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Resveratrolo: una ricerca smentisce le sue proprieta' benefiche

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vino rosso

Abbiamo sempre considerato il resveratrolo, sostanza antiossidante contenuta nel vino rosso ma anche in cioccolata e frutti di bosco, particolarmente prezioso perché in grado di ridurre il rischio di contrarre malattie cardiache e cancro. Ora una nuova ricerca sembra smentire queste certezze.

Lo studio, condotto da un team di ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, ha monitorato dal 1998 al 2009 quasi 800 uomini e donne dai 65 anni in su residenti nella zona del Chianti. La gran parte di essi, vista anche la zona di provenienza, aveva una dieta molto ricca in resveratrolo. I ricercatori, guidati da Richard Sembra, hanno fatto compilare ai partecipanti un questionario sulle loro abitudini alimentari e poi hanno proceduto ad eseguire esami delle urine per misurare i livelli di questa sostanza nelle persone.

Nel corso dei 12 anni di ricerca, un terzo dei partecipanti presi a campione era già morto, un 27% aveva sviluppato una malattia a carico dell’apparato cardiocircolatorio e il 5% si era ammalato di cancro. Tenendo conto di tutti i dati in mano ai ricercatori e considerando anche età e sesso dei partecipanti, si è potuto vedere che concentrazioni più alte di resveratrolo in realtà non coincidevano con minori rischi di contrarre malattie rispetto agli altri

La ricerca ha così concluso che i benefici del resveratrolo sono stati sopravvalutati nel corso di questi anni. “Questo non vuol dire che un bicchiere di vino ogni tanto non è una scelta sana. L'American Heart Association raccomanda una media di uno o due bicchieri al giorno per gli uomini e un bicchiere al giorno per le donne” ha commentato Samantha Heller, nutrizionista clinica alla New York University Medical Center.

Secondo lo studio, però, alimenti che contengono resveratrolo come appunto vino rosso, cioccolato e frutti di bosco si sono mostrati in realtà benefici in quanto hanno contribuito a ridurre le infiammazioni. Così ha commentato il professor Sembra: “i benefici, se ci sono, provengono da altri polifenoli o sostanze presenti in questi alimenti. Sono alimenti complessi e tutto quello che sappiamo del nostro studio è che i benefici, molto probabilmente, non sono legati al resveratrolo”.

Il punto centrale e lo spunto interessante che si deve prendere dai risultati di questa ricerca è che probabilmente è sbagliato concentrarsi su un solo principio attivo in grado di far diminuire il rischio di ammalarsi ma, come avviene in natura, si deve considerare un insieme di sostanze fitochimiche, sali minerali e vitamine che lavorano insieme per promuovere la salute e combattere le malattie. Queste si trovano principalmente in frutta e verdura, ed ecco perché è sempre bene, per assumere tutti i nutrienti utili, mangiarle ogni giorno variando a seconda della stagionalità. 

Non è dunque ancora del tutto chiaro il ruolo del resveratrolo sulla nostra salute, anche perchè la ricerca non ha valutato gli effetti di questa sostanza presa a grandi dosi ad esempio attraverso degli integratori. Servono quindi certamente nuovi approfondimenti.

Francesca Biagioli

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Giacomo Furia, il ragazzo che costruisce i droni con materiali di recupero (VIDEO)

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Roma Drone Il drone quadricottero autocostruito di Giacomo Furia

Si chiama Giacomo Furia, ha solo 17 anni ed è il più giovane costruttore italiano di droni. Vive a Paliano, vicino a Frosinone, è un grande appassionato di nuove tecnologie e, nei mesi scorsi, ha progettato e costruito un piccolo drone quadricottero, utilizzando anche materiali di recupero.

Quali? Ad esempio, le 'zampe' del velivolo sono tratte dal legno di alcune finestre, la struttura metallica è realizzata con l'alluminio di una vecchia antenna tv e il vano per l'elettronica e i sensori è un semplicissimo contenitore cilindrico per cd.

Il giovane inventore sarà premiato durante il "Roma Drone Expo&Show", il primo "salone aeronautico" sui droni in Italia, che si svolgerà nel weekend 24-25 maggio presso lo "Stadio Alfredo Berra" a Roma.

giacomo furia

Come è nato l'interesse per i droni di Giacomo?

"Avevo visto alcuni video su YouTube e anche dei blog dedicati ai modelli autocostruiti: così, nell'estate dello scorso anno, ho deciso di realizzarne uno tutto mio - racconta il giovane frusinate-. Ho comprato solo ciò che non potevo costruire o reperire, come i quattro motori, le eliche, il radiocomando, la batteria e il circuito 'Arduino 1' che controlla il volo. Per il resto dei materiali, anche per risparmiare, ho usato un po' di fantasia".

Il bello è che questo piccolo drone autocostruito vola molto bene, come si vede su un video pubblicato su YouTube. Giacomo però sta già pensando ad altri progetti.

{youtube}eCxdUGc7s1w{/youtube}

E per il futuro?

"Nella prossima estate, vorrei migliorare questo quadricottero, magari dotandolo di una scheda elettronica più potente per dargli maggiore stabilità e forse anche di una piccola videocamera. E poi, chissà, ne potrei costruire un altro. Vorrei iscrivermi ad ingegneria e, da grande, mi piacerebbe trovare un posto di lavoro in cui io possa inventare e costruire delle cose nuove e non stare dietro ad una scrivania".

Roberta Ragni

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Doggy Days: a maggio sconti negli agriturismi per chi parte con il cane

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immagine-comunicato-doggydays

Voglia di staccare la spina per qualche giorno? Volete rilassarvi, ma non volete lasciare a casa il vostro amico peloso? Questo è il mese giusto per regalare una vacanza a voi e al vostro cane. Sono infatti oltre 200 gli agriturismi che hanno aderito ai Doggy Days aprendo le porte ai nostri fedeli compagni a quattro zampe e riservandoci in più uno sconto fino al 40%.

L'iniziativa, lanciata anche quest'anno dal portale Agriturismi.it, oltre ad offrire un'ampia varietà di proposte e coinvolgenti iniziative in una genuina cornice verde, permette, infatti, di usufruire di un soggiorno scontato dal 20% al 40% a chiunque porti con sé il proprio cane in una delle 200 strutture aderenti in tutta Italia dal 16 al 25 maggio 2014.

Voi, umani, verrete avvolti dalla pace e dal relax che solo un soggiorno nel natura riesce a garantire, mentre loro, pelosetti, saranno i veri protagonisti del soggiorno con attività ad hoc e gustosi snack con cui essere coccolati. 

"Il Doggy Days vuole lanciare un messaggio volto a contrastare il fenomeno dell'abbandono dei cani, che purtroppo costituisce ancora un problema diffuso con l'avvicinarsi della stagione estiva - spiegano gli organizzatori - ma è anche un'occasione concreta di risparmio e di riavvicinamento al patrimonio di tradizioni che rendono unico il nostro Paese, allietata dal fatto che la vacanza è più bella se c'è posto anche per il proprio tenero compagno a quattro zampe".

Agriturismi, certo, ma anche masserie, country house, fattorie didattiche e residence dislocati in tutta Italia sono le strutture dog-friendly tra cui scegliere e che, per l'occasione, hanno organizzato e affiancato proposte per ogni tipo di interesse: corsi di cucina, degustazioni, escursioni a piedi, in bici e tanto altro.

Insomma, una vacanza nel verde all'insegna del risparmio, ma arricchita di attività divertenti con la certezza di poter lasciare la libertà ai nostri amici a quattro zampe di scorrazzare nelle meravigliose aree verdi e negli ettari di parco che circondano le varie residenze.

Per scegliere la struttura e il pacchetto che fa al caso www.agriturismi.it/it/offerte_doggyday

Simona Falasca

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The Farmery: quando la fattoria e' proprio dentro al supermercato

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the farmery

Una fattoria dentro al supermercato, per avere sempre a disposizione prodotti freschi e a chilometri zero. Tre volte alla settimana gli abitanti di Raleigh (New York) possono fare una vera e propria spesa alternativa. Grazie a The Farmery raccolgono pomodori, cetrioli, fragole, patate, zucche e piccoli frutti direttamente in negozio.

