Quantcast
Channel: greenMe.it
Viewing all 14412 articles
Browse latest View live

Nel toxoplasma la cura contro il cancro

$
0
0

ricerca-medica 

La cacca dei gatti e le verdure non lavate in aiuto contro il cancro? Può far sorridere ma per una volta la Toxoplasmosi potrebbe non essere una nostra nemica. Una malattia che le donne in gravidanza temono, causata da un minuscolo parassita intracellulare, chiamato Toxoplasma gondii (T. gondii). Ma quest'ultimo potrebbe dare una mano ad uccidere le cellule del cancro.

Il Toxoplasma gondii è una specie di protista che vive nei gatti e in altri animali a sangue caldo ed è noto perché può causare la toxoplasmosi nell'uomo. Presente in tutto il mondo, esso colpisce circa un terzo della popolazione mondiale. La maggior parte delle persone non ha sintomi, ma qualche fastidio simile a quelli dell'influenza.

Un nemico, dunque? Non sempre. T. gondii potrebbe essere un vero e proprio agente anti-cancro presente in natura. A dimostrarlo un nuovo studio condotto presso la Geisel School of Medicine a Dartmouth.

Sappiamo che biologicamente questo parassita ha capito come stimolare le risposte immunitarie desiderate per combattere il cancro,” ha detto David J. Bzik, professore di Microbiologia e Immunologia. In risposta a T. gondii, il corpo produce delle cellule killer e dei Linfociti T. Queste difedono il nostro organismo, attaccando le cellule tumorali. Ciò significa che se è vero che il cancro può danneggiare i meccanismi di difesa del nostro corpo, l'introduzione di T. gondii in un ambiente in cui ci sia un tumore può far ripartire, in un certo senso, il sistema immunitario.

La biologia di questo organismo è intrinsecamente diversa da altre strategie di immunoterapia a base di microbi che di solito solo 'solleticano' cellule immunitarie dal di fuori”, ha spiegato Barbara Fox, ricercatore associato di Microbiologia e Immunologia. “Il ceppo mutato di T. gondii riprogramma la potenza naturale del sistema immunitario per eliminare le cellule tumorali e il cancro.”

Ancora oggi però non è sicuro iniettare a un malato di cancro dei ceppi che replicano il T. gondii, per questo Bzik e Fox sono al lavoro su un vaccino immunoterapeutico, ottenuto eliminando un gene del Toxoplasma e creando un parassita “mutante” che può essere coltivato in laboratorio, ma che non è in grado di attaccare animali o persone.

Nei laboratorio della Geisel School of Medicine il vaccino è già stato testato su melanoma estremamente aggressivi e su casi di cancro ovarico e sono stati registrati tassi alti senza precedenti di sopravvivenza al cancro.

Il vaccino, secondo i due ricercatori, stimola l'immunoterapia in maniera incredibilmente efficace contro i tumori, meglio di qualunque altra soluzione provata finora.

Che il segreto per sconfiggere il cancro sia nascosto nelle feci del nostro micio?

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

Toxoplasmosi: i gatti possono causare demenza negli anziani? (FOTO)

Sei incinta? Abbandona il tuo gatto. Lo scivolone di Onder sulla toxoplasmosi (VIDEO)

 

 


L'amaca per i piedi da mettere sotto la scrivania in ufficio (FOTO)

$
0
0

 

amaca piedi

I ragazzi del Connect, uno studio di design Coreano, hanno avuto un'idea semplice ma geniale: un'amaca in miniatura per i piedi da mettere sotto la propria scrivania. 

 Stendersi sopra un'amaca per rilassarsi, leggendo magari un libro, è una delle cose più piacevoli che possa esistere. E che male c'è a trasferire questo piacere anche in ufficio, dove si passano ore e ore sulla scrivania, davanti ad un computer con i piedi a penzoloni?

Ecco un buon compromesso che sicuramente renderà le vostre ore di lavoro molto più piacevoli. Questo semplice accessorio può essere utilizzato in due modalità, semplicemente abbassando l'amaca quando si sta lavorando e sollevandola quando si è a riposo.

amaca piedi lavoro riposo

Fuut, questo è il suo nome, viene venduta a 30 dollari, ma chi l'ha detto che bisogna necessariamente comprarla? In fondo basta avere un po' di dimestichezza con la macchina da cucire e potrete costruirvi da soli una confortevole amaca per i piedi.

Arturo Carlino

Leggi anche:

Ginocchio da scrivania: la sindrome di chi siede troppo davanti al pc

PIT IN: la scrivania per parcheggiare la bicicletta e rimanere sempre in sella

Kickstand desk: la scrivania per non lasciare mai la bicicletta, nemmeno a lavoro

 

 

I 10 segreti della longevita’

$
0
0

segreti longevita

Qual è il segreto per vivere più a lungo? Ce lo chiediamo spesso e molto probabilmente esiste più di una risposta. La scienza e l'esperienza umana da molto tempo cercano di individuare un elisir di lunga vita che garantisca benessere e salute. Le ricerche più recenti ci vengono in aiuto per capire cosa fare per vivere meglio e di più, mantenendo una qualità della vita elevata. Ecco i 10 principali segreti della longevità.

1) Riposo

Il segreto della longevità è nel riposo, oltre che in una dieta sana. A rivelarlo è un gruppo di ricercatori che ha studiato le abitudini di vita degli abitanti dell'isola greca di Ikaria, dove l'1,1% della popolazione è costituito da persone che superano i 90 anni. Grazie alla buona abitudine della siesta, abbinata al consumo di té e ad un'alimentazione ricca di frutta e verdura, malattie come ipertensione diabete e ipercolesterolemia fanno la loro comparsa tra gli abitanti dell'isola in un'età molto più avanzata rispetto al resto della Grecia.

Leggi anche: Il segreto della longevità è nella dieta e nel riposo

2) Vacanze

Le vacanze aiutano a vivere più a lungo, soprattutto se durano almeno 8 giorni e se le trascorriamo a diretto contatto con la natura. A parere degli esperti, la vacanza può ridurre del 29% il rischio di morte. Allora scegliete una destinazione immersa nel verde e accompagnate il viaggio da una leggera attività fisica. Passeggiare nel verde è benefico non soltanto per il movimento, ma anche perché aumenta i livelli di serotonina riducendo quelli di ansia.

Leggi anche: La vacanza allunga la vita, a patto che duri 8 giorni e in mezzo alla natura

3) Omega 3

Omega 3, un elisir di lunga vita? Gli omega 3 non sono presenti solo nel pesce, ma anche in cibi vegetali come semi di lino, olio di lino, semi di canapa e noci, in alcuni vegetali a foglia verde e legumi. Secondo uno studio condotto ad Harvard, livelli più alti di omega 3 nel sangue sono associati ad un minor rischio di morte prematura negli anziani, dunque all longevità. Gli omega 3 aiutano a ridurre la mortalità generale del 27% e la mortalità legata alle malattie cardiache di oltre un terzo (35%).

Leggi anche: Gli omega 3 allungano la vita degli anziani

4) Bacche di goji

Le bacche di goji in Tibet vengono definite frutti della vita e della longevità per via dei preziosi nutrienti di cui sono composte. Sono nutrienti e ricche di sostanze benefiche per il nostro organismo. I monaci tibetani e la medicina cinese ne fanno largo uso. Sono molto ricche di antiossidanti, in grado di contrastare l'effetto dei radicali liberi. Oltre alle bacche di goji, non dimenticate altri alimenti che rappresentano fonti importanti di antiossidanti naturali, come i frutti rossi, i frutti di bosco, le fragole, i pomodori, i peperoni, le carote e gli spinaci.

Leggi anche: Bacche di goji: frutti della vita e della longevita'

5) I 5 tibetani

I 5 tibetani sono esercizi di ricarica e di ringiovanimento, che a quanto pare presentano poteri straordinari per contrastare l'invecchiamento e per mantenere il nostro organismo e la mente in salute. Contribuiscono all'elasticità di tutto il corpo e per eseguire una sola serie delle famose cinque posizioni bastano davvero pochi minuti. Gli esercizi andrebbero svolti ogni giorno per trarre i massimi benefici. Ai 5 riti tibetani abbiniamo anche la pratica dello Yoga e la meditazione. Qui un video utile dedicato ai 5 tibetani.

Leggi anche: 10 cose da fare la mattina per restare in forma e in salute

6) Sistema immunitario

Perché le donne in media tendono a vivere più a lungo degli uomini? Secondo una ricerca condotta in Giappone il segreto della longevità femminile riguarderebbe il sistema immunitario, che sarebbe in grado di rallentare il declino. Tra le donne gli esperti hanno rivelato una differenza importante per quanto riguarda i linfociti. La loro presenza con l'avanzare dell'età diminuisce negli uomini, ma aumenta nelle donne. Dunque proprio nelle donne il declino delle cellule del sistema immunitario sarebbe più lento.

Leggi anche: Longevità: perché le donne vivono più a lungo?

7) Frutta e verdura

Nel consumo di frutta e verdura è meglio abbondare e raggiungere 7 o più porzioni al giorno per allungare la vita, riducendo il rischio di morte indipendentemente dall'età che si ha. Lo ha confermato uno studio condotto dai ricercatori dell'University College di Londra che ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 65 mila persone. Ne è emerso che chi mangia sette o più porzioni di frutta e verdura ogni giorno riduce del 42% il rischio di morte rispetto a chi ne consuma una sola. Nello specifico il rischio di morire di cancro è del -25%, mentre per la malattie cardiache si parla del -31%.

