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Come realizzare una tenda per gatti in poche mosse

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cat tent cover

I gatti, si sa, amano i nascondigli e i luoghi riparati. In alternativa alla classica cesta, potrete realizzare una tenda fai-da-te in poche mosse, a partire da una vecchia t-shirt e da qualche gruccia di metallo. Per ottenere la tenda bastano pochi minuti e un po' di abilità, ma non serve cucire, quindi sarete facilitati. 

Ecco il tutorial da seguire per creare la vostra tenda per gatti.

Vi serviranno:

1 vecchia t-shirt
1 base quadrata in cartoncino
2 grucce di metallo
Nastro adesivo
Spille da balia
Forbici e pinze

1) Raddrizzate le grucce e rimuovete il gancio metallico.

cat tent 1

2) Modellate le grucce in modo da formare 2 archi abbastanza uniformi e regolari. Dovrete posizionarle incrociate in modo che vadano da un angolo all'altro della base di cartone.

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3) Applicate del nastro adesivo per dare più stabilità alla base di cartone.

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4) Praticate un foro su ogni angolo della base di cartone per poter inserire le estremità delle grucce. Spingete bene le grucce nei fori e ripiegate le estremità verso l'interno. Unite le grucce in alto con il nastro adesivo, che applicherete anche al di sotto della base. Usate delle pinze se vi serve raddrizzarle un po'.

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5) Infine, create la copertura della tenda. Il "collo" della t-shirt sarà la porticina d'entrata. Per fissare bene la t-shirt sul fondo della tenda applicate delle spille da balia. Se occorre, tagliate il tessuto in eccesso. All'interno della tenda potrete inserire un piccolo cuscino o una copertina.

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fonte foto: instructables.com

Qui il tutorial completo di Instructables.

Ecco altri 3 tutorial che vi potranno essere utili.

1) Cat Scouts di Mouse Breath

cat scouts

Qui il tutorial.

2) Cat Tent di Handimania

handimania

Qui il tutorial.

3) Cat Tent di Meow Cat

meow cat

Qui il tutorial.

Marta Albè

Leggi anche:

 

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The China Study: punti di forza e critiche del libro sull’alimentazione vegan e tumori

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the china Study

Sono poche le persone che non conoscono, o quanto meno hanno sentito nominare, The China Study, un libro che negli ultimi anni è diventato un best seller a livello mondiale. 

Recentemente, grazie anche ai servizi della trasmissione Le Iene dedicati al rapporto tra alimentazione e tumori, sono tornate alla ribalta le notizie contenute in questo libro, un vero e proprio studio sull’alimentazione umana e sugli effetti che il cibo che consumiamo ha sul nostro stato di salute.

GLI STUDI

Il libro The China Study, pubblicato in Italia già dal 2012 e opera di T. Colin Campbell e del figlio Thomas M. Campbell, riporta un importante studio epidemiologico durato 27 anni e condotto nelle zone rurali cinesi, più altre ricerche svolte in diverse parti del mondo ma giunte tutte alla stessa conclusione: le proteine animali sono dannose per la nostra salute e il consumo eccessivo di questi alimenti porta a sviluppare vari tipi di cancro e altre malattie.

Ma vediamo di capire meglio come i Campell sono giunti ad affermare questo. Innanzitutto partiamo da un particolare da non trascurare nella biografia di T.Colin Campell: il noto nutrizionista è nato in una famiglia di allevatori di mucche da latte del Nord Virginia, era quindi solito consumare quotidianamente prodotti di origine animale e non può dunque essere accusato di parzialità nelle sue ricerche (anzi semmai aveva gli interessi contrari!). Negli anni ‘60 inizia i suoi studi nel campo dell’alimentazione, la prima ricerca importante a cui partecipa è quella che viene condotta sui bambini malnutriti delle Filippine, studio che ad un certo punto si trasforma in una vera e propria indagine sul perché vi sia un'insolita incidenza in questi bambini di tumore al fegato. Inizialmente si pensa che ciò sia dovuto all’aflatossina contenuta nelle arachidi e nel frumento, ma alla fine la ricerca conclude in maniera inaspettata: la maggiore incidenza di cancro al fegato si nota in particolare nei bambini più ricchi, quelli che consumano più proteine animali. Ecco allora che la curiosità del dottor Campell aumenta e nasce il desiderio di approfondire il rapporto proteine e salute con uno studio di più ampia portata.

E’ il momento di The China Study, ricerca epidemiologica effettuata da un team di scienziati coordinati da Campell, nata grazie alla collaborazione tra la Cornell University, l’Accademia cinese di Medicina preventiva, l’Accademia cinese di Scienze mediche e l’Università di Oxford e distinta in due fasi: la prima iniziata nel 1983, la seconda nel 1989. Nella prima fase sono stati raccolti dati relativi ad abitudini alimentari oltre che analisi di urine e sangue di 6500 adulti residenti in 138 villaggi e 65 contee, nella seconda i dati erano relativi a 10.200 adulti sparsi in 170 villaggi della Cina rurale e di Taiwan. Un bel campione, non c’è che dire!

Quello che è uscito fuori in sintesi è che nelle zone analizzate l’incidenza di malattie come cancro alla mammella, al colon e al polmone, diabete, osteoporosi, ictus, ipertensione e malattie cardiocircolatorie era bassissima. Queste malattie erano pressoché sconosciute nelle zone rurali della Cina dove si consumavano in media 4 grammi di proteine animali al giorno, diversa la situazione per chi abitava in città dove le cosiddette “malattie dell'abbondanza” erano ben più diffuse. Qual è il motivo? Chi viveva a Pechino o Shanghai aveva una dieta molto più ricca di proteine animali e decisamente più povera di vegetali.

Il dottor Campell non si accontenta di questo ma analizza nel suo libro anche studi condotti da altri scienziati. In particolare viene incuriosito da una ricerca effettuata su modello animale in India che aveva dimostrato come una dieta ricca di proteine animali aveva fatto ammalare di carcinoma epatico i topi a cui era stata somministrata, mentre quella povera di proteine (5% sul totale giornaliero) aveva consentito ad un altro gruppo di topi di non ammalarsi.

Campell decide dunque di cimentarsi in prima persona, cadendo anch’esso nella rete della sperimentazione su animali (si giustifica nel libro dicendo che allora non aveva trovato altri mezzi adeguati e che nel suo caso c'era un risvolto positivo: la sperimentazione gli aveva permesso di arrivare a consigliare a tutti una dieta vegana). Ottenuti i finanziamenti il dottor Campell inizia a testare in laboratorio gli effetti della caseina sui topi scoprendo che questa proteina, particolarmente presente in latte e derivati, aiuta i tumori nella loro crescita, in sostanza li nutre. Più nello specifico somministrando regolarmente il 20% di caseina ai topi, il cancro cresceva stabilmente, mentre somministrandone solo il 5%, il cancro si arrestava. Utilizzando invece altri tipi di proteine come ad esempio quelle ricavate da soia e grano, questo non avveniva. Ad attivare il cancro, dunque, secondo Campell sono solo le proteine di origine animale.

L'ALIMENTAZIONE SECONDO THE CHINA STUDY

Qual è dunque l’alimentazione più corretta e sana secondo questo libro? Punto numero uno: limitare al massimo o eliminare del tutto le proteine di origine animale, punto numero due: incentivare i cibi di origine vegetale e quelli integrali.

Nel libro sono riportati 8 pilastri dell’alimentazione secondo il dottor Campell che riportano consigli e affermazioni interessanti:

1)L’alimentazione rappresenta le attività combinate di numerosissime sostanze nutritive. L’intero è più grande della somma delle sue parti. (Ovvero ogni cibo che noi assumiamo è fatto di diverse sostanze chimiche che lavorano in stretta combinazione tra loro, non bisogna quindi idealizzare una sola sostanza nutritiva rispetto alle altre ma imparare che è la combinazione tra esse a fare la differenza).