Si tratta del primo esempio - ancora su piccola scala - di un progetto che ha l'obiettivo di unire supermercati e orticoltura urbana. In questo modo la clientela può osservare da vicino i metodi di produzione di frutta e ortaggi, ma può anche raccogliere gli ingredienti per il pranzo e per la cena con le proprie mani. Erbe aromatiche e insalate vengono coltivate sul tetto e in orti verticali lungo le pareti.

The Farmery è un modello da imitare per creare dei negozi di alimentari che vendano davvero prodotti locali. In questo modo i cittadini potranno avere a disposizione frutta e verdura appena raccolta. I nuovi punti vendita potranno inoltre comprendere gli alimenti coltivati dagli agricoltori della zona, in modo da facilitare le vendite sul territorio.

Il progetto è destinato ad ingrandirsi, con la costruzione di un grande punto vendita che metta a disposizione della clientela anche altri servizi, come un bar, accanto alla possibilità di acquistare alimenti confezionati. Per facilitare la coltivazione, è stato ideato il sistema Living River Growing System, che garantirà alle piante di avere a disposizione l'acqua e il nutrimento necessari, soprattutto negli orti verticali.

Il sogno consiste nella creazione di una vera e propria fattoria urbana indoor, da dedicare alla coltivazione e alla vendita diretta. Per portare il progetto a pieno compimento, rimangono ancora alcune sfide da affrontare, soprattutto a partire dai costi, che potrebbero riguardare anche un sistema di consegna della spesa a domicilio e una serie di furgoni per il ritiro dei prodotti degli agricoltori locali.

farmery 1

farmery

Gli ideatori del progetto portano comunque avanti con fermezza l'intenzione di realizzare dei Farmery Store in diverse città degli Stati Uniti, con particolare riferimenti a San Francisco, Charlotte, Richmond e Winston-Salem. All'interno di The Farmery, infine, il cibo sarà potenzialmente più sicuro, poiché più fresco rispetto a ciò che si trova in vendita nei comuni supermercati.

{youtube}IkpRtgapboE{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: thefarmery.com

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Farmers market: a Genova il primo mercato rionale a chilometri zero

 

Carta di Canapa Cruda: dalla tradizione all'innovazione per riscoprire la filiera della canapa

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canapa cruda cover

Utilizzare la canapa per produrre carta da cui ottenere fogli e blocchetti per scrivere, insieme a oggetti decorativi. Ci avevate mai pensato? La coltivazione della canapa e molto più economica e produttiva rispetto a quella di una foresta da cui ricavare la cellulosa. La canapa cresce più velocemente e permette di produrre una quantità di carta quattro volte maggiore, a parità di ettari coltivati.

La coltivazione della canapa e la produzione di carta sono state due attività peculiari della città di Fabriano, la cui economia è stata fortemente colpita dalla crisi. Riscoprire la coltivazione della canapa e la produzione di carta potrebbe rappresentare una soluzione al problema. Ecco che allora Melania Tozzi, che vive proprio in questa località, ha deciso di ideare una nuova attività.

Melania ha 35 anni ed è nata nella città della carta e della filigrana. Partendo dai ricordi dei nonni, che con la canapa realizzavano di tutto, è andata alla ricerca delle indicazioni e delle tradizioni delle generazioni passate. Il tutto è partito da un telaio, con cui un paio di anni fa ha imparato a tessere la canapa.

E' bastato aggiungere un pentolone, un frullatore e pochi altri strumenti per dare vita agli esperimenti del progetto Carta Canapa Cruda. Melania ha ottenuto una carta naturale e gradevole sia al tatto che alla vista. Per la sua produzione non servono coloranti o sbiancanti chimici, come invece avviene per la carta ricavata dal legno. Le qualità delle fibre di canapa permettono di evitare anche i collanti. Produrre carta dalla canapa è un modo per ottenerla senza tagliare le foreste.

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segnalibri

A partire dalla carta di canapa Melania produce gioielli, segnalibri, portachiavi e notebook rilegati a mano. E' alla ricerca di finanziamenti per abbassare i costi e per aumentare le produzioni e di nuove collaborazioni, con l'obiettivo di realizzare una vera e propria filiera della canapa e di creare nuovi posti di lavoro per ridare speranza ai suoi concittadini. Melania lavora anche su commissione e tutte le sue creazioni sono personalizzabili, ad esempio con loghi o simboli, a seconda delle preferenze di ciascuno. Le potrete acquistare, per supportare l'iniziativa, rivolgendovi direttamente a lei.

cardenvelope

spirali

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Per contattare l'ideatrice del progetto e per scoprire tutte le sue creazioni, visitate la pagina Facebook Canapa Cruda.

Marta Albè

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La maglietta smart che monitora i battiti del cuore durante l'attività fisica

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t shirt smart

Come monitorare il cuore durante una sessione di sport? Semplice, con una maglietta smart che prenderà nota di battito, respirazione e movimenti. Creata con dei particolari sensori, una nuova t-shirt sarà infatti in grado di fare un chiaro monitoraggio dei vari parametri di salute di chi la indossa.

Si tratta di una vera "maglietta-diagnostica", ultima creazione dell'azienda canadese OMsignal, ed è in grado di monitorare la frequenza cardiaca, il volume di respirazione, l'intensità del movimento, la variabilità della frequenza cardiaca e le calorie bruciate grazie a dei particolari sensori.

La t-shirt smart, infatti, nasce per essere usata per controllare il cuore durante un esercizio fisico, ma l'azienda non esclude che potrà essere utilizzata anche per il monitoraggio dell'asma.

scatola nera

A distinguere questa maglietta sono dei piccoli elettrodi d'argento inseriti nel tessuto all'altezza del torace. I sensori comunicano con una piccola "scatola nera" contenuta in una tasca ricavata nella maglia e i dati vengono poi inviati attraverso bluetooth direttamente sullo smartphone tramite un'app.

"I vestiti sono sempre serviti per proteggere il corpo e abbellirlo, ma ora possono motivarci a migliorare ogni giorno e ad avere uno stile di vita migliore", dicono i responsabili di OMsignal.

La camicia di OMsignal, insieme con la piccola scatola nera, avrà un costo di 240 dollari e sarò venduta online.

Germana Carillo

10 cibi che non serve conservare in frigorifero

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conservare frigorifero

Il frigorifero ci aiuta a conservare al meglio alcuni alimenti e preparazioni che potrebbero deteriorarsi in fretta. Ma non tutti i cibi sono adatti alla conservazione in frigorifero. Alcuni tipi di frutta e di ortaggi, infatti, si mantengono meglio e più a lungo a temperatura ambiente. Altri cibi, invece, vanno conservati in frigo per ragioni di sicurezza e perché si rovinerebbero in breve tempo.

Ecco alcuni consigli utili.

Cibi che NON serve conservare in frigorifero

1) Cipolle

La conservazione delle cipolle non migliorerà se le riporrete in frigorifero. Infatti, se rimangono in frigorifero troppo a lungo, le cipolle sono vittime dell'umidità e tendono ad ammorbidirsi. Se dovete conservare una cipolla affettata, riponetela in frigorifero solo per breve tempo in un contenitore ben chiuso.

Dove conservare le cipolle: non serve conservare le cipolle in frigorifero. Meglio riporle al buio, in dispensa o in cantina, all'interno di sacchetti di carta o di cassette di legno. Controllatele di tanto in tanto per evitare che germoglino, ma se dovesse comunque accadere, trapiantatele nell'orto.

2) Patate

Sconsigliamo di conservare le patate in frigorifero poiché non è per nulla necessario. Inoltre, le temperature inadeguate e l'umidità potrebbero alterarne il sapore e la consistenza. Meglio riporle a in cantina o in dispensa.