Leggi anche: Frutta e verdura: 7 porzioni meglio di 5 per allungare la vita

8) Generosità

Essere generosi ci aiuta a vivere più a lungo. Forse proprio per questo motivo un noto detto ci ricorda che è meglio dare che ricevere. La generosità protegge la nostra salute. Lo ha confermato uno studio condotto dagli esperti dell'Università di Buffalo: chi si prodiga ad aiutare gli altri presenta un rischio di morte inferiore rispetto a coloro che si rivelano meno generosi e altruisti. Nello specifico, la generosità allenta la connessione tra rischio di morte e stress.

Leggi anche: Essere generosi aiuta a vivere più a lungo

9) Attenzione alla carne rossa

La carne rossa raddoppia il rischio di infarto, diabete e cancro. Lo ha confermato una ricerca condotta di recente presso l'Università di Cambridge. Un consumo quotidiano di carne superiore ai 50 grammi per gli uomini ed ai soli 30 grammi per le donne non è per nulla benefico per la salute. Secondo gli esperti andrebbe ridotto drasticamente. Eliminare del tutto la carne rossa dalla dieta per vivere meglio e più a lungo non è poi un gran sacrificio. Attenzione anche alle carni lavorate e conservate, che accorciano la vita per via del loro contenuto eccessivo di grassi e sale.

Leggi anche: Carne rossa: raddoppia il rischio di infarto, diabete e cancro

10) Camminare

Camminare aiuta a vivere di più. Fare 5000 passi al giorno è uno dei segreti della longevità secondo l'Oms. Camminare infatti riduce il rischio di morte legato alle malattie della sedentarietà legate a stili di vita sbagliati, come diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro e osteoporosi. La prevenzione è un diritto di ogni cittadino: camminare e fare movimento fanno proprio parte di ciò che possiamo fare per allontanare il rischio di incorrere in gravi malattie. E allora, ogni giorno, godiamoci una bella passeggiata di salute.

Leggi anche: Camminare: 10 motivi per farlo almeno 30 minuti al giorno

Marta Albè

Fonte foto: empowher.com

Leggi anche: Modificare lo stile di vita per vivere più a lungo

 

Vacanze con gli animali: 10 consigli per viaggiare con i gatti

$
0
0

viaggiare vacanze gatti

Viaggi e vacanze con i gatti. Le vacanze si avvicinano e sappiamo che molti di voi porteranno con sé in viaggio i propri animali domestici. Una buona abitudine da elogiare che contrasta gli abbandoni estivi. Se avete scelto le vacanze con gli animali, potrebbero esservi utili alcuni consigli per viaggiare con i gatti, in modo che la trasferta estiva - e non solo - sia una bella esperienza anche per loro. Così viaggiare con i gatti sarà più semplice e i vostri amici a quattro zampe saranno più sereni.

1) Vaccinazioni

Come ricorda il Ministero della Salute, i gatti (e i cani) che si muovono nell'ambito del territorio nazionale non necessitano di vaccinazione antirabbica, tuttavia le compagnie navali o aeree potrebbero farne richiesta. La vaccinazione antirabbica è d'obbligo un mese prima della partenza per l'estero. E' opportuno informarsi per tempo sulle norme sanitarie richieste, come vaccinazioni, certificazioni e eventuale quarantena, relative al Paese che si visiterà. I gatti introdotti in Italia, sia da paesi UE che extra UE, devono essere sempre sottoposti a vaccinazione antirabbica.

2) Viaggi all'estero

Oltre alle vaccinazioni, dai Paesi esteri verso cui ci si dirigerà possono essere richiesti documenti specifici. Informatevi sia per i Paesi UE che extra UE. Gli animali domestici che viaggiano all'interno dell'Unione Europea devono essere muniti di passaporto comunitario valido, con i dati del proprietario e i dati relativi all'animale stesso. Informatevi riguardo alle regole precise dedicate ai gatti.

3) Trasportino

Quando viaggiate in auto con il vostro gatto utilizzate sempre un trasportino adatto. Dovrebbe essere abbastanza grande per permettere al gatto sia di sedersi che di sdraiarsi o di stare in piedi in modo confortevole. Fate attenzione che il trasportino garantisca una ventilazione adeguata. Abituate il gatto ad usare il trasportino già a casa, in modo che al momento di partire non rappresenti una novità sgradita. Ad esempio, quando siete a casa inserite dei giocattoli nel trasportino e lasciate lo sportello aperto, in modo che il gatto si abitui ad entrare e uscire senza problemi.

4) Familiarità

I gatti sono molto sensibili all'ambiente in cui vivono e tendono a marcare il proprio territorio di appartenenza. Per questo gli spostamenti rischiano di disorientarli. Ma potrete aiutarli posizionando un asciugamano o una coperta a loro noti sul sedile della macchina dove appoggerete il trasportino, in modo che l'oggetto conosciuto, che magari ha mantenuto il loro o il vostro odore, li aiuti a sentirsi a casa.

5) Rinforzo positivo

La tecnica del rinforzo positivo può essere utile per aiutare i gatti ad abituarsi a viaggiare in macchina, in treno o su altri mezzi di trasporto. Dopo aver incoraggiato il gatto ad entrare nel trasportino e averlo preparato per la partenza, dategli qualcosa da mangiare e attendete ancora un attimo prima di avviarvi, se potete. In questo modo il gatto assocerà il viaggio ad un momento piacevole.

6) Soste

Se viaggiate in auto con il vostro gatto, ricordate di fare delle soste di tanto in tanto. Sono molto importanti per i bisognini e in modo che il gatto si nutra e si disseti con un po' di tranquillità. In estate le soste sono ancora più importanti perché permettono al gatto di respirare aria fresca e di non sentirsi abbandonato all'interno dell'auto. La sosta sarà anche un momento perfetto per le coccole.

7) Abitudini

Abituate il vostro gatto per tempo ai viaggi brevi prima di intraprendere una lunga partenza. In questo modo il vostro gatto si abituerà più facilmente alla nuova situazione, in particolar modo se viaggerete in auto. Di tanto in tanto prima della partenza portate con voi il vostro gatto durante un breve tragitto e ricompensatelo quando tornerete a casa. Così si sentirà a proprio agio e non avrà paura di affrontare i passi successivi.

8) Veterinario

Se volete accertarvi dello stato di salute del vostro gatto prima di partire per le vacanze, portatelo dal veterinario per una visita di controllo. Il veterinario vi potrà anche aiutare ad orientarvi per trovare punti di riferimento a cui rivolgervi durante il vostro viaggio in Italia o all'estero, in modo da avere dei consigli utili e tempestivi a disposizione in caso di emergenza. Se il vostro gatto assume medicinali, assicuratevi di portarli con voi in viaggio nella quantità adatta.

9) Mal d'auto

Cosa fare se il gatto soffre di mal d'auto? Quali sono i rimedi naturali? E' interessante sapere che lo zenzero è una pianta medicinale molto apprezzata in veterinaria, in particolare per combattere il mal d'auto nei gatti (e anche nei cani), per prevenire il vomito, per prevenire lo stato di irrequietezza associato alla nausea e come regolatore del tratto gastro-eneterico. In proposito consultate il vostro veterinario. Qui altri consigli utili.

10) Alloggio

Prima di partire per le vacanze con il vostro gatto, assicuratevi di scegliere un alloggio che sia adatto ad ospitarlo. Assicuratevi che l'albergo o il Bed & Breakfast che sceglierete accettino animali domestici e abbiano a disposizione degli spazi adatti a loro. Anche nel caso in cui prendiate un affitto un appartamento per le vacanze, chiedete al proprietario se potrete portare con voi il vostro gatto. Organizzatevi per tempo per trovare la soluzione migliore per tutti.

Marta Albè

Fonte foto: petswelcome.com

Leggi anche:

 

Vacanze con gli animali: 10 consigli per viaggiare in auto con il cane
Vacanze con gli animali: 10 cose da sapere per viaggiare con cani e gatti
Vacanze con cani e gatti: la mini-guida

Ogm in Friuli: perche' i campi di mais transgenico non sono stati ancora distrutti?

$
0
0

campi ogm friuli

Rischio contaminazione Ogm in Friuli. I campi di mais transgenico di Fidenato & Co. sono stati distrutti solo in parte. Lo stesso Fidenato avrebbe opposto resistenza passiva all'azione delle autorità. La Procura della Repubblica di Udine non ha sequestrato i campi di mais Ogm sui quali il Corpo Forestale dello Stato non è potuto intervenire. La Task Force per un'Italia libera da Ogm lancia l'allarme del rischio di contaminazioni, legato all'imminente fioritura del mais.

Che cosa è successo? Poche settimane fa il Tribunale Regionale del Friuli Venezia Giulia ha respinto la richiesta di Giorgio Fidenato di fermare le ordinanze che richiedono la rimozione delle coltivazioni di mais Monsanto Mon810 ancora presenti sui suoi appezzamenti. L'ordinanza di distruzione delle coltivazioni di mais Ogm di Fidenato è giunta lo scorso 27 giugno al Corpo Forestale Regionale del Friuli.