2)Gli integratori vitaminici non sono una panacea per la salute

3) I cibi di origine animale non contengono quasi sostanze nutritive che non siano meglio fornite dalle piante (unica eccezione da valutare per chi segue una dieta vegana è una possibile piccola integrazione di vitamina B12)

4) I geni non determinano da soli la malattia: funzionano solo se vengono attivati o espressi e la nutrizione riveste un ruolo decisivo nel determinare quali geni, buoni o cattivi debbano essere espressi.

5) L’alimentazione può controllare in modo sostanziale gli effetti avversi dei farmaci nocivi.

6) La stessa alimentazione che previene la malattia negli stati iniziali (prima della diagnosi) può anche arrestare o far regredire la malattia negli stadi successivi (dopo la diagnosi)

7) Un’alimentazione che sia davvero benefica per una particolare malattia cronica sarà di vantaggio alla salute su tutta la linea.

8)Una buona alimentazione crea salute in tutti gli ambiti della nostra esistenza

I benefici di questo tipo di alimentazione, a detta del dottor Campell, sarebbero non solo prevenire le malattie ma anche avere più energia a disposizione, conservare ossa forti, apparire più giovani, perdere peso e tanto altro.

CRITICHE

Ovviamente una pubblicazione di questo genere non poteva che sollevare un polverone di critiche. Da una parte gli animalisti contestano di aver eseguito una parte della ricerca su topi, e dunque di non essere attendibile anche per gli esseri umani. Dall’altra il mondo scientifico ritiene che Campell abbia utilizzato parametri contestabili o li abbia male interpretati.

Ad esempio il medico nutrizionista e dirigente ricercatore dell’Inran, Andrea Ghiselli rispetto al The China Study ha dichiarato: “Lo studio non ha corrispondenza con la realtà. È stato fatto 40 anni fa e poi smentito dall’attuale letteratura. Tutti gli orientamenti della comunità scientifica attuale sono contrari. Campbell ha condotto ad esempio esperimenti in vitro, ha messo la caseina in provetta e ha visto che le cellule di un particolare tipo di tumore stavano meglio: ma certo, la caseina ha fornito loro del cibo, ma sarebbe successa la stessa cosa con qualsiasi altro tipo di nutriente”. Continuando poi dice che “Campbell ha considerato la Cina rurale degli anni ’70 e ’80, che aveva abitudini alimentari simili a quelle italiane degli anni ’50. In quell’epoca anche da noi, che consumavamo comunque latticini, la mortalità per tumori e malattie cardiovascolari era molto bassa. Difficile stabilirne il motivo con precisione, ma verosimilmente in Italia prima del boom economico ci si ammalava meno perché si mangiava meno di oggi. (…) È l’eccesso di calorie a uccidere e far male, in particolare l’eccesso di zuccheri e grassi, certamente non il latte o i derivati animali, se assunti con moderazione".

Il sito Energytraining.it propone una critica in 3 parti a questo libro considerando le ricerche di Campell inattendibili e linkando anche una serie di articoli stranieri in cui medici e scienziati confutano le teorie di The China Study. Si legge ad esempio una critica di fondo al lavoro di Campell: “Interessante notare che Campbell (…) è solo un biochimico. Non ha mai seguito dei pazienti e non ha esperienza del mondo reale per sostenere la veridicità delle sue raccomandazioni nutrizionali per la popolazione in generale”.

Un’altra critica molto precisa e dettagliata è stata fatta sul blog americano Raw food sos. Se volete cimentarvi nella lettura in inglese, questo è il link.

THE CHINA STUDY - LE RICETTE

china study

Vista il successo di lettori del primo libro, a febbraio 2014 è stato pubblicato in Italia il libro delle ricette di The China Study, opera di LeAnne Campbell (figlia di Colin Campell), che si basa sulla dieta proposta e considerata la migliore per il genere umano nel libro del padre. Racchiuse in questa pubblicazione ci sono 120 ricette non solo vegane ma anche a ridotto contenuto di sale, zucchero e alimenti raffinati. Preparazioni semplici, veloci e gustose per far avvicinare anche i più scettici ad un tipo di dieta priva di sostanze animali.

{youtube}F0Xtiyi3BNg{/youtube}

- Su Amazon:

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Francesca Biagioli

Giornate Europee dei Mulini Storici 2014: tutte le iniziative italiane

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mulino olzai

Gli antichi mulini sono un patrimonio storico e culturale da valorizzare. Ecco che anche in Italia tornano le Giornate Europee dei Mulini Storici, che si svolgeranno sabato 17 e domenica 18 maggio 2014 in numerose regioni della nostra penisola. Si tratta di un'occasione da non perdere per scoprire e visitare i vecchi mulini del territorio.

Le Giornate Europee dei Mulini Storici giungono quest'anno alla terza edizione italiana, su esempio della Francia e di altri Paesi Europei. Sono organizzate dall'Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici. Un tempo i mulini erano fondamentali per la trasformazione dei cereali che i contadini coltivavano nei loro campi, innanzitutto per il sostentamento della famiglia.

Non solo grano, ma anche farro, avena, segale, orzo e tanti altri cereali dimenticati che dovremmo imparare a conoscere, poiché hanno fatto parte delle storie delle nostre famiglie. Il 17 e il 18 maggio verranno aperte le porte dei mulini storici per illustrare ai visitatori la loro storia, le tecniche e l'evoluzione della lavorazione dei cereali per la realizzazione delle farine.

Gli eventi principali dell'edizione 2014 delle Giornate Europee dei Mulini Storici quest'anno si svolgeranno a Castelvetrano, in Sicilia, che diventerà una vera e propria capitale italiana dei mulini. In questa località della provincia di Trapani domenica 18 maggio alle ore 10 si terrà il convegno "I grani antichi siciliani e la macinazione a pietra naturale", che sarà ospitato dal Teatro Selinus, in piazza Carlo d'Aragona. Nel pomeriggio, dalle 13.30 potrete partecipare ad una degustazione di pane, pizza e focacce dal titolo "I grani antichi in piazza - Morsi di salute".

In Sardegna, a Olzai, in provincia di Nuoro, potrete visitare un maestoso mulino, che si erge a circa 558 metri sul livello del mare nelle giornate del 17 e del 18 maggio. La sua realizzazione risalirebbe all'Ottocento. Dalla pizza Su Nodu Mannu domenica mattina alle 10 partirà una passeggiata guidata nel centro storico, che poi condurrà al mulino, con un tragitto di circa un'ora guidato dai volontari del CAI.

In Campania, sabato e domenica per tutta la giornata potrete accedere al Mulino del Comune di Auletta, in provincia di Salerno. In Toscana potrete visitare il Mulino Magni, in località San Pellegrino - Sambuca, in provincia di Prato, e il Mulino Parrini, in località Sant'Agata, a Scarperia, in provincia di Firenze.

Nelle Marche, partecipano all'iniziativa delle Giornate Europee dei Mulini Storici il Mulino Battaglioni di Gualdo, in provincia di Macerata, che sarà aperto al pubblico domenica mattina e pomeriggio. Domenica pomeriggio potrete visitare anche l'Antico Molino Patregnani di Corinaldo, in provincia di Ancona.

giornate mulini storici

Porte aperte anche per i mulini delle regioni settentrionali. In Trentino Alto Adige potrete fare visita ai mulini della provincia di Trento: Molino Ruatti e Mulino Fusinace. In Piemonte potrete andare alla scoperta del Molino Riseria San Giovanni di Fontanetto Po, in provincia di Vercelli, che sarà aperto domenica 18 maggio dalle 9 alle 18. E infine, in Lombardia potrete visitare i mulini della provincia di Mantova. Saranno aperti al pubblico il Mulino Natante sul Po, il Mulino di Massimbona e il Mulino Darra

Per maggiori informazioni e per conoscere tutti i mulini aperti: www.aiams.eu.

