripulisce, l'alcolista disoccupato trova qualcosa da fare e magari è pure la volta buona che riacquisti la capacità di ripensarsi come soggetto facente parte integralmente di una comunità, dove, a mio parere, non è una birra in più o in meno a fare la differenza.
Voi che ne pensate?

Germana Carillo

Foto: odditycentral.com

LEGGI anche:

I senzatetto reclutati per pulire i rifiuti radioattivi di Fukushima (VIDEO)

Rimossi gli spuntoni per i senzatetto

Wheelly, la casa portatile ecologica per i senzatetto

Adam, il cane allergico agli essere umani (FOTO)

$
0
0

adam2

Se esistono uomini allergici ai peli dei cani, esistono anche cani allergici agli esseri umani. Come Adam, un dolce labrador nero di appena 2 anni salvato dalla Lucky Dog Retreat Rescue di Indianapolis, a cui è stata recentemente diagnosticata la bizzarra e unica condizione.


Per diversi mesi, Adam aveva sofferto di una inspiegabile caduta del pelo e di infiammazione della pelle. Aveva vesciche ferite, che si procurava grattandosi. Robin Herman, presidente dell'associazione, ha scelto di salvare Adam e provare di tutto per risolvere la sua malattia. Ma medici ed esperti erano totalmente perplessi: non riuscivano a capire cosa non andasse.

"Lo abbiamo nutrito con il miglior cibo possibile, lo abbiamo spulciato, ha fatto degli speciali bagni due volte a settimana", racconta l'uomo.

Ma la pelle del quattrozampe non accennava a guarire. Anche se la sua condizione complessiva era migliorata lentamente, qualcosa non andava. Così lo hanno sottoposto a svariati esami del sangue.

"Non potevamo credere ai risultati. Adam, di tutte le cose, è allergico alla gente. Proprio come le persone possono essere allergiche ai peli di cane, i cani possono essere allergici a noi e ai nostri peli", si legge sul sito dell'associazione.

adam4

adam3

adam

 

Il povero cane era così intollerante a noi umani che la sua pelle era costantemente infiammata. Così hanno iniziato a curalo con l'immunoterapia - un tipo di trattamento che utilizza le proteine dello stesso allergene per insegnare lentamente al sistema immunitario del corpo a tollerarlo. Si spera che sia questa la strada da seguire per la completa guarigione dello sfortunato Adam. Un cagnolino davvero speciale.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Il cane con gli stivali: le scarpe protettive salvano Bluey, allergico alla vita all'aria aperta

Cani e gatti riducono il rischio di contrarre allergie nei bambini

ViviBici: come ricaricare il cellulare pedalando per chiamare e navigare gratis

$
0
0

vivibici coop

Convertire i chilometri percorsi in bicicletta o a piedi in traffico telefonico per chiamare e navigare in internet gratis dallo smartphone. Chi pedala, guadagna e risparmia. E' l'idea alla base dell'iniziativa ViviBici, che è stata presentata in occasione della Smart City Exhibition 2014, a Bologna fino al 24 ottobre.

ViviBici è una app proposta da CoopVoce, l'operatore di telefonia mobile Coop. I clienti potranno convertire i chilometri percorsi in bicicletta e a piedi in traffico telefonico e internet gratuito. In occasione della fiera sarà possibile testare l'applicazione su tablet, cellulari e smartphone per comprenderne meglio il funzionamento.

La novità riguarda sia i clienti di CoopVoce sia chi vorrà diventarlo. I chilometri percorsi a piedi o in bici si trasformano in "chilometri voce", cioè in minuti di conversazione per le chiamate nazionali o in megabyte di traffico internet nazionale gratuito. Alla promozione Chiamatutti Bici sarà possibile sommare mensilmente 200 minuti di chiamate e 1000 megabyte di traffico internet con un massimo di 200 "chilometri voce" percorsi a piedi o in bici.

La app sarà scaricabile gratuitamente in tutta Italia sia dal Play Store di Android sia dall'App Store di Apple. L'obiettivo principale dell'iniziativa è promuovere uno stile di vita più sostenibile che possa tracciare sia l'attività motoria dei partecipanti sia i punti di interesse incontrati lungo il percorso.

In tempi di crisi ogni occasione per risparmiare di certo fa gola, soprattutto quando si tratta di internet e chiamate, dato che la maggior parte di noi usa cellulare e smartphone abitualmente sia per telefonare che per navigare. Inoltre, ecco un'ulteriore motivazione per uscire a fare una passeggiata a piedi o in bici e per muoversi di più durante la giornata. Il progetto è nato in collaborazione con il portale Ciclisti Urbani di Fiab Onlus, la Federazione italiana amici della bicicletta, che si è occupata dei dettagli tecnici che saranno d'aiuto per i ciclisti.

Clicca qui per maggiori informazioni su ViviBici.