Nello stesso tempo, a fine giugno il Governo italiano ha introdotto ufficialmente il reato di coltivazione di Ogm sul territorio nazionale, con sanzioni economiche e carcere per i trasgressori, mentre un decreto interministeriale entrato in vigore a luglio 2013 e valido fino alla fine del 2014 vieta la coltivazione di Ogm in Italia.

Ci si attendeva dunque una distruzione rapida e immediata dei campi Ogm di Fidenato. Ma ciò è avvenuto solo in parte. Al momento sarebbe stato distrutto soltanto un campo di circa 1000 metri quadri nel territorio di Mereto di Torba, per intervento del Corpo Forestale Regionale. Il provvedimento di distruzione riguarda anche altri due campi a Colloredo di Monte Albano, ma non è stato eseguito poiché Fidenato ha opposto resistenza passiva impedendo l'accesso alle guardie forestali.

Ci troviamo in una fase di stallo. La situazione ora torna nelle mani della Procura della Regione Friuli. Ecco il cavillo: in attesa della conclusione dell'iter legislativo intrapreso per escludere le coltivazioni di mais Ogm sul territorio del Friuli, la legge prevede una moratoria di un anno. E la preoccupazione per il rischio contaminazioni sale.

La Task Force per un'Italia libera da Ogm ha dunque inviato una lettera al ministro della Giustizia Andrea Orlando per chiedere il massimo impegno affinché il rispetto delle leggi vigenti sia garantito e per salvaguardare il territorio dalla grave situazione che si è venuta a creare in Friuli a causa della mancata adozione da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Udine, dei provvedimenti necessari a dare seguito alle attività di sequestro conservativo del materiale transgenico coltivato nei campi degli agricoltori pro-Ogm.

"Rinviare la distruzione dei campi Ogm, prossimi alla fioritura" – denuncia la coalizione - "rischia di creare un danno all'agricoltura italiana e di mettere in serio pericolo un modello di sviluppo sostenibile che garantisce la ricchezza e la bellezza delle produzioni locali. La vicenda si segnala per la sua notevole singolarità, specie in presenza di un apparato normativo arricchitosi nelle ultime settimane delle necessarie sanzioni penali, disposte con decreto legge 24 giugno 2014 n. 91 (cosiddetto Campolibero) e amministrative, previste dalla legge regionale del FVG n. 5 del 28 marzo 2014".

La Procura e la Regione ora devono intervenire tempestivamente per far rispettare la legalità ed evitare la certa contaminazione delle coltivazioni limitrofe. La questione Ogm in Friuli arriva anche in Parlamento. Serena Pellegrino (capogruppo SEL in Commissione Ambiente) ha presentato come prima firmataria un'interrogazione al ministro della Giustizia per sollecitare chiarimenti e controlli su quanto "non avvenuto" in Friuli, con riferimento proprio al mancato sequestro da parte della Procura della Repubblica di Udine dei campi di mais Ogm su cui il Corpo Forestale non è potuto intervenire per via dell'opposizione di Fidenato. La Pellegrino ha dichiarato quanto segue:

"Ho preso l'impegno di rappresentare immediatamente, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, quanto emerso oggi a Roma durante l'incontro voluto con urgenza dai componenti della Task force No Ogm, a cui ha partecipato anche il rappresentante di Coldiretti Fvg, in seguito alla situazione a dir poco schizofrenica che sussiste e persiste nelle campagne friulane dove la provocazione di alcuni agricoltori, il temporeggiare della Procura della Repubblica di Udine e la troppo blanda resistenza di altre istituzioni sta producendo le estreme conseguenze: il mais Ogm è ormai prossimo a disperdere i pollini nell'ambiente circostante, con l'inevitabile contaminazione".

In particolare, a suo parere, risultano inspiegabili le ragioni per cui la Procura di Udine non ha ancora provveduto al sequestro del campo di Ogm su cui la Guardia Forestale della Regione non ha potuto intervenire distruggendo le coltivazioni in atto. I cittadini devono sapere perché ci ritroviamo in questo impasse pur in presenza e continuità di reato. I rischi di contaminazione legati agli Ogm possono rappresentare un grave pericolo per l'agricoltura nazionale ed è dunque giunto il momento che il Friuli e l'Italia prendano una posizione netta per porre fine ad una situazione che sembrava ormai già risolta. Ma ormai sappiamo bene che in ambito Ogm purtroppo è sempre troppo presto per cantare vittoria.

Marta Albè

Leggi anche:

 

Coltivare Ogm e' reato: multe da 30 mila euro e carcere per i trasgressori
Ogm: accordo raggiunto, gli Stati UE saranno presto liberi di vietarli
Ogm e cancro: ripubblicato lo studio shock sul mais Monsanto

I nostri antenati si nutrivano di "erbacce". La scoperta in un dente

$
0
0

dieta verde preisotria

L'uomo preistorico si nutriva di vegetali prima ancora della scoperta dell'agricoltura. A rivelarlo è un gruppo di ricercatori internazionali, tra cui troviamo anche esperti italiani, grazie al ritrovamento e all'analisi di antichi denti preistorici. I nostri antenati si nutrivano di quelle che noi oggi consideriamo erbacce, quando ancora non si erano avvicinati all'arte della coltivazione.

A darne notizia è uno studio pubblicato online su PlosOne, che porta il titolo di "Dental Calculus Reveals Unique Insights into Food Items, Cooking and Plant Processing in Prehistoric Central Sudan". In particolare, dalle analisi della dentatura è emerso che i nostri antenati si nutrivano di Cyperus rotundus. Quella che ora è ritenuta un'erbaccia costituiva una parte importante della dieta preistorica.

I resti archeologici esaminati sono stati ritrovati in Sudan e sono la prova di come le antichissime popolazioni del luogo avessero compreso le proprietà nutritive e curative di questa erbaccia e di molte altre piante prima dello sviluppo dell'agricoltura. Gli scavi archeologici in Africa sono stati condotti da Donatella Usai, esperta dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente di Roma.

Il lavoro si è concentrato su un'area situata lungo il Nilo Bianco, dove avvenivano le sepolture nel periodo Neolitico. "Estraendo e analizzando il materiale prelevato da campioni di antiche placche dentali "- ha spiegato Karen Hardy, prima autrice dello studio - "abbiamo scoperto che questa pianta in passato era usata come cibo, e sembra che anche le sue proprietà medicinali fossero ben note. Più avanti nella storia anche gli antichi egizi usarono il Cyperus rotundus come profumo e medicinale".

Gli esperti hanno scoperto che i nostri antenati preistorici mangiavano numerose piante. Tra i denti sono state trovate fibre di piante masticate che probabilmente non venivano soltanto mangiate, ma anche utilizzate per preparare materiali e oggetti. Inoltre sono state individuate tracce di fumo di cottura.

dente 2

dente preistorico 1

Lo studio dimostra che le popolazioni preistoriche stanziate nell'attuale Sudan facevano buon uso delle piante selvatiche come cibo, ma le impiegavano anche ccome medicinali. Le nuove scoperte suggeriscono che la dieta preistorica precedente allo sviluppo dell'agricoltura fosse molto più verde di quanto si pensasse finora. Insomma, i nostri antenati avevano già scoperto diversi millenni fa l'utilità dei cibi vegetali nella nutrizione. Ora anche noi dovremmo imparare a riscoprire i benefici legati alle piante selvatiche. La capacità di riconoscere le piante commestibili è una risorsa preziosa che non dovremmo trascurare.

Marta Albè

Leggi anche: L'uomo di Neandertal riciclava: la nuova conferma

 

10 motivi per mangiare una manciatina di semi oleosi ogni giorno

$
0
0

semi oleosi

Ormai diverse ricerche hanno confermato i benefici dei semi oleosi. Questo nome generico racchiude davvero una grande varietà di piccoli alimenti ricchi di sostanze nutritive: semi di girasole, lino, sesamo, zucca, chia, canapa ma anche mandorle, noci, nocciole e il resto della frutta secca. Una manciatina al giorno è sufficiente per ottenere dei benefici, ecco 10 motivi per inserire i semi oleosi nella propria alimentazione quotidiana.

1 - SALI MINERALI E OLIGOELEMENTI

Tutti i semi oleosi sono particolarmente ricchi di sali minerali tra cui magnesio, potassio e ferro e oligoelementi come selenio, zinco e rame utili al nostro corpo in tutte le sue funzioni. Spesso siamo carenti di alcune di queste sostanze e magari ricorriamo a degli integratori. Ricordiamoci invece che, oltre a frutta e verdura, anche mangiare una manciatina di semi oleosi ogni giorno ci garantisce un buon apporto di minerali.

2 - PROTEINE

I semi contengono proteine vegetali molto utili soprattutto a chi segue diete vegetariane e vegane e ha bisogno di un aiutino in più per raggiungere il giusto fabbisogno giornaliero di queste sostanze. In caso si seguano diete completamente vegetali si può aumentare anche il consumo di semi e frutta secca senza problemi, variando il più possibile tra le tipologie.

3- VITAMINE

Oltre ai sali minerali e le proteine, i semi oleosi contengono diverse vitamine in particolare A, E, e alcune vitamine del gruppo B. Ecco perché semi e frutta secca possono essere considerati a tutti gli effetti dei veri e propri integratori naturali che se consumati ogni giorno, allontanano il rischio di possibili carenze.