Marta Albè

Fonte foto: Flickr Mario Murgia

Leggi anche: 

Campania: il Vallone dei Mulini di Sorrento, dove la Natura torna a fiorire

 

Semi di papavero: proprieta', usi e dove trovarli

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semi di papavero

I semi di papavero sono un ingrediente piuttosto comune nella preparazione dei dolci, soprattutto in Austria, Germania e Ungheria, ma ormai vengono apprezzati e utilizzati anche in Italia come ingrediente e come condimento, per via del loro gusto caratteristico.

I semi di papavero non sono soltanto buoni, ma anche salutari. Scopriamo tutte le loro proprietà benefiche.

Proprietà

I semi di papavero contengono numerose sostanze benefiche per la nostra salute. Sono una fonte di antiossidanti e di acido oleico e linoleico. L'acido oleico, in particolare, aiuta ad abbassare i livelli del colesterolo LDL e ad aumentare quelli del colesterolo HDL, il colesterolo buono. I grassi monoinsaturi e polinsaturi inseriti nella dieta aiutano a prevenire le malattie coronariche e i problemi cardiaci.

La parte più esterna dei semi di papavero è una buona fonte di fibre vegetali utili per l'intestino. 100 grammi di semi di papavero contengono circa 19,5 grammi di fibre, che corrispondono al 51% della dose giornaliera raccomandata (RDA). Si tratta soprattutto di fibre in grado di assorbire acqua lungo il tratto intestinale e di rendere l'intestino più regolare.

I semi di papavero sono inoltre una fonte di vitamine del gruppo B, come la tiamina, la riboflavina, la niacina e l'acido folico. Si tratta di vitamine utili nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati. Contengono buoni livelli di sali minerali come ferro, rame, calcio, potassio, manganese, magnesio e zinco. Il rame viene utilizzato per la produzione di globuli rosi. Il potassio aiuta a controllare il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Il manganese supporta l'azione di alcuni antiossidanti.

Usi

I semi di papavero si utilizzano soprattutto come ingrediente aggiuntivo e decorativo nella preparazione casalinga del pane, dei crackers, delle torte e dei biscotti. Sono tra gli ingredienti tipici che spesso vengono utilizzati nello strudel e in altre ricette dolci o salate, compresi i bagel e i pretzel.

bagel semi di papavero

fonte foto: la-boulangeie.ie

Non dimenticate di aggiungere i semi di papavero nel muesli per la merenda o per la colazione, nei frullati e nella crema di Budwig. Così potrete arricchire la vostra alimentazione di preziosi semi della salute. In India e Pakistan i semi di papavero vengono utilizzati spesso in salse e condimenti. Sono ottimi anche come ingrediente da aggiungere al cous cous, al bulgur e alle insalate di riso. In erboristeria e nella medicina tradizionale i semi di papavero sono un ingrediente utile per la preparazione di sciroppi e rimedi per la tosse, oltre che di infusi rilassanti.

Controindicazioni

Di solito i semi di papavero vengono assunti in piccole quantità e dunque non producono effetti collaterali. Non bisogna dimenticare però che i semi di papavero contengono, seppur in minime dosi, delle sostanze oppiacee. Rispetto ad altri semi e alla frutta secca, ai semi di papavero vengono associati minori rischi di allergia.

Dove trovare i semi di papavero

I semi di papavero si trovano facilmente al supermercato, nello scaffale delle spezie e delle erbe aromatiche. In alternativa li potrete acquistare anche in erboristeria, su internet e nei negozi di prodotti biologici o dedicati all'alimentazione naturale.

Marta Albè

Fonte foto: foodnetwork.com

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SanBa: la street art per superare il degrado della periferia romana

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2. Sanba

Meno grigio, più colore. Il degrado dei palazzoni di periferia si trasforma in arte grazie al progetto SanBa, volto a riqualificare uno dei quartieri periferici più complicati di Roma, San Basilio, grazie alla street art.

Ha preso il via il 29 marzo e ormai è giunto quasi al termine. Basta fare un giro per il quartiere per notare subito la novità: nuove facciate a colori. La prima, realizzata dal noto artista Liquen (autore dei Wynwood Walls di Miami) dal 2 al 10 maggio in Via Maiolati, all'angolo con via Fabriano. Impossibile non notare l'enorme rastrello che graffia il suolo della città portando via con se il grigiore dell'industria per lasciare il posto alla terra e alle piante. In una parola, alla vita.

 Un modo per dire che la terra può e deve tornare ad essere la protagonista delle città, dal centro alla periferia. La seconda, che porta sempre la firma di Liquen, è sorta su uno dei palazzi di Via Fiuminata, all'angolo via Fabriano, e sarà completata domani.

Oltre a Liquen, anche Agostino Iacurci è stato chiamato a portare il colore su alcuni edifici di San Basilio. Le sue opere nasceranno tra domenica 18 maggio e sabato 24 a Via Osimo, angolo via Fabriano, mentre l'ultima vedrà i natali su uno dei palazzi di Via Recanati tra il 25 maggio e il 2 giugno.

Le opere, però, fanno parte di un progetto più vasto che abbraccia le scuole e che ha coinvolto gli abitanti del quartiere di San Basilio e dei palazzi. Gli studenti della scuola elementare Gandhi vi hanno preso parte con un laboratorio di muralismo espanso, volto alla creazione di un murales tridimensionale. Quelli della media Fellini invece hanno seguito un laboratorio di stampa tipografica, sotto la guida dell'illustratrice Irene Rinaldi, con l'obiettivo di realizzare dei poster di promozione della manifestazione, affissi dai ragazzi in varie zone del quartiere.

I liceali della Von Neumann invece si sono cimentati in due diversi laboratori. Il primo, di design urbano, tenuto dal team di architetti Orizzontale, finalizzato alla rigenerazione di alcune aree di San Basilio, con la costruzione di sedute urbane e la realizzazione di nuove aree di socialità. Il secondo, tenuto da Kinesis, volto ad imparare tecniche di scrittura creativa per la realizzazione di una sceneggiatura da utilizzare in un documentario sull'intero evento.

SanBa è quello che succede quando l'arte incontra un quartiere, lavora con i suoi abitanti, entra nelle scuole e ne dipinge i muri. È arte pubblica e voglia di collaborare e combattere per la cultura e la bellezza. Laboratori, palazzi dipinti e un film documentario. SanBa è San Basilio. Un quartiere è una città intera, con una sua storia e con delle sue storie specifiche e importanti. Per lavorare in un quartiere bisogna rispettarlo e dimenticarsi dei luoghi comuni sul suo conto. Un quartiere è prima di tutto i suoi abitanti e alcuni di loro sono fondamentali per quello che stiamo facendo. Li vogliamo ringraziare, tutti,” è il ringraziamento da parte degli artisti che hanno partecipato al progetto.

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L'appuntamento adesso è agli inizi di giugno, quando, SanBa si concluderà con una grande festa di quartiere, a cui parteciperanno gli artisti e gli abitanti che si sono fatti portavoce in prima persona di un'arte “di strada”, concepita al di fuori dei musei.

Francesca Mancuso

Foto: SanBa2014

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Cani Panda: l'ultima insana mania della Cina (FOTO)

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Il chow chow panda non esiste. È solo un cane tinto per assomigliare al mammifero in via di estinzione, emblema nazionale della Cina. Eppure il fatto che si tratti di un "trucco" non demoralizza le migliaia di acquirenti, che impazziscono ugualmente per i "cani-panda".