Dove conservare le patate: una regola sempre valida richiede di conservare le patate al fresco e al buio per evitare che germoglino. L'ideale è avere a disposizione una cantina dove riporle in cassette di legno, scatole di cartone, sacchetti di carta o sacchi di juta. In alternativa, anche la dispensa andrà bene. Meglio controllarle di tanto in tanto per evitare che germoglino.

 

3) Aglio

L'aglio non è adatto alla conservazione in frigorifero. Rischia di rovinarsi a causa dell'umidità e di diventare immangiabile. La sua consistenza può diventare troppo molle e gommosa. Meglio evitare di conservare in frigo anche l'aglio già iniziato.

Dove conservare l'aglio: conservate l'aglio in cantina o in dispensa, meglio se in sacchetti di carta ben chiusi, in modo che non germogli troppo in fretta. Le nonne conservavano gli spicchi d'aglio e le teste d'aglio già iniziate in contenitori d'acciaio con coperchio.

 

Leggi anche: Come conservare correttamente patate, aglio e cipolle

4) Caffè

La questione è molto dibattuta. Alcune persone preferiscono conservare il caffè in polvere in frigorifero, perché trovano che la bevanda, una volta pronta, abbia un sapore migliore. Da questo punto di vista, è davvero una questione di gusti. Il caffè in polvere però tende ad assorbire i cattivi odori, tanto che viene consigliato come deodorante naturale da posizionare proprio in frigo, all'interno di un bicchierino o di un contenitore da lasciare aperto.

Dove conservare il caffè: in questo caso potrete decidere di conservare il caffè sia in frigorifero che in cucina o nella dispensa. In generale vale il consiglio di scegliere un contenitore a chiusura ermetica per ripararlo dall'umidità e dagli odori sgradevoli.

5) Banane

Se conserverete le banane in frigorifero, la loro maturazione sarà più lenta. Potrete comunque decidere di riporle in frigo, se il vostro obiettivo è proprio questo. Infatti, non è vero che le banane non si possono conservare in frigorifero e, nello stesso tempo, non è necessario farlo. E' una questione di scelte. Il loro sapore risulterà comunque buono. Se avete a disposizione delle banane mature, ma non volete mangiarle subito, provate a metterle in frigorifero per prolungarne la vita. E a proposito di banane in frigorifero, leggete l'esperimento di Silvia Green.

Dove conservare le banane: conservate le banane in frigorifero se non volete che maturino subito, altrimenti riponetele in un cestino, a temperatura ambiente, per una maturazione più rapida. E se le metterete vicino alle mele, matureranno ancora più in fretta (quindi attenzione, se non volete che le banane anneriscano in pochi giorni).

6) Miele

Il miele si conserva da solo, in modo naturale, dunque non serve riporlo in frigorifero, nemmeno una volta aperto. La temperatura del frigo può facilitare la cristallizzazione degli zuccheri presenti nel miele e alterare la consistenza del prodotto. A lungo andare potrebbe risultare difficile estrarlo dal barattolo. Invece, conservate sempre in frigorifero le marmeallate e le composte di frutta, soprattutto dopo averle aperte.

Dove conservare il miele: chiudete bene i barattoli di miele già aperti e conservateli semplicemente in dispensa o in uno degli sportelli della cucina o della credenza, meglio se al riparo dalla luce, come indicato sulle confezioni.

7) Melone

Molti di noi hanno l'abitudine di conservare le fette di melone in frigorifero dopo averlo aperto. Va bene così, ma meglio consumarle entro il giorno successivo. Si sconsiglia invece di riporre in frigo il melone intero, poiché secondo alcune ricerche la conservazione a temperatura ambiente aiuterebbe a mantenere intatti i livelli di antiossidanti presenti nel frutto.

Dove conservare il melone: conservate il melone intero a temperatura ambiente, riponetelo nel cesto della frutta e, se è maturo, consumatelo entro pochi giorni dall'acquisto, per evitare che marcisca.

8) Pane

Non conservate mai il pane in frigorifero. L'ambiente del frigo tende infatti ad accelerare il processo di degradazione di questo alimento, ne altera la consistenza e il sapore. Per questo, se avete del pane avanzato che non consumerete entro breve, riponetelo in freezer.

Dove conservare il pane: conservate il pane fresco da consumare in giornata in un cestino, nel portapane o in un sacchetto di plastica. Il pane fatto in casa con la pasta madre dura di più. Lo potrete riporre in un sacchetto di carta oppure avvolgerlo in un telo asciutto per qualche giorno.

LEGGI anche: Pane raffermo: 10 usi e ricette che non ti aspetti

9) Fragole e frutti di bosco

Se le fragole e i frutti di bosco sono appena raccolti, non rovinatene il sapore e la consistenza conservandoli in frigorifero, ma cercate di riporli a temperatura ambiente e di consumarli entro breve. Per conservarli un po' più a lungo potrete metterli in frigo, ma il rischio che si formino muffe può essere elevato. 

Dove conservare fragole e frutti di bosco: conservate fragole e frutti di bosco appena raccolti a temperatura ambiente. Riponeteli in frigorifero solo se volete tenerli da parte ancora un po', ma consumateli comunque entro breve tempo. Un trucco potrebbe essere quello di passarli nell'acqua bollente per qualche secondo prima di riporli in frigo.

LEGGI anche: Come conservare al meglio frutta e verdura in estate

10) Mele

Le mele si conservano a lungo senza problemi a temperatura ambiente, anche per due o tre settimane, quindi non è per nulla necessario riporle in frigorifero. Ricorrete al frigo soltanto se, una volta trascorso il normale tempo di conservazione, avete comunque intenzione di tenerle da parte ancora un po'.

Dove conservare le mele: conservate le mele a temperatura ambiente nel classico cestino per la frutta o in una cassetta di legno. Riponetele lontano dalle banane, per evitare che queste ultime maturino troppo in fretta.

Altri frutti e ortaggi, come pesche, prugne, avocado e pomodori, al contrario di ciò che a volte si crede, andrebbero conservati fuori dal frigorifero, affinché maturino senza problemi e mantengano al meglio la loro consistenza e il loro sapore. Per quanto riguarda le erbe aromatiche fresche, tendono a deteriorarsi in poco tempo sia in frigo che a temperatura ambiente, quindi meglio utilizzarle il prima possibile e magari coglierle al momento o, in alternativa, provare a congelarle

LEGGI anche: Tutte le astuzie per congelare frutta, verdura ed erbe aromatiche

Cibi da conservare SEMPRE in figorifero

1) Carne e pesce

Conservate sempre la carne e gli affettati in frigorifero per evitare che si deteriorino. La stessa regola vale per il pesce. Consumate carne e pesce entro un paio di giorni. Per gli affettati confezionati regolatevi in base alla data di scadenza.

2) Uova

Per le uova la conservazione in frigorifero è consigliata in quanto permette di mantenere il tuorlo più intatto. In realtà, a livello domestico, non vi sarebbero grandi differenze tra la conservazione delle uova in frigo o in un luogo fresco. Di solito la scelta del frigorifero prevale perché si teme che le uova possano marcire. Ma se acquistate le uova e la ricetta richiede di utilizzarle a temperatura ambiente, evitate di riporle in frigo. Alcuni supermercati ripongono le uova a temperatura ambiente, mentre altri le sistemano nei refrigeratori. Varie persone le conservano fuori dal frigo senza problemi. L'importante è controllare sempre la data di scadenza e cercare di utilizzarle il più fresche possibile. Conservate la maionese e altre salse a base di uova in frigorifero, soprattutto dopo averle aperte.

3) Latte, yogurt e formaggi

Latte, latticini, yogurt e formaggi vanno sempre conservati in frigorifero per evitare che si deteriorino. Conservate in frigorifero anche il burro e la panna da cucina, soprattutto dopo averla aperta. Non dimenticate di riporre in frigorifero anche le salse che contengono latte o latticini.