4 - GRASSI BUONI

I grassi di cui sono composti i semi oleosi sono soprattutto polinsaturi e dunque “buoni”. Si tratta in particolare degli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 essenziali per il nostro organismo in quanto esso non riesce a produrli e sintetizzarli da solo e devono assunti necessariamente tramite il cibo. In particolare i semi di lino e le noci sono ricche di Omega 3, utili per la salute del cuore, del sistema immunitario e molto altro. Anche in questo caso i semi oleosi sono un ottimo integratore naturale dato che spesso le nostre diete sono carenti di acidi grassi Omega 3.

5 – FIBRE

Da non sottovalutare anche nei semi oleosi la presenza di fibre molto utili al nostro corpo anche se prive di valori nutrizionali. Il giusto consumo quotidiano di fibre ci aiuta nella regolarità intestinale ma è importante anche per tenere sotto controllo i grassi e gli zuccheri nel sangue. Non basta certo una manciatina di semi oleosi per raggiungere il quantitativo di fibre che ci servono ogni giorno ma, soprattutto per chi non mangia integrale o non assume ogni giorno 5 porzioni tra frutta e verdura, possono essere un aiuto in più.

6 - BENESSERE DELL’INTESTINO MA CON ATTENZIONE

Come abbiamo visto i semi oleosi, grazie alla presenza delle fibre, sono utili al benessere del nostro intestino e con un'alimentazione sana ed equilibrata che li contenga si tiene lontano anche il rischio di cancro al colon. C’è solo un caso in cui questi semi oleosi sono sconsigliati: quando si hanno i diverticoli in questo caso infatti piccoli porzioni di questi semini possono andarsi a depositare nelle sacchette formatesi in alcuni tratti intestinali e creare infiammazione.

7 - BENESSERE DEL CUORE

Proprio per la presenza di quei “grassi buoni” di cui abbiamo parlato sopra e delle fibre, i semi oleosi hanno dalla loro parte il notevole vantaggio di contribuire ad abbassare il colesterolo presente nel sangue. Di questo ovviamente beneficeranno in particolare cuore e circolazione.

8 - BENESSERE DELLE OSSA

Per il benessere delle nostre ossa ci vengono in aiuto soprattutto i semi di sesamo che contengono una dose ottima di calcio. Pensate che un cucchiaio offre circa 88 mg di calcio. Aggiungerli ben tostati e tritati ad esempio nell’insalata, insieme ad un'alimentazione nel complesso equilibrata, è davvero un modo semplice ed efficace per non essere mai in carenza di questo minerale.

9 - PREVENZIONE DELL’ANEMIA

I semi oleosi sono importanti anche nella prevenzione dell’anemia dato che contenendo ferro possono contribuire al raggiungimento di un buon quantitativo giornaliero di questo minerale anche se si segue una dieta vegetariana e vegana. Dosi interessanti di ferro si trovano ad esempio nei semi di sesamo (14.55 mg) e in quelli di zucca (8.82mg). Per conoscere altri alimenti vegetali da privilegiare come fonti di ferro potete leggere 12 fonti di ferro per i vegani

10 - SONO BUONI

Quest’ultimo motivo non è da sottovalutare: semi e frutta secca sono buoni e possiamo utilizzarli per arricchire i nostri piatti preferiti in particolare verdure crude o cotte, pasta, pane ma anche dolci. Se non sapete bene come inserirli nella vostra alimentazione, potete leggere 10 facili modi per introdurli nella dieta quotidiana.

Francesca Biagioli

Leggi anche:

- I 6 semi della salute

- Semi della salute: 10 facili modi per introdurli nella nostra dieta quotidiana

Recupero edilizio: la vecchia caserma di Brescia si trasforma in un complesso residenziale green

$
0
0

excaserma

Recuperare i vecchi edifici per ridurre il consumo di suolo provocato dal nuovo cemento. Gran parte delle costruzioni oggi abbandonate potrebbero tornare a nuova vita evitando l'espandersi del cemento selvaggio. Ed è quello che è accaduto a Brescia, dove l'ex caserma Colombaia si è trasformata in un complesso di edifici a basso impatto ambientale.

A due passi dal centro storico di Brescia, l'ex caserma è un edificio risalente ai primi del 900. Destinata al ricovero dei piccioni viaggiatori, l'edificio con una superficie totale di 500 m2 suddivisi su 3 piani, oggi è stato trasformato in una serie di bilocali residenziali che utilizzano le rinnovabili per elettricità e riscaldamento e sfruttano la ventilazione naturale per regolare la temperatura interna.

E da una costruzione abbandonata sono sorti 9 appartamenti, altrimenti costruiti altrove, su altre aree del territorio italiano già divorato dal consumo di suolo.

Non solo recupero edilizio ma ristrutturazione all'insegna della sostenibilità grazie alle numerose soluzioni adottate dai progettisti, dal risparmio energetico alla riduzione dell'uso delle risorse non rinnovabili.

serra

Si comincia dalla serra solare realizzata sul lato posteriore del complesso. Si tratta di una struttura vetrata che ha due funzioni: la prima è ospitare le scale di accesso agli appartamenti, ma la seconda è la regolazione della temperatura dell'edificio attraverso la gestione dei flussi di aria calda che si creano al suo interno. File di serramenti a vasistas nella parte inferiore e superiore della struttura vetrata permettono la circolazione dell'aria. Durante l'inverno, l'energia solare viene immagazzinata durante le ore diurne e rilasciata dalla facciata di notte, evitando la necessità di un ulteriore isolamento termico. In estate, poi, le finestre vengono aperte automaticamente per consentire l'ingresso dell'aria fresca dal basso e la fuoriuscita di quella calda dall'alto.

finestre

Anche le energie rinnovabili hanno un ruolo di primo piano nell'edificio recuperato. Ne fanno parte una centrale termica con pompa di calore geotermica a circuito chiuso che, oltre a riscaldare, è in grado di raffrescare attraverso i pannelli radianti a pavimento; degli impianti autonomi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore invernale dalla serra solare e il recupero delle acque bianche per l'irrigazione dei giardini e orti di ogni appartamento. A corredo pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, entrambi posti in cima alla serra solare. L'edificio aspira al livello ORO del sistema LEED.

Un modo intelligente per riportare a nuova vita le vecchie costruzioni vuote, all'insegna della sostenibilità.

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

Consumo di suolo, ISPRA: in Italia perdiamo 8 mq di terreno al secondo

Consumo di suolo: piu' cemento e case vuote. La mappa dei luoghi a rischio

Recupero spazi urbani: a Londra il bagno pubblico abbandonato che diventa una casa

10 case realizzate con materiali riciclati

 


Salviamo Arturo, l'orso polare più triste del mondo costretto a vivere con 40° di temperatura (Petizione)

$
0
0

Arturo1

Arturo è conosciuto come l'orso più triste del mondo. Segregato in uno zoo Argentino, passa le sue giornate in condizioni deplorevoli. Ma migliaia di persone hanno firmato una petizione per cercare di cambiare la sua vita, prima che sia troppo tardi. 

Arturo ha 29 anni, è un orso polare costretto in un recinto di cemento con una piccola piscina, profonda 50 cm, e temperature che arrivano a 40 gradi.

Vive in queste condizioni da oltre 20 anni e ormai da tempo ha iniziato ad avere comportamenti anomali, tipici di un animale depresso che vive in maniera inaccettabile. La sua condizione si è aggravata da quando, due anni fa, la sua compagna Pelusa è morta.

La sua vita continua solitaria, lenta e monotana, la vecchiaia avanza e le terribili condizioni di vita stanno complicando la sua situazione. Gli orsi polari vivono in media fino a 25/30 anni, il loro habitat naturale è il Polo Nord, raramente possono vivere più a sud.

Arturo2

Arturo3

Molti attivisti stanno facendo pressione sul governo argentino affinché il vecchio orso venga trasferito. Su Change.org è stata lanciata una campagna che ha raccolto quasi 200.000 firme, la petizione chiede che venga spostato almeno nello zoo di Assiniboine Park, in Canada, in un ambiente più simile al suo habitat naturale

{youtube}jG9J76OWCXs{/youtube}

Ormai Arturo è molto anziano e gli resta poco tempo da vivere, speriamo non sarà costretto morire solo, depresso e sotto il sole infuocato.

Firma qui la petizione.

Arturo Carlino

LEGGI anche:

Il cucciolo di orso ucciso dallo zoo di Berna

 I 7 zoo piu' tristi del mondo

Campeggio: i 10 errori da evitare per godersi la vacanza in tenda

$
0
0

tenda-campeggio

Quest'anno avete deciso di trascorrere una vacanza in campeggio? Di sicuro si tratta di un'alternativa economica, divertente e avventurosa, adatta a chi vuole riscoprire un contatto più diretto con la natua e a chi sogna di dormire sotto le stelle. 

Ma le vacanze in campeggio vanno pianificate per tempo e con la massima organizzazione per non dimenticare nulla di essenziale e per non essere in dififcoltà al momento dell'arrivo. Ecco gli errori più comuni da evitare.

1) Equipaggiamento inadeguato

E' tutto pronto per partire? Alcuni campeggiatori attraversano una vera e propria fase di rompicapo per riuscire a caricare tutti i bagagli per le vacanze sull'auto in stile "Tetris", ma dimenticano un accorgimento fondamentale: testare ogni strumento prima della partenza. Controllate, ad esempio, che il fornelletto a gas funzioni, che le cerniere dei sacchi a pelo non siano rotte e che la tenda sia davvero a prova di pioggia e senza parti rovinate che potrebbero provocarne la rottura.