Lo racconta il proprietario di un negozio per animali domestici di Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, Hsin Ch'en, che ha raccontato di non riuscire a tenere il passo con la domanda di cani Chow chow tinti come i panda.

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"Ho perfezionato la tecnica e ora si sta diffondendo in tutto il paese – racconta-. Con un po' di cura e colore è facile trasformare un chow in un cane panda, in circa due ore. Il trattamento rimarrà per circa sei settimane, poi i proprietari dovranno tornare per alcuni ritocchi".

Un make-up, assicura il negoziante, senza sostanze chimiche né maltrattamenti (ci fidiamo?). E piuttosto costoso, anche se agli acquirenti "non dispiace pagare un extra, a loro piace il fatto che la gente si giri per strada e possano dire ai loro amici: "Ho un cane panda"', continua Chen.

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cani panda

Prima di dire "che carini", fermatevi a riflettere sulla necessità di applicare questa non meglio definita tecnica solo per il nostro gusto estetico. Anche perchè i Chow Chow son stupendi di loro. Il nostro consiglio? Lasciate perdere trattamenti di colorazione delle pellicce degli animali: se siete alla ricerca di un compagno a quattro zampe e sicuri di assumervi questa responsabilità, date un'occhiata nei nostri canili e troverete esemplari stupendi anche senza trucco. Ecco perché adottare un cane farà bene alla vostra vita.

Roberta Ragni

Fonte e Photo Credit

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Gli antichi Egizi erano vegetariani

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I vegetariani moderni potrebbero avere parecchio in comune con gli antichi Egizi, molto più di quanto si possa immaginare. Già, perché gli archeologi e gli esperti pensano che seguissero una dieta composta in gran parte di verdure, frutta, frumento e orzo.

Un'ipotesi che è stata presa in considerazione da anni un po' per tutte le antiche popolazioni stanziali. Ma che ora è stata confermata con l'analisi del carbonio, facendo scoprire quello che gli antichi egizi mangiavano davvero.

Il merito è di un team di ricercatori che, studiando 45 mummie vissute in Egitto tra il 3500 aC e il 600 DC, ha potuto stabilire che seguivano un'alimentazione fatta di moltissimo orzo e frumento, come evidenziato anche dalle scene di agricoltura dipinte sulle pareti delle loro tombe.

E il pesce? Poco, pochissimo. Quasi assente. Questo dato ha sorpreso gli studiosi, convinti che proprio il pesce potesse essere un alimento fondamentale per un popolo che viveva lungo il Nilo, come proverebbero anche numerose testimonianze culturali, dai rilievi murali ai resti archeologici di lance e reti, passando per offerte commerciali con pesce da siti come Gaza e Amama, come spiega Kate Spence, un archeologo e specialista in Egitto presso l'Università di Cambridge.

E' sorprendente, quindi, che le analisi del carbonio suggeriscano che il pesce non sia stato ampiamente consumato. In realtà, però, alcuni testi hanno indicato che alcune specie di pesci non venissero mangiate per motivi religiosi.

"Abbiamo avuto un approccio che era un po' diverso dal solito", ha spiegato Alexandra Touzeau, che ha guidato il gruppo di ricerca dell'Università di Lione. "Abbiamo lavorato molto con ossa e denti, mentre la maggior parte dei ricercatori aveva fino a oggi studiato capelli, collagene e proteine. Abbiamo anche lavorato su periodi differenti".

I ricercatori hanno pubblicato i loro risultati sul Journal of Archaeological Science

Roberta Ragni

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Centrifugati: 10 ricette per depurare l'organismo

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centrifugati succhi verdi

I centrifugati sono delle bevande naturali molto utili per depurare l'organismo. Considerarli come parte di una dieta dimagrante non è sufficiente. Infatti i centrifugati, o succhi "verdi", non sono indicati soltanto a chi vuole perdere peso, ma anche a chi desidera aiutare il proprio corpo a liberarsi delle tossine e arricchire la propria alimentazione di preziose vitamine e sali minerali. 

Grazie all'autoproduzione, risparmierete, otterrete succhi salutari e non sprecherete mai più neanche un pezzetto di frutta o verdura.

I centrifugati, rispetto ai frullati, presentano lo svantaggio di escludere le fibre della frutta e della verdura nella bevanda finale. Ma, come sappiamo bene, potrete riutilizzare gli "scarti" della centrifuga e dell'estrattore in numerose ricette anti-spreco. Inoltre, nulla vieta di abbinare e alternare il consumo dei centrifugati a quello di frullati e di frutta fresca. Inoltre se si utilizzano estrattori di succo a freddo si mantengono vive molti micronutrienti come vitamine e antiossidanti che con gli elevati giri del frullatore o delle tradizionali centrifughe normalmente si perdono.

I succhi verdi hanno il vantaggio di rendere subito disponibile le vitamine al nostro organismo senza affaticare l'apparato digerente e sono l'alternativa migliore ai succhi di frutta confezionati e ad altre bevande zuccherate che troviamo in vendita al supermercato. Spesso i centrifugati sono protagonisti di veri e propri programmi detox.

Chi vuole iniziare una dieta depurativa e dimagrante - o un programma detox - con l'obiettivo di perdere peso dovrebbe comunque rivolgersi ad un esperto di fiducia. In ogni caso i centrifugati rappresentano una bevanda benefica che può arricchire di sostanze preziose per l'organismo qualsiasi tipo di alimentazione. Approfittiamo della primavera e dell'estate - e della loro abbondanza di frutta e verdura fresca - per preparare i nostri centrifugati.

Ecco tante ricette di centrifugati da preparare in casa.

1) Centrifugato di prezzemolo e carote

1 bel mazzo di prezzemolo fresco
2 carote
1 mela
1 gambo di sedano

Il prezzemolo, in combinazione con gli altri ingredienti, aiuta l'organismo a recuperare le energie e a liberarsi delle tossine accumulate. La clorofilla contenuta nel prezzemolo contribuisce a riossigenare il sangue. Questo centrifugato è ricco di vitamina C, ferro, potassio e calcio.

2) Centrifugato di sedano e carote

3 gambi di sedano
1 cetriolo
1 mela
1 rametto di prezzemolo
4 foglie di spinaci

Cetrioli e sedano sono tra gli ingredienti più indicati per i centrifugati da bere per depurare l'organismo. In questa ricetta potrete sostituire la mela con la pera, in base alla frutta a vostra disposizione e a seconda dei vostri gusti.

3) Centrifugato di kiwi e arance

3 kiwi
2 arance

I kiwi e le arance sono ricchi di vitamina C. Il centrifugato di kiwi e arance aiuterà l'organismo a fare scorta di potassio e vitamina K. Questa ricetta viene consigliata per ridurre il colesterolo, per incrementare l'assorbimento del ferro e per depurare l'organismo.

4) Centrifugato di mela e pomodoro

1 mela
1 pomodoro
1 cetriolo

Come suggerito dal nostro Forum, questo centrifugato a base di mela, pomodoro e cetriolo - dunque particolarmente adatto all'estate, per via della stagionalità dei suoi ingredienti - è utile per la sua azione disintossicante.

5) Centrifugato di mela e carota

2 carote
1 mela
1 gambo di sedano

Questo centrifugato permette di unire le proprietà benefiche di mela e carote, entrambe ricche di vitamine, con l'azione disintossicante del sedano. Oltre al gambo di sedano, in questo centrifugato potrete aggiungere anche qualcuna delle sue foglioline.

centrifugati detox

fonte foto: biggestloserclub.com

6) Centrifugato limone e pera

2 mele
2 pere
1 limone

Questo centrifugato sfrutta le proprietà depurative del limone e del suo succo. Il succo di limone, come si sa, ha un sapore piuttosto aspro, ma potrete rendere la bevanda più gradevole se sceglierete mele e pere matura. L'importante è non aggiungere zucchero.