Conservate sempre in frigorifero, soprattutto dopo l'apertura, anche salse, condimenti, sott'oli e sott'aceti, le bevande e i succhi a base di frutta e altri tipi di conserve, sia acquistati che preparati in casa.

Marta Albè

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Aron1: la "bici" più veloce del mondo...che sembra una pillola (VIDEO)

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Arion1

Potrebbe presto diventare il veicolo a propulsione umana più veloce della storia. Si chiama Arion1 ed il velocipede messo a punto da un team di ingegneri della University of Liverpool. Le sue particolarità? Sulla carta può raggiungere la velocità di quasi 145 km/h e pesa appena 25 kg.

A guardarla, la speciale bici ricorda per forma ma anche per colore una maxi capsula contenente una medicina. Il telaio in fibra di carbonio a forma di goccia rovesciata consente al mezzo di avere una forma aerodinamica, 40 volte migliore di una Bugatti Veyron, assicurano gli ideatori. Paragone ambizioso.

E tutto “alimentato” dai pedali, con zero emissioni di carbonio. Senza contare un'efficienza pari al 98,4% e la velocità, quasi raddoppiata rispetto ai mezzi simili attualmente in uso: 144,8 km orari.

Come fare per raggiungere simili prestazioni con la sola forza delle gambe? Il pilota verrà posizionato ad appena 13 cm dal suolo ma avrà bisogno di generare oltre 700 watt di potenza per arrivare alla massima velocità. Una quantità di energia sufficiente ad illuminare un'abitazione media. A sua volta, la potenza sarà passata alle ruote tramite un sistema di trasmissione con un rapporto di 17:1 (lo standard delle biciclette è di 4:1).

Arion telaio

Nonostante la combinazione di colori blu e bianco del render, i colori finali del veicolo sono ancora da decidere. Le dimensioni saranno inoltre adattate alle misure esatte del pilota per dare al mezzo una forma il più possibile aerodinamica.

Il team Leader Ben Hogan, di 22 anni, ha spiegato: “Questa è la prima volta che l'Università di Liverpool si cimenta in questo entusiasmante progetto, io e la squadra siamo stati sopraffatti dalla risposta positiva che abbiamo ricevuto in questa prima fase del nostro viaggio. Siamo estremamente entusiasti di partecipare all'evento del 2015 e di avere l'opportunità di mostrare l'innovazione del Regno Unito per un trasporto sostenibile su un palcoscenico internazionale.

{youtube}GLqxDm3_GZY{/youtube}

Arion1 sarà pronto a correre da maggio 2015, quando tenterà di raggiungere il record nel mese di settembre in occasione della World Human Power Speed Challenge di Battle Mountain, nel Nevada. L'University of Liverpool Velocipede Team tenterà di superare il record raggiunto lo scorso anno dal team olandese di VeloX3. Quest'ultimo detiene oggi il primato mondiale: 133,78 chilometri all'ora.

Chi la spunterà?

Francesca Mancuso

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Muffin salati: 10 ricette per tutti i gusti

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muffin salati ricette

I muffin possono essere soltanto dolci? I muffin classici sono sempre molto golosi, ma li potrete preparare anche in versione salata, da servire come aperitivo, come antipasto o per arricchire un secondo piatto. 

Scegliete il più possibile ingredienti bio e di stagione per realizzare le ricette che vi proponiamo.

Ecco tante idee per preparare i vostri muffin salati.

1) Muffin salati alla zucca

La zucca è un ingrediente perfetto per preparare i muffin salati. Non dimenticatelo e appuntatevi l'idea per quando sarà di stagione. Potrete preparare questi muffin con la farina integrale e dovrete lessare e frullare la zucca per ottenere l'impasto. Qui la ricetta completa.

muffin salati zucca

fonte foto: cilantropist.blogspot.com

2) Muffin salati ai funghi, piselli e zafferano

Dal blog Naturomania ecco un'idea molto originale per preparare dei muffin salati con funghi, piselli e zafferano. L'esperimento è molto semplice da utilizzare. Volendo, potrete scegliere il latte vegetale e evitare di usare le uova. Qui la ricetta completa.

muffin salati zucca

3) Muffin salati ricotta e zucchine

Giallo Zafferano propone una ricetta davvero originale per preparare dei muffin salati di ricotta e zucchine. Potrete guarnire ogni muffin con un pomodorino, così la presentazione del vostro piatto sarà davvero gradevole. La preparazione di questi muffin è molto rapida e la cottura è di soli 30 minuti. Qui la ricetta.

muffin salati ricotta zucchine pomodorini

fonte foto: giallozafferano.it

4) Muffin salati alle ortiche

Questi muffin salati vedono protagonista un ingrediente davvero speciale: le ortiche. Alcuni di voi le avranno utilizzate per preparare un buon risotto, ma avevate mai pensato di sceglierle per i vostri muffin? Per questa preparazione avrete bisogno di raccogliere un bel sacchetto di ortiche. Dopo averle sbollentate, non saranno più irritanti. Qui la ricetta completa.

muffin salati ortiche

fonte foto: lesmandonguilles.blogspot.it

5) Muffin salati alle carote e basilico

Se avete la possibilità di raccogliere del basilico fresco direttamente dal vostro orto siete davvero fortunati. Infatti lo potrete utilizzare insieme alle carote per preparare degli ottimi muffin salati. Per il ripieno vi servirà anche del formaggio tipo feta. Qui la ricetta completa per preparare i vostri muffin salati alle carote e basilico.

muffin salati carote

fonte foto: erbeincucina.it

6) Muffin salati al tofu e spinaci

Ecco una versione dei muffin salati senza burro, latte e uova, quindi adatta anche a chi è vegan. Come suggerisce il blog Chi ha rubato le crostate, potrete unire alla normale farina di frumento della farina di grano saraceno. Vi serviranno spinaci, tofu e latte di riso. Qui la ricetta completa.

muffin salati tofu spinaci

fonte foto: chiharubatolecrostate.com

7) Muffin salati alle cipolle e pomodori secchi

Questo muffin salati alle cipolle e pomodori secchi sono una preparazione vegan, senza burro, latticini e uova. Come suggerisce il blog Vegan Swiss, vi serviranno pomodori secchi, formaggio vegan, cipolle, farina di frumento e farina di lenticchie. Qui la ricetta completa.

muffin salati cipolle pomodori secchi

fonte foto: veganswiss.over-blog.com

8) Muffin salati alle patate

Per preparare dei deliziosi muffin salati alle patate, vi serviranno, oltre alle patate lessate, farina integrale, parmigiano o pecorino grattugiato, ricotta, olive, piselli o altre verdure a piacere. Potrete preparare questi muffin anche raddoppiando le dosi degli ingredienti, perché è possibile congelarli, come suggerisce il blog The Green Pot. Qui la ricetta completa.

muffin salati patate verdure

fonte foto: thegreenpot.wordpress.com

9) Muffin salati alle zucchine e parmigiano

Questi muffin salati alle zucchine e parmigiano sono ottimi da portare al lavoro o come pranzo al sacco, come suggerisce il blog Il Menu di Angela. La preparazione è molto semplice, ma potrete comunque aiutarvi con un robot da cucina per sminuzzare le zucchine. Qui la ricetta completa.

muffin salati zucchine parmigiano

fonte foto: ilmenudiangela.wordpress.com

10) Muffin salati ai peperoni

Questi muffin salati saranno molto colorati e gustosi. Li potrete preparare utilizzando peperoni gialli e rossi, cipolla o erba cipollina, latte di soia, fecola di patate e farina di frumento, come suggerisce Bergamo Vegan. Il consiglio in più è di passare prima i peperoni in forno perché non rilascino troppa acqua durante la cottura. Qui la ricetta completa.

muffin salati peperoni

fonte foto: bergamovegan.it

Marta Albè

Fonte foto: foodrepublik.com

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Tara, la gatta eroina che ha salvato un bimbo dall’attacco di un cane

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gatto salva bimbo

Spesso si pensa che i gatti siano meno fedeli dei cani, più distaccati e cinici riguardo alle persone che si prendono cura di loro. Questa storia che arriva dall’America racconta invece l’esatto contrario: l’amore di una gatta per il suo piccolo amico umano e la capacità di difenderlo nel momento del pericolo.