2) Tenda troppo piccola

Chi è alle prime armi con il campeggio potrebbe non riuscire a valutare le dimensioni più adatte per la tenda da scegliere. Si tratta di un'evenienza legata soprattutto agli acquisti online. Meglio acquistare la propria tenda in un negozio fisico, in modo da toccare con mano i materiali di cui è composta. Inoltre esistono tende più o meno leggere o impermeabili. I modelli non variano soltanto in base alle dimensioni, ma anche a seconda delle stagioni e delle temperature previste per il luogo in cui si soggiornerà. Meglio tenere conto di tutti questi aspetti per scegliere al meglio. Qui una guida utile per farlo

LEGGI anche: Tende da campeggio: i 10 modelli piu' bizzarri e originali

3) Affidarsi solo a barbecue

Affidarsi solo al barbecue e alla realizzazione di un fuoco da campo per cucinare potrebbe non essere una buona idea. Innanzitutto nella zona in cui deciderete di campeggiare potrebbe essere proibito accendere dei fuochi. Inoltre non in tutte le aree da campeggio sono presenti delle zone predisposte per il barbecue. Senza contare che mangiare per una settimana o più solo cibi cotti alla griglia potrebbe diventare noioso e poco salutare. Pensate a delle alternative e portate con voi un fornello a gas da campeggio. Potrebbe esservi utile seguire i consigli del ricettario "Il Re del fornelletto".

4) Dimenticare le torce

Nella visione più romantica del campeggio si riposa al chiaro di luna e ci si fa luce grazie ad un bel falò. Ma la realtà è ben diversa. Non dimenticate che vi serviranno delle torce la sera e durante la notte, sia all'interno della tenda che per muovervi nel campeggio. Ad esempio, come potreste raggiungere la toilet al buio in un campeggio scarsamente illuminato durante le ore notturne? Munitevi di tutto ciò che serve per tempo e controllate che le torce funzionino prima di partire.

LEGGI anche: 5 idee fai da te per il campeggio

5) Arrivare tardi

Cercate di non arrivare mai in campeggio in tarda serata. Avrete bisogno della massima luce disponibile, di tempo e tranquillità per montare la tenda e per attrezzarvi per la notte e per i prossimi pasti. Cercate di arrivare in anticipo soprattutto se non avete prenotato la vostra piazzola, in modo da assicurarvi un buon posto. Inoltre, se viaggiate con bambini, fermatevi per il pranzo prima di arrivare in campeggio, soprattutto se prevedete che allestire la vostra cucina da campo e cucinare vi porterà via molto tempo.

6) Materasso inadatto

Se il vostro soggiorno in campeggio durerà alcuni giorni, non potete trascurare di portare con voi tutto ciò che vi servirà per riposare al meglio. Altrimenti non riuscirete a dormire bene e soffrirete di mal di schiena. Magari siete abituati ad un bagaglio minimal per le passeggiate in montagna, ma se partite in auto portate con voi materassi e materassini del giusto spessore e sacchi a pelo caldi o leggeri a seconda della stagione e del luogo di soggiorno.

7) Dimenticare libri e passatempi

Libri e passatempi sono fondamentali in campeggio. Dovete tenere conto della possibilità di andare incontro ad una giornata di pioggia e considerare che i bambini rischiano di annoiarsi in fretta. Quindi sarà fondamentale portare con voi dei libri da leggere, delle carte da gioco, dei giocattoli e dei giochi da tavolo, ma anche fogli, pastelli e pennarelli per impegnare il tempo dei più piccoli.

8) Disorganizzazione

La vacanza in campeggio richiede una grande organizzazione, soprattutto se si tratta del primo viaggio in tenda. Con il tempo farete esperienza e capirete ciò che è indispensabile e ciò che potrete tralasciare. Ma non dimenticate di preparare per tempo una lista di tutto ciò che vi occorrerà portare con voi e controllatela molto bene prima di partire. Inoltre organizzate i pasti prima della partenza, con varie ipotesi a seconda degli ingredienti e degli strumenti per cucinare che avrete a disposizione.

9) Abbigliamento molto leggero

In estate e con un clima favorevole, soprattutto se campeggerete in una zona di mare, sfrutterete molto gli abiti leggeri, ma non dimenticate che il clima può variare e che le serate e le notti possono essere molto più fresche rispetto al giorno. Dunque non dimenticate di portare con voi anche abiti pesanti per ripararvi dal freddo, giacche impermeabili per la pioggia e scarpe robuste per il trekking.

10) Mete troppo lontane

Se decidete di andare in campeggio per la prima volta, non scegliete mete troppo lontane da casa o periodi superiori ad una settimana, soprattutto se non siete dotati di un grande spirito d'avventura. La vostra prima esperienza in campeggio dovrà rappresentare una sorta di test che vi preparerà a vacanze in tenda più lunghe. Il consiglio e di iniziare con un weekend fuori porta, in modo da poter rincasare in caso di urgenze o problemi.

Marta Albè

Leggi anche:

 

10 modi per rendere più green il viaggio in campeggio

Dalla carne alle verdure: il sindaco vegan che sta rivoluzionando una cittadina del Texas

$
0
0

edward smith2

Nella cittadina di Marshall, in Texas, sta avvenendo una piccola rivoluzione. Qui barbecue, bistecche e pollo fritto sono uno stile di vita in questo angolo del Texas; così come anche obesità, diabete,  cancro e malattie cardiache. Ma, grazie al suo sindaco, gli abitanti hanno iniziato a evitare i prodotti animali. E stanno diventando vegani.

Il primo cittadino Ed Smith, infatti, ha abbracciato una dieta a base vegetale dopo aver sviluppato il cancro. Da allora mangia solo verdure, frutta, noci, semi, legumi e cereali integrali. Oggi la sua orribile malattia è scomparsa, proprio come è accaduto al signor Antonio, che ha raccontato la sua storia a Le Iene. E lui tenta in ogni modo di diffondere la dieta vegan tra i suoi concittadini, sperando di riuscire presto a farlo anche in tutti gli Stati Uniti.

Per aiutare la transizione, il sindaco e sua moglie Amanda invitano gli abitanti a casa loro una volta al mese per condividere cibi vegan sani, scambiare ricette e discutere di storie di successo. Come quella della signora VanDeCarr, 52 anni, arrivata a Marshall dalla vicina Beckville per il New You Health Fest, un evento che promuove la dieta vegana e che nella sua terza edizione ha attirato più di 400 persone provenienti da 17 stati e 3 nazioni. 

L'istruttore di Zumba della signora VanDeCarr la invitò pa mangiare alcuni spuntini vegan dopo le lezioni e le ha mandato a casa con una copia del film documentario "Forks Over Knives" del 2011. Da allora, la signora, che pensava che essere vegani significasse mangiare cartone, ha aiutato la figlia, il cognato, i consuoceri e quattro nipoti a convertirsi a una dieta a base vegetale. La sua scelta non è un caso isolato.

{youtube}O7ijukNzlUg{/youtube}

Molti residenti della zona hanno scelto di dire addio ai derivati animali, perdendo chili e migliorando la loro salute. Il gruppo di Facebook "Get Healthy Marshall", dell'organizzazione no profit alla base del movimento, conta oltre mille membri ad oggi. L'associazione può contare su un supermercato locale, che offre scorte di alimenti vegan a volontà, dalla quinoa al latte di mandorla, e su tanti ristoranti locali che hanno aggiunto piatti vegan al loro menu.

Anche se, in verità, a Marshall preferiscono parlare della nuova dieta evitando il termine vegan, che richiamerebbe alla mente delle persone una liste di cose che non bisogna mangiare, così come l'aspetto legato ai diritti degli animali. Non sarebbe questa la tattica appropriata per l'East Texas, dove si vive proprio dell'allevamento del bestiame nei ranch.

edward smith

"Le persone sono molto più ricettive sulla tematica della salute. Abbiamo visto persone fare il cambiamento per motivi di salute, e una volta che sono stati in grado di dissociarsi dai prodotti di origine animale, tutto ad un tratto sono diventati sensibili anche sulla tematica degli animali da allevamento", spiega il sindaco-eroe che ha convinto la sua piccola comunità di fedeli carnivori a mangiare solo verdure, con beneficio dell'ambiente, della salute e degli animali. Ce lo avete un sindaco vegano? Marshall può rispondere di sì.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Dieta vegan e tumori: la medicina ci vuole malati? (VIDEO)

Guarire dal cancro diventando vegani? La storia di Antonio a Le Iene (VIDEO)

Dieta vegan: 10 cose da sapere

10 motivi per diventare vegani

Dieta Vegan: 5 ricette facili per iniziare

 

Il mistero dell'enorme buco apparso in Siberia (VIDEO)

$
0
0

buco siberia

Meteorite? Esplosione sotterranea? Un gigantesco buco si è aperto in Siberia e nessuno sa perché. L'enorme cratere, con una larghezza tra 80 e 100 metri, è stato avvistato di recente nella penisola di Yamal, in Russia, comunemente conosciuta come la "fine del mondo". La sua profondità resta ignota.

A darne notizia è il Siberian Times. Data la vicinanza del cratere con un giacimento di gas naturale, la teoria più accreditata vuole che alla sua origine ci sia un'esplosione, causata da una miscela di gas, acqua e sale. La colpa potrebbe essere del riscaldamento globale che scioglie il permafrost.