7) Centrifugato cetrioli, mela verde e zenzero

1 mazzetto di spinaci
1 cetriolo
1 mela verde
2 gambi di sedano
3 rametti di rosmarino
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di zenzero fresco

Questo centrifugato depurativo sfrutta le proprietà benefiche e disintossicanti dei cetrioli, del sedano, del succo di limone e dello zenzero fresco, che stimola l'organismo a liberarsi delle tossine e che darà alla bevanda un gusto più deciso e leggermente piccante.

8) Centrifugato ananas e spinaci

1 mazzetto di spinaci
1 manciata di foglie di cavolo
2 mele verdi
4 foglioline di menta
4 o 5 fette di ananas

L'ananas ha proprietà depurative e disintossicanti. Aiuta il nostro organismo a liberarsi delle tossine e arricchisce il centrifugato di vitamine, insieme agli spinaci, al cavolo e alle mele verdi. Per preparare i vostri centrifugati non usate mai ananas sciroppato, ma sempre il frutto fresco.

9) Centrifugato mela e cavolo rosso

1 o 2 mele
¼ di cavolo rosso
Acqua

Ecco un centrifugato benefico per l'apparato digerente, in particolar modo per le pareti dello stomaco. Si tratta di un centrifugato dalle spiccate proprietà lenitive, utile soprattutto a chi soffre di gastriti o di ulcere. Il cavolo rosso aiuta inoltre l'organismo a depurarsi. Centrifugate prima il cavolo rosso e poi, a parte, le mele. Quindi mescolate i due succhi. Se occorre, diluite con un po' d'acqua. Qui la ricetta completa.

10) Centrifugato pera e zenzero

2 o 3 pere
3 foglie di cavolo nero o cavolo riccio
1 pezzettino di zenzero fresco

Se volete preparare una versione particolarmente dissetante e rinfrescante di questo centrifugato depurativo, lasciate riposare le pere per un po' in frigorifero prima di passare alla normale preparazione con la centrifuga o l'estrattore.

Marta Albè

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Treehouse: la casa sull'albero autocostruita per i bambini abbattuta dalle autorita' UK

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Case sull'albero. Cosa c'è di più bello che costruirle per i bambini? Lo ha pensato anche una coppia di Crowland, vicino a Peterborough, nel Regno Unito, che nel giardino di casa ha realizzato un'adorabile casetta arrampicata tra i rami per i loro figli Nick, 7 anni, Anouk, 5, e Jack, 3, che volevano un rifugio segreto tutto loro.

Ora, però, Remco Bosma e sua moglie Sylvia, dovranno spiegare ai piccoli che la "tana" sul salice piangente presto potrebbe non esserci più: le autorità locali hanno ordinato l'abbattimento, per assenza del permesso edilizio perché aveva una 'piattaforma rialzata alta più di 11 piedi, circa 3metri e mezzo.

casa albero abb3

casa albero abb2

La colpa sembra essere di qualche vicino (invidioso?) che ha segnalato la struttura agli uffici comunali. L'Holland South District Council, che ha ricevuto la denuncia, ha ordinato alla famiglia di smantellare la casa sull'albero 'in toto' o di mettersi in regola.

"Mi sento molto male al pensiero di doverla demolire. Quando si passa un sacco di tempo a costruire qualcosa si diventa molto legati ad essa. I ragazzi videro una casa sull'albero all'inizio dell'anno e mi hanno detto che ne avrebbero voluta una. Così sono uscito e ho comprato alcuni pannelli e materiali ondulati per il tetto. Ho passato un sacco di tempo libero su quell'albero ei bambini erano al settimo cielo per il risultato. L'adorano! Quando è arrivata la lettera sono rimasto sorpreso. Non sapevo che ci volesse una licenza edilizia per una casa sull'albero", spiega il papà.

Il signor Bosma ha presentato la domanda, che verrà valutata entro il 27 giugno. La famiglia dovrà quindi attendere sette settimane per scoprire le sorti della loro casa sull'albero.

Roberta Ragni

Foto Credit

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Sciopero mezzi pubblici: chi si ferma e chi circola nelle citta' oggi

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Sciopero mezzi

Sciopero del trasporto pubblico oggi 30 maggio in tutta Italia. Un venerdì nero per i pendolari e per chi si muove coi mezzi visto che per 24 ore, con orari che variano da città a città, non saranno garantiti bus, metro, tram e mezzi di superficie.

Ad organizzare la mobilitazione sindacale è stata USB Lavoro Privato. A Milano l’agitazione è prevista dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio. Qui al momento la situazione sembra regolare con le linee della metro M1-M2-M3 operative. Le maggiori riduzioni del servizio sono in superficie. La circolazione sarà invece regolare dalle 15 alle 18, quando ricomincerà la seconda fascia di sciopero.

A Roma oltre allo sciopero di 24 ore dell'Usb ci sarà anche quello di 4 ore (8.30-12.30), per le società Atac S.p.A. e Roma Tpl, con rispetto delle fasce di garanzia. Le fasce garantite, durante le quali i mezzi pubblici saranno regolari, sono fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Tra le 8.30 e le 17 e dalle 20 a fine servizio sono a rischio le corse di autobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo. Secondo i dati aggiornati forniti dall'Atac, le metro sono attive con riduzione delle corse, insieme a bus e tram. Stop invece per la Roma-Lido.

Lo sciopero a Torino prevede invece le fasce garantite dalle 6 alle 9 e dalle ore 12 alle 15 per quanto riguarda il servizio urbano e suburbano e per la metro. Le autolinee extraurbane saranno regolarmente garantite da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle ore 17.30.

A Napoli, i disservizi riguardano la Linea 1, funicolari e bus. I servizi minimi saranno garantiti per i bus dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima dell'inizio dello sciopero mentre il servizio tornerà completamente regolare circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.

Francesca Mancuso

 

Fiori di vetro giganti per far apprezzare tutti i dettagli della bellezza della Natura (FOTO)

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fiori vetro

La bellezza della Natura immortalata nel vetro. A Seattle, il maestro vetraio Jason Gamrath ne ha fatto un'arte, creando degli spettacolari fiori colorati di grandi dimensioni, che permettono di osservare meglio anche i più piccoli dettagli, spesso invisibili nei corrispettivi naturali.

La stragrande maggioranza delle persone raramente coglie le sfumature che stanno dietro alle cose. Partendo da questo presupposto e dalla sua passione per il vetro, Gamrath ha iniziato a lavorare sulle sue creazione proiettandovi dentro la sua emotività, i suoi desideri e le ambizioni.

Lo scopo della creazione di questa serie su scala macro è quello di portare alla luce la bellezza che esiste all'interno della micro scala della natura”, spiega. “La mia speranza è che quando le persone ammirano i miei rendering su larga scala, diventano curiose e affascinate dalle note di realismo che metto nei miei progetti”, ha detto il vetraio.

Tratti che si notano visto che a vederle da vicino, le sue sculture in vetro fanno sembrano trasportare verso un mondo incantato, popolato da fiori enormi e colorati. Merito delle loro dimensioni "over-size" ma anche della cura nei dettagli e nella fedeltà dei colori.

Ecco alcune immagini:

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Una forma d'arte che prova a imitare la Natura, ben consapevole della sua ineguagliabile bellezza.

Francesca Mancuso

Foto: Jason Gamrath

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Tai Chi: chi lo pratica si mantiene piu' giovane

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tai-chi anziani

Il Tai Chi come tante altre discipline e pratiche di origine orientale, offre molti benefici sia a livello fisico che psicologico. Ora una nuova ricerca ha scoperto che l’antica arte marziale cinese è molto utile anche a rallentare il processo dell’invecchiamento agendo come una sorta di trattamento anti-age direttamente sulle cellule.