Ecco cosa è successo: un bimbo di 4 anni come ogni giorno a Bakersfiled, in California, andava in bicicletta di fronte casa, un cane del vicinato non si sa bene per quale motivo lo punta e decide di attaccarlo mordendolo ad una gamba e facendolo cadere dalla bici. A sorpresa però salta fuori dal recinto di casa la grossa gatta di famiglia, Tara, che interviene contro il cane mettendolo in fuga e salvando così il bambino da eventuali ferite più gravi provocate dall’animale.

A quel punto interviene anche la mamma che riporta a casa, molto spaventato e con qualche ferita, il suo bambino! La scena è stata casualmente ripresa da una telecamera di sorveglianza della zona e il video, montato dal padre del piccolo, conclude facendo vedere le ferite riportate dal bambino in seguito ai morsi del cane, a cui è stato necessario applicare dei punti.

"Per fortuna, non è andata peggio" scrive il padre nel video. E tutto grazie a Tara, diventata ormai giustamente eroina del quartiere e sul web.

{youtube}C-Opm9b2WDk{/youtube}

Francesca Biagioli

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Cicloturismo: nasce la prima mappa delle ciclovie d'Italia con tutti gli itinerari per le bici

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Per la gioia degli amanti della bici di tutta Italia arriva una mappa aggiornata della rete di ciclovie nazionali, con 18mila km di strade ciclabili, di cui 10mila già mappati, 18 itinerari e ben 50 "ciclovie di qualità". 

È Bicitalia, la prima grande mappa delle rete cicloturistica d'Italia, realizzata grazie alla Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e al Ministero dell'Ambiente, e consultabile sul sito www.bicitalia.org.

Al momento sono dieci le Regioni italiane, più la provincia autonoma di Trento, che hanno collaborato con FIAB sul tema della rete ciclabile nazionale, in un piano di lavoro che ha avuto l'obiettivo di unire i singoli programmi locali per lo sviluppo della mobilità sostenibile (intesa come soluzione alternativa al traffico motorizzato privato) con la fruttuosa idea del cicloturismo anche oltre i confini regionali.

bicitaliacartina

LE "CICLOVIE DI QUALITÀ" – Si tratta di itinerari da svolgersi per lo più su pista ciclabile e di percorsi particolarmente adatti a escursioni anche di una sola giornata.

Tra i servizi collaterali mappati da Bicitalia, la proposta Albergabici.it, un innovativo motore di ricerca in tre lingue - italiano, inglese, tedesco - concepito per il mondo del cicloturismo che permette di scegliere tra oltre 2000 strutture ricettive italiane (hotel, bed & breakfast, campeggi, agriturismi, rifugi montani ecc.) che offrono un'accoglienza dedicata ai turisti sulle due ruote.

Ecco l'elenco degli itinerari illustrati della rete Bicitalia:

Ciclopista del Sole (dal Brennero a Santa Teresa di Gallura) - L'Italia in bicicletta dal Brennero alle isole, sulla greenway nazionale

Ciclovia del Po (dalla sorgente al delta) - Paesaggi di pianura, lungo le sponde del grande fiume

Ciclovia Francigena (da Como a Brindisi) - Francigena e varianti storiche, fino a Roma e oltre

Le Ciclovie dei Fiumi del Triveneto (percorsi lungo il corso dei fiumi Adige, Brenta, Livenza, Sile, Piave, Tagliamento e Isonzo) - Tra ferrovie dismesse e corsi d'acqua, il Nordest modello Asburgo

Ciclovia Romea (da Tarvisio a Roma) - Verso la capitale sulle strade dimenticate dell'impero

Ciclovia Adriatica - Da Trieste a Santa Maria di Leuca, con lo sguardo sempre sul mare

Ciclovia Romagna Versilia (da Rimini a Viareggio) - Da un ombrellone all'altro, attraverso i silenzi d'Appennino

Ciclovia Conero Argentario - Tra due promontori, passando per il cuore verde d'Italia

Ciclovia Salaria (dalla capitale a San Benedetto del Tronto) - Da Roma all'Adriatico sulle tracce della consolare romana

Ciclovia dei Borboni (da Bari a Napoli) - Un lento viaggio nel tempo tra le civiltà del Mezzogiorno

Ciclovia degli Appennini (dal Colle di Cadibona a Reggio Calabria) - Una lunga danza a saliscendi sulla dorsale d'Italia

Ciclovia Pedemontana Alpina (da Trieste a Savona) - Tra laghi e colline, affacciati sulla balconata del Nord

Ciclovia dei Tratturi (da Vasto a Gaeta) - Traversata Est-Ovest sulle antiche rotte della transumanza

Ciclovia dei Tre Mari (da Otranto a Sapri) - Approdi del Mediterraneo in rete, un modello per l'Europa

Ciclovia Svizzera Mare (da Locarno a Ventimiglia) - Traversata a Nord-Ovest, dal cantone alla riviera

Ciclovia Tirrenica (da Verona alla capitale) - Alla conquista di Roma oltre le terre degli Etruschi

Ciclovia dell'Adda (dallo Stelvio a Cremona) - Paesaggi manzoniani e il genio di Leonardo attraverso la Lombardia d'acqua

Fano Grosseto - Sulle strade dove il paesaggio è diventato arte

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Il lavoro di FIAB per Bicitalia, partito nel 2002, si inserisce nel progetto europeo di EuroVelo, la grande rete ciclabile sviluppata da ECF-European Cyclists' Federation, di cui FIAB è la rappresentante in Italia, che corre su più di 70mila km di strada secondo un principio di "continuità territoriale" tra i Paesi dell'Ue basato sul mezzo di trasporto più ecosostenibile in assoluto e di crescente rilevanza anche all'interno del settore turistico.

LA RILEVANZA TURISTICA – Il Parlamento europeo ha calcolato per il cicloturismo un giro d'affari intorno ai 44 miliardi di euro all'anno. Secondo le stime, la rete Bicitalia potrebbe generare un fatturato cicloturistico pari a 3,2 miliardi di euro l'anno sull'esempio di successo della rete ciclabile del Trentino che, con oltre 400 km di piste e un costo di realizzazione al metro dai 20 al 400 euro, produce ogni anno 100 milioni di euro di indotto. 

Germana Carillo

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Si dorme 2 ore in meno di 60 anni fa, ma quali sono i rischi?

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sonno

Spesso troppo indaffarati con impegni, lavoro e vita quotidiana ci dimentichiamo che dormire è fisiologicamente essenziale per il nostro benessere e non bastano 4 o 5 ore per mettere a tacere le esigenze di riposo del nostro organismo. A lanciare l’allarme sul fenomeno della mancanza di sonno e sui rischi di questa abitudine scorretta sono stati alcuni esperti intervistati dalla Bbc.

Gli scienziati delle università di Oxford, Cambridge, Harvard, Manchester e Surrey hanno sottolineato come, attualmente, al sonno vengano dedicate in media 2 ore in meno rispetto a 60 anni fa e ciò esporrebbe a un maggior rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete o cancro.

Le motivazioni per cui ci priviamo di essenziali ore di sonno in più, a detta degli esperti, sono assolutamente inaccettabili e indotte dalla nostra società che vuole farci essere super produttivi a tutti i costi: “Siamo la specie più superbamente arrogante di tutte, pensiamo di poter abbandonare quattro miliardi di anni di evoluzione e ignorare il fatto che siamo evoluti seguendo l'alternanza del giorno e della notte'' ha dichiarato Russell Foster, dell'Università di Oxford.

Ma quali sono i rischi di dormire troppo poco?

- Aumenta il rischio infarto se si dorme meno di 6 ore a notte, sostiene una ricerca del 2012. Inoltre cresce anche il rischio di altre malattie legate a cuore e circolazione dovute a pressione alta o arteriosclerosi. 