Marta Albè

Leggi anche:

10 carboidrati che dovremmo mangiare di piu’

$
0
0

carboidrati

Negli ultimi anni i carboidrati sono stati spesso associati all’aumento di peso e sulla scia delle diete iperproteiche, che propongono regimi alimentari basati sul consumo prevalente di proteine, in alcuni casi sono stati fin troppo limitati, dimenticando che invece il nostro corpo ha assoluto bisogno di questa fonte energetica, soprattutto se di buona qualità.

Se pensiamo ai carboidrati le prime cose che ci vengono in mente sono pane e pasta. Ma in realtà esistono nel mondo vegetale tantissimi carboidrati che spesso consideriamo poco e che invece sono ottime fonti di energia per il nostro corpo. Ecco 10 carboidrati che dovremmo portare più spesso in tavola:

 

AVENA

I carboidrati presenti nell’avena sono a lento rilascio e il nostro corpo può dunque assorbirli e utilizzarli piano piano. In questo modo si evitano picchi di insulina e l'organismo ha a disposizione per lungo tempo l’energia necessaria, con il vantaggio in più di non farci sentire fame. Ricca anche di fibre, l’avena è ottima per il benessere intestinale oltre che leggera dato che contiene pochissimo glutine. Si può consumare sotto forma di fiocchi oppure acquistare i chicchi interi per realizzare zuppe, insalate o altro.

Leggi anche: Avena: proprieta', benefici e come gustarla al meglio

RISO INTEGRALE

In Italia siamo abituati a mangiare ogni giorno (o quasi) la pasta, invece per variare e dare tutte le sostanze utili al nostro corpo sarebbe bene alternare il più possibile i cereali. La soluzione più semplice che abbiamo è quella di scegliere il riso, meglio se nella sua variante integrale, ricca di nutrienti e fibre. Il riso integrale offre carboidrati a lento rilascio, ci fornisce molta energia e sazia facilmente. Solo chi ha serie problematiche intestinali può avere difficoltà a digerirlo, in quel caso si può provare nella variante semintegrale (si trova nei negozi biologici).

Leggi anche: Riso bianco Vs. Riso integrale: vantaggi e precauzioni

QUINOA

Ancora poco conosciuti e utilizzati in Italia, i semi della quinoa non solo sono un’ottima fonte di carboidrati ma hanno il vantaggio anche di fornire una buona dose di proteine. In questo modo in un solo piatto avremo il giusto equilibrio tra proteine e carboidrati e quindi, aggiungendo ad esempio delle verdure, otterremo un pasto completo in grado di fornire sazietà per molte ore. Ulteriore vantaggio è quello di non contenere glutine e dunque di poter essere utilizzata anche da chi sta seguendo una dieta gluten-free o soffre di celiachia.

Leggi anche: Quinoa: proprieta', utilizzi e dove trovarla

ORZO

Anche l’orzo è un cereale che dovremmo consumare più spesso e che invece il più delle volte viene usato sporadicamente per preparare zuppe di legumi in inverno o insalate fredde in estate. I carboidrati presenti in questo cereale sono a basso indice glicemico, ovvero non fanno alzare troppo velocemente gli zuccheri nel sangue e saziano, sono quindi consigliati un po’ a tutti, bambini e anziani compresi. Ricco di fibre, l’orzo è ottimo anche per chi soffre di gonfiori addominali perché tende ad assorbire l’aria in eccesso nell’intestino.

Leggi anche: Orzo: tipologie, proprietà e benefici

POPCORN

Quando si ha voglia di uno spuntino sfizioso si possono preparare in casa i popcorn, l’importante è non esagerare con il sale. Realizzati con i chicchi interi di mais, i popcorn forniscono energia a fronte di una quantità molto moderata di calorie e dunque possono essere consigliati anche a chi deve stare attento alla linea. Addirittura tempo fa una ricerca aveva proclamato i pop corn come lo snack più salutare, grazie soprattutto all’alto contenuto in polifenoli (antiossidanti naturali), ben 300 milligrammi a porzione.

Leggi anche: Pop corn al cioccolato: come prepararli in casa

FAGIOLI

Siamo abituati a pensare ai fagioli come fonte di proteine vegetali ma in realtà questi legumi forniscono anche una buona dose di carboidrati. Il mix di sostanze che troviamo nei fagioli (carboidrati, proteine e fibre) ne fanno un alimento ottimo che dovremmo portare in tavola più spesso sia perché sostanzioso e nutriente sia perché utile a favorire il regolare transito intestinale. Nel caso il consumo di questi legumi crei gonfiori e meteorismo si può provare ad utilizzare al momento della cottura alcune erbe, spezie o alghe per renderli più digeribili.

Leggi anche: I 5 legumi piu' salutari del Pianeta

SEMI DI ZUCCA

La zucca è un alimento che, quando di stagione, va consumato con regolarità. Da questo bellissimo e coloratissimo ortaggio si estraggono dei semini dalle straordinarie proprietà che crudi, o dopo essere stati tostati, possono essere consumati e fornire così tantissimi nutrienti al nostro organismo. Non solo carboidrati ma anche proteine, sali minerali, vitamine e Omega 3, grazie a tutte queste sostanze utili i semi di zucca possono essere utilizzati anche come snack energetico di metà mattina o metà pomeriggio.