Ad arrivare a questa conclusione sono stati i ricercatori del China Medical University Hospital di Taichung (a Taiwan) che hanno visto pubblicata la loro ricerca su Cell Transplantation. Il team di scienziati ha voluto analizzare l’effetto del Tai Chi e della camminata a passo veloce sulla longevità attraverso l’utilizzo di un campione di giovani al di sotto dei 25 anni divisi in 3 gruppi: il primo praticava il Tai Chi (TCC), il secondo la camminata a passo veloce (BW) e il terzo non faceva nessun esercizio particolare (NEH).

Al termine dell’esperimento, dopo un anno, attraverso delle analisi specifiche si è visto che il gruppo di giovani che praticava Tai Chi, aveva un incremento delle cellule 34 (o CD34+), cellule staminali particolarmente importanti, in grado di sostenere diverse funzioni del nostro corpo in modo da aiutarlo a mantenersi giovane. Inoltre, come ha dichiarato Shinn-Zong Lin, autore principale dello studio: "E’ possibile che il Tai Chi possa promuovere la vasodilatazione e aumentare il flusso di sangue”.

Il campione di persone che hanno partecipato allo studio è stato scelto appositamente così giovane per evitare che i risultati potessero essere falsati da altri fattori relativi alla persona come assunzione di farmaci, malattie croniche, ecc. Inoltre perchè gli organismi giovani hanno maggiore velocità di rinnovo cellulare.

"Considerando che la corsa veloce può richiedere uno spazio più ampio o più strumenti, il Tai Chi sembra essere una scelta più facile e più conveniente di esercitazione anti-invecchiamento” ha dichiarato Lin.

Francesca Biagioli

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Monsanto: Steve Marsh ha perso la causa per fermare gli Ogm in Australia

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steve marsh australia colza ogm

Steve March ha perso la causa intentata per difendere la propria attività e per fermare l'avanzata degli Ogm e di Monsanto in Australia. Vi avevamo raccontato la storia di questo agricoltore australiano la cui azienda biologica, a causa delle contaminazioni Ogm, aveva perso la certificazione bio, e nonostante le difficoltà aveva tentato di sfidare lo strapotere della multinazionale, diventando un simbolo mondiale. 

In breve tempo l'uomo si era trovato ad affrontare un grave problema di contaminazione dei propri campi coltivati a causa di una costante diffusione delle piante di colza Ogm sui terreni della sua azienda agricola. Per risolvere la situazione, l'agricoltore non ha potuto rivolgesi direttamente a Monsanto, ma ha provato - per la prima volta al mondo - a fare causa direttamente all'agricoltore confinante, coltivatore di colza Ogm, il cui operato avrebbe portato alla contaminazione. Monsanto è libera da ogni responsabilità per quanto riguarda le contaminazioni Ogm e risulta dunque inattaccabile.

La colza Ogm ha rovinato le coltivazioni bio di segale e avena della tenuta di Kojnoup, 360 km a sud-est di Perth. Marsh ha intentato una causa da 85 mila dollari nei confronti di Michael Baxter. Oltre al risarcimento economico, Marsh aveva richiesto alla Corte Suprema di impedire per sempre al vicino di coltivare Ogm.

Ma il giudice Kenneth Martin ha preso le parti del coltivatore di Ogm nell'annunciare la propria sentenza. Secondo il giudice, Marsh non ha il diritto di ricevere alcun risarcimento, poiché la contaminazione non ha causato danni o incidenti alla sua persona, agli animali o alla sua proprietà terriera.

In realtà, Marsh ha perso ben il 70% della propria azienda agricola a causa delle contaminazioni Ogm. Dunque, perché non è stata fatta giustizia? La ragione è molto semplice. Durante un'udienza della durata di 11 giorni risalente allo scorso febbraio, il giudice aveva sottolineato che la colza Ogm di Monsanto è del tutto innocua per gli animali, le persone e i terreni.

Secondo il giudice, la colza Ogm pone "soltanto" rischi di trasferimento di materiale genetico e di contaminazione e Marsh, in proposito, non avrebbe presentato alcuna prova. Baxter, dal canto proprio, non poteva avere alcuna colpa per l'accaduto, dato che aveva attuato dei metodi di raccolta sicuri e consentiti, cioè considerati adatti ad evitare contaminazioni.

Eppure le contaminazioni sono avvenute comunque, dando la riprova che agricoltura biologica e Ogm non possono coesistere, poiché alle coltivazioni geneticamente modificate sono legati rischi troppo elevati. Secondo alcuni, il caso non avrebbe dovuto essere risolto tra i due agricoltori, ma avrebbe dovuto portare ad un intervento dall'alto da parte del Governo. Ora, molto probabilmente, con il supporto della rete nazionale dei Concerned Farmers, Marsh presenterà ricorso alla Corte Suprema per ottenere giustizia.

Marta Albè

Fonte foto: news.com.au

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Glamping: dormire in una cupola con tutti i comfort sulle Alpi

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Avete voglia di fare una vacanza in pieno relax e con tutti i comfort senza rinunciare al contatto con la natura. Qui, ai piedi della catena Los dents-du-midi, nel villaggio di Le Cerniers sulle Alpi svizzere, spuntano uno a uno dei graziosi "pod", delle tende a forma cupola, in cui la formula "glamping" la fa da padrona. 

Glamping è la fusione di glamourous e camping, il nome di una vacanza, cioè, in cui il camping non è più un'opzione di viaggio un po' scomoda, ma quella in cui ci si possono permettere anche comodità e "lussi".

E i "pod" sono proprio delle cupole a forma di igloo e basso impatto ambientale che ospitano ambienti caldi e accoglienti, con tanto di bagno privato e stufe a legna.

cupola03

A 1700 metri d'altitudine, con vista sul Lago di Ginevra, questo grazioso villaggio, il Whitepod Eco Luxury Hotel, offre 15 pod, tutti ancorati a piattaforme di legno e composti da una copertura, detta "geodetica", che sopporta il peso della neve d'inverno, e un magnifico terrazzo esterno. Grandi da 26 a 40 metri quadri, le cupole possono ospitare da 2 a 4 persone, essendo munite di comodi soppalchi dove possono dormire i bambini.

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Un pod centrale,infine, funge da spazio di ritrovo per tutti gli ospiti, con una sala colazioni, una zona relax con sauna, una sala conferenze e una sala giochi per bambini.

Germana Carillo

Foto: whitepod.com

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App, Web e nuove tecnologie salveranno le specie in via di estinzione?

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Saranno le App, il Web e le banche dati online ad aiutarci a salvare le specie in via d'estinzione? A rivelarlo è uno studio condotto di recente dagli esperti della Duke University. Finalmente, la tecnologia potrà essere davvero al servizio della natura. O almeno, lo speriamo, poiché secondo gli scienziati le specie in via di estinzione stanno scomparendo ad una velocità di dieci volte superiore alle previsioni.

Database, nuove applicazioni tecnologiche e strumenti social potrebbero facilitare la vita chi si occupa della salvaguardia della biodiversità. Le preoccupazioni riguardano soprattutto i grandi animali in via d'estinzione, come i rinoceronti e gli elefanti, che in Africa sono sempre più minacciati da bracconaggio.

Lo studio, pubblicato su Science, ha dimostrato che le nuove tecnologie si stanno rivelando molto utili per facilitare la collaborazione tra coloro che si occupano della tutela degli animali a rischio di scomparsa e dei loro habitat. Grazie alla tecnologia l'uomo salverà gli ambienti naturali sempre più minacciati dal progresso e dal desiderio di ricchezza?

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Le tecnologie informatiche e social facilitano le possibilità di raccogliere e di analizzare dati relativi alle singole specie. Semplici appassionati potranno aiutare i naturalisti a creare enormi database sulla biodiversità. Incrociare le informazioni è stato e sarà importante per individuare esattamente i luoghi in cui le diverse specie animali vivono.