- Alterazione del metabolismo: un sonno insufficiente, secondo alcuni studi, compromette il metabolismo con rischio maggiore di diventare sovrappeso o ammalarsi di diabete tipo 2

- Alterazione nella produzione di melatonina e di antiossidanti: ciò significa che a lungo andare si diventa più esposti al rischio di ammalarsi di alcune tipologie di cancro come quello colon rettale e al seno.

- Calo della fertilità maschile: una ricerca del 2013 ha evidenziato come non dormire a sufficienza possa far calare la concentrazione di spermatozoi del 29%, e lo scarso sonno avrebbe effetti negativi anche più in generale sulla vita sessuale.

- Scarsa memoria: chi si accontenta di dormire 4 o 5 ore per notte, vede ridursi del 15% la capacità di memorizzare e apprendere con facilità. 

- Scarsa attenzione: dormire meno di 6 ore incide sulla capacità di attenzione con un conseguente maggior rischio incidenti in caso poi si debba guidare.

Tanti buoni motivi quindi per concedersi un giusto riposo ogni notte!

Francesca Biagioli

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Walking Bicycle Club: la bici senza pedali che si guida camminando

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Fare step e camminare invece di pedalare, ecco il nuovo modo di andare in bici nato da poco in Giappone. Dalla realizzazione delle prime biciclette moderne, ben poco è cambiato. E i giapponesi, che guardano sempre al futuro, hanno pensato che fosse giunto il momento di una piccola grande rivoluzione.

Certo, molti di voi continueranno a preferire i classici pedali, ma vi piacerebbe spostarvi in bici camminando, o meglio, facendo step? La nuova bici si chiama Walking Bicycle Club (WBC) e funziona grazie ai movimenti delle gambe, che si spostano dall'arto verso il basso, e viceversa, quasi come per una camminata.

WBC ha tre ruote e un motore elettrico, da sfruttare per le strade in salita più difficili. Pesa circa 36 chili ed è lunga poco più di 1 metro. Katayama Kogyo - il gruppo che ha dato vita alla novità - ha lavorato con l'obiettivo di creare una nuova esperienza che potesse unire il piacere del camminare con la velocità degli spostamenti in bicicletta.

La nuova bici può raggiungere la velocità di 24 chilometri orari. Il motore elettrico per la pedalata assistita garantisce il funzionamento per un percorso di 20 chilometri con una sola carica. In Giappone Walking Bicycle Club viene promossa come nuovo mezzo di trasporto per la mobilità sostenibile, all'insegna delle ultime tendenze.

WBC sarebbe più sicura di una normale bicicletta, poiché permette di fermarsi e scendere più facilmente in caso di pericolo, dato che ci si trova in piedi, quasi come su un monopattino. In realtà, a prima vista, questo insolito mezzo di trasporto è molto più simile ad un attrezzo da palestra che a una vera e propria bicicletta.

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Probabilmente non sostituirà mai la classica bici, ma ci si attende che in Giappone avrà comunque un discreto successo. Nel Paese del Sol Levante il primo showroom WBC aprirà a luglio a Tokyo, dove possibile provare WBC e ordinarla in previsione del grande lancio sul mercato, che avverrà ad ottobre 2014.

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Guarda il video.

{youtube}PdtVrPvJnf8{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: japantrends.com

 

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Lucky: rapito il cane che era stato legato all'auto e trascinato per chilometri a Foggia

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Lucky è scomparso. Il cane era appena stato dichiarato fuori pericolo e ora l'Enpa ha reso noto il suo rapimento. La sua triste storia deve essere raccontata, in modo che simili episodi non avvengano mai più. Un allevatore del foggiano ha tentato di uccidere il suo cane. Lo ha legato all'auto e lo ha trascinato per alcuni chilometri. Per quale motivo? A quanto pare, il cane "disturbava" gli altri animali.

Il rapimento è un risvolto a dir poco inquietante nella storia del cucciolone che ha rischiato la morte per volere del suo padrone e che era stato salvato in extremis dall'Enpa nelle ultime ore. Ignoti avrebbero scavalcato la recinzione della struttura gestita dalla Protezione Animale in cui il cane si trovava ricoverato e lo avrebberro rapito prelevandolo dal box che condivideva con altri due quattro zampe.

"Le modalità con cui è avvenuta la scomparsa dell'animale" – ha dichiarato Marco Lupoli, presidente della Sezione Enpa di Manfredonia"non sembrano lasciare alcun dubbio sul fatto che si tratti di un rapimento legato alle indagini sulle terribili violenze di cui è esso stato vittima nei giorni scorsi. Come spiegare altrimenti che oggi l'unico a mancare all'appello in canile era proprio Lucky? E come spiegare che questo sia avvenuto all'indomani della vasta eco che la storia del povero quattro zampe ha avuto in tutto il Paese?".

Ricostruiamo tutta la storia di Lucky. Il grave caso di maltrattamento di animali è avvenuto a Manfredonia, in provincia di Foggia. Gli agenti di polizia sono intervenuti per denunciare l'uomo che aveva legato il cane all'auto con una corda attorno al collo e lo aveva trascinato con la macchina sulla strada provinciale che collega Manfredonia a Zapponeta.

Lucky rischiava di morire tra atroci sofferenze se non fossero intervenuti due passanti, che hanno fermato l'uomo e hanno subito avvertito le autorità. L'allevatore ha dunque abbandonato il cane in pessime condizioni sul ciglio della strada e ha tentato di darsi alla fuga. Lucky è stato portato alla clinica sanitaria del canile comunale di Manfredonia. Nel frattempo era stato allertato il servizio veterinario locale dell'Enpa, che si è subito preso cura del cane e che lo ha trasportato nella struttura dove si trovava ricoverato fino a poco fa.

Marco Lupoli, presiente dell'Enpa di Manfredonia, ha assistito ad una scena agghiacciante: "Quando sono giunto sul posto ho assistito ad uno spettacolo agghiacciante. Slegato dall'automobile, il cucciolone era stato scaraventato in un fosso adiacente alla sede stradale e se ne stava immobile, rannicchiato su se stesso con il corpo lacerato dalle ferite. Pensavo fosse morto. Mi sono avvicinato al cane, l'ho accarezzato e lui si e' mosso facendomi capire così di essere ancora vivo, benché in preda ad un forte stato di choc".

Carla Rocchi, presidente nazionale dell'Enpa ha commentato: "Crimini del genere rappresentano la negazione dei più basilari principi etici e di civiltà; naturalmente siamo impegnati affinché non si ripetano più". L'asfalto ha provocato a Lucky gravissime escoriazioni in tutto il corpo, ma il cagnolone ha resistito al supplizio ed è stato soccorso in tempo. L'allevatore è stato accusato di maltrattamento di animali. Il reato prevede una pena che va dai 4 mesi ai 2 anni di carcere.

La notizia della scomparsa di Lucky è stata resa nota solo pochi minuti fa. La speranza è che venga ritrovato al più presto sano e salvo.

Marta Albè

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Dormire in una botte. Il nuovo B&B in Germania per gli amanti del vino e della natura

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Eco-turismo: dormire in una botte in Germania sta diventando la nuova frontiera del turismo sostenibile. Qui, nel paese dove i boccali non sono mai vuoti, aveva fatto già scalpore il B&B dove è possibile dormire in botti di birra

Ora, per gli amanti del vino, arriva una nuova originale idea: sfruttare botti di vino belle grandi sparpagliate qua e là nei vigneti (nel caso della birra, invece, le botti sono usate a mo' di giaciglio) ristrutturate per creare delle vere e proprie camere immerse nel verde e con vista mozzafiato.

Il B&B si chiama Schlafen im Weinfass, che letteralmente vuol dire proprio "dormire in un barile di vino" e si trova a Sasbachwalden, nel land del Baden-Württemberg, a ridosso della Foresta Nera e vicino al confine con la Francia.