Finora, i funzionari locali hanno escluso l'impatto di un meteorite. Qualcosa in più si saprà solo quando un team di scienziati, inviato a studiare il foro siberiano e prelevare campioni dalla regione circostante, avrà in mano i risultati delle analisi.

Un filmato su Youtube mostra intanto il misterioso buco circondato da vegetazione in una zona apparentemente remota. Il terreno intorno sembra essere stato spostato.

{youtube}2kMs05VaOfE{/youtube}

Le risposte degli esperti in spedizione arriveranno il prossimo Mercoledì. Fino ad allora, il mistero continua.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Crooked Forest: il mistero degli alberi ricurvi in Polonia

Il mistero del mini-recinto in Perù. Una nuova specie di insetto? 

Woody, il barboncino che aspetta da un anno il ritorno del proprietario defunto (VIDEO)

$
0
0

woody

Preparate i fazzoletti. La storia di questo piccolo cane-coraggio non può che far scorrere le lacrime lungo il nostro viso. Già, perché Woody, dopo la morte del suo proprietario, lo ha aspettato per un anno, sperando che prima o poi sarebbe tornato.

La straziante storia del barboncino è raccontata in un video di Eldad Hagar, il fondatore della organizzazione di soccorso animali Hope for Paws. Quando il proprietario di Woody è morto, la famiglia ha venduto la casa e lo ha lasciato fuori dalla porta, abbandonato completamente a sé stesso.

Per più di un anno, fedele e pieno di speranza, ha aspettato sotto un capannone nelle vicinanze il ritorno del papà umano. I vicini gli hanno portato cibo e acqua, e hanno cercato aiuto, rivolgendosi all'associazione che soccorre gli animali. Quando Hagar finalmente ha trovato Woody, lo spirito del cane era completamente distrutto. Si rifiutava da giorni di mangiare e aveva bisogno di una flebo per sopravvivere.

{youtube}35zifGt8nPo{/youtube}

È da questo momento che la storia del barboncino cambia. Con un po' di pazienza e tanto affetto, Woody è stato prima catturato, poi curato e toelettato. Oggi è tornato in splendida forma e cerca solo un'occasione per amare di nuovo.

woody2

woody3

Ha bisogno di una famiglia che lo ami per sempre. Chi potrebbe dire di no a questo musino fedele? Dedicato a tutti quelli che dicono "è solo un cane".

Roberta Ragni

Leggi anche:

Tommy, il cane che aspetta in chiesa la sua padrona defunta

Duffy, cane cieco vede la sua famiglia per la prima volta (VIDEO)

Duke, l'ultimo giorno di vita di un cane malato di cancro in 12 commoventi foto

 

Cloruro di magnesio: le proprieta' e i mille utilizzi

$
0
0

cloruro di magnesio

Il cloruro di magnesio è una sostanza atossica per l'uomo che presenta, anzi, numerose proprietà benefiche e caratteristiche utili per la cura della salute e della bellezza, per gli animali e per l'orto.

La scoperta delle straordinarie proprietà del cloruro di magnesio si deve allo scienziato francese Pierre Delbet. Non ha controindicazioni e si acquista in farmacia senza ricetta medica.

Ecco alcuni dei mille usi e delle proprietà del cloruro di magnesio.

Cloruro di magnesio per la salute

Per quanto riguarda la salute, il cloruro di magnesio è disponibile sotto forma di integratore, ad uso alimentare. Arricchisce il corpo di magnesio, un minerale molto importante per numerosi processi biologici. In ogni caso è bene consultare il proprio medico prima di iniziare ad assumere un integratore, poiché ciò potrebbe non risultare necessario se non sono presenti delle carenze.

In Italia il cloruro di magnesio si trova in forma di cristalli da disciogliere in acqua. Le dosi possono variare in base all'età e al problema da trattare. Delbet e i suoi allievi, con il magnesio disciolto in acqua, curavano infiammazioni della gola, asma e malattie allergiche, broncopolmoniti, influenze, intossicazioni alimentari, gastroenteriti, ascessi e foruncoli, febbri puerperali, parotiti. Tra i principali benefici e usi del cloruro di magnesio troviamo:

- Riduzione del rischio di infarto
- Riduzione del rischio di osteoporosi
- Risoluzione della carenza di magnesio
- Elevato valore nutrizionale
- Rafforza le ossa e i denti
- Aiuta a regolare la pressione sanguigna
- Previene la formazione di coaguli nel sangue
- Migliora la resa energetica degli sportivi
- Contribuisce alla strutturazione delle membrane cellulari
- Modula l'attività degli enzimi coinvolti nella sintesi dei lipidi
- Supporta le difese immunitarie
- Tonifica i muscoli
- Depura l'organismo
- Supporta il sistema nervoso
- E' utile in caso di stitichezza
- E' benefico per asma e infiammazioni della gola
- E' antidepressivo
- Regola il sistema ormonale
- Cura il fuoco di Sant'Antonio
- E' utile per i morsi di vipera
- Previene e allevia crampi e spasmi muscolari
- Cura le malattie infettive dell'infanzia, come morbillo e parotite

Il magnesio è presente in numerosi alimenti. Qui trovate le migliori fonti vegetali.

Cloruro di magnesio per la bellezza

Di solito si parla del cloruro di magnesio soprattutto per quanto riguarda gli impieghi per la salute e in cucina, ma il suo utilizzo risulta utile anche per la cura della bellezza. Nei prodotti cosmetici e di bellezza il cloruro di magnesio viene utilizzato come addensante o come agente utile per migliorare la viscosità. In particolare viene impiegato in caso di unghie fragili e di capelli bianchi, per il trattamento dei capelli grassi e per la pelle matura, con particolare riferimento alle macchie della pelle dovute alla vecchiaia. E' utile anche per gambe gonfie e acne. Con il cloruro di magnesio si preparano dopobarba naturali e scrub.

Cloruro di magnesio per gli animali domestici

Per quanto riguarda gli animali domestici, il cloruro di magnesio viene utilizzato per curare malattie come la rabbia. Il cloruro di magnesio è considerato una vera e propria panacea da impiegare per uso interno nella cura di animali domestici come cani e gatti, ma anche per cavalli, porcellini d'India, conigli nani, criceti, galli e galline.

Cloruro di magnesio per orto e piante

Il cloruro di magnesio è considerato utile non soltanto per la cura della nostra salute e di quella degli animali, ma anche per nutrire l'orto e le piante. Il cloruro di magnesio può essere utilizzato per innaffiare e fertilizzare le piante dopo averlo diluito abbondantemente in acqua, come suggerisce il Forum Di Agraria.

Cloruro di magnesio in cucina

Il cloruro di magnesio, conosciuto anche come nigari, è il caglio più comunemente utilizzato per preparare il tofu in casa. Serve per la coagulazione del latte di soia, di cui vengono raccolti i fiocchi per la preparazione del tofu. Viene utilizzato in cucina anche per la preparazione di altre ricette, come la ricotta di mandorle, il paneer (un formaggio fresco comune nella cucina del Sud dell'Asia) e il pane fatto in casa.

Leggi anche: Come preparare il tofu in casa

Cloruro di magnesio per l'ambiente

Strade ghiacciate - Il cloruro di magnesio viene utilizzato in forma liquida per evitare la formazione del ghiaccio sulle strade. Viene spruzzato sull'asfalto prima delle precipitazioni e in questo modo impedisce che il ghiaccio aderisca sulle strade. E' utile per evitare l'eccessivo accumulo di neve e ghiaccio soprattutto in montagna. Tra gli antighiaccio il cloruro di magnesio rappresenta l'alternativa più naturale e meno corrosiva. Inoltre non danneggia le piante che si trovano ai bordi delle strade.

Pannelli solari - Il cloruro di magnesio potrebbe sostituire il cloruro di cadmio, una delle sostanze più tossiche e costose usate nella produzione di celle fotovoltaiche. Lo ha dimostrato uno studio condotto dall'Università di Liverpool. Mentre il cloruro di magnesio è innocuo, il cloruro di cadmio è talmente costoso da produrre e tossico che richiede misure di sicurezza elaborate per proteggere i lavoratori.

Leggi anche: Fotovoltaico: celle più economiche e meno tossiche grazie al tofu?

Controindicazioni

L'assunzione corretta di cloruro di magnesio è benefica e non causa problemi. Il cloruro di magnesio però, se assunto in dosi eccessive, può provocare problemi intestinali che sfociano nella diarrea. Il cloruro di magnesio non va assunto se si soffre di insufficienza renale, poiché potrebbe condurre alla morte da ipermagnesiemia (troppo magnesio nel sangue.

Per maggiori informazioni sul cloruro di magnesio vi consigliamo la lettura del libro "Le incredibili proprietà del cloruro di Magnesio" (Edizioni il Punto d'Incontro). Lo trovate su Amazon.

Marta Albè

Fonte foto: healthambition.com

Leggi anche:

Magnesio: le 10 migliori fonti vegetali

 

Squalo Mako: un esemplare molto raro pescato e liberato a Ostia

$
0
0

squalo mako ostia

Uno squalo al largo di Ostia? L'incontro inaspettato ha lasciato senza parole i pescatori che in alto mare erano alla ricerca del tonno rosso. Al loro amo ha abboccato, invece, un esemplare di squalo molto raro. Si tratta dello squalo mako, che per fortuna è stato subito liberato, proprio grazie all'intervento tempestivo dei pescatori che si trovavano sul posto. Una vicenda a lieto fine che se si fosse conclusa diversamente avrebbe portato alla scomparsa di un esemplare di squalo in via di estinzione.