Permetterà di comprendere meglio il fenomeno per cui le specie ormai uniche che vivono in regioni molto piccole tendono ad estinguersi più rapidamente. Talvolta la loro scomparsa avviene ancora prima che siano state scoperte. Grazie ad esperti e comuni cittadini, nasceranno nuove banche dati e quelle già esistenti continueranno ad espandersi, con un impegno comune per difendere la biodiversità e comprendere le motivazioni dell'estinzione.

Marta Albè

Fonte foto: wondergressive.com

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Come trasformare la tua auto in un camper con una... valigia

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Trasformare l'auto in un camper. Come fare? Ecco un'idea davvero originale proposta da un'azienda svizzera e adatta a chi ama la vita all'aria aperta e i viaggi avventurosi. Si tratta di una sorta di grande valigia che porta il nome di RoomBox Free Tech.

Grazie a questo sistema, potrete trasformare la vostra auto - anche se si tratta di una comune utilitaria - in un camper molto funzionale in soli cinque minuti. Il set è composto da una serie di pannelli e di supporti grazie a cui dare forma a tutto ciò che occorre per dormire, cucinare e mangiare all'aria aperta, anche in piccoli spazi.

L'azienda si è impegnata a dare vita a sistemi a prezzo più basso rispetto al progetto ad alta tecnologia presentato in precedenza. Si trattava del primo RoomBox High Tech, che aveva un costo pari a 7800 franchi svizzeri. 

Il secondo modello, RoomBox Easy Tech, presentato nel 2013, costava la metà rispetto al  precedente. Il prezzo era di 4000 franchi. Certo, non era poco, ma risultava decisamente più economico in confronto ad un camper vero e proprio.

Ora però i prezzi sono diventati ancora più bassi, grazie alla nascita di RoomBox Free Tech. Il modello RoomBox Free Tech 2014 (Model CAR) è adatto alle utilitarie. E' un sistema modulare che permette di ottenere un letto per due persone e due tavolini per due o per quattro. Le misure della "valigia" chiusa sono di 100 x 49 x 12 centimetri. A parte si possono acquistare degli accessori in più, come materassi, fornello a gas e sedie. Il costo è di nuovo dimezzato: 1999 franchi

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roombox cover

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La struttura appare resistente e di lunga durata ed è già disponibile per la vendita in Europa. E' tutta dedicata ai viaggiatori che amano la vita all'aria aperta e le vacanze all'avventura. C'è infine un ulteriore nuovo modello ideato per il 2014, leggermente più costoso e più grande: RoomBox FreeTech 2014 (model VAN) che è stato pensato per i veicoli più spaziosi.

Trovate maggiori informazioni sul sito web www.swissroombox.com.

{youtube}3cy3gKwirLk{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: swissroombox.com

 

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Un cane in psichiatria: al via la pet teraphy a firenze

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pet therapy psichiatria

È il primo reparto ospedaliero di psichiatria in Italia che tenta di dare sostegno a pazienti con problemi di salute mentale facendoli giocare ed entrare in relazione con i cani. L'iniziativa di pet therapy è partita la settimana scorsa all'ospedale Santa Maria Annunziata, coinvolgendo cinque pazienti del reparto di psichiatria.

Ad aiutarli è Chanel, una femmina di pastore tedesco a pelo lungo di 3 anni, mite come un agnellino ma pur sempre una lupa di 35/40 chili di stazza che a vederla qualche timore lo incute. Nonostante sia stata abbandonata a 9 mesi, Chanel ha un perfetto equilibrio fisico e mentale, ha avuto prima 8 otto cuccioli e poi altri 7, è andata spesso in scuole elementari e materne ad incontrare bambini e disabili.

I pazienti hanno lentamente scoperto che si può dar da mangiare a Chanel senza essere azzannati, e poi carezzarla o guidarla con un guinzaglio al collo in una passeggiata nel giardino di Ponte a Niccheri, lasciare che salti al collo senza che questo significhi sbranarti. L'esperimento si ripeterà per altre sette volte fino all'11 luglio, all'incirca un'ora e mezza ad ogni seduta, verificando se porta benefici ai pazienti come la letteratura scientifica sull'argomento sembra suggerire.

Oltre a Chanel, verrà impiegata anche Bella, una border collie di un anno che, nonostante la giovane età, sta già dimostrando grande equilibrio. Ci sono infatti studi clinici e sperimentali secondo i quali il comportamento di un animale, nella fattispecie di un cane, per la sua immediatezza è molto comprensibile e, di conseguenza, riconosciuto come significativo e gratificante dalla persona che ci entra in contatto, potendo innescando il recupero di una fase emotiva spesso inceppata nelle psicopatologie, lasciando sopravanzare meccanismi di difesa che operano per evitare, minimizzare o trasformare, gli affetti troppo difficili da tollerare.

Un possibile sostegno, dunque, che ha indotto il responsabile del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale dell'Annunziata, il dottor Stefano Castagnoli, ad avviare, dopo la clown therapy, la pet therapy:

"Attraverso il rapporto di giocosità che si instaura – dice il dottor Castagnoli – migliora la possibilità degli utenti di entrare in contatto con una realtà vera che può essere amica e non minacciosa, aumenta la fiducia e produce un piccolo circuito virtuoso che favorisce il processo di cura".

Roberta Ragni

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Ciliegie: proprieta’ e benefici per la salute

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ciliegie cover

Le ciliegie sono uno dei frutti più amati. Approfittiamo dei loro benefici per la salute finché sono di stagione. Del resto, una ciliegia tira l'altra e noi lo sappiamo bene. Se avete il privilegio di raccogliere le ciliegie direttamente dall'albero, magari in campagna, ritenetevi davvero fortunati.

Proprietà e benefici

Quali sono i benefici di una bella scorpacciata di ciliegie? Le ciliegie sono un frutto ricco di vitamine. Contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo.

Presentano inoltre oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno, e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l'invecchiamento provocato dai radicali liberi.

Gli antiossidanti principali contenuti nelle ciliegie prendono il nome di antocianine. Sono presenti soprattutto nella visciola, una varietà di ciliegia selvatica. Le ciliegie hanno importanti proprietà depurative, remineralizzanti ed energetiche. Aiutano a depurare il fegato e a regolare la sua attività.

Sono un frutto diuretico e leggermente lassativo. Il consumo di ciliegie è considerato particolarmente utile in caso di stipsi. Il loro contenuto equilibrato di sali minerali e vitamine aiuta a ricaricare l'organismo di energia e di sostanze nutritive utili. Il loro consumo è dunque particolarmente indicato in caso di stress e spossatezza.

Per depurare e disintossicare al meglio l'organismo, si consiglia di mangiare 25 ciliegie al giorno, meglio se al mattino, dopo il digiuno notturno, e di accompagnarle bevendo molta acqua. Ora che sono di stagione, mangiare ciliegie al mattino potrebbe diventare una buona abitudine per iniziare al meglio la giornata.

ciliegie

Secondo gli studi più recenti, le ciliegie sono un alimento particolarmente adatto per chi pratica sport. E, soprattutto per chi è sempre in movimento, il succo di ciliegia sarebbe davvero un toccasana.

Si tratta infatti di una bevanda energetica, utile contro le infiammazioni e per mantenere il cuore in salute, soprattutto grazie alla ricchezza di antiossidanti del frutto e del suo succo. Infine, ciliegie, in quanto fonte eccellente di potassio, aiutano ad abbassare la pressione del sangue contribuendo a bilanciare l'eccesso di sodio nell'organismo.