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Questa zona è conosciuta soprattutto per le sue immense vigne e per le sue specialità enogastronomiche. È per questo che dormire nelle botti di vino con vigneti da tutti i lati e tra romantici filari può essere un'esperienza unica.

I barili, opportunamente ampliati, hanno sufficiente spazio per ospitare letti, un tavolo e i servizi igienici (un ulteriore servizio igienico e doccia sono disponibili anche presso la sede dell'azienda agricola nelle immediate vicinanze, si legge sul sito).

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Un'esperienza di vero contatto con la natura che nella vita non dovrebbe mancare e durante la quale si potrà anche far scorta delle prelibatezze del luogo. A quale prezzo? Una notte in un barile è di 156 euro: qui il form per prenotare.

Germana Carillo

Foto: Schlafen im Weinfass

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Micro Bonsai: i fantastici bonsai in miniatura dal Giappone

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In Giappone impazza la mania dei micro bonsai. Il termine bonsai indica l'antica arte di dare vita ad alberi in miniatura. Si tratta di una tradizione tipica dell'Oriente che ora, proprio nel Paese del Sol Levante, sta raggiungendo nuove frontiere. Quanto può essere piccolo un bonsai? Un comune bonsai, piuttosto giovane, ha un altezza di 10-15 centimetri.

Nel corso del tempo si agisce per regolarne la crescita e le dimensioni, in modo che si adattino alla perfezione al contenitore o al vaso prescelto. Il bonsai non deve avere foglie ingiallite o rami attorcigliati. Necessita delle massime cure già alle dimensioni consuete, ma ora la nuova tendenza giapponese richiede di mettersi all'opera per dare vita a dei bonsai in miniatura.

Basta dare un'occhiata a Kokein e Matome Naver, due blog giapponesi dedicati ai mini bonsai, per rendersi conto di quanta pazienza e abilità siano necessarie per realizzare simili creazioni davvero minuscole. I piccolissimi bonsai vengono coltivati in vasetti che si reggono senza problemi tra pollice e indice.

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Si tratta di piccoli capolavori che vengono realizzati in vasi decorati con motivi floreali e colori vivaci. Per dare ai micro bonsai la forma desiderata, si utilizzano fili sottilissimi per tendere i rametti. Si tratterebbe di una vera e propria sfida tra gli amanti di quest'arte: creare bonsai alti solo 3 centimetri o poco più.

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Tra daikon e aceri minuscoli, ecco le immagini di tanti piccolissimi bonsai tutti da ammirare, come delle vere e proprie opere d'arte. Alla creazione di bonsai in miniatura è legato un messaggio molto semplice: tutti in ogni luogo possono trovare spazio per un piccolo angolo verde e prendersi cura di una piantina con amore e con la massima dedizione.

Marta Albè

Fonte foto: matome-naver.jp

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Bonsai: 10 consigli per principianti

 

Moss Graffiti: 3 modi per creare graffiti con il muschio

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I graffiti di muschio, noti anche come Eco Graffiti, Moss Graffiti o Graffiti Green, sono l'arma vincente per trovare un'alternativa alle bombolette spray tossiche e inquinanti. Con il muschio e pochi altri ingredienti, infatti, potrete creare delle vernici naturali. Con il tempo il muschio si svilupperà e darà vita a creazioni verdi molto originali. I graffiti di muschio vengono considerati un vero e proprio strumento di Guerrilla Gardening.

Per realizzare i vostri graffiti scegliete superfici porose, come i muri di mattoni o altre pareti esterne, meglio se collocate a mezz'ombra e in una zona abbastanza umida. Realizzate i vostri graffiti di muschio in autunno o in primavera, così la crescita sarà favorita e ricordate di annaffiarli di tanto in tanto con l'aiuto di un vaporizzatore d'acqua. Otterrete dei fantastici graffiti a impatto zero usando uno dei 3 metodi segnalati qui di seguito. Ma se proprio volete facilitarvi la vita, andate alla ricerca del kit per creare i graffiti di muschio che purificano l'aria.

1) Primo metodo

1 manciata di muschio
1 frullatore
2 tazze di latticello o di yogurt, anche vegetale
2 tazze d'acqua
½ cucchiaio di zucchero

Sciacquate il muschio, spezzettatelo e mettetelo nel frullatore. Aggiungete acqua, latticello o yogurt e lo zucchero. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo, fluido e cremoso come una vernice. Per addensare il composto, potrete aggiungere a poco a poco dello sciroppo di mais. A questo punto non vi resta che creare i vostri graffiti con la vernice di muschio che avrete ottenuto. Spruzzate con dell'acqua il muschio di tanto in tanto per facilitare la crescita e magari ripassate i graffiti con dell'altra vernice naturale fai-da-te.

Qui il tutorial completo.

2) Secondo metodo

1 manciata di muschio
1 frullatore
1 po' di gel idroretentore
1 vasetto di latticello (oppure latte + yogurt intero in parti uguali)
1 secchio
1 pennello
1 spruzzino con acqua

Potrete acquistare il gel idroretentore - o gel per idrocultura - nei negozi specializzati in giardinaggio. Il latticello non è facile da reperire in Italia. Createlo da soli aggiungendo a mezzo vasetto di yogurt intero del latte, fino a riempirlo, poi mescolate bene. Frullate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Poi versatelo in un secchio, munitevi di pennello e iniziate a dipingere i vostri graffiti verdi.

Qui il tutorial completo.


graffiti muschio

fonte foto: maquis-art.com

3) Terzo metodo

1 manciata abbondante di muschio del giardino
1 lattina di birra
½ cucchiaio di zucchero
1 frullatore
1 pennello
1 contenitore con coperchio

Raccogliete diversi ciuffi di muschio dal vostro giardino - controllate bene su muretti o pareti esterne, ma potreste provare a riciclare anche il muschio naturale delle decorazioni natalizie. Versate il muschio, la birra e lo zucchero nel frullatore. Azionatelo fino ad ottenere un composto omogeneo. Versate il tutto in un contenitore con coperchio. Con il pennello dipingete le pareti, a mano libera o con uno stencil. Spruzzate dell'acqua sui graffiti verdi di tanto in tanto per favorirne lo sviluppo.

Qui tutte le istruzioni.

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Marta Albè

Fonte foto: weddingwindow.com

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Sprout Guerrilla: il kit per graffiti di muschio che purificano l'aria
Green graffiti: arte e situazionismo al servizio della cultura ecologica

 

Il primo supermercato 100% vegan di Taiwan (FOTO)

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supermercato vegan taipei

Se avete bisogno di un'ulteriore prova che lo stile di vita vegan si stia diffondendo, ascoltate: Taiwan ha appena aperto il suo primo supermercato completamente vegan! Il negozio, che si trova a Taipei, si chiama iVegan.

Si tratta di un vero e proprio paradiso, proprio come il tedesco Vegilicious Veggie Shop, per chi ha detto stop alla crudeltà sugli animali e vuole lasciarla fuori dai propri acquisti. Perché? Leggete... Qui gli scaffali sono pieni non solo di frutta fresca e verdura fresche, ma anche di prodotti confezionati, surgelati, da forno, per la pulizia e la cura del corpo - e persino articoli per la casa – cruelty free.

I prodotti delle grandi multinazionali (Unilever, Procter & Gamble, ecc) sono completamente banditi, a favore di prodotti senza derivati animali e non testati. iVegan si completa con un reparto biologico e una piccola selezione di alternative lattiero-casearie. Il supermercato è provvisto anche di un bar e di un ristorante vegano e di uno spazio di informazione a favore dei diritti degli animali, gestito da attivisti che qui organizzano mostre fotografiche ed eventi.

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iVegan ha aperto i battenti lo scorso anno, nel seminterrato di una zona prevalentemente residenziale. Fin dalla sua apertura, ha ricevuto un grande successo, come riferisce il blog VeganTaiwan, rendendo la vita più facile per i clienti vegan e non. È la prova che il movimento vegan si sta espandendo a livello globale? Può darsi, soprattutto se si considera che Taiwan è uno dei Paesi dell'Asia orientale con il più alto tasso di consumo di carne.