Avvistare uno squalo nel Tirreno è un evento davvero molto raro. Chi ha assistito alla pesca e alla liberazione dello squalo mako ha spiegato che si trattava di un esemplare di età molto giovane e della lunghezza di poco più di un metro.

I pescatori si stavano allenando per una gara di pesca sportiva prevista per sabato 19 e domenica 20 luglio, incentrata sulla cattura del tonno rosso. Fortunatamente i presenti si sono resi conto di poter salvare lo squalo mako dall'accaduto. Così questo esemplare raro ha potuto liberarsi dall'amo senza conseguenze anche con l'aiuto di chi è intervenuto per effettuare una manovra apposita.

Il mako appartiene alla famiglia dello squalo bianco. E' molto difficile incontrarlo nel Mediterraneo, ma di tanto in tanto succede che alcuni pescatori lo avvistino al largo delle coste, anche italiane, come è appena successo ad Ostia. L'animale era molto agitato, ma sarebbe ritornato velocemente a nuotare senza problemi.

I pescatori hanno assicurato che lo squalo mako era un cucciolo e che risulta del tutto innocuo per i bagnanti. I pescatori all'inizio pensavano che si trattasse di una verdesca, un'altra tipologia di squalo che era stata avvistata vicino alla riva della spiaggia di Ostia nel 2012.

Lo squalo mako è un grande squalo appartenente alla famiglia delle Lamnidae. Le acque tropicali e subtropicali sono il suo habitat naturale. E' presente, ma non comune, anche nel Mediterraneo. Si nutre di tonni, di calamari e di pesce azzurro. Lo squalo mako adulto può raggiungere una velocità di nuotata pari a 70 km orari. La sua vita può raggiungere i 32 anni.

La pesca sportiva, condotta per puro divertimento, avrebbe potuto portare alla perdita di un esemplare raro di squalo mako, ma per fortuna la vicenda si è conclusa bene. L'uomo potrebbe rinunciare del tutto alla pesca, o almeno alla pesca come mero passatempo? La speranza è che anche eventuali altri casi analoghi si risolvano nel migliore dei modi. Non dimentichiamo che il mako è tra gli squali a rischio di estinzione e che si colloca nella lista nera dei pesci catturati con metodi di pesca non sostenibile per la messa in vendita nei circuiti del commercio alimentare.

{youtube}65NCR01Za2g{/youtube}

Marta Albè

Fonte foto: wikipedia.org

Leggi anche: I 10 squali rari che rischiano l'estinzione

 


Avere un cane rende 10 anni piu' giovani

$
0
0

Sono noti come i migliori amici dell'uomo. Ora gli scienziati hanno dimostrato che vivere con un cane anche portare indietro l'orologio dell'invecchiamento, ringiovanendo di ben 10 anni. Lo studio del Dott. Feng Zhiqiang, della St Andrews University, pubblicato sulla rivista Preventive Medicine, ha esaminato 547 anziani di Tayside, in Scozia, la cui età media era di 79 anni.

Per un periodo di sette giorni è stato chiesto loro di indossare un accelerometro che ha misurato i loro movimenti. Hanno così scoperto che il nove per cento degli anziani proprietari di cani - circa 50 persone - mostravano tutti livelli significativamente più bassi di ansia e depressione.

Dopo aver escluso i disabili e coloro gravemente malato, i risultati suggeriscono che il cane consente agli anziani di superare molti potenziali ostacoli, come la mancanza di sostegno sociale e le preoccupazioni sulla sicurezza personale. La spiegazione dell'effetto benefico potrebbe dipendere dal fatto che le passeggiate col proprio animale rendano più facile incontrare persone nel quartiere e che sia un incentivo a uscire di casa.

LEGGI anche: Come il cane migliora la vita: 10 motivi per non farne più a meno

Rimanendo attivo in età avanzata si evitano una serie di disturbi, in particolare legati a muscoli e ossa, e si raggiunge anche il benessere mentale. In media, i proprietari di cani presentavano, infatti, più bassi livelli di depressione. Il legame tra animale domestico e benefici per la salute dei proprietari è molto più forte di quanto si possa immaginare.

"I nostri risultati mostrano che chi ha un cane presenta un aumento del livello di attività fisica. In media, i proprietari di cani più anziani erano il 12 per cento più attivi rispetto ai loro colleghi senza cane. Se si ha un cane in casa, il livello di attività fisica è più o meno equivalente a quello di una persona 10 anni più giovane", spiega  il ricercatore.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Anziano malato di Alzheimer torna a parlare con il suo cane (VIDEO) 

Ecco perche' adottare un cane fa bene. Lo spot che fa commuovere il web (VIDEO)

 

Celiachia in aumento tra i bambini: quali sono le cause?

$
0
0

celiachia aumento cause

La celiachia è in aumento di ben 5 volte tra i bambini. Quali sono le cause del fenomeno? La celiachia, nota anche come intolleranza al glutine, è una malattia autoimmune dell'intestino tenue che può verificarsi a tutte le età, soprattutto in individui geneticamente predisposti. Nei bambini la celiachia può provocare stanchezza e ritardo nella crescita.

A riportare al centro dell'attenzione il problema della celiachia è uno studio pubblicato sul Journal of Pedriatic Gastroenterology and Nutrition, con il titolo di The New Epidemiology of Celiac Disease. Si tratta di uno studio italiano che si è occupato di effettuare la mappatura della diffusione della celiachia a livello mondiale.

Negli ultimi 25 anni l'incidenza della celiachia è aumentata di ben 5 volte in età pediatrica. La frequenza media della celiachia in tutta la popolazione sarebbe cresciuta dell'1%. I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica, però, tengono conto soltanto del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente.

Secondo Alessio Fasano, direttore del Centro per la Ricerca sulla Celiachia, i dati sulla patologia escludono il così detto "iceberg celiaco" di pazienti non diagnosticati. A suo parere, il rapporto tra casi diagnosticati e non diagnosticati sarebbe ancora di uno a tre, uno a cinque, e per questo motivo sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio.

L'aumento della celiachia sarebbe dovuto all'ambiente e all'ereditarietà. In particolare, come ha spiegato Fasano, dovrebbero sempre sottoporsi a test i parenti di primo grado di pazienti celiaci, i soggetti colpiti da altre malattie autoimmuni, le persone con sindrome dell'intestino irritabile o con sintomi che potrebbero suggerire la presenza di celiachia.

Per quanto riguarda la questione ambientale, la celiachia sarebbe più frequente nei Paesi dove si coltiva e si consuma più frumento - pensiamo ad esempio al pane e alla pasta - con particolare riferimento all'Europa, al Nord America e al Medio Oriente e alle popolazioni di origine europea.

La mappatura epidemiologica della celiachia ha comunque rivelato che questa patologia si sta diffondendo anche in zone diverse rispetto al passato. In ogni caso, secondo il professor Carlo Catassi, è verosimile supporre che sia un cambiamento significativo delle abitudini di dieta, sia le componenti ambientali, giochino un forte ruolo nell'aumento della celiachia, in particolare per quanto riguarda l'influenza sui modelli di alimentazione infantile e i lattanti con familiarità celiaca.

Una volta diagnosticata la celiachia, bisognerà seguire una dieta senza glutine. Tra i cereali gluten-free, ad esempio, troviamo il mais, il riso, il miglio e le loro farine. La dieta senza glutine non curerebbe la celiachia, ma ne azzererebbe i sintomi, consentendo comunque ai pazienti di mangiare con gusto.

Marta Albè

Leggi anche:

 

Un enzima contro la celiachia: sara’ il trattamento del futuro?
Celiachia: in aumento i casi in tutta Italia
Roundup, il pesticida della Monsanto possibile causa dell’aumento di intolleranze al glutine

#MandelaDay: 7 citazioni dal doodle di Google per cambiare la nostra vita (FOTO)

$
0
0

mandela doodle

Ce lo ricorda anche un bellissimo doodle di Google. Si celebra oggi in tutto il mondo il Mandela Day, in memoria del leader sudafricano che ha dedicato la sua vita alla lotta contro l'apartheid, nato il 18 luglio 1918 e che oggi avrebbe compiuto 96 anni. E' il primo che si svolge senza di lui, che se ne è andato a Dicembre 2013. Il messaggio è forte e chiaro: la sua eredità vive; se ne è andato, ma il lavoro che ha iniziato continuerà.

 

Il Mandela Day continua, quindi, a confermarsi come una giornata in cui incoraggiare le persone ad assumersi la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore per tutti. Per fare di ogni giorno dell'anno un Mandela Day.

In tanti paesi la divisione tra gli abbienti e i non abbienti, i ricchi e i poveri, i privilegiati e diseredati, è cresciuta. E uno dei problemi centrali è proprio quello dell'alienazione. La classe privilegiata, infatti, non sa e non vede come la grande maggioranza della popolazione vive. Non vede la triste e impossibile realtà della vita quotidiana di chi è meno fortunato. E' alienata.