Utilizzi

Le ciliegie di norma si raccolgono tra maggio e giugno. I loro utilizzi alimentari più comuni riguardano la preparazione di composte, conserve, sciroppi, liquori, frutta sciroppata, gelati, yogurt e dolci di vario genere. Naturalmente, sono ottime anche gustate da sole o nelle macedonie. Gli utilizzi delle ciliegie vanno oltre l'alimentazione. La polpa di questi frutti, infatti, viene talvolta impiegata per la preparazione di maschere di bellezza dall'azione astringente e rinfrescante.

Controindicazioni

Il consumo di ciliegie non presenta controindicazioni particolari. A lungo andare può avere un leggero effetto lassativo, che comunque non dovrebbe essere troppo problematico. Deve stare lontano dalle ciliegie soltanto chi soffre di allergia a questi frutti. Le ciliegie contengono levulosio, uno zucchero ammesso anche ai diabetici. In caso di dubbio però, sulla base del tipo di diabete e del proprio stato di salute, il consiglio è sempre di consultare il proprio medico.

Marta Albè

Fonte foto: longosblog.com

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I 10 giardini botanici indoor piu' belli del mondo

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giardini botanici indoor

I migliori giardini botanici indoor che possiamo trovare in diverse parti del mondo sono nati grazie alla capacità di stabilire un equilibrio molto delicato tra uomo e natura. Spesso si tratta di progetti creativi realizzati da appassionati di piante e di botanica, che racchiudono numerose specie provenienti da ecosistemi diversi, con lo scopo principale della conservazione e con l'obiettivo di permettere a tutti di ammirarne la bellezza.

1) Callaway Gardens - Georgia

Presso il Callway Garden d Pine Mountain, in Georgia, si trova un centro dedicato alla conservazione delle farfalle e delle piante tropicali. Presso questo giardino indoor si svolgono lezioni rivolte a coloro che desiderano imparare ad attirare le farfalle scegliendo i fiori giusti da coltivare. Pur mantenendo un clima tropicale, questo giardino indoor riesce a mettere in pratica le più raffinate tecniche per il risparmio energetico.

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2) Botanical Garden - New York

Il New York Botanical Garden è un polmone verde nel cuore del Bronx. Attraversare i suoi sentieri permette di riscoprirne la bellezza in tutti i mesi dell'anno. E' uno dei primi giarini botanici degli Stati Uniti. Si estende per 1 chilometro quadrato e al suo interno contiene più di 48 giardini e collezioni di piante. Dal 1967 è patrimonio nazionale degli Usa.

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3) Atocha - Madrid

La stazione di Atocha, a Madrid, racchiude uno dei più bei giardini tropicali del mondo su una superficie di circa 4000 metri quadrati. Il giardino ha preso il posto dei vecchi treni durante una ristrutturazione che si è conclusa nel 1992. Al suo interno si trova anche un laghetto immerso nel verde che ospita delle tartarughe.

Leggi anche: Il giardino della stazione Atocha a Madrid

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4) Gardens by the Bay - Singapore

A Singapore si trova uno dei giardini indoor più grandi del mondo. E' un giardino botanico gigantesco, a pochi passi dal quartiere degli affari. E' dedicato alla conservazione di specie esotiche e di piante provenienti da zone semi-aride e montane. A Singapore è dedicato al verde anche l'aeroporto di Changi, con le sue famose orchidee, cactus e farfalle.

giardini indoor 4 singapore

5) Biodome - Montreal

Biodome e il Botanic Garden di Montreal sono tra i maggiori spazi del Canada per la conservazione delle specie vegetali rare. I giardini botanici contengono numerose serre che ospitano fantastici paesaggi naturali. Racchiudono alberi da frutto rari, ecosistemi desertici e serre che cambiano il loro contenuto da una stagione all'altra.

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6) Yumenoshima - Tokyo

Yumenoshima è un giardino botanico indoor che si trova nei pressi di Tokyo. Racchiude circa 1000 specie di piante, tra cui si trova una seziona dedicata alla foresta pluviale, con tanto di cascata. Ospita piante carnivore e alcuni esempi della flora spettacolare delle isole giapponesi di Bonin, conosciute come le Galapagos d'Oriente.

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7) Kew Royal Botanic Gardens - Londra

I Kew Royal Botanic Gardens di Londra sono tra i più famosi giardini botanici del mondo. Racchiudono una collezione impressionante di serre in vetro. All'interno troviamo 10 zone climatiche differenti, dalle aree tropicali umide alla savana. Ci sono orchidee e piante carnivore e anche un'area tutta dedicata ai bonsai.

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8) Phipps Conservatory - Pittsburgh

Di recente il Phipps Conservatory è stato ampliato con una vera e propria foresta tropicale. La nuova serra è dotata di controlli computerizzati per garantire le migliori condizioni di luce e di umidità con il minimo consumo di energia. Non mancano aree dedicate alle orchidee e a numerosi ecosistemi, che comprendono palme e piccole foreste.

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9) Longwood Gardens - Philadelphia

I Longwood Gardens si trovano in Pennsylvania, nelle vicinanze di Philadelphia. Racchiudono 4,5 ettari di verde. E' difficile immaginarlo, ma una volta si trattava di una tenuta privata, una parte dell'impero della famiglia DuPont, che in seguito è stata trasformata in un luogo fondamentale per la conservazione della natura.

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10) Botanischer Garten - Berlino

I Botanischer Garten di Berlino si sviluppano su spazi interni ed esterni. Durante l'inverno i giardini all'aria aperta attraversano una fase di letargo, mentre tutto l'anno è possibile visitare gli 1,5 ettari del giardino d'inverno, che comprende una grande foresta di bambù e un'imponente collezione di cactus.

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Marta Albè

Fonte foto: saraadamsphoto.com

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Camminare 20 minuti al giorno riduce il rischio di disabilità

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Camminare già solo 20 minuti al dì serve a scongiurare qualsiasi forma di disabilità. Camminare fa bene, benissimo, e lo è ancora di più per i più anziani, per i quali il rischio di perdere rapidamente la propria capacità di muoversi in tutta autonomia è decisamente più elevato. 

È il risultato che emerge dallo studio LIFE, Lifestyle Interventions and Independence for Elders, un'indagine sugli stili di vita e sull'autonomia degli anziani condotta da alcuni ricercatori dell'Università di Yale e pubblicata sul Journal of the American Medical Association.

LO STUDIO – LIFE è il più grande studio randomizzato mai condotto sull'attività fisica e sull'educazione sanitaria dei più anziani. Coordinato dagli studiosi dell'Università della Florida, a Gainesville, lo studio ha arruolato 1635 donne e uomini sedentari di età compresa tra i 70 e gli 89 anni e a rischio di disabilità. A ogni partecipante è stato assegnato casualmente un programma strutturato di moderata attività fisica o un programma di educazione alla salute su tematiche legate all'invecchiamento oppure un programma di stretching.

Ogni sei mesi i ricercatori hanno controllato la capacità di camminare di entrambi i gruppi, la pressione arteriosa, il peso e la frequenza cardiaca e dopo più di due anni di follow-up, il team ha trovato che il rischio di grave disabilità si è ridotto del 18% tra i partecipanti al gruppo di attività fisica, che erano più in grado di camminare senza assistenza per circa 400 metri.

Inoltre, il numero di soggetti a rischio di riduzione delle capacità motorie, come coloro che avevano subito un intervento, si è ridotto del 28%.

"Noi vorremmo cambiare il modo in cui le persone vivono", ha dichiarato Thomas Gill, Professore di Medicina Geriatrica e coordinatore dello studio. "Mantenere l'indipendenza per gli anziani è un bene per la salute pubblica e una priorità clinica e modificare lo stile di vita è un approccio importante per mantenere l'indipendenza".

Insomma, più passeggiate a piedi ora soprattutto che le temperature ce lo consentono! E non aspettate di essere anziani per lasciare in garage la vostra auto!

Germana Carillo

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