E se ne aprissero uno anche qui in Italia?

Roberta Ragni

Foto Credit

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Vegilicious Veggie Shop: in Germania il primo supermercato vegan d'Europa

Bulgur: 10 ricette veg per tutti i gusti

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ricette bulgur

Il bulgur, o boulgur, è un alimento antico, molto ricco di fibre. Viene ricavato dai chicchi di frumento cotti al vapore, fatti seccare e poi macinati. E' simile al cous cous, ma i suoi chicchi sono più grandi. Potrete trovare il bulgur nei negozi di prodotti biologici o di alimenti etnici, in erboristeria, su internet e in alcuni supermercati.

Ricetta base per cuocere il bulgur. Per preparare il bulgur basta versarlo in un pentolino - senza accendere la fiamma del fornello - e coprilo con acqua bollente (il doppio rispetto alla quantità di bulgur). Dovrete attendere 20-30 minuti prima di gustarlo e in modo che tutta l'acqua venga assorbita. Poi lo potrete utilizzare per numerose ricette, come quelle che vi proponiamo.

1) Insalata fredda di bulgur, pomodori e zucchine grigliate

Ecco un piatto freddo a base di bulgur, molto facile e rapido da preparare, che potrete condire con ingredienti freschi e di stagione. Sarà un'ottima alternativa alla classica insalata di riso. Via libera a zucchine, pomodori e foglioline di menta. Condite il piatto con un emulsione di olio e limone. Qui la ricetta completa.


2) Bulgur allo zafferano

Potrete preparare questa insalata di bulgur allo zaffearano con pomodorini di Pachino e basilico fresco come primo piatto, perfetto per un pranzo primaverile o estivo, ma anche per un pic-nic. Sostituite la normale acqua di cottura del bulgur con del brodo vegetale, per renderlo ancora più saporito. Qui la ricetta completa.

bulgur allo zafferano

fonte foto: adessocucina.com

3) Bulgur con ceci stufati

Potrete condire il vostro bulgur con degli ottimi ceci stufati. Otterrete un bel piatto ricco che abbinerà cereali e legumi. Potrete arricchire il bulgur con cipolle, funghi champignon, pomodori pelati, alloro, rosmarino e parmigiano grattugiato. Qui la ricetta completa.

bulgur ceci stufati

fonte foto: ooh-look.com

4) Melanzane ripiene di bulgur

Il bulgur è un ingrediente perfetto da unire al ripieno di verdure e ortaggi. Ad esempio, potrete utilizzare le melanzane. Potrete unire al bulgur dei peperoni rossi da far abbrustolire, noci tostate e tritate, formaggio di capra a dadini, oppure tofu. Cuocete le melanzane ripiene di bulgur in forno. Qui la ricetta comleta.

bulgur melanzane ripiene

fonte foto: buonissimo.org

5) Bulgur alle verdure su letto di lattuga e fagiolini

Ecco un piatto speciale e molto decorativo che potrete preparare con il bulgur e con delle verdure di stagione. Potrete realizzare un letto di lattuga e fagiolini verdi. Per condire il bulgur vi serviranno peperoni e peperoncini, zucchine, cipolle e curcuma. Qui la ricetta completa.

bulgur verdure fagiolini

fonte foto: giallozafferano.it

6) Insalata di bulgur con ceci e avocado

Il Cavoletto di Bruxelles rende la preparazione del bulgur ancora più esotica grazie alla scelta dell'avocado come ingrediente principale per il condimento. Il gusto dell'avocado si sposa benissimo con quello dei ceci e renderà il vostro piatto davvero originale. Qui la ricetta completa.

bulgur ceci avocado

fonte foto: cavolettodibruxelles.it

7) Zucca ripiena di bulgur

Il blog di ricette Labna Amore in Cucina propone un piatto davvero interessante. Si tratta della zucca ripiena di bulgur, con l'aggiunta di peperoni, spinaci freschi e quartirolo. Prima di preparare il ripieno, dovrete cuocere la zucca per ammorbidirla. Qui la ricatta completa.

bulgur zucca ripiena

fonte foto: labna.it

8) Zucchine ripiene di bulgur

Il bulgur andrà benissimo anche per preparare il ripieno delle classiche zucchine al forno. Per arricchirle vi serviranno anche cipolle, timo, olive nere e capperi, come suggerisce il blog Menta e Liquirizia. Otterrete un piatto davvero gustoso, da servire come secondo o contorno. Qui la ricetta completa.

bulgur zucchine ripiene

fonte foto: mentaeliquirizia.com

9) Polpette di bulgur

Il blog la Spiga di Grano propone una ricetta davvero particolare per preparare delle gustose polpette di bulgur. Al bulgur, infatti, potrete abbinare le lenticchie, oppure la roveja, conosciuta anche come pisello dei campi, che da legume dimenticato è diventata Presidio Slow Food. Qui la ricetta completa.

bulgur polpette

fonte foto: laspigadigrano.blogspot.it

10) Pomodori ripieni di bulgur

E infine, ecco un'idea per utilizzare il bulgur nella preparazione dei pomodori ripieni. Sarà un ingrediente perfetto per preparare questo piatto, dopo la classica cottura in acqua o brodo vegetale. Arricchite il ripieno dei pomodori con basilico fresco e peperoncino, come suggerisce il blog Di Pasta Impasta, qui la ricetta completa.

bulgur pomodori ripieni

fonte foto: dipastaimpasta.it

Marta Albè

Fonte foto: channel4.com

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Insalata fredda di bulgur, pomodori e zucchine grigliate

 

Deforestazione: il legno illegale in vendita in Europa che distrugge l'Amazzonia (video-inchiesta)

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Stop al legno illegale, salviamo l'Amazzonia. Il mercato del legno illegale sta distruggendo la foresta amazzonica. Due anni di indagini da parte di Greenpeace sull'industria del legname brasiliana hanno dimostrato che il legno che proviene dal taglio illegale della foresta amazzonica è in vendita anche in Europa.

Il mercato italiano - ed europeo - è contaminato dal legno illegale. Ecco che allora Greenpeace si è rivolta direttamente al ministro Martina, affinché emani il decreto che metta fine alla produzione e alla vendita di legno illegale, con controlli e sanzioni per le importazioni illecite.

La norma sul legno illegale è già all'attenzione del Consiglio dei Ministri, ma ogni giorno che passa senza regole, nel nostro Paese arriva legno illegale che rende complice l'Italia della deforestazione. Il legno che proviene dal taglio illegale di alberi dell'Amazzonia brasiliana viene venduto in Europa, Israele e Stati Uniti.

Greenpeace accusa l'Italia di non effettuare i controlli più adatti sull'origine del legname importato. Infatti il Ministero delle Politiche Agricole non ha mai emesso il decreto che applica il Regolamento Europeo del Legno, in vigore da marzo 2013. Al momento in Italia non esistono sanzioni e misure per fermare il commercio di legno illegale.

In Brasile sarebbe piuttosto semplice aggirare i sistemi di controllo e Greenpeace ha documentato almeno 5 modi diversi per farlo. Al taglio illegale di alberi sono legati schiavismo e violenze contro chi vi si oppone.

Secondo quanto comunicato da Greenpeace, i legni pregiati provenienti dall'Amazzonia e a rischio illegalità sono stati utilizzati per la realizzazione di diversi edifici pubblici, come il ponte di Brooklyn a New York, il World Trade Center a Ginevra, la Biblioteca Nazionale a Parigi e il Politecnico di Torino.

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L'associazione ambientalista fa anche i nomi delle aziende che acquistano legname amazzonico brasiliano: Pinto Leitão e Tradelink in Europa, Lumber Liquidators negli Stati Uniti. Greenpeace chiede dunque di classificare il legname importato dall'Amazzonia brasiliana nella categoria ad "alto rischio" e di porre fine al più presto al commercio di legno illegale.

Guarda la video-inchiesta di Greenpeace.

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Marta Albè

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