Il Mandela Day, quindi, si propone di contribuire al superamento di tale alienazione, incoraggiando progetti e programmi che espongono le esperienze di coloro che Mandela chiamava i poveri, i più vulnerabili ed emarginati. Questa giornata ci ricorda che in un mondo ben funzionante nessuno dovrebbe vivere in estrema povertà. Nessuno dovrebbe essere violato. Nessuno sarebbe escluso dai servizi e dalle risorse di base che garantiscano la dignità umana. 

mandela doodle2

mandela doodle3

mandela doodle4

mandela doodle5

mandela doodle6

mandela doodle7

Mandela ha seguito tre regole per tutta la vita: 

1. Libera te stesso;

2. Libera gli altri;

3. Mettiti al servizio degli altri ogni giorno.

Non era solo un mantra, ma un modo di vivere. Mandela aveva una missione prioritaria: unire un paese profondamente diviso attraverso la costruzione della nazione, la riconciliazione, il dialogo, il dibattito, la pace e la restaurazione della dignità. 

mandela day

Cerchiamo anche noi, nel nostro piccolo, di dare dignità a tutti. Cerchiamo di emulare Madiba, dando il buon esempio e rendendo omaggio a un grande uomo. Sui social l'hahstag da seguire sono #MandelaDay e #Time2Serve.

 

 

Roberta Ragni

Leggi anche:

Addio Mandela: difensore anche dei diritti degli animali (VIDEO)

E' morto Nelson Mandela

È Morto Nelson Mandela, simbolo della lotta al razzismo e dei sogni che si avverano

Se i danesi sono un popolo felice e’ merito del Dna

$
0
0

danimarca felice

Quando si fanno i sondaggi sul grado di felicità e soddisfazione dei cittadini nelle diverse nazioni del mondo i danesi raggiungono sempre le prime posizioni. Ma a cosa è da imputare tanta felicità? Secondo una ricerca dell’università di Warwick non si tratta di condizioni di vita o possibilità economiche ma di Dna!

Secondo i dati del World Happiness Report 2013, un'indagine condotta su 131 paesi dalle Nazioni Unite, la Danimarca sarebbe la nazione dove le persone sono più felici con un punteggio medio di soddisfazione di vita di 7,69 su 10. Subito dopo in classifica si trovano altri 4 paesi europei: Norvegia, Paesi Bassi, Svizzera e Svezia, mentre all’ultimo posto si trova lo stato africano del Togo con un punteggio di 2,93.

I ricercatori inglesi hanno voluto fare chiarezza sul perché i danesi in media hanno una visione della vita più positiva e felice rispetto ai cittadini di altre nazioni europee o extraeuropee, pubblicando i risultati del loro studio in un Discussion Paper dell'istituto di ricerca economica tedesca IZA.

I risultati sono stati sorprendenti - ha dichiarato il dottor Eugenio Proto da Cage, autore principale dello studio - Abbiamo scoperto che maggiore è la distanza genetica di una nazione dalla Danimarca, minore è il benessere riferito da quella nazione”.

Il segreto della felicità danese sarebbe quindi scritto nel Dna dei suoi cittadini in particolare sembra che essi, rispetto alle persone di altre nazionalità, hanno meno probabilità di possedere una mutazione del gene che influenza i livelli cerebrali di serotonina. La versione corta di questo gene, che invece si trova in molti altri paesi, si tramuterebbe in una minore soddisfazione nella vita.

FIlosofi e pensatori di tutte le epoche si sono scervellati a capire come nasce la felicità, e davvero la risposta può essere che è solo questione di Dna?

Francesca Biagioli

Leggi anche:

- Gli amici si scelgono con l’aiuto del Dna

- La Danimarca e' il paese piu' felice del mondo. Italia 45esima 

- Sei davvero felice? I 10 segnali che lo dimostrano

Basta trivelle in Sicilia. Il petrolio su cui punta Renzi sufficiente solo per un anno e mezzo

$
0
0

imago-home03

Il mare di Sicilia, ricco di storia, impregnato di mito ma anche di petrolio. Un vero e proprio assalto quello subito dal mare siciliano a causa della caccia all'ultima goccia. Qui infatti si trivella per ottenere il 41% del totale nazionale del petrolio estratto dalle profondità marine. Ancora per poco. L'oro nero italiano potrebbe arrivare a coprire da solo appena un anno e mezzo di consumi al contrario di quanto sostiene il Governo italiano, rappresentato dla Premier Renzi. È quanto emerge dal nuovo dossier di Legambiente.

Il rapporto “Canale di Sicilia, da sogno blu a incubo nero” mette in evidenza i numeri della corsa al petrolio nell'isola da parte delle compagnie che ancora credono nelle fonti fossili. Un vero e proprio assalto quello subito dal mare siciliano da parte delle compagnie petrolifere: 12.908 i chilometri quadrati interessati dai 5 permessi di ricerca già rilasciati e da altre 15 richieste di concessione, ricerca e prospezione avanzate.

Le piattaforme oggi attive sono Gela 1, Gela Cluster, Perla e Prezioso, di proprietà di Eni Mediterranea Idrocarburi, e Vega A, di proprietà di Edison. Ma a queste potrebbero aggiungersene altre 4, oggi in fase di valutazione di impatto ambientale: due nel tratto di mare antistante Licata e Palma di Montechiaro e l'altra di fronte alla costa meridionale di Pantelleria. Per finire, c'è il progetto di ampliamento dell'attività estrattiva accanto alla piattaforma Vega A di Edison, a largo di Pozzallo, con un secondo impianto denominato Vega B.

Oggi nel canale di Sicilia vengono estratte 301.471 tonnellate di petrolio. La Regione Sicilia e il governo italiano, a dispetto delle intenzioni e delle promesse, stanno guardando con estremo interessE al petrolio dei mari siciliani, come dimostra l'accordo siglato di recente tra Regione, Assomineraria, EniMed, Edison e Irminio Srl per un impegno di investimento delle società petrolifere di circa 2,4 miliardi di euro per portare avanti le attività ed in particolare quelle nell'area marina di fronte la costa ragusana (Vega B) e a terra, sempre nella provincia di Ragusa.

La mappa che segue mostra le concessioni e le richieste delle compagnie petrolifere:

concessioni-e-richieste-compagnie-petrolifere-attive

Anche a terra, la Sicilia fa gola alle lobby del petrolio, con altri 5 impianti (Gela, Giurone, Irminio, Ragusa e S.Anna) per un totale di 714.223 tonnellate di petrolio (il 15% della produzione nazionale su terraferma).

Tutto questo accade mentre in Europa si cercano strategie per ampliare il ricorso alle fonti rinnovabili, per favorire politiche per l'efficienza energetica e per la riduzione delle emissioni inquinanti. Messaggio forse non recepito dai nostri rappresentanti che per sei mesi guideranno l'Europa. In testa Renzi che qualche giorno fa, durante un'intervista al Corriere della Sera ha detto: “È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l'energia e l’ambiente che hai in Sicilia e Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell’accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale di petrolio e del gas in Italia a dare lavoro a 40mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini”. Volontà tutt'altro che celata.

notrivelle

Goletta Verde di Legambiente rilancia proprio dalla Sicilia l'appello a Governo e al Parlamento affinché l'Italia possa ripartire da una rivoluzione energetica e sostenibile che faccia gli interessi dei cittadini piuttosto che quelli delle compagnie petrolifere: “Legambiente chiede a tutte le amministrazioni siciliane, alle associazioni di categoria, a partire da quelle della pesca e del turismo, agli enti parco e a tutti coloro che hanno a cuore la tutela del mare e del territorio siciliano, di fare fronte comune per fermare l’insensata corsa all’oro nero. Strada che, purtroppo, non sembra aver scelto di percorrere la Regione Sicilia”. L'appello arriva da Donnalucata, in provincia di Ragusa, dove ha fatto tappa Goletta Verde per presentare il dossier “Canale di Sicilia”.

Anche Greenpeace ha intenzione di agire concretamente contro le trivelle. L'associazione ha denunciato dalla nave Rainbow Warrior, ormeggiata al porto di Palermo, le omissioni del decreto che ha sancito la “compatibilità ambientale” del nuovo progetto di trivellazioni nel Canale di Sicilia. Chiedendo aiuto anche alle istituzioni locali, Greenpeace ha già avviato la procedura per presentare un ricorso contro il progetto “Off-shore Ibleo” di ENI, che prevede 8 pozzi, una piattaforma e vari gasdotti al largo della costa tra Gela e Licata.

“Questo decreto è scandaloso. La commissione che doveva valutare il rischio ambientale delle trivellazioni non lo ha fatto e non ha preso in considerazione il rischio da incidente rilevante” ha detto Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace. “Lo stesso decreto dichiara che stiamo parlando di impianti ad alto rischio industriale: è gravissimo che siano stati autorizzati quando ancora non sappiamo nemmeno quali sono gli scenari da valutare”.

Greenpeace ha inoltre lanciato una nuova petizione, inviando tutti a firmare contro le trivelle nei nostri mari.

Francesca Mancuso

LEGGI anche:

Quelle relazioni pericolose tra petrolio, clima e cibo

Petrolio: Prodi suggerisce di trivellare l'Adriatico

Il Petrolio mi sta stretto: firma la petizione contro le trivelle nel canale di Sicilia

"Per un pugno di taniche", il dossier di Legambiente contro il petrolio

 

Viewing all 14412 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>