Leggi anche: Semi di zucca: 10 proprieta' benefiche

MIRTILLI

I mirtilli sono tra i frutti più straordinari che ci ha donato la natura e diverse ricerche scientifiche negli ultimi anni ne hanno evidenziato le tante proprietà. Queste piccole bacche apportano carboidrati a fronte di poche calorie ma soprattutto agiscono come vero e proprio energizzante naturale per il nostro organismo visto che contengono vitamine e sali minerali. Numerose le proprietà: antiossidanti, antitumorali, diuretiche, ecc. che rendono i mirtilli frutti da consumare con regolarità quando di stagione (importante però che siano biologici).

Leggi anche: Mirtilli: proprietà e benefici

BATATA

Tutte le patate sono fonte di carboidrati e ricche di fibre, ma le patate dolci rosse americane (nome botanico Ipomea batatas ma conosciute come batate) hanno in più il vantaggio di contenere anche carotenoidi che le colorano in modo simile alla zucca. Vantano inoltre una buona dose di vitamina C e di potassio, oltre che di altre vitamine e minerali. Se vi capita di trovarle, quindi, inseritele ogni tanto nella vostra alimentazione. Dico ogni tanto perché lo svantaggio di queste patate è che sono molto costose!

Leggi anche: La batata rossa, un tubero dalle straordinarie proprietà 

 

MELE

Le mele dovrebbero essere sempre sulla vostra lista della spesa. A fronte di un basso contenuto di calorie forniscono una notevole quantità di sostanze nutritive e vitamine. I benefici sulla salute associati a questo frutto sono numerosi: migliorano la digestione, hanno proprietà diuretiche, solo per citarne alcune. Dovrebbero però essere sempre acquistate di provenienza biologica in modo da poter consumare anche la buccia, la parte del frutto che racchiude le proprietà migliori.

Leggi anche: Mele: tutti i benefici e come usarle al meglio

Francesca Biagioli

Lidl: in Svizzera via i dolciumi dalle casse, al loro posto arriva la frutta

$
0
0

lidl dolciumi casse svizzera

In Svizzera snack e dolciumi spariranno dalle casse dei supermercati Lidl e verranno sostituiti da alimenti più salutari, come la frutta a guscio e la frutta essiccata. Addio dunque a barrette di cioccolato, caramelle, chewing-gum ed altri dolciumi e snack che attirano soprattutto i bambini.

Si tratta del progetto "cassa alternativa", pensato per mettere al bando dalle casse ogni tipo di prodotto poco salutare, sia dolce che salato. Il provvedimento riguarderà soprattutto la cassa principale, che di solito è la più frequentata, oltre che la più ricca di tentazioni. Un segnale chiaro presso la cassa alternativa permetterà alla clientela di orientarsi al meglio.

In Svizzera la vendita di frutta e verdura direttamente alla cassa rappresenta una novità. L'offerta alle casse alternative sarà completata da prodotti non alimentari. Lidl ha già adottato la stessa strategia in Gran Bretagna, dove anche i supermercati Tesco hanno intrapreso il medesimo impegno.

Alla cassa alternativa di Lidl i consumatori svizzeri troveranno soprattutto frutta fresca o secca, alimenti naturali e bevande salutari. La strategia sta già coninvolgendo 600 discount del Regno Unito a seguito di un sondaggio rivolto alla clientela. Il 68% dei genitori aveva dichiarato che i loro figli venivano attirati dagli snack presenti alle casse e di aver risposto alle loro richieste quasi sempre.

Una volta arrivati alla cassa, cedere alla tentazione di acquistare dei cioccolatini o delle caramelle all'ultimo minuto è piuttosto comune, ma contribuisce purtroppo a dare vita ad abitudini alimentari poco salutari. Lidl ha intenzione di offrire delle valide alternative. L'assortimento permetterà alla clientela di acquistare qualcosa di sano alla cassa per se stessi o per i figli, senza rimorsi di coscienza.

"In più, con l'introduzione di una cassa alternativa noi rispondiamo al desiderio di molti genitori per cui fare la spesa con i bambini non sarà più sinonimo di stress. Ora la nostra clientela avrà un'opzione alternativa"hanno spiegato i portavoce della catena di supermercati. Gli acquisti compulsavi alla cassa, insomma, grazie a questa strategia diventeranno meno dannosi per la salute dei consumatori.

Lidl ha dichiarato di essere disposto ad accettare all'inizio una perdita nelle entrate economiche a causa di questo cambiamento ed ha assicurato che al momento ciò che conta di più è poter offrire un'alternativa sostenibile ai consumatori. Il progetto coinvolgerà tutta la Svizzera con i suoi 95 punti vendita. Pensate che sia un'iniziativa utile? Vi piacerebbe che la novità arrivi anche in Italia?

Marta Albè

Fonte foto: theguardian.co.uk

Leggi anche:

Viewing all 14412 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>